Il Palazzo dei Rohan a Strasburgo: visita all'edificio e ai suoi tre musei
Il Palazzo dei Rohan a Strasburgo ospita tre distinti musei: il Museo delle Belle Arti, il Museo Archeologico ed il Museo delle arti decorative.
Capoluogo di regione e di dipartimento, situata in una bella posizione nella fertile pianura alla confluenza dell’Ill con il Reno, Strasburgo è un’interessante città francese dell’Alsazia ricca di opere d’arte e di tradizioni culturali, sede anche di una rinomata università dove nel 1770 studiò Goethe.
Il fascino di “Stratzeburc” – borgo delle strade – consiste in gran parte nel perfetto melange fra arte regionale e architettura classica: fra gli edifici che meglio la rappresentano vi è Palazzo Rohan apprezzato per la purezza delle linee, l’eleganza delle decorazioni e lo splendore dei grandi appartamenti costruiti dai principi-vescovi mecenati della città.
Tutto evoca lo stile Luigi XV° e non a caso: il progetto e la pianta dell’edificio furono infatti ideati da uno dei grandi architetti della reggia di Versailles. Voluto dal cardinale Rohan-Soubise, questo vasto e armonioso edificio costruito fra il 1730 e il 1742 da Massol su disegno di Robert de Cotte, fu sino al 1790 residenza del nobile di Strasburgo e di tutti i suoi successori.
La maestosa facciata meridionale sull’Ill, in stile classico, è ornata da un colonnato corinzio e da un frontone scolpito. Nessun altro ambiente poteva ospitare in maniera migliore alcuni fra i più importanti musei cittadini. I suoi interni sfarzosi accolgono infatti ben tre spazi museali: il Musée Archéologique con antichità del territorio alsaziano; il Musée des Arts-Décoratifs, interessante per le tipiche produzioni locali, le ceramiche e l’oreficeria; il Musée des Beaux–Arts che riunisce prestigiose opere di pittura dal Trecento all’età moderna.
Situato nel centro di Strasburgo, accanto alla cattedrale e al museo de l’Oeuvre Notre Dame, questo imponente castello è annunciato da un portale monumentale, a forma di arco di trionfo - dove fanno bella mostra di sé due statue a rappresentare la Clemenza e la Religione - che immette nella corte d’onore. L’edificio principale si eleva su due piani che a suo tempo erano riservati al vescovo, quello a terra, e ai suoi servitori (quello superiore).
Il Museo Archeologico, allestito nel piano interrato del palazzo settecentesco, raccoglie importanti collezioni regionali che vanno dalla preistoria all’epoca carolingia. Oltre ai reperti paleolitici d’Achenheim, nella sezione dedicata alla preistoria ci sono raccolte neolitiche sulla vita dei primi agricoltori in Alsazia a partire dal 5.500 a.C. Numerose sono poi le testimonianze dell’età del bronzo e del ferro con ceramiche, armi, utensili, vasellame e il carro funebre d’Ohnenheim. Si può ammirare anche una notevole collezione lapidaria e epigrafica romana con sculture votive e funerarie e un bell’insieme di vetri e oggetti di vita quotidiana. Completano questo suggestivo museo armi e gioielli a cui si affiancano altri oggetti preziosi fra cui il casco di Baldenheim del VII° secolo e le falere decorate d’Ittenheim che illustrano degnamente l’epoca merovingia.
Il Museo delle Arti Decorative occupa invece le scuderie e il pianterreno del palazzo dove vi sono gli appartamenti dei cardinali, da sempre sfarzosi quanto le dimore reali. Tutta la decorazione fu affidata al De Cotte ed eseguita in stucco e legno da Nahl e Paulé: particolarmente pregiate sono la sala dei vescovi; la camera del re (vi dormirono Luigi XV° nel 1744, Maria Antonietta nel 1770 e Maria Luisa nel 1810) ornata da vetri e sculture, letto a baldacchino, arazzi seicenteschi Gobelins e tele di Parrocel; il salone delle Assemblee. La biblioteca, in legno bronzo e marmo, è opera di Bernard Kocke che la realizzò nel 1741. Nelle antiche scuderie si trova un’importante sezione di ceramiche databili dalla preistoria al ‘700; ben rappresentate sono le manifatture di Strasburgo e Haguenau fondate dalla famiglia Hannong (1721-81) e Niderviller (1748). Non mancano inoltre pregevoli testimonianze di mobili alsaziani e oreficeria strasburghese del ‘700 oltre a giocattoli della collezione di Tomi Ungerer, illustratore e scrittore francese.
Al primo piano della dimora che fu dei principi di Rohan, grandi mecenati di Strasburgo, si trova infine il Museo delle Belle Arti dedicato ai grandi maestri della pittura europea dal Medioevo al XIX° secolo. La pittura italiana è rappresentata da numerosi dipinti fra cui spiccano la Crocifissione di Giotto, la Madonna con Bambino e San Giovanni di Piero di Cosimo, la Natività di Carlo Crivelli, la Madonna col Bambino e Angeli di Botticelli, la Giuditta del Correggio e la Deposizione di Tintoretto. Per la scuola spagnola vi sono opere di El Greco (famosa la sua Mater Dolorosa), Zurbaran, Murillo e Goya (Ritratto). Altrettanto interessante è la raccolta di dipinti di arte fiamminga dove sono esposte opere di Rubens, van Dick, Brueghel dei Velluti, Teniers il Giovane e P. de Champaigne (da non perdere il suo Ritratto di Richelieu). Infine fra le tele di scuola francese e alsaziana spiccano quelle di N. Largilliere con La Bella Strasburghese e altre realizzate da Fragonard. Da non dimenticare neppure un’importante sezione di nature morte dei secoli XVI°-XVIII°.
Palais Rohan – al civico 2 di Place du Chateau - è aperto al pubblico tutti i giorni, tranne il martedì, dalle ore 10 alle ore 18. Chiuso il 1° Gennaio, Venerdì Santo, 1° Maggio, 1° e 11 Novembre e 25 Dicembre.
Tariffe d’ingresso: 6,50 Euro per il biglietto adulti; 3,50 Euro a persona per biglietto gruppo; gratuito sino ai 18 anni e per i bambini.
Questa città della Francia si può raggiungere comodamente in aereo grazie all’aeroporto internazionale Strasbourg-Entzheim, situato a circa 10 km dal centro, oppure in treno utilizzando anche linee ad alta velocità: da Parigi dista circa 2 ore e 20 minuti mentre da Milano (con cambio a Zurigo) le ore di viaggio sono all’incirca 7. Per chi preferisce viaggiare in auto ecco alcune delle distanze che separano Strasburgo dalle principali città italiane: 477 km da Milano, 549 km da Torino, 742 km da Venezia, 782 km da Firenze e 1054 km da Roma.
Per informazioni sui musei 0033 03 88525000.
Sito ufficiale http://www.musees.strasbourg.eu
Il fascino di “Stratzeburc” – borgo delle strade – consiste in gran parte nel perfetto melange fra arte regionale e architettura classica: fra gli edifici che meglio la rappresentano vi è Palazzo Rohan apprezzato per la purezza delle linee, l’eleganza delle decorazioni e lo splendore dei grandi appartamenti costruiti dai principi-vescovi mecenati della città.
Tutto evoca lo stile Luigi XV° e non a caso: il progetto e la pianta dell’edificio furono infatti ideati da uno dei grandi architetti della reggia di Versailles. Voluto dal cardinale Rohan-Soubise, questo vasto e armonioso edificio costruito fra il 1730 e il 1742 da Massol su disegno di Robert de Cotte, fu sino al 1790 residenza del nobile di Strasburgo e di tutti i suoi successori.
La maestosa facciata meridionale sull’Ill, in stile classico, è ornata da un colonnato corinzio e da un frontone scolpito. Nessun altro ambiente poteva ospitare in maniera migliore alcuni fra i più importanti musei cittadini. I suoi interni sfarzosi accolgono infatti ben tre spazi museali: il Musée Archéologique con antichità del territorio alsaziano; il Musée des Arts-Décoratifs, interessante per le tipiche produzioni locali, le ceramiche e l’oreficeria; il Musée des Beaux–Arts che riunisce prestigiose opere di pittura dal Trecento all’età moderna.
Situato nel centro di Strasburgo, accanto alla cattedrale e al museo de l’Oeuvre Notre Dame, questo imponente castello è annunciato da un portale monumentale, a forma di arco di trionfo - dove fanno bella mostra di sé due statue a rappresentare la Clemenza e la Religione - che immette nella corte d’onore. L’edificio principale si eleva su due piani che a suo tempo erano riservati al vescovo, quello a terra, e ai suoi servitori (quello superiore).
Il Museo Archeologico, allestito nel piano interrato del palazzo settecentesco, raccoglie importanti collezioni regionali che vanno dalla preistoria all’epoca carolingia. Oltre ai reperti paleolitici d’Achenheim, nella sezione dedicata alla preistoria ci sono raccolte neolitiche sulla vita dei primi agricoltori in Alsazia a partire dal 5.500 a.C. Numerose sono poi le testimonianze dell’età del bronzo e del ferro con ceramiche, armi, utensili, vasellame e il carro funebre d’Ohnenheim. Si può ammirare anche una notevole collezione lapidaria e epigrafica romana con sculture votive e funerarie e un bell’insieme di vetri e oggetti di vita quotidiana. Completano questo suggestivo museo armi e gioielli a cui si affiancano altri oggetti preziosi fra cui il casco di Baldenheim del VII° secolo e le falere decorate d’Ittenheim che illustrano degnamente l’epoca merovingia.
Il Museo delle Arti Decorative occupa invece le scuderie e il pianterreno del palazzo dove vi sono gli appartamenti dei cardinali, da sempre sfarzosi quanto le dimore reali. Tutta la decorazione fu affidata al De Cotte ed eseguita in stucco e legno da Nahl e Paulé: particolarmente pregiate sono la sala dei vescovi; la camera del re (vi dormirono Luigi XV° nel 1744, Maria Antonietta nel 1770 e Maria Luisa nel 1810) ornata da vetri e sculture, letto a baldacchino, arazzi seicenteschi Gobelins e tele di Parrocel; il salone delle Assemblee. La biblioteca, in legno bronzo e marmo, è opera di Bernard Kocke che la realizzò nel 1741. Nelle antiche scuderie si trova un’importante sezione di ceramiche databili dalla preistoria al ‘700; ben rappresentate sono le manifatture di Strasburgo e Haguenau fondate dalla famiglia Hannong (1721-81) e Niderviller (1748). Non mancano inoltre pregevoli testimonianze di mobili alsaziani e oreficeria strasburghese del ‘700 oltre a giocattoli della collezione di Tomi Ungerer, illustratore e scrittore francese.
Al primo piano della dimora che fu dei principi di Rohan, grandi mecenati di Strasburgo, si trova infine il Museo delle Belle Arti dedicato ai grandi maestri della pittura europea dal Medioevo al XIX° secolo. La pittura italiana è rappresentata da numerosi dipinti fra cui spiccano la Crocifissione di Giotto, la Madonna con Bambino e San Giovanni di Piero di Cosimo, la Natività di Carlo Crivelli, la Madonna col Bambino e Angeli di Botticelli, la Giuditta del Correggio e la Deposizione di Tintoretto. Per la scuola spagnola vi sono opere di El Greco (famosa la sua Mater Dolorosa), Zurbaran, Murillo e Goya (Ritratto). Altrettanto interessante è la raccolta di dipinti di arte fiamminga dove sono esposte opere di Rubens, van Dick, Brueghel dei Velluti, Teniers il Giovane e P. de Champaigne (da non perdere il suo Ritratto di Richelieu). Infine fra le tele di scuola francese e alsaziana spiccano quelle di N. Largilliere con La Bella Strasburghese e altre realizzate da Fragonard. Da non dimenticare neppure un’importante sezione di nature morte dei secoli XVI°-XVIII°.
Palais Rohan – al civico 2 di Place du Chateau - è aperto al pubblico tutti i giorni, tranne il martedì, dalle ore 10 alle ore 18. Chiuso il 1° Gennaio, Venerdì Santo, 1° Maggio, 1° e 11 Novembre e 25 Dicembre.
Tariffe d’ingresso: 6,50 Euro per il biglietto adulti; 3,50 Euro a persona per biglietto gruppo; gratuito sino ai 18 anni e per i bambini.
Questa città della Francia si può raggiungere comodamente in aereo grazie all’aeroporto internazionale Strasbourg-Entzheim, situato a circa 10 km dal centro, oppure in treno utilizzando anche linee ad alta velocità: da Parigi dista circa 2 ore e 20 minuti mentre da Milano (con cambio a Zurigo) le ore di viaggio sono all’incirca 7. Per chi preferisce viaggiare in auto ecco alcune delle distanze che separano Strasburgo dalle principali città italiane: 477 km da Milano, 549 km da Torino, 742 km da Venezia, 782 km da Firenze e 1054 km da Roma.
Per informazioni sui musei 0033 03 88525000.
Sito ufficiale http://www.musees.strasbourg.eu