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  • Le sagre, i festival e gli eventi in Campania più importanti

    Terra dai sapori intensi, dai colori forti e dal carattere irripetibile, la Campania è sempre stata una delle regioni più felici e ricche di tutto lo Stivale; Plinio il Vecchio, ad esempio, la chiamava Campania Felix, a sottolinearne la fertilità e la bellezza.
    Divisa a grandi linee in due zone parallele fra di loro, la prima costiera e prevalentemente pianeggiante e la seconda appenninica e ricca di rilievi anche impervi, è impreziosita anche da un arcipelago di cui fanno parte Ischia, Procida e Capri, celebri in tutto il mondo per i paesaggi mozzafiato che custodiscono. Più di 350 km di coste affacciate sul Mar Tirreno su cui si trovano meravigliose e rinomate perle del turismo marino balneare, come Sorrento, la città dei limoni affacciata a strapiombo sul mare dalla terrazza si tufo su cui si erge, Positano, Ravello e la splendida Amalfi, che dà il nome alla piccola penisola che affaccia sul Golfo di Salerno.
    La Campania è, però, anche, arte e cultura, basti nominare Pompei, Paestum, il Maschio Angioino e la Reggia di Caserta, spettacolari capolavori della Natura, come il Vesuvio e il Parco Naturale del Cilento, e tradizione, che ritroviamo nelle tante sagre, manifestazioni e feste patronali che ogni anno vengono organizzate.
    Con questa nostra piccola selezione di eventi in Campania vogliamo mostrarvi le meraviglie di questa terra baciata dal sole, dal mare e dall’allegria e proporvi un’idea in più per rendere ancora più bella la vostra vacanza all’ombra del Vesuvio.
    Se siete pronti, si parte.

    Cominciamo da uno dei carnevali della Campania più rinomati e storici: il Carnevale di Agropoli. Siamo nel cuore del Cilento, a pochi chilometri da Paestum, e l’antica cittadina fa da cornice agli allegri festeggiamenti che coinvolgono tutta la popolazione, la quale, ogni anno, dà il suo contributo affinché le spettacolari sfilate di carri allegorici si svolgano nel migliore dei modi. Sono ben due le giornate dedicate ai corsi mascherati che portano per le strade cittadine i capolavori realizzati dai maestri cartapestai di Agropoli: un carro per ogni quartiere della cittadina, tra musica, canti, scherzi e tanto divertimento.
    Suggestive anche le manifestazioni che coinvolgono i visitatori, come la Corrida di Agropoli - Dilettanti allo sbaraglio, ispirata alla storica trasmissione condotta per anni dal compianto Corrado, che vede avvicendarsi sul palco i coraggiosi partecipanti, impegnati in divertenti esibizioni che suscitano ilarità e allegria.

    A questo punto ci vuole uno spuntino. Andiamo a farlo a San Valentino Torio, comune dell’Agro Nocerino Sarnese, dove, proprio nei giorni dedicati al santo degli innamorati, si svolge la Sagra della Polpetta di Carota, da queste parti conosciuta con il nome di "purpetta ‘e pastenaca". Un’autentica specialità locale cucinata con le carote che crescono spontanee nei campi limitrofi, la polpetta di carota è golosissima, con il suo sapore dolciastro che si fonde perfettamente con il quello intenso del pecorino romano.
    Le agognate polpette vengono sfornate in abbondanza e offerte ai visitatori accompagnate dai prelibati vini locali, tra musica e canti popolari. Per digerire vi consigliamo un bicchierino del famoso liquore cremoso alla carote. Provare per credere!

    Con la primavera arriva anche la Pasqua e noi andiamo ad attenderla in Irpinia, a Serino per l’esattezza, dove si svolge la Passione di Cristo, una delle celebrazioni religiose della Campania più sentite e commoventi.
    Più di 150 figuranti in costume dell’epoca sfilano in processione tra le vie del centro storico cittadino e danno vita ai vari episodi che portarono alla morte di Cristo, dall’Ultima Cena, alla Via Crucis con tutte le sue stazioni, alla Flagellazione, fino ad arrivare al luogo della Crocifissione, dove si assiste, nel commosso silenzio generale, al momento più triste di tutta la manifestazione.
    Tra centurioni a cavallo, ballerine velate, bighe romane, lettighe e schiavi è possibile assistere a una rappresentazione scenica di raro impatto, per la preparazione della quale sono necessari minimo tre mesi di prove che vengono affrontate con entusiasmo e, è proprio il caso di dirlo, con passione.

    Appena arriva maggio corriamo a Pertosa, nell’entroterra salernitano, dove si svolge la Sagra del Carciofo Bianco, una delle sagre gastronomiche della Campania più caratteristiche e particolari. Rotondo, di un affascinante verde argenteo e privo di spine, la carcioffola, così è chiamato in dialetto locale, è una specialità agroalimentare locale che viene coltivata ancora seguendo le antiche tecniche, ovvero campi piccoli lavorati completamente a mano e senza far uso di concimi o additivi chimici.
    Una prelibatezza che si produce solo su queste colline e che merita sicuramente di essere assaggiata per il suo gusto delicato e unico e qui potrete farlo, perché la carcioffola è la protagonista di ogni piatto servito durante la manifestazione, dall’antipasto al dolce.
    A fine scorpacciata potrete smaltire le calorie in eccesso scatenandovi al ritmo della musica dal vivo di bande musicali folk.

    I carciofi li accompagniamo, però, con Sua Maestà la Mozzarella di Bufala Campana, l’indiscussa e indiscutibile regina della cultura gastronomica di questa terra. A cavallo tra maggio e giugno a Vaccheria di Salerno si aprono le porte a MozzarelliAmo, che definire sagra è riduttivo. Ci troviamo, infatti, di fronte a un vero e proprio festival della tradizione, uno dei festival della Campania più importanti e attesi.
    Al ritmo di balli e canti popolari, qui la mozzarella non viene solo mangiata, ma proprio presentata come guest star; tutte le fasi della filiera produttiva, infatti, vengono presentata d è possibile assistere alla performance dei maestri caseari che filano e creano la meravigliosa  signora in bianco direttamente sotto hgli occhi meravigliati del pubblico presente.
    Ovviamente non mancano stand gastronomici dove è possibile assaggiare la mozzarella dei migliori produttori locali e tante altre specialità campane, prima fra tutte la vera pizza napoletana, uno di quei monumenti gastronomici nazionali che contraddistingue il Bel aese in tutto il mondo.

    A fine giugno ci precipitiamo a Nola per celebrare ‘o journ’ chiù bell’ dell’anno, ovvero la Festa dei Gigli, tra le feste patronali della Campania, sicuramente la più spettacolare. Entrata a far parte del Patrimonio orale e immateriale dell’Unesco, richiama ogni anno più di 100.000 spettatori, che accorrono da ogni angolo della regione, e non solo, per festeggiare il Patrono San Paolino, vescovo della cittadina nel V secolo, e nello specifico per ricordare il suo ritorno in patria dopo 25 anni di prigionia in Africa.
    Sedici secoli fa il Santo fu salutato con una pioggia di gigli di benvenuto, sostituiti, nel tempo, dalle 8 gigantesche macchine odierne, alte ben 25 metri, e rappresentanti gli antichi mestieri di epoca medievale, che vengono portate a spalla da gruppi di 120 volontari, chiamati paranze.
    Gli imponenti obelischi scortano la piccola barca che riportò San Paolino sulle coste italiane, lungo una processione che taglia la folla festante e ammirata dall’abilità delle paranze.che riescono a tenere in equilibrio le possenti e pesanti strutture.
    Ricco anche il calendario post-corteo che propone, anche nei giorni successivi, concerti, apre stand gastronomici e allestisce eventi sul territorio dedicati ai partecipanti di ogni età.

    Si aprono, invece, versò metà luglio, per durare fino a dopo Ferragosto, i preparativi per ‘A Chiena, il freschissimo mese di Campagna, piccolo borgo adagiato sulle pendici dei Monti Picentini. Ogni anno viene, infatti, parzialmente deviato il corso del fiume Tenze, le acque del quale vengono dirottate nella piazza centrale del paese, tra lo stupore e il divertimento di tutti.
    Per tutto il mese vengono organizzate passeggiate a piedi nudi nell’acqua e vere e proprie gare di secchiate in quella che è una delle più originali feste popolari della Campania e, forse, di tutto lo Stivale.
    L’origine di tale usanza è molto antica e, molto probabilmente, nacque dall’esigenza di pulire le strade durante le epidemie, soprattutto quando il caldo estivo contribuiva a far proliferare virus, batteri e sporcizia.
    Chi non ha mai partecipato non può ben comprendere quale soddisfazione si provi a sorseggiare un aperitivo, seduti a un tavolino della piazza centrale di Campagna, con i piedi immersi nella fresca acqua del fiume, che scorre tranquilla per le vie cittadine.
    Ogni giornata è poi accompagnata da eventi culturali, golosi momenti gastronomici, concerti e spettacoli, fino alla ‘A Chiena di Mezzanotte, l’evento clou di tutta la manifestazione, in scena a Ferragosto, quando si scatena l’ultima e ferocissima guerra di secchiate, con tanto di visitatori armati di secchiello e costume da bagno pronti a vendere cara la pelle.

    Sempre a metà luglio comincia un altro evento importante per il territorio campano, l’Agerola World Music Festival, uno dei festival musicali della Campania più coinvolgenti e, forse soprattutto, una tradizione popolare che si pone come sintesi delle varie espressioni della cultura agerolese, coniugando l’offerta variegata musicale e percorsi enogastronomici d’eccellenza.
    All’armonica ombra della musica di una jazz band, di un gruppo folk, di una banda rock o di un grande artista internazionale, tra una tarantella e un ballo scatenato, è possibile visitare le botteghe artigiane che producono il pane, i famosi latticini e le prelibate specialità locali. Con assaggio incluso, ovviamente.
    Un trionfo per i sensi, insomma, tra buona musica, divertimento e prelibati piatti, tutti rigorosamente a chilometri 0.

    Tra luglio e agosto vi portiamo, invece, solo al mare, visto che siamo in una terra che il mare ce l’ha scritto nel suo patrimonio genetico. Partiamo, per l’appunto, con la Festa del Mare di Conca dei Marini, uno dei più bei borghi di pescatori incastonati nella Costiera Amalfitana, meta da sempre di turismo di alto livello.
    Ed è proprio qui che ogni anno nella notte del 23 agosto la popolazione ringrazia il mare con una struggente e commovente cerimonia sull’arenile, che vede, dopo la Santa Messa, la consegna di una corona d’alloro alle acque, come tributo del sodalizio stretto tra la popolazione e il mare.
    Al termine della cerimonia, al ritmo delle note che vengono regalate da un’orchestra folk, ci si scatena tutti in una liberatoria tarantella sulla sabbia e si aprono gli stand gastronomici che offrono abbondanti porzioni di frittura di pesce azzurro e di totani, gli abbondanti e preziosi doni del mare che hanno permesso a questo splendido borgo di diventare uno dei borghi marinari più suggestivi di tutta la costa campana.

    Non ci possiamo accontentare, però, solo dei totani amalfitani, per quanto succulenti siano, perché troppo significativo è il patrimonio ittico che le acque antistanti le coste campane ogni giorno offrono a questa terra. Non vorrete mica rinunciarci, no? Facciamo, allora, un salto a Procida nelle prime giornate di agosto, quando viene allestita la Sagra del Mare Flegrea.
    A parte la possibilità di godersi una delle località di mare della Campania più spettacolari e ambite, possiamo anche finire di accontentare il nostro esigente stomaco; impepata di cozze, pizzette d’alghe, frittura di paranza e fiumi di vino locale per aprire le serate di festa, che proseguiranno con concerti popolari, performance di artisti, balli tradizionali e addirittura un concorso di bellezza locale, con l’elezione di Miss Graziella, la più bella delle già magnifiche donne dell’isola, che sfilano in abiti tradizionali per mettere in risalto la bellezza mediterranea che da queste aprti, e non solo da queste, va ancora tanto di moda.

    Ben rifocillati siamo pronti a partecipare alla prima delle rievocazioni storiche della Campania che abbiamo scelto per voi: La Giostra di Castello del Matese.
    Partiamo dalla location, che merita indubbiamente una piccola digressione; siamo, infatti, in una minuscola cittadina al confine con il Molise, abbarbicata sulle colline dei Monti del Matese e adagiata su una terrazza naturale che si sporge fra la Gola del Rivo e quella del Torano. Scenari di magica suggestione, quindi, per questo pugno sparso di case che deve il suo nome a un antico castrum normanno, di cui si possono visitare ancora le due torre cilindriche che sono diventate il simbolo di quello che uno dei borghi più belli della Campania.
    Tra le sue pittoresche stradine ogni primo fine settimana di agosto si svolge una grande festa medievale, durante la quale le tre contrade, Cavallo, la prima che si raggiunge dall’antica mulattiera, Torre, che ha i suoi confini ai margini del centro storico, e Platano, la più “giovane” e moderna delle tre, si contendono il Palio, schierando i propri cavalieri che, lanciati al galoppo sui loro cavalli, devono centrare con la lancia degli anelli appesi lungo il percorso.
    L’occasione storica, che ha dato spunto a questa festa tanto attesa e che ogni anno chiama a raccolta molti appassionati visitatori, è datata 1460, quando l’allora integro castello subì un attacco da parte di alcuni conti ribellatisi a Ferdinando I d’Aragona e gli abitanti riuscirono a respingere i nemici, nonostante le molte perdite subite.
    Dame, cavalieri, banchetti a tema, giochi medievali e il grande entusiasmo dei contradaioli sono gli altri ingredienti del grande successo che ogni anno questo evento riscuote.

    Non abbiamo molto tempo per riposarci prima di ripartire alla volta del Cilento, dove nella prima parte del mese di agosto si svolge la Festa dell’Antica Pizza Cilentana di Giungano.
    Ora, cerchiamo di essere onesti: siamo nella patria della pizza, ovvero di quel prodotto gastronomico che da qui è partito per conquistare il mondo intero...possiamo non partecipare a una sagra a lei dedicata? Ovviamente no, anche se questa più che una sagra è proprio una delle kermesse folcloristiche della Campania più attese e visitate.
    Per preparare le pizze vengono utilizzati dei forni antichi, ubicati nelle altrettanto antiche dimore. e ancora funzionanti; tutto il paese si veste a festa, addobba le strade e i balconi, illumina le piazze con fiaccole e lumini e apre le porte delle botteghe artigiane. Stand gastronomici sparsi ovunque propongono le specialità della tradizione, come le lasagne con i ceci, le patane cu’ ‘a cauzodda, ovvero le patate con la buccia, le zeppole di alici e i morselletti, mentre gruppi folkloristici locali scaldano l’atmosfera con tarantelle e musiche della tradizione e simpatici artisti di strada intrattengono i più piccini con spettacoli di burattini e moltissime sorprese.

    A settembre restiamo in provincia, anche se ci spostiamo più a nord, per assistere all’ultima rievocazione storica che abbiamo selezionato per voi: lo Storico Palio di Angri. La bella cittadina è intrisa di storia e le giornate di festa sono appunto dedicate a ricordare tutta una serie di vicende storiche che videro nel lontano medioevo gli Angioni e gli Aragonesi duramente contrapposti per la conquista del territorio.
    Convegni ed eventi culturali in apertura di calendario raccontano la storia, le vicende e le tradizioni della città, per poi lasciare il palcoscenico alle gare, ai giochi e alle rievocazioni, che vedono coinvolti i rappresentanti dei sei borghi che formano il territorio comunale di Angri.
    Come sempre non mancano le attività a corollario, come i concerti e le esibizioni degli artisti di strada, e stand gastronomici a tema, per rendere perfetti i momenti di convivialità e di partecipazione.

    Stiamo arrivando al termine della nostra rassegna e, per quanto consapevoli che non vi abbiamo lasciato a digiuno, vi chiediamo un ultimo sforzo con la Mostra Mercato del Tartufo Nero e la Sagra della Castagna.
    Siamo a Bagnoli Irpino, piccolo comune montano a ridosso dei Monti Picentini, e siamo chiamati a festeggiare le due sontuose specialità di questa terra: il Tartufo Nero di Bagnoli Irpino, dal pregevolissimo sapore, e la Castagna di Montella IGP, la dolcissima regina dei boschi circostanti.
    La manifestazione è organizzata in più giornate e prevede diversi avvenimenti, che spaziano dal piano gastronomico a quello culturale; mostre, concorsi, gare di cucina, percorsi sensoriali tra i sapori sopraffini, stand di artigiani locali, spettacoli teatrali ed esibizioni di artisti di strada sono solo alcuni dei numerosi ingredienti che accompagnano le degustazioni dei due sopraffini giganti, i quali possono essere assaggiati, serviti e cucinati in tutti i modi possibili. Imperdibile per chi ha l’anima da impenitente buongustaio.

    Con dicembre si avvicina, invece, il periodo natalizio e finalmente ci dirigiamo verso il capoluogo per attendere Babbo Natale e tutti i suoi aiutanti ai Mercatini di Natale di Napoli, città che, a dire il vero, a questa festività ci si dedica un po’ tutto l’anno, mandando avanti alacremente la produzione artigiana di statuine e personaggi per i presepi.
    Il pittoresco centro storico della splendida città mette in scena uno dei più coinvolgenti mercatini di Natale della Campania, dimostrando tutta la sua passione per le tradizioni di questo periodo: le vie principali ospitano le nordiche casettine di legno, traboccanti di oggetti di artigianato e succulente specialità gastronomiche, in Piazza Municipio sorge il Christmas Village, all’interno del quale i bambini possono incontrare il canuto e magico Babbo Natale e consegnargli direttamente la letterina dei desideri, ma, soprattutto, tutta Napoli si prepara ad accogliere con quel calore che la contraddistingue questo magico periodo che ha l’obiettivo di portare pace e serenità.

    Non possiamo concludere la nostra panoramica sugli eventi natalizi senza citare almeno uno dei Presepi Viventi della Campania, che dalla tradizione presepiale è indiscussa maestra.
    L’ultima tappa la facciamo quindi a Morcone, splendido borgo del Sannio arroccato sul Monte Mucre, che, grazie alle sue scalette e alle sue stradine antiche e tortuose, fa da splendida e naturale cornice al Presepe nel Presepe.
    Ogni angolo del borgo viene utilizzato per mettere in scena gli eventi e dare vita ai personaggi che portarono alla magica Natività di Gesù, dall’Annunciazione, alla Nascita fino all’arrivo dei Re Magi. In un’atmosfera di partecipazione e profonda commozione i visitatori, sempre numerosissimi, possono assistere a uno degli spettacoli natalizi più intensi e sentiti di tutto lo Stivale.



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