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Strasburgo (Francia): cosa vedere nella cittą dell'Alsazia

Strasburgo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Strasburgo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

A metà strada tra Parigi e Praga, la bellissima Strasburgo è fra le regine indiscusse del turismo circolante nel Vecchio Continente e, secondo alcuni, la città ideale dove vivere per il suo perfetto connubio di storia e modernità, nonché per l’armonia dei suoi nuclei sociali e religiosi.

Fra le sette più grandi realtà urbane di Francia, s’erge a capoluogo dell’Alsazia e il suo cuore pulsa nel centro storico innervato di vie e piazze asserventi la magnifica Cattedrale gotica, trionfante in un antico borgo – la Grande Île - fatto di case a graticcio e ponti turriti, riconosciuto dal 1988 Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Storia di Strasburgo

Strasburgo si popola di ca. 275.000 persone, possiede il porto fluviale (sull’ill) più influente della nazione transalpina e si fregia di un viatico storico le cui vestigia si possono ammirare ogni giorno alla luce del sole, incapaci di nascondere la loro bellezza nata ben 2.000 anni fa, quando Strasburgo era soltanto un mero accampamento militare romano, soggiacente poi al dominio degli Alemanni nel V secolo, degli Unni e successivamente dei Franchi, finché nell’842 avvenne il famoso Giuramento pronunciato dai figli di Ludovico il Pio.

Con l’incombere del Medioevo, la città riuscì finalmente ad affermarsi sotto il profilo commerciale dando avvio a imponenti costruzioni che contribuirono a infonderle prestigio a livello culturale. Fra i tanti progetti spuntò quello legato all’erezione della sopra citata Cattedrale, i cui lavori iniziarono nel 1176 per terminare nel 1439. Strasburgo è francese dal 1681, quando fu rilevata dal regno di Luigi XIV e confermata tale dal Trattato di Ryswick. Non stupisce, dunque, che l’inno nazionale noto come la Marsigliese venne composto proprio qui da Claude Joseph Rouget. Tuttavia, per molti anni la città vide la propria identità stravolta per le continue rivendicazioni di proprietà intercorrenti tra Francia e Germania, in tutto quattro cambi di nazionalità in soli 75 anni fra il 1870 e il 1945.

Cosa vedere a Strasburgo

Vista la storia, occorre ora esplorare più da vicino le meraviglie della città e per farlo non c’è niente di meglio di un giro in battello a solcare i canali attornianti il quartiere della Città Vecchia, passando sotto i celebri Ponts-Couverts (ponti coperti) e osservando poi la Petite France ricca di mulini e in passato quartiere dei conciatori.

Il primo monumento a lasciare letteralmente a bocca aperta è senz’ombra di dubbio la perfetta Cattedrale di Notre-Dame, capolavoro in arenaria rosa dei Vosgi – ritenuto “un prodigio gigantesco e delicato” da Victor Hugo - che trascende ogni canonica concezione architettonica, stupendo con la speciale guglia alta 142 metri, la facciata ove campeggiano centinaia di sculture specchio dell’era medievale, le eccezionali vetrate, il coro romanico, la navata gotica, l’organo dorato e il geniale orologio astronomico in funzione dal 1842.

Nella medesima piazza dove sorge l’imponente chiesa, prendono posto la storica Farmacia Cerf (la più longeva di Francia fino al 2000) e la rinascimentale Maison Kammerzell, un tempo residenza di un facoltoso mercante e oggi elegante ristorante molto frequentato. Altro gioiello architettonico è rappresentato dal Palazzo Rohan, ispirato alla Reggia di Versailles e progettato dall’architetto reale Robert de Cotte nel 1730, attualmente sede di tre importanti musei, ovvero il Museo Archeologico (tantissimi i reperti antichi presenti, molti dei quali risalenti a 600.000 anni prima dell’avvento di Cristo), il Museo delle Belle Arti (annovera eminenti dipinti di eccellenze italiane come Giotto, Botticelli e Raffaello, maestranze spagnole e artisti olandesi) e il Museo delle Arti Decorative, quest’ultimo ricolmo di esemplari ceramiche francesi delineanti una collezione da brivido.

Sempre di fronte alla Cattedrale prende corpo il Museo dell’Opera di Notre-Dame, che raccoglie un patrimonio artistico immenso riconducibile all’epoca medievale, nonché la finestra di vetro colorato più antica del mondo, datata 1070. Palazzo Rohan sfoggia al suo interno arredi cerimoniali, enormi arazzi e sontuosi dipinti che conferiscono roboante estetica alla Sala Sinodo, alla camera da letto del Re, alla Sala delle Riunioni, alla Biblioteca dei Cardinali e a tantissimi altri ambienti che hanno accolto Luigi XV e, più tardi, Maria Antonietta.

Procedendo nel tour cittadino, è quasi inevitabile incappare nel Pont de Corbeau, conosciuto nel XII secolo come il Ponte della Tortura poiché qui si compivano le esecuzioni pubbliche dei criminali, legati a sacchi di terra e gettati nel fiume dove trovavano la morte per annegamento. Dal Ponte si può scorgere e dunque raggiungere il vecchio macello, cinquecentesco edificio dalla caratteristica forma a U che ospita il Museo Storico della Città, dotato di oltre 200.000 oggetti di cui soltanto 1.650 vengono mostrati agli avventori.

Nella parte retrostante la struttura s’apre la Place du Marché-aux-Cochons-de-Lait, crogiuolo di locali, ristoranti, pub e winstubs, peculiari cantine dove il buon vino è d’obbligo. Fermatevi però ad ammirare la Casa del Maialino, notevole per la doppia galleria di balaustre e le finestre scolpite. Sull’altro lato del ponte si trova il cortile acciottolato e alberato che offre uno sguardo sul prospiciente edificio rinascimentale trasformato nel 2009 in hotel a cinque stelle. Costeggiando il fiume in direzione Petite France, si giunge al Quai Saint-Nicolas, addensamento di case a graticcio che vanno a formare agglomerate il Museo Alsaziano delle arti e delle tradizioni popolari.

L’ampia Place Gutenberg è dedicata al famoso tipografo che, pur originario di Magonza in Germania, inventò proprio a Strasburgo gli innovativi caratteri mobili metallici: vi troneggia l’enorme statua del personaggio scolpita nel 1840 da David d’Angers, sotto la quale indugiano in determinati giorni i commercianti di libri con le loro bancarelle, che attraggono i turisti in cerca di manoscritti originali e rarità.

Nelle vicinanze si accede all’opulento Palazzo della Camera di Commercio, costruito nel 1585 da Hans Schoch, tra gli edifici alsaziani obiettivamente più eleganti e raffinati. La via delle boutique, cioè la Rue des Hallebardes, conduce alla Place Kléber, dove i cittadini usano spesso e volentieri radunarsi per eventi e manifestazioni, tra le quali spicca l’accensione del titanico albero di Natale evinto dai monti Vosgi. Affianco sorge Place de l’Homme de Fer, da cui passano ben quattro diverse linee di tram che hanno portato il progresso tecnologico in città. Se avete tempo da qui potete raggiungere il MAMCS, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea che si trova a finaco del Barrage Vauban da dove si gode di una splendida vista sulla Grand Ile.

Nei dintorni va contemplata la Chiesa di San Pietro il Giovane, provvista di un bel chiostro a quattro gallerie di arcate: l’interno dell’edificio è sostanzialmente un bijou decorato da affreschi medievali, un pontile ricoperto di dipinti, un magnifico arco e il pregevole organo Silbermann del 1780. In Place Broglie ecco il Palazzo Comunale di Strasburgo, un esempio di ragionata applicazione dello stile Regency da parte del maresciallo François Marie, dove fu intonato per la prima volta l’inno nazionale della Marsigliese (momento immortalato dal dipinto Rouget de Lisle canta la Marsigliese, eseguito da Isidore Pils ed esposto al Museo delle Belle Arti). Centro nevralgico della musica è il neoclassico Palazzo dell’Opera, teatro di numerosi concerti di melodie classiche, di fronte al quale a dicembre si stende luminoso il Mercato di Gesù Bambino.

Giusto concludere con il Parlamento Europeo fondato nel 1979, sede odierna di 785 eurodeputati a rappresentanza dei 27 Stati appartenenti all’Unione Europea: l’edificio prevede una parte ellittica in vetro e metallo affacciata sul fiume Ill con il suo emiciclo, e una seconda porzione in cui sono ubicati gli edifici dei parlamentari.

Come arrivare a Strasburgo

Date le considerevoli distanze dalle principali città italiane, non si consiglia di arrivare a Strasburgo in auto (sono 477 km da Milano, 549 da Torino e 742 da Venezia); da preferire il treno, visto che da Milano ci sono 7 ore di viaggio (si cambia a Zurigo) e da Parigi ci vogliono solo 2 ore e 20 minuti in virtù delle linee ad alta velocità; l’aeroporto di riferimento è l’Internazionale Strasbourg-Entzheim, a soli 10 km dalla città.
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 Pubblicato da - 14 Settembre 2019 - © Riproduzione vietata

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