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Eventi Friuli Venezia Giulia 2024

Eventi in corso in Friuli Venezia Giulia

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  • Le sagre, i festival e gli eventi in Friuli Venezia Giulia più importanti

    È una delle regioni più caratteristiche di tutto lo Stivale e, come tutte le terre di estremo confine, propone al turista scenari magici e suggestivi, in apparenza contraddittori, ma sempre affascinanti. Stiamo parlando del Friuli Venezia Giulia, la “porta d'Oriente” nazionale, teatro per secoli di sanguinosi scontri fra popolazioni diverse e autentico melting pot che ha saputo accogliere frammenti di civiltà latina, slava, tedesca e friulana, miscelandoli con ruvida armonia e restituendo uno dei popoli più interessanti e caratteristici di tutta Italia. Anche le belezze naturali non sono da meno, a partire dal selvaggio e brullo altopiano carsico, passando per le stupefacenti vette delle Dolomiti, fino ad arrivare alle dolci spiagge costellate di piccole lagune, che si estendono dal confine con il Veneto a Monfalcone, o a quelle più aspre della costa triestina.

    A paesaggi così unici corrisponde un patrimonio culturale prezioso e variegato, frutto proprio della sovrapposizione delle varie tradizioni culturali che si sono succedute nei secoli; numerosi sono, infatti, gli eventi del Friuli Venezia Giulia che conquistano il visitatore, tra sagre gastronomiche, feste patronali, festival della tradizione o manifestazioni culturali.
    Questa guida rappresenta un piccolo “tour virtuale” alla scoperta di questa terra che ha costruito proprio sui contrasti più rigidi il suo millenario fascino.
    Pronti a partire?

    Si comincia, dunque, con una delle più suggestive celebrazioni religiose del Friuli Venezia Giulia, nonché uno degli appuntamenti liturgici più originali della Chiesa Cristiana. Solo a Cividale del Friuli, l’antica capitale di quando la regione era un Ducato dei Longobardi, si celebra, infatti, la Messa dello Spadone, un rito solenne che viene officiato nel Duomo della cittadina ogni anno il 6 gennaio, in concomitanza con i riti e i festeggiamenti connessi con la più classica Epifania.
    La Messa rievoca la trionfale investitura del 1366 di Marquardo Von Randeck come Patriarca di Aquileia ed è caratterizzata dal fatto che durante la celebrazione fa capolino il pesante spadone appartenuto a Marquardo che viene fatto vibrare nell’aria, in segno di saluto e benedizione.
    Il fedele servitore di Carlo IV, oltre a essere ricordato per la strenua e gloriosa battaglia nel contrastare le mire espansionistiche della Serenissima, era, infatti, un capo sia spirituale sia militare e le celebrazioni religiose della Messa dello Spadone vogliono sottolineare l’importanza storica che il Patriarca ha avuto per il popolo friulano.
    Alla fine della messa i festeggiamenti continuano lungo le strade della cittadina Patrimonio Mondiale dell’Unesco, tra sfilate, cortei, duelli, combattimenti e, ovviamente, banchetti allestiti con le migliori specialità enogastronomiche locali.

    Per il prossimo evento ci spostiamo verso nord-ovest, nel cuore della Carnia, a pochi chilometri dal confine con l’Austria. Andiamo, infatti, a Sauris, Zahre in dialetto locale, caratteristico borgo di 430 abitanti ubicato a 1400 metri di altezza e circondato da spettacolari vette, profondi valichi e sconfinati pascoli costellati da malghe, stalle e casere. Qui, in questo immacolato paradiso alpino che rappresenta una delle più importanti mete delle Dolomiti orientali, nonché un attrezzato comprensorio dove sciare in Friuli Venezia Giulia, si svolge ogni anno il Der Zahrar Voschhankh, il Carnevale Saurano.
    Il Rölar e il Kheirar sono I due personaggi principali della manifestazione, messaggero demoniaco il primo e re della mascherata il secondo; a quest'ultimo è riservato il compito di chiamare a raccolta tutte le maschere “belle” e le maschere “brutte”, realizzate secondo le più antiche tradizioni, le quali, ballando al suono delle fisarmoniche, sfilano fino alla piazza di Sauris di sopra, da cui poi ripartono per inoltrarsi nel bosco e terminare la sfilata carnascialesca lungo un percorso illuminato da suggestive lanterne.
    Alla sera tutti a tavola a degustare i prodotti tipici locali e a riscaldarsi con il vin brulè, prima di dedicarsi ai balli e ai canti tradizionali che rendono quello di Sauris non solo uno dei più bei carnevali del Friuli Venezia Giulia, ma anche uno dei più antichi e tradizionali di tutto l'arco alpino.

    Dal carnevale passiamo direttamente alla Pasqua e ci dirigiamo a sud, a Ciconicco, piccola frazione del comune di Fagagna, dove si svolge la ormai storica Rappresentazione Sacra, tradizionale processione in stazioni della Via Crucis, rappresentata, però, in forma teatrale nel magico scenario delle colline che sovrastano il borgo.
    Di fronte a un pubblico formato da 400 spettatori vengono allestite scene in costume della Passione e della Morte di Gesù Cristo, scene che ogni anno cambiano e mettono in luce via via figure secondarie, a volte appena accennate nei testi sacri; altrettanta cura viene profusa per la realizzazione dei costumi, confezionati ogni anno dalle donne del paese, delle scenografie, anch’esse messe in piedi da cittadini volenterosi dai volontari dell’Associazione “Un Grup di Amis”, particolarmente attiva a promuovere iniziative che preservino le peculiarità culturali e storiche della zona, e delle musiche, alcune composte per l’occasione da talentuosi autori emergenti.
    Grande impatto emotivo ogni anno viene suscitato nei visitatori, i quali non solo rivivranno le fasi più crudeli e feroci della morte di Cristo, ma avranno modo di assistere a una vera e propria rappresentazione teatrale, che si pone l'obiettivo di lanciare messaggi universali di pace e di speranza.

    Con l'arrivo della primavera possiamo rilassarci un po' e dedicarci a una delle sagre enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia più attese da tutti i cittadini: la Festa degli Asparagi Bianchi di Tavagnacco.
    Siamo a nord di Udine, dove ha inizio la strada provinciale che porta nelle più spettacolari località della fascia morenica della regione. È qui che si coltiva il particolare asparago bianco, la cui assenza di colorazione è data dalla modalità di coltivazione, che porta gli agricoltori a raccogliere l'ortaggio quando è ancora sotterrato.
    Si tratta ovviamente di un prodotto a Denominazione Origine Protetta che si contraddistingue per il suo sapore particolarmente raffinato e delicato. Sono ben tre i fine settimana che vengono dedicati, solitamente a cavallo tra aprile e maggio, alla degustazione del “re bianco”, tra risotti, zuppe, crespelle, frittate e asparagi interi accompagnati da uova sode e salse tradizionali. Ovviamente anche i sommeliers sono chiamati alle armi per offrire le etichette più prestigiose della regione agli assetati visitatori, i quali potranno degustare anche altri piatti tipici della tradizione, in abbinamento a olii friulani e birre artigianali. Tanto per non farsi mancare niente.

    Dobbiamo, invece, aspettare la primavera inoltrata per partecipare a quella che è da considerarsi, tra le fiere enologiche del Friuli Venezia Giulia, una delle più rinomate: la Fiera Regionale dei Vini di Buttrio, storico territorio da sempre dedicato alla produzione di vini d’eccellenza.
    L'obiettivo principale della manifestazione e quello di celebrare i vitigni autoctoni di tutta Italia, con un particolare occhio di riguardo per quelli friulani: degustazioni guidate, laboratori di gusto e workshop rappresentano il nucleo di tutta la kermesse, che, però, si allarga e propone anche corsi di cucina, spettacoli di musica jazz, concerti a tema, numeri circensi, gare e giochi, per la gioia dei piccini, ai quali sono dedicate molte attività, tra animazioni e passeggiate nella natura, e dei grandi, che potranno degustare la miglior selezione di vini provenienti da tutto lo Stivale e lasciarsi conquistare dai gustosi piatti della tradizione gastronomica friulana, ricca e sontuosa, adatta a stomaci resistenti.

    Continuiamo a mangiare a Lignano Sabbiadoro, tra le località di mare del Friuli Venezia Giulia sicuramente la più conosciuta, perché è qui che si tiene a giugno di ogni anno la rassegna enogastronomica Easy Fish, in cui il protagonista indiscusso è il pesce dell’Alto Adriatico.
    Show cooking, degustazioni, laboratori, stand di aziende agricole e alimentari, espositori delle migliori aziende vitivinicole e punti ristoro che propongono le specialità di street food più succulente sono solo alcuni degli ingredienti che rendono questa kermesse così importante a livello internazionale; presenti, inoltre, rinomati chef è stellati che si esibiranno nella preparazione di piatti raffinati, rivisitando la tradizione locale che affonda le sue origini nell’antichità.
    A corollario numerose attività sia per grandi, spinning sulla spiaggia, balli, concerti, che per i bambini, giochi, animazioni e intrattenimenti, per quattro giorni all’insegna della buona tavola e delle bellezze naturali della costa friulana, alla scoperta delle spiagge di sabbia finissima, del mare cristallino e delle numerose offerte turistiche che la città offre.

    Restiamo sulla costa e ci dirigiamo, in direzione nord, verso Grado, la nota “Isola d’Oro” dal suggestivo fascino veneziano, rinomata località termale del Friuli Venezia Giulia, nonché una delle città più suggestive di tutto il Belpaese. In questa splendida cittadina lagunare si svolge, ogni prima domenica del mese di luglio, una ricorrenza religiosa molto sentita dai cittadini e altrettanto amata dai turisti: il Perdòn de Barbana, manifestazione nata nel lontano 1237 per ringraziare la Madonna di aver fatto terminare una falcidiante epidemia di peste che aveva messo in ginocchio la popolazione.
    Barbana, infatti, isola ubicata all’estremità orientale della laguna di Grado, ospita un importantissimo santuario mariano, meta stabile di pellegrinaggi da parte di credenti di tutto il mondo, ed è la meta della processione di barche, addobbate a festa, sulle quali viaggia una delegazione di cittadini gradesi, un rappresentante per ogni famiglia, vuole la tradizione, che vengono a rinnovare il voto contratto con la Madonna di Barbana più di otto secoli fa.
    I riti cominciano già dal giorno precedente con gli allestimenti delle barche e la messa solenne nella Basilica di Sant’Eufemia, e proseguono la mattina della domenica, quando la statua della Madonna degli Angeli viene portata a spalla fino al porto dove viene caricata sulla barca ammiraglia. Si svolge poi la processione nella laguna e il Te Deum finale nella basilica gradese, che sancisce la fine dei rituali religiosi di quella che è da considerarsi una delle più intense manifestazioni folcloristiche del Friuli Venezia Giulia e l’inizio dei festeggiamenti cittadini

    Con settembre si ritorna nell’anfiteatro morenico friulano, sull’ultima collina, per l’esattezza, nel comune di Fagagna, che abbiamo già visitato nel periodo pasquale, perché è qui che ogni anno si svolge una delle feste popolari del Friuli Venezia Giulia più antiche e coinvolgenti: le Corsa degli Asini. Sono ben due le settimane dedicate alla kermesse che prende il nome di Festeggiamente Settembrini, durante le quali turisti e cittadini avranno modo di partecipare a eventi, assistere a spettacoli, ascoltare concerti, assaggiare specialità locali e prelibatezze uniche e, soprattutto, vedere, nella prima domenica del mese, le tradizionali “corse dai mus”, ovvero le batterie di asini, con carretti e fantini al seguito, che si sfidano nel percorso circolare allestito nella piazza Unita d’Italia. Si sa, gli asini non sono creature molto malleabili, ma la sintonia che si crea tra animale e driver è davvero emozionante e coinvolgente e si assiste spesso a scene commoventi.
    Altrettanto interessante è lo svolgimento del Palio dei Borghi, durante la domenica successiva, dove i quattro borghi cittadini,Centro, Paludo, Pic e Riolo, si sfidano a suon di rappresentazioni teatrali, ideate, scritte, sceneggiate e rappresentate dai cittadini fagagnesi, prima di dare vita all’ultima corsa asinesca, alla conquista dello storico vessillo che decreta la vittoria finale.

    In concomitanza con i festeggiamenti di Fagagna si svolge nella rinomata Palmanova, la città a forma di stella, una delle rievocazioni storiche del Friuli Venezia Giulia più famose, tanto da essere considerata la rievocazione storica italiana con il maggior numero di partecipanti in abito storico. Gli oltre 800 figuranti/rievocatori, infatti, arrivano da tutta Europa a mettere in scena l’autentica atmosfera di 400 anni fa, il 1615, per l'esattezza, quando non lontano da qui, nella pianura friulana, era in corso la sanguinosa Guerra di Gradisca tra la Serenissima e l’Impero Asburgico, per la conquista dell’Alto Adriatico.
    I visitatori potranno partecipare attivamente alle operazioni concitate degli eserciti, ammirare gli accampamenti ricostruiti, assistere a spettacoli e festeggiamenti popolari, mentre picchieri, moschettieri, spadaccini e soldati vestiti di tutto punto si aggirano per le magnifiche stradine della splendida città.
    Ovviamente non mancheranno anche giochi per i più piccini, passeggiate in notturna, spettacoli di sbandieratori, duelli all’arma bianca, spettacoli pirotecnici e tanti stand enogastronomici presso i quali è possibile affogare preoccupazione e stanchezza in piatti della tradizione rinascimentale e abbondanti calici di vino e di birra artigianale.

    Con l’autunno arriva il festival del Friuli Venezia Giulia più internazionale di tutti: la Barcolana, la storica regata velica che si tiene ogni anno nel Golfo di Trieste. Il nome completo della manifestazione è Regata Coppa d’Autunno Barcolana, proprio perché si svolge tra la fine di settembre e le prime settimane d’ottobre, anche se l’evento clou si celebra tradizionalmente nella seconda domenica di ottobre.
    Più di 2000 gli equipaggi partecipanti provenienti da tutto il mondo, tra professionisti e non, che scattano dalla stessa linea di partenza quando il tradizionale colpo di cannone viene sparato,
    Più di 300, invece, sono gli eventi culturali, gli spettacoli, le manifestazioni, le occasioni di intrattenimento, con filo conduttore comune dedicato al mare e ai suoi tesori, organizzati nei dieci giorni di kermesse: stand gastronomici, esibizioni delle Frecce Tricolore, concerti di artisti di fama mondiale, rappresentazioni teatrali e molto altro ancora, per quello che è un evento-spettacolo grandioso che rende per dieci giorni Trieste la capitale mondiale della vela e del mare.

    Siamo quasi in dirittura d’arrivo. Facciamo ancora un tuffo nel passato e uno spuntino prima di dedicarci a Santa Claus e alla nascita di Gesù Bambino con i festeggiamenti dedicati al Natale.
    La prossima tappa è Venzone, uno dei borghi del Friuli Venezia Giulia più belli e suggestivi, talmente bello che è stato addirittura dichiarato nel 1965 Monumento Nazionale. Qui, nella quarta domenica del mese di ottobre, si svolge la simpatica e ironica Festa della Zucca, durante la quale le strade si popolano di dame, cavalieri, giocolieri e giullari che rievocano la Venzone medievale.
    La leggenda, infatti racconta, come narrano gli antichi testi, che la bella cittadina, dopo aver commissionato a un artista di Udine la realizzazione di una sontuosa palla d’oro sormontata da una croce per ornare la preziosa guglia del Duomo, si ritrovò ad avere, al posto della palla, una zucca, in quanto il Consiglio Comunale non pagò per intero il maestro scultore, il quale si vendicò sostituendo la scultura commissionata con una gigantesca zucca mirabilmente dipinta.
    Da quel momento l’imponente ortaggio è diventato occasione per festeggiare, per un intero fine settimana, le tradizioni medievali del borgo, con tanto di esposizione e gara di zucche decorate e intagliate, apertura delle taverne, cortei storici in costume, esibizioni di musici, mangiafuoco e giocolieri, giochi, duelli e fiaccolate. Un salto nel passato che vi emozionerà. Provare per credere.

    Lo spuntino fatto per bene lo facciamo, però, a due passi da qui, a Gemona del Friuli, per l’esattezza, dove ogni anno si svolge a metà novembre la più ghiotta e gustosa delle sagre gastronomiche del Friuli Venezia Giulia: Gemona, formaggio...e dintorni. L’obiettivo, che è quello di valorizzare il patrimonio lattiero-caseario della zona, viene ogni anno centrato con successo, ma molto interessanti sono anche gli stand che espongono produzioni provenienti da altre regioni note per la produzioni di formaggi o da paesi limitrofi, come la Carinzia e la Slovenia.
    Ovviamente durante la kermesse si potranno assaggiare e acquistare le prelibatezze esposte, accompagnandole magari con calici di vini autoctoni provenienti da tutto lo Stivale, nonché ci sarà la possibilità di assistere e partecipare a eventi collaterali, come workshop, laboratori a tema, incontri, presentazioni, conferenze, spettacoli musicali e intrattenimenti per i bambini, per quella che definire sagra è, forse, riduttivo, perché si tratta di una vera e propria festa che ogni anno attira numerosi visitatori e moltissimi golosi.

    È arrivato il momento di Babbo Natale e dobbiamo, dunque, correre a Pordenone dove, ogni anno dai primi di dicembre a dopo l’Epifania, viene allestito il Mercato di Natale in piazza XX Settembre uno dei mercatini di natale del Friuli Venezia Giulia più ricco e suggestivo, con tanto di caratteristiche casette di legno e grande abete illuminato, durante lo svolgimento del quale la città si veste di luci, colori e sapori per accogliere le festività natalizie.
    “Pancia mia fatti capanna”, recita un detto della tradizione, e dobbiamo cercare di farlo davvero, perché qui, tra porzioni di gulasch caldo o di brovada e musetto, fette di torta Sacher, di strudel e di Gubana, la torta a forma di spirale ripiena di uvetta, noci, pinoli e liquore, una manciata di Castagnole di Natale c’è da mandare in estasi le papille gustative e se fa freddo basta scaldarsi con un bombardino, un ponce, un grog o con un più classico vin brulè.
    Da non perdere, ancora, una visita al Presepe allestito con statue a grandezza d’uomo nella Loggia del Palazzo Municipale, nonché, se avete la fortuna di trovarvi da queste parti la sera della Vigilia, la Notte in Grotta, Messa di Mezzanotte celebrata nella suggestiva cornice delle Grotte di Pradis, durante la quale uno speleologo si cala giù dalla volta di pietra tenendo in braccio Bambin Gesù appena nato.


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