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Eventi Puglia 2024

Eventi in corso in Puglia

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Le sagre, i festival e gli eventi in Puglia più importanti

È un’incantevole striscia di terra che si allunga proprio dove il Mar Adriatico e il Mar Jonio si abbracciano, mescolandosi le acque, più azzurre le prime, cristalline e trasparenti le seconde, in un susseguirsi di coste sabbiose, tratti rocciosi e falesie che fanno la felicità di ogni appassionato di mare.
Stiamo parlando della Puglia, il “tacco” dello Stivale, la regione più orientale di tutte, quella che ha uno sviluppo costiero di ben 800 km, pari solo a quello della Calabria, quella, per intendersi, che custodisce tesori paesaggistici straordinari, come il Gargano, lo "Sperone d’Italia", con le sue Isole Tremiti, il Salento, terra di taranta, storia, arte, cultura e magia, il Parco Nazionale delle Murge o la selvaggia Foresta Umbra, le Grotte di Castellana e la Gravina di Laterza, gigantesco complesso speleologico le prime e altrettanto gigantesco canyon la seconda.
Per non parlare delle città piene di fascino, tradizione e arte, come la straordinaria e irripetibile Alberobello con i suoi trulli, la barocca Lecce, la sacra San Giovanni Rotondo, Otranto l’Orientale, la bianca Ostuni e la bella perla salentina Gallipoli, il cui centro storico sorge su una piccola isoletta collegata alla terraferma da un ponte.
Terra di tradizioni, fede e folclore, in un mix suggestivo che è possibile assaporare partendo alla scoperto degli eventi della Puglia più particolari e caratteristici; squisite sagre, imponenti rievocazioni storiche, incredibili feste patronali che sanno ammaliare il visitatore e conquistarlo per sempre.
Pronti per partire?

Cominciamo, allora, dal cuore del Salento, dove si svolge la Focara di Novoli. Siamo pochi chilometri a nord di Lecce ed è qui che tra il 16 e il 18 gennaio si accende la Fòcara, il "falò più grande di tutto il Mediterraneo" e, sicuramente, una delle più suggestive feste folcloristiche della Puglia.
25 metri di altezza e 20 metri di diametro sono infatti le misure della catasta formata interamente da tralci di vite e scrupolosamente preparata dalla popolazione, che comincia ad accumulare il materiale necessario fin dal 7 di gennaio, seguendo tecniche tradizionali che si perdono nella notte dei tempi.
Ma perché ogni anno si accende un fuoco gigantesco in piazza Schipa a Novoli di Lecce? Perché il Patrono della cittadina è Sant'Antonio Abate, il Santo eremita che domò il fuoco e addomesticò gli animali selvatici e che proprio in questi giorni viene festeggiato.
Una manifestazione che richiama migliaia di visitatori a ogni edizione, nonostante il freddo e la stagione poco accogliente, per il grande impatto emotivo che riesce a regalare.
La cittadina illuminata dalla Grande Pira, che viene accesa nella sera del 16, diventa il palcoscenico di grandi artisti della tradizione nazionale e internazionale: pizzica, canti popolari ed esibizioni suggestive a tema che accompagnano visitatori e pellegrini durante le giornate di festa.
Ampio spazio viene dedicato anche alle manifestazioni dedicate al Patrono, come la Benedizione degli animali, la Processione del Simulacro e la Solenne Celebrazione Eucaristica, alle quali la popolazione partecipa con silenzioso rispetto.
Spettacoli pirotecnici e stand gastronomici concorrono a rendere indimenticabile la grande festa.

Verso la fine dell'inveno ci trasferiamo, invece, nel Gargano, circa 300 km più a nord, per accogliere il Carnevale di Manfredonia, uno dei carnevali della Puglia più importanti e attesi.
Si tratta di un evento particolarmente rinomato e atteso perché propone, accanto alle tradizionali sfilate degli spettacolari carri allegorici e ai coloratissimi corsi mascherati, la Sfilata delle Meraviglie, dedicata ai più piccini, che vengono chiamati a partecipare in modo attivo con creazioni a tema dedicate all'evento, con le quali sfilano durante la prima domenica dei festeggiamenti.
L'abilità dei maestri cartapestai di Manfredonia è eccelsa e i capolavori che sfilano tra le vie principali della nota cittadina portuale ne sono una fulgida testimonianza; incredibili sono infatti i carri che vengono realizzati durante l'anno precedente, utilizzando sapientemente tecniche tradizionali miste a quelle più innovative.
Za Peppè è la maschera protagonista del Carnevale Sipontino che arriva a portare gioia e allegria, con le sue scorribande e i suoi scherzi. Ovviamente non mancano gli spazi dedicati al ristoro, visto che, dopo tante risate spese durante la giornata, un buon piatto tipico pugliese accompagnato da un altrettanto buon bicchiere di vino di certo non guasta.

Ripartiamo, però, subito verso sud e ci fermiamo a Palo del Colle, suggestivo e antico borgo ubicato su un colle a pochi chilometri da Bari.
Ogni anno, durante il martedì grasso, qui si svolge il Palio del Viccio, una delle più belle rievocazioni storiche della Puglia. Molto appassionanti sono infatti le gare tra i cavalieri dei vari rioni che vogliono conquistare, appunto, il "Viccio", ovvero un ruspante tacchino.
L'obiettivo è quello di bucare una vescica piena d'acqua con una lancia, mentre il cavallo corre lanciato alla massima velocità su una strada in salita e per niente agevole. A ogni carriera dei cavalieri, se nessuno porta a casa il risultato, la sacca d'acqua viene abbassata, rendendo la manche successiva ancora più difficoltosa.
Non sono rare le scene di grande comicità, anche grazie all'estro dimostrato dagli aitanti cavalieri, i quali fanno di tutto, riuscendoci, per divertire i visitatori.
A tutto ciò vanno aggiunti gli stand gastronomici che rifocillano i partecipanti, le esibizioni degli artisti di strada, il mercatino medievale e il corteo storico che contribuiscono a renedere speciali le giornate di festa.

Per festeggiare la Pasqua, invece, facciamo la nostra prima tappa sul Mar Jonio, nella sua cittadina forse più rinomata e sicuramente una delle più belle località per le vacanze al mare in Puglia, e partecipiamo alla Settimana Santa di Gallipoli, durante la quale i rituali religiosi dedicati alla Passione e alla Resurrezione di Gesù ancora mantengono un timbro solenne e rispettoso.
In particolare colpisce il surreale silenzio che accompagna le Processioni allestite dalle numerose Confraternite presenti nella città salentina e la visita ai Sepolcri, nonostante la folla che vi partecipa, e questo clima di grande partecipazione fa sì che questa sia una delle più emozionanti celebrazioni religiose della Puglia.
I riti cominciano il venerdì che precede la Domenica delle Palme, con la Processione della Madonna Addolorata, proseguono il Venerdì Santo, con la Processione de "l'Urnia", durante la quale penitenti scalzi si percuotono con vari strumenti di tortura, e terminano con le celebrazioni dedicata alla Resurrezione, quando, finalmente, la sofferenza dei fedeli si scioglie in sollievo e gioia.

A maggio cambiamo costa e ci spostiamo a Bari, che tra il 7 e il 9 festeggia il suo veneratissimo Patrono con la Festa di San Nicola di Bari.
In questi due giorni la città di anima e si agghinda per accogliere i tantissimi visitatori e pellegrini che provengono da ogni parte d'Europa, vista l'importanza che questo Santo ha conquistato nel mondo della Cristianità.
In quella che è da considerarsi la più importante tra le feste patronali della Puglia si alternano messe, processioni sacre, tra le quali la più suggestiva è quella "a mare", e il grande corteo storico, celebrazioni mirate a rievocare la storica traslazione dei resti del Santo operata dai baresi nel 1087.
Ad accompagnare i fedeli e tutti i partecipanti sono tanti stand gastronomici allestiti all'interno Villaggio del Gusto, presso i quali è possibile assaggiare le migliori specialità enogastronomiche pugliesi, che, vi garantiamo, non deludono mai nessuno.

Attendiamo il prossimo evento senza allontanarci troppo, magari godendoci le bellissime spiagge della zona che a maggio sono particolarmente affascinanti, mentre si preparano ad accogliere i tanti turisti estivi.
Ci fermiamo da queste parti perché proprio a pochi chilometri dal capoluogo pugliese, a Bitonto per l'esattezza, il 25 del mese si svolge una rievocazione storica che celebra un evento particolarmente importante, non solo per la storia della Puglia, ma fondamentale per quella di tutta Italia.
Stiamo parlando della Rievocazione Storica della Battaglia di Bitonto, combattuta il 25 maggio del 1734, l'esito della quale permise a Carlo di Borbone di conquistare il Regno di Napoli.
La storia narra che la cittadina fu risparmiata dall'essere rasa al suolo dai cannoni del Generale Montemar, che voleva punire i bitontini dell'appoggio che avevano fornito all'austriaco Principe di Belmonte, perché la Madonna stessa apparve al generale spagnolo e lo pregò di desistere.
Il grande Corteo Storico sfila per le strade della città in un'atmosfera magica e suggestiva, grazie ai figuranti vestiti con abiti settecenteschi che inscenano fatti e personaggi di quella storica giornata.
Esibizioni di sbandieratori e di artisti di strada, laboratori e giochi per i più piccini e stand gastronomici che sfornano prelibatezze di ogni tipo, infine, fanno compagnia ai visitatori durante tutta la giornata di festa.

L'estate la accogliamo, invece, a San Giovanni Rotondo, forse, tra le mete di pellegrinaggi d'Italia, la più famosa, perché centro della grande devozione tributata a Padre Pio da Pietrelcina, il Santo stigmatizzato che ha conquistato il cuore di molti fedeli.
Il nostro viaggio nella bella cittadina del Parco Nazionale del Gargano ha, però, un intento più ludico e leggero, perché andiamo per partecipare a una delle sagre gastronomiche della Puglia più caratteristiche e golose: la Sagra delle Orecchiette di San Giovanni Rotondo.
Quello che è da considerarsi il piatto nazionale regionale, qui lo possiamo degustare veramente in tutte le salse: con i classici broccoli, con ortiche e burrata, con fave e gamberi e, ovviamente, con le cime di rapa. Stand gastronomici presso i quali si possono trovare anche altre specialità della tradizione contadina locale, spettacoli musicali, gare e giochi per i più piccini, passeggiate in bicicletta e tanto divertimento sono gli ingredienti che rendono questa sagra ancora più golosa, sotto ogni punto di vista.
Se non riuscite ad assaggiare proprio tutte le ricette proposte, non vi preoccupate, perché in agosto avete una seconda possibilità con la Sagra delle Orecchiette di Caranna. Qui, ne cuore della Valle d'Itria, in uno scenario di magica suggestione, tra trulli e paesaggi mozzafiato, potete assaggiare di nuovo la protagonista indiscussa delle tavole pugliesi, ché, ve lo assicuriamo, una volta sola non basta, ballare un po' di pizzica e scoprire, mentre ci siete, le mitiche bombette di Cisternino, succukenti involtini di carne cucinati in tutti i modi possibili.

Continuiamo a mangiare, anche se dobbiamo fare un bel po' di chilometri per arrivare nel cuore del Salento, a Merine precisamente, piccola frazione in provincia di Lecce, partecipando alla Sagra te lu Ranu, che celebra, per l’appunto, il grano - lu ranu - e propone ai fortunati visitatori il biondo protagonista declinato in svariati modi: orecchiette e minchiareddi, da gustare con pomodoro e ricotta, pizzi e pucce, i gustosi panini di semola farciti con olive nere, frise ncapunate, condite con pomodorini, rucola, peperoni e cipolla, lu ranu stumpatu, il tipico piatto a base di grano pestato, viveri e tria, a base di ceci e pasta, e molto altro ancora.
Un tripudio per le papille gustative, insomma, ben accompagnato da un ottimo menu musicale, che vede in scena numerosi concerti dal vivo e altrettante serate danzanti, tra rock, twist e pizzica. Imperdibile!

Non ancora sazi - sappiamo che possiamo contare su di voi - ci spostiamo di pochi chilometri per andare ad assaggiare lei, la regina delle tavole pugliesi: madame la melanzana! È a Castri di Lecce che si svolge infatti Marangiane in festa, quattro giorni di degustazioni senza pari in cui la viola e oblunga signora diventa la protagonista assoluta: polpette, melanzane fritte o saltate, involtini, melanzane con il cioccolato e, ovviamente, la classica, intramontabile e ormai internazionale parmigiana con scamorza e parmigiano.
Più di 20 stand e più di mille posti a sedere per accogliere i buongustai di tutto il mondo, che armati di coltello a forchetta, possono fare una scorpacciata del prezioso e ghiotto frutto della tradizione contadina locale; a fine abbuffata tutti in pista a ballare e cantare, a suon di pizzica e tante altre sonorità popolari.

Non possiamo ancora arrenderci, però! Non posate le forchette perché dobbiamo correre a Roccaforzata, grazioso e pittoresco borgo a pochi chilometri da Taranto, dove nella prima settimana di agosto si svolge la Sagra della Frisedda, altra imperdibile VIP della tradizione gastronomica pugliese.
Si tratta di un succulento e curioso crostone di grano duro e d'orzo a forma di ciambella che chiunque si trovi in Puglia non può proprio non assaggiare. E qui lo potrete fare senza ritegno, rimpinzandovi di griselle con tonno e cipolle, con ricotta o pecorino, con pomodoro e alici, con gamberetti e salmone e in tantissime altre varianti.
Obbligatorio concludere la mangiata con un assaggio di pettole spolverate di zucchero, accompagnate da qualche calice di uno dei sontuosi vini locali, mentre il concerto serale vi delizia anche l'udito.

Ripartiamo in fretta per non perdere una delle più importanti e attese fiere della Puglia, che ha saputo conquistare l’attenzione di tutta Europa: la Fiera nazionale dell'artigianato e dei Prodotti Tipici di Margherita di Savoia.
Riattraversiamo quindi quasi tutta la regione per raggiungere la nota cittadina, una delle mete più importanti della vacanze termali in Puglia, che ospita per quasi tutto il mese di agosto più di 60 stand finemente allestiti presso i quali è possibile trovare il meglio dell'artigianato e dell'enogastronomia Made in Italy.
Ogni anno più di 100.000 visitatori provenienti da tutto lo Stivale si aggirano entusiasti tra i banchi e ammirano le creazioni di artigiani nazionali che arrivano da ogni regione: oggetti in ceramica, stoffa, cuoio, gioielli e pietre preziose, innovative idee ecologiche, profumatori d'ambiente e ricami fatti a mano.
Anche gli stand dedicati a rifocillare i visitatori, del resto, non scherzano: dolci siciliani e pugliesi, salumi dell'Alto Adige e della Calabria, pizza rigorosamente napoletana e specialità uniche, come la liquirizia di Rossano, il cedro e il bergamotto delle coste calabresi, il pistacchio verde di Bronte e chi più ne ha più ne metta.

Questo agosto pugliese non ci lascia, però, fiato, perché prima di arrivare alla fine ci porta ancora in dono la Festa di Sant'Oronzo di Lecce. La splendida "Firenze del Sud" si veste, infatti, a festa per festeggiare tra il 24 e il 26 del mese il suo Patrono, il cui culto è molto sentito in questa zona del Salento, dando vita a una delle più grandiose feste popolari della Puglia.
Le celebrazioni religiose hanno luogo direttamente nel pomeriggio del primo giorno, quando la statua del Santo viene portata in processione per le vie della città, con canti e preghiere a scandire il percorso. Nei giorni successivi ci si dedica, invece, ai festeggiamenti più laici: festose luminarie illuminano le barocche vie del centro storico disseminate di bancarelle e stand gastronomici, mentre per i più piccini vengono allestite giostre e organizzati giochi.
Ampio spazio viene riservato anche alle esibizioni di artisti di strada, alle rappresentazioni teatrali e ai momenti di convivialità e condivisione, nell'attesa del grandioso spettacolo pirotecnico che chiude la manifestazione.

Non abbiamo ancora finito e non ci siamo ancora meritati il riposo, perché negli ultimi giorni di agosto dobbiamo obbligatoriamente andare a Melpignano per partecipare al Concertone, l'evento conclusivo di quella che è uno degli appuntamentimusicali più importanti di tutta Italia e sicuramente il festival della Puglia più significativo: la Notte della Taranta.
Si tratta di una manifestazione itinerante che vuole portare nei maggiori centri del Salento i ritmati suoni e i quasi tribali movimenti della pizzica, indubbiamente l'espressione più intensa della cultura salentina. Le origini di questa splendida danza si perdono davvero nella notte dei tempi e assumono i toni e le suggestioni della Magna Grecia; si narra infatti che fosse la musica di Dionisio in persona, il dio del vino, del piacere e, soprattutto, della socialità e dell'importanza dello stare insieme.
La notte della Taranta però non è solo tradizione popolare, ma anche innovazione e sintesi; numerosi infatti anche i concerti di rock, di jazz e di musica sinfonica e, nell'ultima serata che si tiene sempre a Melpignano e chiude il mese di festeggiamenti, di un grande e unico concerto in cui pizzica e nuovi linguaggi musicali si fondono, grazie alla creatività di artisti d'eccellenza.

Vi abbiamo fatto correre e ballare per tutto il mese tenendovi un po' a stecchetto; per questo da una parte vi lasciamo un po' di tempo per riposare e dall'altra vi portiamo a mangiare qualcosa a Sant'Agata di X Puglia, nel foggiano, dove nei giorni dedicati alle festività dei morti si svolge la Sagra re li Ciccecuòtte. Questo "qualcosa", il ciccecuòtte, è uno di quei dolci della vera tradizione contadina, fatto con i pochi e poveri ingredienti che la stagione offre: chicchi di grano cotti, acini di melograno e vincotto, un'autentica delizia per il palato, genuina e semplice.
All'inizio del secolo scorso era usanza del giorno dei morti vedere i bambini pellegrinare di casa in casa e, al suono di un'ipnotica litania, chiedere porzioni del prelibato "dolce dei morti".
Oggi come oggi ci sono forse meno bimbi che girano per le vie della cittadina, ma non mancano certo gli stand gastronomici che oltre al ciccecuòtte propongono altre specialità della zona e della stagione, come le caldarroste, le minestre di ceci e fagioli, le immancabili orecchiette, le friselle e ovviamente il profumato vino locale che viene versato senza parsimonia nei calici.

Cosa manca? Forse, con questa aria dicembrina un po’ tagliente, non possiamo farci mancare una visita a GraviNatale di Gravina di Puglia, tra i numerosi mercatini di Natale della Puglia, sicuramente il più importante dell’Alta Murgia, giusto per preparare un po’ lo spirito all’arrivo di Babbo Natale e alla Sacra Natività.
Banchi con caratteristici oggetti di fine artigianato, luminarie, decorazioni per l’albero e per il presepe, ghiottissimi stand enogastronomici che offrono chiòsere, purciddhruzzi e chinuliddhre, per i più golosi, o una tazza di vin brulè, per i più freddolosi.
E ancora, artisti di strada, concerti, eventi culturali, laboratori per bambini e elfi che accompagnano Babbo Natale stesso a distribuire piccoli doni a chi se li merita.

Per un Natale diverso, colmo di incanto e suggestione, possiamo, infine, farci un regalo e recarci nel cuore della Valle d’Itria, ad Alberobello, la città dei trulli, uno dei più bei borghi della Puglia per la sua bellezze e per la sua unicità.
Dall’inizio di dicembre fino a dopo l’Epifania proprio i trulli, le coniche abitazioni contadine realizzate a secco conosciute in tutto il mondo, si vestono di luce con Alberobello Light Christmas. 
A partire dal Trullo Sovrano fino ad arrivare alla Chiesa di Sant’Antonio è tutto un susseguirsi di luminarie bianche e colorate, illuminazioni decorative, scenografie luminose e giochi di luce dinamici e divertenti che mettono in mostra le facciate delle abitazioni e gli angoli suggestivi dell’incantevole borgo Patrimonio dell’Unesco, richiamando ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo che restano ammaliati dal paesaggio fiabesco e dall’atmosfera di pace e gioia che si respira.

Abbiamo ancora una cosa da fare prima di chiudere questa rassegna e salutare l'anno pugliese: andare a vedere il Presepe Vivente di Tricase, uno dei più bei presepi di tutto il Mezzogiorno, tanto da aver vnto l'appellativo di Betlemme d'Italia. Nel piccolo e caratteristico borgo situato nella parte più meridionale del Tacco, in pieno Salento, tutta la popolazione partecipa con passione ed emozione all'allestimento del percorso, più di 2000 metri, e alla rappresentazione della Natività, in un clima di profonda spiritualità e serenità.
Costumi dell'epoca realizzati in modo perfetto, ricostruzioni precise e grande spirito partecipativa animano il crinale su cui si svolge tutta la rappresentazione, tra siti naturali, capanne originali, grotte e paesaggi mozzafiato.
I personaggi che si incontrano sul percorso rappresentano gli antichi mestieri in modo maestrale, anche grazie alle meravigliose ricostruzioni degli oggetti e degli attrezzai di lavoro dell'antichità.
Un viaggio, dunque, a cavallo tra tradizione, spiritualità e fede che conquista tutti i cuori e li predispone a queli sentimenti di pace, amore e fratellanza che il Natale ha il compito di suscitare.

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