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Salou (Spagna), vacanza nel centro turistico della Costa Daurada

Salou, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Salou dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La Catalogna concentra i tratti più solari della Spagna tra i Pirenei e il Mediterraneo, offrendo ai suoi ospiti città d’arte, spiagge accoglienti, occasioni di festa e una cucina che mette allegria. Salou, in provincia di Tarragona, non fa eccezione: il lungomare orlato di palme, le calette pittoresche e gli arenili attrezzati sono solo alcune delle attrazioni di questa città a 100 km da Barcellona, lungo la Costa Daurada, popolata da 20 mila abitanti circa. Un tempo erano pescatori e piccoli mercanti, ma hanno fatto l’abitudine alla gran quantità di turisti che ogni estate si riversano a Salou: oggi è una rinomata meta balneare, che vanta strutture ricettive di qualità, un bel calendario di eventi, un clima squisito e spiagge irresistibili.

Proprio le spiagge catturano, più di ogni altra cosa, i visitatori di Salou. La principale è la Platja Llevant, un’ampia spiaggia attrezzata dal fondale sabbioso, ideale per le famiglie o semplicemente per chi ama il comfort di lettini, ombrelloni, docce calde e punto ristoro. È costeggiata dal Paseo de Les Palmeres, o Salou Promenade, una suggestiva passeggiata sul mare che regala uno dei panorami più belli della città. Le altre spiagge – che negli anni, complessivamente, hanno ottenuto oltre 30 Bandiere Blu – sono la Platja de Ponent, la Platja dels Capellans, la Platja Llarga e la Cala Crancs. Quest’ultima, la più orientale di tutte, si trova ai margini del centro abitato ed è piuttosto tranquilla, abbracciata dalle rocce e dalla vegetazione su ambo i lati, dotata di un fondo sabbioso che digrada dolcemente verso il largo. Se cercate qualcosa di ancora più intimo recatevi alla Cala Llengüadets, una piccola spiaggia sabbiosa cui si accede dalla strada litoranea che porta al faro Torre Salou.
Altre occasioni di svago sono offerte dal porto turistico, con la sua passeggiata, gli sport nautici e i suoi locali animati, ma soprattutto dal parco divertimenti PortAventura. Oltre ad una serie di giostre adrenaliniche, dal 2016 qui aprirà il primo parco in Europa del Cavallino di Maranello: il parco a tema di Ferrari Land sarà una delle attrazioni più visitate di tutta la Catalogna! Qui trovate maggiori informazioni.

Non mancano poi le testimonianze artistiche e architettoniche. Lungo il già citato Paseo de Les Palmeres se ne stanno alcuni edifici modernisti di grande classe, come Cal Bonet (in catalano Xalet Bonet, ovvero Casa Bonet), una villa realizzata nel 1918 per Ciriaco Bonet dall’architetto Domenico Sugranyes i Gras, allievo del celebre Gaudì. I sontuosi affreschi dell’interno rappresentano, tra le altre cose, la conquista di Maiorca da parte del re Giacomo I, salpato da Salou, mentre sulla facciata esterna ci sono decorazioni in ceramica, una meridiana, e l’iscrizione “aprofita el temps que passa i no torna”.
A Giacomo I è dedicato anche un monumento, realizzato dall’architetto Salvador Ripoll e dallo scultore Lluís Maria Saumells, inaugurato nel novembre del 1965.

Da vedere la Torre Vella, fatta costruire nella prima metà del Cinquecento dall’arcivescovo di Tarragona, Pedro Cardona, per controllare i movimenti dei pirati e proteggere la costa. Qualche modificata è stata apportata all’interno, ma fuori si presenta così com’era in origine, con lo stemma di Cardona sulla porta. Oggi è sede del Museo dello Smalto Contemporaneo, con pregiati smalti novecenteschi provenienti da tutto il mondo, ospita eventi culturali e mostre temporanee ed è affiancata da un giardino delle sculture.
Infine date un’occhiata all’antica stazione ferroviaria del Carrillet, che serve Salou e Reus, inaugurata nel giugno del 1857 e utilizzata per l’ultima volta nel novembre del 1975.

Tra le chiese più interessanti c’è quella di Santa Maria del Mar, costruita nel 1766 ad uso dei mercanti, dei marinai e di tutti i personaggi che gravitavano intorno al porto, in un periodo in cui l’attività portuale a Salou era particolarmente prospera. Proprio la corporazione dei marinai è rappresentata dallo stemma visibile sopra il portale d’ingresso. In origine si trattava di una modesta cappella a navata unica, dotata di campanile, ma nel Novecento venne notevolmente ampliata. All’interno sono visibili i dipinti di Luis Maria Guell, realizzati tra il 1954 e il 1966, e nel battistero le pitture di Josep Grau Garriga del 1964.

Nei dintorni di Salou si incontrano altre località balneari e città d’arte. Sul litorale visitate Calafell, Torredembarra o Cambrils, ma anche la bella Tarragona, una decina di chilometri a nord-est, col suo complesso archeologico romano dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Nell’entroterra merita una visita Reus, anch’essa a 10 km da Salous. Gli amanti della natura possono progettare una gita al Parco Naturale del Delta dell’Ebro, tra i più importanti e affascinanti della penisola iberica.

Ovunque andiate, a spasso per la regione, sarete incantati dal clima mite e dalla buona cucina. Il clima, di tipo mediterraneo, è caratterizzato da estati calde ma gradevolmente ventilate e inverni dolci, mai troppo rigidi. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno dai 5 ai 14°C, e in luglio e agosto variano tra i 20 e i 30°C. Le precipitazioni sono quasi assenti in estate, e il periodo più piovoso è la primavera: il picco massimo si registra nel mese di marzo, quando piove mediamente un giorno ogni 3.

Mediterranea è anche la cucina catalana, dominata dal pesce e dai frutti di mare pescati sul posto, abbinati alle verdure genuine dell’entroterra o alla carne. La vicina Cambrils è famosa per i crostacei, e a San Carlos de la Rápita si gustano dei gamberi speciali, magari accompagnati dalla sapida salsa romesco, a base di peperoni rossi, pomodoro e mandorle. Per un brindisi scegliete i vini della zona, che riportano cinque diverse denominazioni: Tarragona, Conca de Barberá, Penedés, Priorato e Terra Alta.

Per arrivare a Salou in aereo potete atterrare all’aeroporto di Barcellona, a un centinaio di chilometri, e proseguire in autobus o in treno (cambiando a Sants) fino a destinazione.
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