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  • Le sagre, i festival e gli eventi in Veneto più importanti

    Il Veneto è una regione singolare e ricca di fascino che propone una straordinaria varietà di paesaggi, dalle spettacolari Dolomiti, alla sponda orientale del Lago di Garda, per arrivare alle coste sabbiose dell’Adriatico settentrionale, senza ovviamente dimenticare l’inimitabile Venezia, le rinomate città d’arte, i piccoli borghi medievali, le ville Palladiane e le dolci colline trevigiane del Prosecco, solo per citare i luoghi più importanti.
    Questa ricchezza paesaggistico-architettonica altro non è che la testimonianza della storia che ha reso questo “pezzo d’Italia” una delle zone più interessanti ed originali di tutto lo Stivale, basti pensare che l’industria turistica veneta è una delle più floride del mercato nazionale.
    In un contesto simile non possono certo mancare le cose da fare e dunque, se vi state domandando quali sono e qual è la qualità degli eventi del Veneto dedicati a visitatori ed ai turisti, state tranquilli perché la lista è lunga e la soddisfazione di certo non si lascerà attendere invano.
    Partiamo dunque con una piccola rassegna di sagre gastronomiche, rievocazioni storiche, spettacoli, fiere e manifestazioni di rilevanza internazionale a cui potrete partecipare durante uno dei vostri viaggi in questa splendida terra.

    È considerato il “re dell’inverno” ed è un ortaggio che ha avuto l’onore di essere seminato anche nel famoso orto di Michelle Obama, la first lady più amata di tutti i tempi; si tratta del “broccolo fiolaro”, specialità indiscussa di Creazzo, piccola cittadina nella provincia di Vicenza, le cui morbide colline sono dedicate proprio alla sua produzione. Curiosa l’etimologia del nome che come tutte le tradizioni popolari contadine sa raccontare meglio di mille parole le caratteristiche locali; “fiolaro” deriva infatti da “fioi” - “figli” in veneto - e si riferisce ai germogli, la parte più succulenta, che crescono numerosi lungo il fusto della pianta e rappresentano la vita che si riproduce, i figli che, nella tradizione contadina più che mai, diventano prezioso sostentamento.
    Ed è proprio con la Sagra del Broccolo Fiolaro che apriamo la nostra rassegna dei più importanti e caratteristici eventi della regione. Ormai dal 2000 infatti ogni anno, nella parte centrale di gennaio numerosi stand vengono allestiti lunghe le strade di Creazzo con tutte le specialità a base del gustosissimo broccolo, utilizzato veramente per la preparazione di ogni piatto.
    Numerose le attività collaterali che animeranno tutta la settimana di festeggiamenti: spettacoli di cabaret, gare di orienteering, concerti, esibizioni di artisti di strada ed animazioni per i più piccini. 

    Altro gigante delle tavole venete è il radicchio rosso di Treviso IGP, quello che viene considerato il “fiore invernale” di queste terre, per la particolare forma della sua “testa” che ricorda tanto un mazzo di fiori.
    A questo prezioso ortaggio sono dedicate numerose fiere e sagre del Veneto, ma la più rinomata è sicuramente la Festa del Radicchio Rosso di Dosson, piccola frazione nel comune sparso di Casier, pochi chilometri a sud di Treviso.
    Tra fine gennaio e inizio febbraio nei pochi chilometri di strade che formano la piccola ed antica cittadina si allestisce una grande festa che coinvolge i maggiori produttori di questa prelibatezza, i ristoratori ed ovviamente i visitatori che avranno la possibilità di degustare il radicchio rosso tardivo trevigiano nei numerosi piatti locali che hanno sapori decisamente unici.
    Anche in questo caso non mancheranno a corollario attività ludico-ricreative dedicate a tutti i visitatori: serate danzanti a tema, concerti, commemorazioni, serate di gala, show cooking e tanto altro ancora.

    Febbraio è anche però periodo di divertimento, maschere, coriandoli, crostoli e galani, i classici dolci di pasta fritta e zuccherata a forma di nastro, ed è a soli 30 km da Dosson che si svolge il Carnevale di Venezia, non solo il più noto carnevale del Veneto e d’Italia, ma uno dei più importanti di tutta Europa.
    “Buongiorno Siora Maschera” è il saluto che si sente, a dire il vero più in passato che ora, risuonare nelle calli della città vestita trionfalmente a festa per l’occasione, perché fin dalle origini questi volevano essere i giorni in cui non si veniva più identificati per il proprio sesso, la propria classe sociale e la propria identità, ma si spalancavano le porte alla fantasia ed al “tutto è possibile”.
    Ancor oggi infatti il Carnevale di Venezia è lo spettacolare teatro di maschere curate nei minimi particolari, di suggestivi spettacoli circensi sull’acqua, di concorsi per la maschera più bella e di giocolieri, saltimbanchi e personaggi bizzarri che si aggirano tra campi e campielli, di banchi gastronomici ricchi di ogni succulenta specialità e tanto altro ancora.
    Tra gli eventi di punta di tutto il programma segnaliamo il Volo dell’Angelo, che dà inizio al Carnevale ed in cui la “regina” dell’anno precedente si lancia, assicurata ad un cavo metallico, dal Campanile verso la Piazza San Marco colma di gente, e lo Svolo del Leon, il grande evento che chiude i festeggiamenti e vede l’enorme bandiera di San Marco salire dalla piazza verso il Campanile tra musica e concerti.

    Con la primavera si aprono le porte non solo alla bella stagione ma anche alla Primavera del Prosecco, una delle fiere enogastronomiche del Veneto, terra che vanta una superba tradizione vitivinicola, più prestigiose di tutto l’anno. Più di 300.000 visitatori ogni anno per un vero e proprio festival che dura fino a giugno inoltrato ed è suddiviso in più tappe; i colli del Conegliano-Valdobbiadene sono la splendida cornice naturale che fa da sfondo alle mostre del vino che compongono la rassegna e propongono la degustazione di tutte le migliori etichette del territorio, come il Refrontolo Passito DOCG, il Torchiato di Fregona, oltre ovviamente al celeberrimo Prosecco di Valdobbiadene DOCG.
    Numerosi anche gli eventi culturali sportivi collaterali: stand enogastronomici presso i quali è possibile degustare i piatti della tradizione locale, mostre fotografiche che hanno l'intento di celebrare le bellezze paesaggistiche del territorio e molti percorsi di trekking e mountain-bike per i cuori più sportivi.

    Si cambia mese ma non si cambia il protagonista perché a Verona in aprile apre i battenti Vinitaly - Il Salone Internazionale dei vini e dei distillati, imperdibile appuntamento fin dal 1967 per le maggiori realtà produttive nazionali ed internazionali per presentare a tutti i loro prodotti.
    Tra tutti gli eventi fieristici del Veneto questo e quello che catalizza l'attenzione di tutto il "mondo del vino"; ogni anno infatti vengono ospitati i produttori provenienti da ogni parte del mondo ed i visitatori hanno la possibilità di degustare tutte le novità e le eccellenze vinicole più esotiche e particolari.
    Non tutto è all’insegna di un bicchiere di vino però, anche se non ci sarebbe niente da obiettare, perché numerose sono anche le iniziative sul territorio, tra spettacoli musicali, eventi culturali e serate a tema fuori salone organizzate nel cuore del suggestivo centro storico della città scaligera.

    In maggio con la Fiera dell'Asparago di Arcole si celebra un altro ortaggio caratteristico di queste terre, particolarmente prodighe di specialità autoctone ed introvabili altrove. Si tratta di una particolare specie asparago che ha i turioni bianchi, la punta compatta tendente al violaceo ed un sapore particolarmente delicato e raffinato; Arcole, piccola cittadina a metà strada tra Verona e Vicenza, è il maggior produttore di asparagi bianchi in tutta la zona e buona parte della sua economia si basa su questa rara prelibatezza.
    Lo stand gastronomico è il punto di attrazione di tutta la manifestazione perché è qui che si possono assaggiare tutte le specialità gastronomiche a base del rinomato asparago, come il famoso "risotto agli ovi e sparasi", per fare l’esempio più tradizionale, il tutto ovviamente accompagnato dall'altrettanto rinomato protagonista della cittadina: l'Arcole DOC, uno dei vino d'autore della provincia di Verona.
    Concerti, mostre, mercatini, eventi culturali e piste da ballo per allietare le quattro serate sono gli ulteriori elementi che rendono la Fiera dell'Asparago di Arcole uno degli appuntamenti più attesi da cittadini e visitatori.

    Restiamo in maggio e continuiamo a bere e a mangiare, del resto in Veneto e difficile non farlo, anche se ci spostiamo verso est ed entriamo nella provincia di Padova; è al riparo delle imponenti e perfettamente conservate mura medievali di uno dei borghi del Veneto più suggestivi ed affascinanti che prende vita la Festa del Prosciutto di Montagnana,.
    In Piazza Vittorio Emanuele II, in pieno centro storico, viene allestita "l'isola del gusto", un padiglione coperto all'interno del quale si possono trovare i maggiori produttori del prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, un'autentica specialità: sapore dolce, consistenza morbida e colorazione elegante, una vera prelibatezza da leccarsi i baffi.


    All'apice dell'estate a Venezia, nella terza domenica di luglio, per l'esattezza, ha luogo la Festa del Redentore, una delle festività religiose del Veneto più sentite dalla cittadinanza; ad essere sinceri numerosi sono anche i momenti più allegri, che di religioso hanno poco, come lo straordinario spettacolo pirotecnico serale che illumina il bacino di San Marco, sulle acque del quale si snoda il lungo nastro di imbarcazioni che collega il Molo delle Zattere all'Isola della Giudecca.
    Tanta euforia odierna corrisponde a un'origine drammatica della festa: correva infatti l'anno 1575 quando una tragica epidemia di peste mise sotto scacco tutta Italia; Venezia contò quasi 50.000 vittime e cerco di arginare il contagio isolando chi manifestava sintomi della malattia. Purtroppo i due lazzeretti disponibili erano talmente sovraccarichi che fu stabilito di posizionare in mezzo alla laguna delle grandi barche affinché svolgessero la stessa funzione.
    Solo a luglio del 1577 la tragedia ebbe fine e per festeggiare tale evento fu dato l'incarico al grande architetto Andrea Palladio di progettare ed edificare un tempio votivo dedicato al Redentore sull'isola della Giudecca e di posizionare un ponte fatto di barche per permettere al popolo in processione di andare a pregare e ringraziare.
    La stessa tradizione ancora oggi resta viva accompagnata dal rituale, oggettivamente più pagano, secondo il quale già durante le prime ore del sabato precedente si cominciano i festeggiamenti a base di vino e piatti tipici, tutti accalcati sul Canal Grande, lungo il quale si vede via via sfilare l'arsenale cittadino vestito a festa, tra Gondole, Gondolette, Bragozzi a Sàndoli, le tipiche imbarcazione della Laguna veneziana.

    Nello stesso periodo a Giavera, piccolo comune alle pendici del Montello, la curiosa collina di terra rossa a forma di ellisse che spicca isolata a nord di Treviso prima delle più note “colline del Prosecco”, si corre il Palio dei Bisnenti, una delle rievocazioni storiche del Veneto più originali e radicate nella tradizione storico-culturale del territorio.
    Bisnenti, che in gergo dialettale significa “due volte niente”. era l’appellativo con cui venivano chiamati gli abitanti locali che, durante il predominio della Repubblica Serenissima di Venezia, erano costretti ad andare nel ricco bosco che ricopriva il Montello a rubare il legname per poter sostentare la famiglia, tanto erano severe le condizioni di povertà in cui versavano.
    La particolare corsa, che rappresenta l’avvenimento clou delle tre giornate di festeggiamenti vuole appunto rievocare le difficoltà che i bisnenti affrontavano ed i sotterfugi che mettevano in atto per sfuggire alle guardie del bosco. Ogni squadra, composta da otto partecipanti, deve, nell’arco delle varie gare che compongono il Palio e lungo un percorso di circa 1,5 km, entrare nel bosco, procurarsi un carro ed un “segon” per tagliare dei tronchi in pezzetti e riportare il “malloppo”, eludendo le difficoltà e le guardie poste sul percorso, in paese, scaricandolo in punti prestabiliti.
    Non mancano ovviamente le attività collaterali, come l’immancabile stand gastronomico, presso il quale degustare le specialità della ricchissima tradizione enogastronomica locale, e gli eventi musicali serali, per rilassarsi dopo la giornata dedicata ai giochi e alla buona tavola.

    Più tradizionale è invece il Palio di Feltre che si tiene ogni anno nel primo weekend di agosto e vede i quattro quartieri della cittadina ai piedi delle Dolomiti bellunesi contendersi in diverse discipline, corse di cavalli, prove di forza, gare di tiro con l'arco, il palio dipinto, ogni anno, da un artista di fama internazionale.
    Il Palio di Feltre è iscritto nel "Registro delle Manifestazioni Storiche di interesse locale" ed ha la sua origine nella volontà di voler rievocare l'atto di annessione della cittadina, avvenuta nel 1404, alla Repubblica di San Marco.
    Duomo, Castello, Port'Oria e Santo Stefano sono i quartieri che, ognuno con i suoi colori ed i suoi stendardi, animano ogni anno le strade della piccola e suggestiva cittadina, vestite a festa per l'occasione, e proiettano i visitatori in un'atmosfera medievale tra cortei storici, celebrazioni solenni, esibizioni di sbandieratori e la corsa finale con i cavalli lungo il percorso allestito in Piazzale Prà del Moro per conquistare l'ambito drappo.

    La prima domenica di settembre ha invece luogo la tradizionale Regata Storica lungo il Canal Grande, uno degli eventi di Venezia di maggior fascino che coinvolge ogni anno migliaia di turisti e visitatori.
    Si tratta del più importante evento sportivo di Voga alla Veneta, la particolare tecnica di voga tipica della Laguna veneziana che prevede un unico vogatore dotato di un unico remo grazie al quale riesce, mantenendo una posizione eretta, a far avanzare l'imbarcazione.
    La Regata Storica ha però la particolarità di, prima delle attesissime gare che vedono contrapposte le imbarcazioni guidate dai vogatori appartenenti alle varie zone della città, aprire la manifestazione con il suggestivo e sontuoso Corteo Acqueo Storico formato da imponenti imbarcazioni cinquecentesche che solcano il Canal Grande e ricreano l'atmosfera dei gloriosi fasti di quella che è stata forse la Repubblica Marinara più potente di tutto il Mediterraneo.
    È un vero spettacolo vedere sfilare le Bissone, le particolari imbarcazioni finemente decorate, il Bucintoro, la sontuosa galea di Stato dei Dogi, le Gondole, i Gondolini e le Caorline su cui figuranti in costume rievocano le figure del Doge, della Dogaressa e delle più alte cariche istituzionali dell'antica Repubblica della Serenissima.
    Tutte le regate della giornata si tengono sullo stesso percorso che dalla Riva degli Schiavoni porta fino alla "Machina", il palco galleggiante posto davanti a Ca' Foscari su cui avvengono le premiazioni.

    Con l'avvicinarsi dell'autunno torna prepotente la voglia di sagre ed anche in questo caso il Veneto ci sa regalare un prodotto raro e quasi dimenticato, ma non per questo meno buono e succulento. Parliamo della Festa della Giuggiola che si tiene nei primi due fine settimana di ottobre ad Arquà Petrarca, lo splendido borgo trecentesco sui colli Euganei che non a caso il grande poeta aretino scelse come sua dimora.
    Proprio qui infatti viene coltivato questo curioso frutto dalla particolare forma ovale, di colore scarlatto e con una polpa gialla dall'alto contenuto zuccherino e dal sapore molto dolce, da cui deriva il famoso modo di dire "andare in brodo di giuggiole".
    Numerose le bancarelle ricche di tutti i frutti della stagione: accanto alla giuggiola protagonista, che può essere gustata in tutte le sue varianti, troviamo anche mandorle, fichi secchi, melograni, castagne e noci; spazio dedicato anche all'artigianato locale, agli spettacoli in dialetto locale è a stand gastronomici a tema medievale, presso i quali si potranno gustare i piatti tipici regionali accompagnati da un buon bicchiere di vino.

    Novembre lascia invece spazio alla castagna, indiscutibile regina del mese; è a San Giovanni Lupatoto, 6 km a sud di Verona, che ogni anno si tiene il tradizionale appuntamento della Castagnata sotto la Torre: caldarroste, castagnaccio e castagne preparate in tutti i modi possibili accompagnano gli altri prodotti locali esposti sulle bancarelle della Mostra Mercato alla quale è prevista la partecipazione anche di artigiani locali e di hobbisti che presenteranno le loro creazioni.
    Dedicati ampi spazi anche all'animazione per i più piccini, agli spettacoli di musica e danze popolari, alle esibizioni teatrali, ai giochi medievali ed a tanto altro ancora.

    Restiamo in provincia di Verona per dare il benvenuto al mese natalizio, anche se ci concentriamo ancora su un prodotto che fa felice il nostro stomaco: è a Cologna Veneta che ogni anno si svolge, nel periodo dell'Immacolata Concezione, la Festa del Mandorlato, il buonissimo dolce a base di mandorle, miele, zucchero ed albumi che imbandisce le tavole natalizie di questa regione. Ancora oggi ci vogliono più di nove ore per la lavorazione di questa specialità, prodotta rigorosamente secondo antichi metodi tradizionali, ed è a Cologna Veneta che ci sono i migliori pasticceri artigiani, detentor delle antiche ricette.
    Durante i giorni dedicati alla manifestazione troverete ad attendervi il mandorlato preparato in tutti i modi possibili, aromatizzato in mille modi e servito accompagnato con i migliori vini della zona, il tutto in una suggestiva cornice natalizia di canto, musica, manifestazioni folcloristiche, chioschi gastronomici, mostre d'arte e spettacoli a tema che incanteranno grandi e piccini.

    La parte finale della nostra panoramica la dedichiamo agli eventi natalizi del Veneto più interessanti e rinomati, partendo dal Villaggio di Natale Flover di Bussolengo, sempre in provincia di Verona, quello che è da considerarsi forse il più grande Mercatino di Natale d'Italia.
    Ospitato nell'imponente area del Garden Center più che un semplice mercatino possiamo definirlo una vera e propria cittadina ricostruita dedicata al Natale che si ispira alle atmosfere medievali di Rothenburg on der Tauber, cittadina della Baviera tedesca ubicato sulla famosa Strada Romantica, l'itinerario turistico più noto della Germania.
    Al Villaggio di Natale Flover infatti i numeri parlano chiaro: più di 7.000 mq di superficie coperta allestita in modo impeccabile, nel rispetto del più piccolo particolare, per più di due mesi di eventi in programma, visto che le danze si aprono il 2 novembre, decisamente in anticipo al classico calendario natalizio; Babbo Natale non manca quasi mai, e molte sono dunque le occasioni per potergli consegnare la letterina dei desideri o per far merenda con lui, e numerose sono le opportunità di divertimento e festa: gnomi che lavorano instancabili nella Fabbrica dei Giocattoli, pezzi introvabili nella Galleria dei Presepi o nell'area dedicata alle luminarie per rendere indimenticabili le proprie feste, visite guidate nella casa del padrone di casa, spettacoli, giochi, artigiani all'opera è ghiottonerie ovunque.
    Un tripudio natalizio che ogni anno richiama più di 300.000 visitatori da ogni parte d'Europa che restano incantati dalla cura con cui tutto viene allestito, dall'atmosfera gioiosa e dall'offerta di prodotti a tema che è davvero inimitabile.

    A dicembre la "città dell'amore" si trasforma nella "città del Natale", perché oltre al Villaggio Flover, allestito appunto a soli 25 km dal capoluogo, si mettono in scena anche i Mercatini di Natale di Verona: più di 60 gli espositori presenti nel cuore del centro storico della splendida città lungo le strade della quale vengono allestite le caratteristiche casette in legno, prodotti tipici della tradizione artigianale proveniente da tutto il mondo, eventi musicali live in piazza, spettacoli di animazione e laboratori per i più piccoli, stand gastronomici e giochi suggestivi di luce sono solo alcuni degli elementi che fanno sì che questi siano i più bei mercatini di Natale del Veneto intero.


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