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Carnevale Svizzera 2025

Le sfilate di Carnevale più belle in Svizzera: quando e dove sono

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Le sfilate del Carnevale in Svizzera pił belle e le sue tradizionali maschere

Fastnacht: è questa la parola magica del Carnevale svizzero. Il termine definisce i festeggiamenti che, nel periodo più trasgressivo dell'anno, si svolgono nei territori di lingua tedesca dell'area Baden-Württemberg, Baviera settentrionale, Assia ed in gran parte, appunto, della Svizzera. Le origini del Carnevale sono, anche qui, legate ai precetti cattolici che impongono, nel periodo della Quaresima, una certa moderazione dei costumi. Gioco forza quindi, concentrare tutti i piaceri nel periodo precedente, quello del Carnevale. Ai precetti cattolici si intrecciano le usanze popolari legati ai riti pagani che inneggiano al ritorno della primavera e del sole. Le maschere spaventose indossate hanno il compito di allontanare gli spiriti malvagi. In alcune zone del Cantone dei Grigioni ad esempio si celebra il "Chalandamarz“, l'inizio del mese di marzo, attraverso il suono dei campanacci sbattuti da bambini e giovani. Anche a Zurigo, l'inizio della primavera viene sottolineato da un evento chiamato "Sechseläuten". Principe della manifestazione è il “Böögg”, un pupazzo di neve imbottito di ovatta e di esplosivo che simboleggia l'inverno, il cui destino è di bruciare nel falò alimentato per favorire il distacco della testa. Più veloce cadrà, più lungo sarà il periodo estivo. A sollecitare la golosità tipica del periodo di Carnevale sono soprattutto i biscotti di carnevale noti anche con il nome di "Chnublatz" o biscotti "al ginocchio" dalla tradizione di tirare la pasta appoggiandola al ginocchio per modellarla. Soffici e fragranti, sono ovviamente fritti e vengono serviti unitamente ad una tazza di caffè.

Fra i Carnevali più noti della Svizzera si colloca il Rabadan di Bellinzona, celebrato dal 1862. Origini antiche che vengono onorate tutt'ora all'ombra dei tre manieri che hanno contribuito a inserire la città nel Patrimonio UNESCO. Il via è dato dalla consegna delle chiavi della città al Re Rabadan, parola del dialetto piemontese che significa "fracasso", coniata al tempo delle Crociate per indicare gli imponenti banchetti serali nel periodo del Ramadan. Classificato come il Carnevale più importante del Ticino, quello di Bellinzona è in grado ogni anno di attirare più di 150.000 persone. Momenti clou sono il concerto delle Guggenmusik, le bande musicali che provengono da ogni parte della Svizzera, organizzato di sabato ed il “Grande Corteo Mascherato" della domenica.

A Basilea il Carnevale assume i connotati della festa più popolare di tutta la Svizzera. Il «Morgestraich» il lunedì successivo al mercoledì delle Ceneri, alle 4 del mattino, si crea il corteo di maschere che percorrono le vie alla luce delle piccole lanterne che portano sul copricapo e al suono di pifferi e tamburi. Le «clique», vale a dire i gruppi di maschere, trascinano enormi lanterne di legno e tela che raggiungono anche i tre metri di altezza, illuminate dall'interno, e caratterizzate da scenografie legate ad eventi dell'anno trascorso. Se il martedì sera è monopolizzato dalla «Guggemuusige», la musica rumoreggiante del Carnevale, lo spettacolo più bello è quello del "Gässle": ogni maschera singola o in gruppo suona flauti e tamburi lungo le vie del centro fino a quando i rintocchi della campana non torneranno a riecheggiare alle 4 del giovedì mettendo fine ai festeggiamenti. Quello di Basilea è infatti un carnevale posticipato rispetto a quelli tradizionali che inizia il lunedì successivo al mercoledì delle Ceneri e termina esattamente tre giorni dopo.

Il Carnevale di Lucerna è quello di Fritschi, il pupazzo di paglia nato nel XV secolo. Il carro che accoglie l'intera famiglia di Fritschi è accompagnato da un corteo che, il giovedì grasso, inneggia a temi, un tempo patriottici, oggi satirici. Essenziali per la riuscita del Carnevale sono i gruppi musicali che danno vita alla Guggemuusige. I primi sono stati creati, sulla scia di quanto accadeva a Basilea, nel 1950. Oltre a suonare, i musicanti di Lucerna recitano e interagiscono con il pubblico.

A Soletta, Solothurn, città che si sviluppa ai piedi del Giura, il Carnevale inizia alle cinque del mattino del giovedì grasso con il "Chesslete", il corteo che attraversa la città vecchia. Le fiaccole guidano i partecipanti che indossano camicie da notte e berretti a punta, senza maschere, e sono dotati di strumenti a fiato con i quali interpretano rumorose melodie. Nel pomeriggio, la corporazione dei buffoni apre ufficialmente il Carnevale che si sviluppa fra balli in maschera, cortei e sfilate fino al rogo del mercoledì sera organizzato per bruciare il "Böögg".

A pochi chilometri da Briga, nella valle di Lötschental, si aggirano, dal giorno successivo alla Candelora, quindi dal 3 febbraio, le Tschäggättä, personaggi caratterizzati da maschere di legno, abiti di pelli di capra o pecora valorizzati dalla campana portata in cintura. Fino alla mezzanotte del martedì grasso le Tschäggättä inseguono donne e bambini e danno corso ad un rituale che affonda le radici nel XI secolo, quando bande di ladri mascherati rubavano nei villaggi. Le maschere strofinano sui volti dei "catturati" i guanti intrisi di neve. Secondo altre testimonianze il rituale nasce dall'abitudine acquisita dagli abitanti della Lötschental di travestirsi per spaventare l?esercito francese che nel XVI secolo poteva passare dai territori del Vallese. Le Tschäggättä si possono vedere in azione in particolare nel villaggio di Wiler.

Nella Valle d'Hérens il Carnevale si festeggia esibendo i costumi folkloristici indossati dagli abitanti. Foulard e grembiuli di seta e velluto caratterizzando i costumi. Il Carnevale è annunciato il 6 gennaio con la sfilata dei "peluches", maschere in legno, che evocano gatti, volpi e lupi.

A Biasca, città sulla riva sinistra del Ticino, le prime testimonianze del Carnevale risalgono al 1495. In realtà pare che le sue origini siano antecedenti e legate alla fama di essere trasgressivo e particolarmente inclemente nei giudizi espressi contro la Chiesa. Protagonista dei festeggiamenti è la figura di Re Naregna al quale vengono consegnate le chiavi della città. Il significato di Naregna è l'irrefrenabile scoppio di risa. La sua compagna, la "Regina Taitü", condivide il nome che significa "vanitosa" con la regina di Etiopia.

La Lingera è il Carnevale celebrato a Roveredo, nell'estremo sud del Cantone dei Grigioni. Il suo nome si riferisce alla condizione di prendere le cosa alla leggera. Il Re e la Regina Lingera ottengono dal sindaco le chiavi della città e da quel momento iniziano i festeggiamenti anticipati dal "butaa fora la cagorda", vecchia usanza in base alla quale i bambini, alla vigilia dell'Epifania, annunciano il Carnevale facendo suonare campanacci e corni.

L'Or Penagin è un carnevale di rito ambrosiano che si svolge a Tesserete, in Canton Ticino. Il termine significa "colui che usa la zangola" e che quindi fa il burro. Il re del Carnevale è "Sua Maestà Or Penagin", vestito da contadino, accompagnato dal "Primo Ministro Porta Penagia" in smoking e cilindro.

Chiasso si trasforma ogni anno a Carnevale nella Libera Repubblica di Nebiopoli, dedicata corpo e anima al Carnevale. L'inizio è affidato alla consegna delle chiavi della città al Primo Ministro di Nebiopoli seguita dal concerto delle Guggenmusik. Per sei giorni i gruppi si spostano inseguendo i luoghi della festa che culmina, il martedì grasso nel grande corteo mascherato.

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