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Eventi Trentino Alto Adige 2024

Eventi in corso in Trentino Alto Adige

Cosa fare oggi, questa sera o questo weekend in Trentino Alto Adige? Date e programmi di tutti gli appuntamenti più importanti a cui assistere. Sagre, mostre d'arte, festival, fiere ...

Prossimi eventi in Trentino Alto Adige

Manifestazioni che prenderanno il via prossimamente in Trentino Alto Adige di cui conosciamo già date e programmi ...

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  • Le sagre, i festival e gli eventi in Trentino Alto Adige più importanti

    Il Trentino Alto Adige ha il particolare destino che tocca solitamente in sorte a tutti quei territori di frontiera, un destino estremo, fatto di conflitti e tentativi di pacificazione, di strenua difesa della propria identità, spesso diametralmente opposta a quella di coloro con i quali bisogna condividere gli spazi. È infatti sempre stato, per posizione geografica, confine naturale tra Europa Occidentale ed Europa Meridionale, uno spartiacque tra cultura nordica e cultura latina, ed ancor oggi le due anime convivono, perfettamente divise nelle due province autonome: in quella di Trento - il Trentino - troviamo l’anima italiana e in quella di Bolzano - Alto Adige o Südtirol - si parla tedesco. Se a questo aggiungiamo il ceppo ladino delle Dolomiti, capiamo come sia complessa, e nel contempo interessante, questa piccola e meravigliosa regione.
    Tutto ciò lo dobbiamo ambientare in una cornice alpina di straordinaria bellezza, se si considera che qui troviamo le vette e le valli più belle di tutto lo Stivale, come la Val di Fassa, la Val di Fiemme e la Val Gardena, tanto per citarne qualcuna, punteggiate da caratteristici borghi, magnifici castelli, città d’arte e scenari paesaggistici mozzafiato.
    Terra di fascino estremo, dunque, che cercheremo di raccontarvi attraverso questo tour tra gli eventi del Trentino Alto Adige più autentici e suggestivi: sagre, rievocazioni storiche, feste popolari e manifestazioni caratteristiche, alla scoperta del carattere fiero e forte che contraddistingue questa terra e chi la abita.

    Apriamo lo spettacolo con una delle rievocazioni storiche del Trentino Alto Adige più intense e significative: il Processo delle Streghe di Cavalese. Siamo nel cuore della Val di Fiemme, una delle principali valli dolomitiche, in quello che è il suo comune più importante: è qui che ogni anno, agli inizi di gennaio, si rievocano i fatti accaduti nel 1505, quando furono arse sul rogo 18 persone accusate di stregoneria.
    Questa triste pagina della storia fiemmese viene messa scrupolosamente in scena grazie alla partecipazione di numerosi figuranti e alla ricostruzione delle scenografie necessarie, sempre allestite in modo mirabile; dall’uscita dalle carceri dei condannati si arriva al suggestivo ed ipnotico rogo finale, passando per l’interrogatorio, ricostruito in modo fedele, e per la sentenza di colpevolezza, nel silenzio ammirato degli astanti che restano sempre in silenziosa contemplazione durante tutte le fasi della suggestiva manifestazione.

    Con febbraio ci prepariamo invece a festeggiare uno dei carnevali del Trentino Alto Adige, e forse di tutta Italia, più singolari: il Carnevale Asburgico di Madonna di Campiglio. Proprio in quella che viene definita la perla delle Dolomiti della Val di Brenta, ed è in effetti una delle più importanti mete turistiche dell’arco alpino, il carnevale segue regole e tradizioni diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati, fortemente influenzate dalla storia di terra di confine a cui abbiamo accennato nell’introduzione.
    Tanto per cominciare segue le date del Carnevale Ambrosiano, ovvero comincia quando gli altri sono già terminati, e si distingue perché rappresenta una via di mezzo tra un evento carnascialesco e una rievocazione storica; il tema centrale di tutta la settimana è infatti la celebrazione della famiglia reale Asburgica, la quale, nell’ormai lontano XIX secolo, quando questi territori facevano parte dell’Impero Austro-Ungarico, elesse Madonna di Campiglio agognata meta di vacanza.
    Ecco dunque che tutti gli hotel ed i palazzi della splendida cittadina dolomitica si vestono con il vessillo asburgico per accogliere la mitica Principessa Sissi e il suo reale consorte Francesco Giuseppe, tra sfilate, cortei storici, sciate in costume d’epoca e l’attesissimo
    Gran Ballo dell’Imperatore, al quale si partecipa rigorosamente mascherati con pizzi e crinoline, per lasciarsi trasportare dalle romantiche atmosfere create dai valzer viennesi suonati dal vivo.

    La Pasqua l’aspettiamo in una località più amena, a Riva del Garda, così ne approfittiamo e spendiamo un po’ di tempo anche a visitare il ramo del Lago di Garda che si spinge nel territorio del Trentino Alto Adige, là dove si assottiglia e assume la forma di un profondissimo e selvaggio fiordo norvegese.
    Qui, in questa terra magica, dove si respirano i profumi del Mediterraneo anche se ci troviamo ai piedi delle vette alpine più alte dello Stivale, si svolge ogni anno il ChocoMusic - Musica per il palato, la grande festa del cioccolato artigianale.
    Gli stand allestiti nella centralissima piazza Cesare Battisti ospitano infatti una vera e propria fabbrica del cioccolato dove è possibile seguire passo passo tutto il processo produttivo,e creativo, necessario per creare i capolavori di cioccolato a cui nessuno sa, alzi la mano chi ci riesce, resistere.
    E ancora tanti cooking show, degustazioni, laboratori per bambini di tutte le età e, ovviamente, uova di Pasqua, praline, tavolette e cioccolatini di ogni forma, gusto e colore, per non parlare delle creme spalmabili e dei liquori. Insomma, un autentico tripudio per ogni papilla gustativa che si trovi nei dintorni. Imperdibile!

    La prossima tappa ci porta finalmente ad esplorare l’anima tedesca della regione; andiamo infatti a Brunico, nel cuore della Val Pusteria, in pieno Südtirol, e sfatiamo subito il pregiudizio che ci descrive il popolo altoatesino chiuso e musone con la Festa della Pozza, una delle più divertenti feste popolari del Trentino Alto Adige e non solo.
    Siamo in primavera e sulla nota pista da sci Seewiese del Plan de Corones ogni anno si forma una pozza a causa della neve che si scioglie; con il tempo i burberi abitanti hanno pensato bene di aggiungere acqua, in modo da creare un grande specchio d'acqua - locke, in dialetto locale - che, ogni anno, viene preso d’assalto dai temerari visitatori, i quali tentano di passarlo con ogni mezzo cercando di non finirci dentro.
    Per non farsi mancare niente è stata costruita una discreta discesa preparatoria, sulla quale si può prendere la dovuta rincorsa prima di affrontare il piccolo laghetto con qualsiasi mezzo scivolante e/o rotolante si consideri lecito; ci hanno provato in tutti i modi, con gli sci, le macchine senza ruote, le vasche da bagno, dei vecchi divani ma in pochi ci sono riusciti e in molti si sono guadagnati un divertente bagno nella acque gelide della gigantesca pozzanghera.
    Il divertimento è assicurato, nonché amplificato da un po' di musica, qualche ballo scatenato e gli immancabili stand gastronomici, presso i quali è possibile assaggiare prelibatezze di ogni tipo.

    A fine maggio ci rechiamo a Trento per una delle manifestazioni fieristiche del Trentino Alto Aldige più significative e interessanti: la Mostra Vini del Trentino. Nella cornice cinquecentesca del Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca Provinciale, ogni anno ha luogo una kermesse di quattro giorni che vede la partecipazione di tutti i più importanti produttori enologici del territorio, i quali presenteranno ai visitatori la ricca selezione delle prestigiose etichette locali, dal Marzemino, al Teroldego, senza dimenticare due dei vini bianchi più buoni di tutto lo Stivale, il Müller Thurgau e il Gewurztraminer.
    Degustazioni, laboratori curati da noti sommelier, proiezioni cinematografiche a tema, concerti, offerte gastronomiche d’eccellenza ed eventi culturali volti a raccontare l’indissolubile legame tra uomo e territorio, che, quando è rispettoso di tutti i protagonisti, permette di ottenere quei preziosi frutti che rendono la tradizione enogastronomica nazionale un’assoluta eccellenza, inimitabile e amata in tutto il mondo.

    Per il prossimo evento, una delle feste patronali del Trentino Alto Adige più spettacolari e divertenti, attendiamo con pazienza qualche settimana senza spostarci, però, da Trento, tempo che potremo impiegare a visitare il piccolo e millenario capoluogo della regione, città suggestiva e ricca di storia, un superbo mix di elementi architettonici diversi, provenienti sia dall’Europa Meridionale che da quella Settentrionale.
    Qui, nell’ultima settimana di giugno, si svolgono le Feste Vigiliane, in onore del Patrono San Vigilio; una settimana di festeggiamenti, spettacoli e avvenimenti che trasformano le strade del delizioso centro storico della città in un vero villaggio medievale, dove riscoprire usi e costumi di una volta.
    Tra gli eventi clou della manifestazione segnaliamo il Palio dell’Oca sul fiume Adige, in cui più di 60 equipaggi in costume, rappresentanti i vari rioni, quartieri, sobborghi e comuni gemellati, devono percorrere il corso del fiume superando prove di abilità, e  la Mascherada dei Ciusi e dei Gobj, volta a ricordare un episodio del VI secolo che vide contrapposti i Trentini - i Gobj - e gli abitanti di Feltre - i Ciusi - quando questi ultimi cercarono di saccheggiare i granai della città durante un periodo di carestia.
    Ovviamente non mancano le occasioni per degustare le prelibatezze enogastronomiche della regione per tutta la durata della kermesse, che si conclude con un mirabolante spettacolo pirotecnico.

    Con i primi di luglio cominciamo a rilassarci perché si apre la stagione delle sagre del Trentino Alto Adige, appuntamenti imperdibili per chiunque abbia le papille gustative esigenti.
    A Partire dalla Festa della Mortandela di Caldonazzo, piccolo borgo collinare situato a una ventina di chilometri a sud-est di Trento sulle rive dell’omonimo lago dal quale nasce il fiume Brenta. Facciamo attenzione all consonanti, perché qui si rischia di confondersi; la mortandela trentina nulla c’entra con la più nota mortadella bolognese. I due salumi, infatti, in comune hanno solo la prelibatezza, ma per il resto la prima è un gustosissimo impasto di carne macinata di suino, affumicata e arricchita con spezie.
    La mortandela, la cui ricetta viene tenuta segreta e tramandata di generazione in generazione, viene solitamente cucinata e servita insieme a polenta, patate, crauti e verdure lesse, abbinamento che non possiamo certo considerare “fresco ed estivo”, ma che, vi garantiamo, accompagnato da qualche bicchiere di ottimo vino è spettacolare.
    A completare la giornata da spendere all’insegna del piacere, i visitatori possono trovare mercatini, manufatti realizzati direttamente dagli artigiani e stand enogastronomici con tutte le altre specialità locali, ammesso che vi sia rimasto un po’ di spazio nello stomaco.

    Per digerire la mortandela con polenta torniamo nella Val de Corones, dove in primavera avevamo tentato di oltrepassare la pozza con ogni mezzo galleggiante possibile.
    A Terento, minuscolo borgo montano del Südtirol a pochi chilometri dal confine austriaco, durante la prima domenica d’agosto si svolge la Festa dei Mulini, una delle feste tradizionali del Trentino Alto Adige più caratteristiche e profondamente legata al territorio, qui particolarmente ricco e generoso.
    Sul torrente Terento si trovano infatti, disseminati lungo il Sentiero dei Mulini, numerosi antichi mulini da grano ad acqua, alcuni edificati anche più di 500 anni fa, che ancor oggi vengono utilizzati.
    Ogni anno la Festa dei Mulini richiama molti visitatori, i quali non sanno cosa preferire tra la bellissima passeggiata di circa un’ora e mezza, lungo il sentiero che gli permette di immergersi nella spettacolare Natura circostante e scoprire i segreti di questo antico mestiere, e gli stand gastronomici che offrono squisitezze artigianali, quali lo schmarrn, il dolce con le mele di origine austriaca, i mitici canederli, lo speck, i krapfen e il rezept brot, lo strepitoso pane altoatesino con coriandolo, semi di finocchio e cumino. Noi vi consigliamo di provare sia la prima - la passeggiata . che le seconde - le squisitezze -, tanto per non costringervi a scegliere per forza.

    Dal confine che il Trentino spartisce con l’Austria ci spostiamo su quello che spartisce con il Veneto, dirigendoci a Borgo Valsugana, il delizioso borgo fluviale il cui impianto urbanistico si snoda assecondando le sponde del Brenta. Qui, nell’ultimo fine settimana di agosto, la cittadina si veste in costume e si trasforma in una pittoresca cittadina medievale con il Palio dela Brenta, una rievocazione storica molto suggestiva, volta a commemorare gli avvenimenti che videro Borgo protagonista, tra il Cinquecento e il Seicento.
    Tra trombe, tamburi, sbandieratori, giullari, giocolieri e cortei in costume, i visitatori possono rivivere atmosfere antiche, assaggiare sapori mai cancellati, assistere a divertenti giochi, duelli e sfide e partecipare a visite didattiche a tema.
    I soliti stand gastronomici, ricchi di prelibatezze di ogni genere, aiuteranno gli affamati avventori ad affrontare le giornate di duro divertimento, nell’attesa di assistere all’evento clou di tutta la manifestazione, ovvere le disfide tra le due antiche contrade, quella dei Farinoti, che si snoda sulla sponda sinistra del Brenta, e quella dei Semoloti, sulla destra del fiume; nobili i primi, la farina è infatti la parte più preziosa del grano tenero, e popolani i secondi, la semola è invece più grossolana e meno nutriente, si incontrano e si scontrano allegramente in una serie di competizioni per la conquista dell’ambito Palio.

    Ci avviciniamo alla fine dell’estate, ma non siamo ancora stanchi di assaggiare i sapori caratteristici di questa regione, anche perché ancora non abbiamo scoperto tutte le delizie che custodisce; ci concentriamo quindi su Vipiteno, la città più settentrionale di tutto lo Stivale uno dei più incantevoli borghi del Trentino Alto Adige, con le sue pittoresche piazze medievali, le sue chiese gotiche e le facciate delle case colorate, perché è proprio qui che si svolge la Sagra dei Canederli, uno degli eventi più attesi dalla popolazione locale e dai turisti.
    Chi non conosce il canederlo altoatesino? Avete presente quella grande palla di cibo succulenta che si scioglie in bocca? Una squisitezza nordica di origine tedesca, metà gnocco e metà polpetta, composta di pane raffermo, uova, latte e numerosi altri ingredienti.
    A Vipiteno, in una domenica di metà settembre, viene apparecchiata una tavola lunga 400 metri, che si dispiega lungo le vie principali, e vengono serviti canederli di ogni forma e gusto: il classico con lo speck tagliato a tocchetti, oppure quelli con il formaggio, con gli spinaci, con il fegato, con la zucca, o ancora, quelli dolci, con confettura di prugne o di albicocche, rigorosamente spolverati con zucchero a velo. Insomma, la Festa dei Canederli è un’autentica gioia per il palato e vi consigliamo spassionatamente di non perderla.

    Neanche il tempo di posare la forchetta che, cinquanta chilometri più a sud, si apre la più caratteristica tra le sagre gastronomiche del Trentino Alto Adige: lo Speckfest di Santa Maddalena, un piccolo borgo di poco più di trecento anime appoggiato ai piedi del Gruppo Odle, in Val di Funes.
    Paesaggi alpini mozzafiato, con tramonti che colorano di rosso le montagne alte e aguzze, ospitano il re indiscusso della gastronomia altoatesina: lo Speck, il raffinato prosciutto crudo stagionato e affumicato, secondo le antiche tradizioni dell’impero austro-ungarico, che ha conquistato tutto il mondo.
    A fargli compagnia altri protagonisti della tradizione culinaria sudtirolese, dal pane integrale con semi di finocchio e cumino, alle mele, agli asparagi, ai saporiti formaggi, il tutto accompagnato da qualche calice di robusto vino locale.
    La grande mangiata viene accompagnata da eventi del folclore, con concerti, danze e musica tradizionale. Per smaltire l'eccesso di calorie sono a disposizione magnifici prati, che, visto il periodo autunnale, regalano spettacoli cromatici di rara bellezza.

    Restiamo sulle “Montagne Rosa”, anche se ci spostiamo verso sud, ai piedi delle Dolomiti del Brenta, talmente belle che sono diventate Patrimonio Mondiale dell’Unesco; a San Lorenzo Dorsino, ex San Lorenzo in Banale, in un fine settimana compreso tra fine ottobre e inizio novembre possiamo partecipare all’ultimo, tra quelli che abbiamo selezionato, degli eventi gastronomici del Trentino Alto Adige: la Sagra della Ciuìga, il salame con la rapa.
    Ebbene sì, ancora un insaccato d’autore, talmente d’autore che si fa solo qui. Tanto per cominciare spieghiamo che ciuìga in dialetto trentino significa pigna, perchè questa specie di salsiccia assomiglia proprio, con la sua forma piccola e allungata, ad una pigna di conifera.
    Le sue origini sono molto antiche: nasce infatti dalla tradizione povera contadina di mischiare alla rapa bianca qualche scarto di maiale, tanto per dare un po’ di sapore a quei pochi frutti che la terra offriva; con il tempo la ricetta si è decisamente rinnovata ed oggi le carni di suino sono sceltissime e la rapa è aggiunta nella misura sufficiente da conferire quel gusto del tutto particolare che rende la ciuìga una delle più originali produzioni gastronomiche della regione.
    Il programma della Sagra è molto interessante, tra degustazioni, mercatini, manifestazioni culturali, esibizioni di artisti di strada, giochi per i piccini e spettacoli musicali, tutto il necessario per soddisfare anche il visitatore più esigente.

    Chiudiamo la nostra ricca rassegna con i mercatini di Natale del Trentino Alto Adige più antichi e visitati, con le sue 500.000 presenze ogni anno: i Mercatini di Natale di Trento.
    Nel delizioso capoluogo incastonato tra le Alpi, non c’è bisogno neanche di aspettare fino a dicembre per vedere le strade illuminate e brulicanti di gente alla ricerca di decorazioni e regali, perché i mercatini vengono allestiti da metà novembre fino a dopo l'Epifania. Passeggiare tra le numerosissime casette in legno che offrono ogni ben di Dio, dai più preziosi manufatti artigianali a tutte le specialità gastronomiche della tradizione natalizia trentina, è un’esperienza magica che cattura e trasporta all’istante anche il più duro di cuore nella classica atmosfera gioiosa del Natale.
    Immersi nei profumi forti delle spezie e negli effluvi dei dolci e delle pietanze che sono costantemente in preparazione, è possibile sorseggiare un classico vin brulè con i fiocchi o un parampampolo, la bevanda a base di grappa e caffè servita alla fiamma, mentre magari si sbocconcella un pezzo di treccia mochena, a base di crema pasticcera e marmellata di mirtilli, o una fetta di zelten, il tipico dolce delle feste trentine a base di fichi, noci, mandorle e frutta candita fermentati per più di 18 ore. Un toccasana per la la gola e per il cuore, nell'attesa di Babbo Natale e degli importanti messaggi di cui è ogni anno portatore.


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