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  • Le sagre, i festival e gli eventi in Abruzzo più importanti

    Situata in posizione centro-meridionale l’Abruzzo è una regione singolare, sia sotto il profilo morfologico che sotto quello culturale, e poco si sa dei meravigliosi scorci naturalistici e delle bellezze architettoniche che nasconde.
    Il territorio è praticamente quasi tutto montuoso/collinare, selvaggio e incontaminato, tant’è che viene definita “la Regione Verde d’Italia”; qui si trovano le più alte vette della catena degli Appennini, il Gran Sasso, la Majella ed il Velino, tre Parchi Nazionali, numerose Oasi Naturalistiche, Riserve Marine e Parchi Archeologici di rara bellezza.
    In questa terra della fascia centrale dello Stivale che si dispiega tra le montagne e la costa adriatica, si trovano tesori preziosi di notevole importanza storico-culturale e si può ancora godere di un’atmosfera autentica e semplice, ideale per quei visitatori che amano la pace e la tranquillità.
    Il grande attaccamento alle tradizioni agricolo-pastorali e al territorio selvaggio affiora nelle numerose sagre, manifestazioni, rievocazioni storiche e spettacoli a sfondo folcloristico che colorano ogni angolo del territorio in tutti i mesi dell’anno.
    Scopriamo allora insieme i più importanti eventi dell’Abruzzo che vi permetteranno di vivere al meglio le vostre vacanze in questa misteriosa regione.

    Partiamo dal cuore del Parco Nazionale dell'Abruzzo, da un pittoresco borgo adagiato i piedi del Colle dei Cerri ed immerso in una natura incontaminata. Stiamo parlando di Villavallelonga, dove ogni anno, nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, si svolge una delle feste popolari dell'Abruzzo più significative e tradizionali: la Festa di Sant'Antonio Abate e la tradizione delle Panarde.
    L'evento clou di tutta la manifestazione è il rito della Panarda, un luculliano banchetto preparato da 90 famiglie del paese - i panardieri - ed offerto a tutti gli avventori; questa festa nasce per commemorare una grazia ricevuta dalla famiglia Serafini da parte del Santo, evento che ancor oggi i discendenti amano ricordare con queste cene devozionali.
    In un clima di unione e partecipazione, le strade si colorano di gente ed allegria e tutti sono invitati a partecipare gratuitamente alle varie panarde, per una nottata all'insegna della buona cucina e,soprattutto, della tradizione che affonda le radici in un passato lontano.
    All'alba del 17 gennaio viene distribuita la favata, una minestra a base di fave e pancetta, simbolo di offerta votiva al Santo da parte della popolazione per chiedere un raccolto ricco e copioso.
    Dopo la grande abbuffata notturna, il giorno dopo vede la sfilata del corteo con figuranti in costume tradizionale - molto pittoresche le maschere che rappresentano i diavoli tentatori e gli animali parlanti - e dei carri allegorici, che dà il via al Carnevale.

    E a proposito di quest'ultimo non possiamo fare un salto a visitare quello che è considerato il più importante e storico tra i carnevali dell'Abruzzo: il Carnevale di Francavilla al Mare, in provincia di Chieti; il carnevale francavillese affonda le origini della sua nascita nel secondo dopoguerra quando venne costituito un apposito comitato addetto all'organizzazione di tutti gli eventi collegati.
    Quello che viene definito "il Carnevale d'Abruzzo" ha conquistato la sua fama grazie agli spettacolari carri allegorici che vengono costruiti da esperti maestri cartapestai; questi artisti lavorano per molti mesi su modelli d'argilla che vengono in seguito arricchiti con cartapesta e vetroresina per costruire i capolavori che si vedono poi sfilare nelle giornate di festa.
    Il protagonista delle giornate di festa e Re Patanella, che pare trarre ispirazione da un ciabattino particolarmente arguto e amante degli scherzi, vissuto tra il XIX e XX secolo, che con orgoglio e goliardia apre il grande corteo nei tre giorni dedicati ai festeggiamenti e all'allegria.

    Restiamo in provincia di Chieti anche se ci spostiamo più nell'entroterra, ad Orsogna, un piccolo borgo collinare situato a metà strada tra il versante adriatico e il massiccio della Majella.
    È qui che ogni anno, in occasione del martedì dell'Angelo, sfilano i Talami di Orsogna, i 7 quadri viventi biblici trainati in corteo lungo le strade del centro storico. Quella che è una delle più antiche celebrazioni religiose dell'Abruzzo entrata nel Patrimonio di Italia per la Tradizione per la sua particolarità; giovani, fanciulle e bambini stanno infatti in posa, perfettamente immobili, su tavole di legno - i talami - vestiti da personaggi biblici e si lasciano trasportare in giro per la città.
    Di origine antichissima, pare addirittura risalga al periodo medievale e affondi le sue radici nella tradizione del dramma liturgico, questa festa è dedicata alla Madonna del Rifugio, molto venerata dalla popolazione locale. La leggenda narra infatti che la Madonna, nota per il suo volto scuro, apparve ad alcuni contadini del luogo e cominciò a compiere miracoli e a elargire grazie ai più sfortunati.
    Alla fine della celebrazione religiosa si aprono le porte alle gioie del palato e al divertimento con spettacoli, giochi e danze, ma, soprattutto, con un buon piatto di “gnuccune aristufate”, dei rigatoni fatti a mano conditi con abbondante ragù e formaggio e lasciati per diversi minuti a “aristufarsi” in una ciotola di terracotta coperta.

    Nella prima settimana di maggio ci dirigiamo invece in provincia de L'Aquila, a Cocullo per l’esattezza, piccolo centro montano situato tra la Marsica e la Valle Peligna, dove si svolge una delle più straordinarie feste folcloristiche dell'Abruzzo e, molto probabilmente, di tutta Italia: la Festa dei Serpari vanta infatti una tradizione forte, primitiva ed è sicuramente uno spettacolo unico che resta indelebilmente scolpito nella memoria di chi ha la fortuna di parteciparvi.
    Si tratta di un vero e proprio rito: migliaia di serpi di ogni tipo e dimensione, bisce, vipere, colibrì, cervino, accompagnano la statua di San Domenico durante tutta la processione, in un'atmosfera in bilico tra stupore e raccapriccio di indubbio fascino che attira ogni anno moltissimi visitatori. L'eterna lotta tra le insidie del mondo naturale e l'uomo, costretto a difendersi per sopravvivere; questo il significato simbolico profondamente radicato nelle origini di questa celebrazione, e l'effige del grande frate benedettino, che vanta molti devoti in Abruzzo, ben rappresenta questo connubio se si considera che San Domenico protegge dalle morsicature di serpenti, dai lupi selvatici e, per estensione, da tutti i mali del mondo.

    A cavallo tra primavera ed estate partecipiamo alla prima delle rievocazioni storiche dell'Abruzzo che abbiamo individuato tra le più interessanti: la Battaglia di Montorio, che rievoca una storica battaglia risalente al 1486 che vide contrapposti i nobili del luogo e l'esercito di re Ferdinando II d'Aragona.
    Siamo nel cuore della Comunità Montana del Gran Sasso, in quello che è da considerarsi uno dei borghi dell'Abruzzo più affascinanti e suggestivi. È qui che ogni anno viene ricordato il bagno di sangue che ebbe luogo il 24 giugno di più di 500 anni fa, quando durante la "corsa pazza nuda" che si svolgeva in occasione dei festeggiamenti per San Giovanni Battista, il conte Carlo Mezzafaccia, capitano della guarnigione aragonese, costrinse la bellissima nobildonna Gemma Spada a baciarlo, scatenando le ire del marito e dei compaesani.
    Le giornate di festeggiamenti a Montorio al Vomano si aprono con un corteo storico che propone esibizioni di sbandieratori, tamburini e danzatori, e prosegue nel giorno successivo con una serie di giochi medievali a cui partecipano rappresentanti dei quattro rioni storici del borgo. Tra corse con le carrozze e con i trampoli, la gara con le botti e la rappresentazione degli avvenimenti del 1486, la giornata si chiude con la degustazione della cena della locanda, con tanto di menu medievale, per completare il programma di quello che è uno degli eventi più attesi di tutto il teramano.

    In piena estate invece si ritorna nella Valle Peligna, in provincia dell'Aquila per la prima delle sagre gastronomiche dell'Abruzzo che vi presentiamo: la Sagra dell'Aglio Rosso di Sulmona, che si svolge ogni anno nel secondo fine settimana di luglio nel ridente borgo agreste di Campo di Fano; il prezioso tubero è una vera prelibatezza da assaggiare, oltre a rappresentare una ricchezza per il territorio: l'aroma particolarmente intenso lo rende, infatti, perfetto per accompagnare molti piatti della tradizione culinaria locale ed il colore acceso lo rende anche gradevole alla vista.
    La sagra è nata con l'obiettivo di salvaguardare e promuovere questo tesoro ed è diventata in pochi anni uno dei più importanti appuntamenti tra i produttori, gli appassionati e di consumatori. Sarà possibile assaggiare l'aglio rosso in molte preparazioni, dalla semplice bruschetta a piatti più elaborati, per poi dedicarsi ai numerosi convegni didattici tenuti da esperti che affrontano vari temi legati alla sua produzione e alla sua distribuzione.

    Ad agosto ci fermiamo invece a L'Aquila, dove si svolge la più antica delle celebrazioni religiose dell'Abruzzo; da più di settecento anni nel capoluogo regionale si svolge, tra il 28 e il 29, la Perdonanza Celestiniana, una ricorrenza solenne che ha valore nazionale come simbolo di spiritualità.
    Si tratta di una rievocazione dell'indulgenza plenaria, annunciata con la Bolla del Perdono, che Celestino V, il primo Papa della storia che si è dimesso, concesse nel 1294, a tutti i fedeli, senza distinzione di classi sociali, dando vita quello che potremmo definire il primo Giubileo della storia.
    Un grande corteo composto da figuranti vestiti in costume d'epoca che rappresentano i Quarti - rioni - di quell'epoca, sfila, portando con orgoglio i vari gonfaloni, per le vie della città ed accompagnando la storica Bolla fino alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove viene esposta per tutto il giorno.
    La commemorazione del prezioso documento è accompagnata da una settimana di festeggiamenti, il cui programma prevede eventi collaterali di ogni tipo, da quelli più culturali, quali i convegni e le mostre, a quelli più ludici, quali feste e concerti, stand enogastronomici, all'insegna della buona cucina e del divertimento.

    Proseguiamo il nostro viaggio e ci spostiamo verso l'Adriatico per partecipare a una delle più importanti fiere enogastronomiche d'Abruzzo: la Sagra dell'Uva di Città Sant'Angelo. Non si può in effetti non dedicare un po' di attenzione al prestigioso vino di questo territorio, il Montepulciano d'Abruzzo, noto per il suo sentore di sottobosco che gli deriva dal fatto di essere prodotto con uno dei pochi "vitigni di montagna" italiani.
    I tre giorni di festa vengono aperti dalla sfilata dei carri allegorici capitanati dal carro trainato dai vuoi che trasporta Bacco intento a bere insieme alla sua bella Arianna; non mancano ovviamente degustazioni al calice, stand gastronomici con prodotti tipici locali, banchi che espongono prodotti dell'artigianato locale, spettacoli, concerti e momenti di aggregazione e divertimento, sia per i più grandi che per i piccini, per un fine settimana all'insegna dell'allegria e della buona tavola.

    Non solo vino, però, perché l'Abruzzo e anche uno dei maggiori produttori nazionali di miele anche grazie all'originale modalità di produzione, il nomadismo, che vede lo spostamento continuo degli apicoltori in zone diverse, sistema che consente di ottenere diverse varietà del dolce prodotto.
    Proprio a Tornareccio, piccola cittadina della Valsangro nella provincia di Chieti considerata "la capitale abruzzese del miele" si svolge a fine settembre la Regina di Miele, l'evento clou dell'apicoltura locale; le strade del centro storico si colorano dei numerosi stand dei produttori locali dove è possibile trovare tutti i prodotti dell'alveare, miele, pappa reale, il polline e la propoli, e informazioni utili raccolte direttamente dagli esperti del settore.
    Numerosi anche gli eventi collaterali, quali workshop, conferenze e laboratori, grazie ai quali è possibile scoprire come viene prodotto questo prezioso tesoro dell'arnia. Imperdibile anche un'attenta occhiata ai meravigliosi mosaici presenti sui muri delle case di Tornareccio, che si rivela essere un vero e proprio museo a cielo aperto.

    Concludiamo la nostra rassegna dedicata alla buona tavola con una manifestazione che rappresenta la sintesi tra una sagra e una rievocazione storica: Prosit! Polu Uthar di Pollutri. Nel piccolo borgo, in un'atmosfera d'altri tempi e circondati da figuranti in costume, potremo infatti gustare le migliori specialità locali, come il "cif e ciaf", a base di carne di maiale, la "pizz e foje", la famosa pizza di mais accompagnata da verdure lesse, il formaggio arrosto, le "pallotte cacio e ove", polpette di formaggio e uova tante altre prelibatezze accompagnate ovviamente dall'ottimo vino delle aziende locali.
    A completamento della giornata di festa musici, saltimbanchi, artisti di strada, musica popolare e canti tradizionali per sottolineare la tradizione contadina della zona e della manifestazione.

    Con dicembre infine si apre una grande stagione dei mercatini di Natale dell'Abruzzo, terra antica profondamente legata alle tradizioni natalizie.
    Particolarmente suggestivo e il viaggio che si può fare con lo storico Treno dei mercatini di Natale da Sulmona a Roccaraso; con quella che viene definito la Transiberiana d'Italia, la linea ferroviaria panoramica che attraversa il Parco Nazionale della Majella, è possibile infatti vivere la magia del Natale a bordo di carrozze d'epoca che sfrecciano in mezzo a paesaggi innevati e si fermano nelle stazioni dei borghi principali compresi tra Sulmona e Roccaraso, lungo le strade dei quali sono allestiti i caratteristici mercatini natalizi a tema, gli stand gastronomici, gli spettacoli per i bambini e tanta tanta allegria.

    Concludiamo con i più classici, ma non meno suggestivi, mercatini di Natale a L'Aquila; artigianato locale di raffinata fattura, prelibatezze gastronomiche di ogni tipo, spettacoli a tema, elfi e Babbo Natale in persona, il quale proprio qui ha la sua casa di legno dove i più piccoli lo potranno trovare per consegnargli direttamente la letterina.
    Per tutto il mese di dicembre, fino all'Epifania, sono numerosi sono gli eventi in programma: spettacoli teatrali, animazione da strada, laboratori e workshop per i più piccoli per accompagnare gli abitanti ed i visitatori nell'attesa del Natale, la festa più bella e attesa di tutto l'anno.

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