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Tour tra le città lungo il Camino de Santiago. Spagna

Spagna, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Spagna dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Vuole la leggenda che le spoglie dell’Apostolo San Giacomo siano sepolte a Santiago de Compostela da tempi immemorabili, in quel campo che si coprì di una fine pioggia di stelle – campus stellae –, scoperto da Pelayo nel sec. IX. Da allora, la città di Santiago de Compostela divenne luogo di pellegrinaggio per milioni di persone che vi approdavano da tutti gli angoli della Terra, spinte dal desiderio di redimersi dai propri peccati. Vennero stabiliti tre itinerari: quello principale detto Real Camino Francés,quello aragonese e un altro che si snodava lungo la costa.

Nel cuore della Galizia sorge Santiago de Compostela, città dichiarata Patrimonio dell’Umanità, luogo emblematico per il mondo cristiano medievale e tuttora meta di migliaia di pellegrini moderni di cui alcuni sono alla ricerca di spiritualità e di bellezze monumentali i più. Pur se la leggenda vuole che sotto il lastricato dell’imponente Cattedrale, riposino le spoglie dell’Apostolo, la facciata in stile churrigueresco dell’Obradoiro oppure la filigrana della Puerta de las Platerías sono motivi più che sufficienti ad accendere fervorosi voti di ammirazione. Prospiciente la Plaza del Obradoiro, la Cattedrale è attorniata da monumenti in stile romanico, barocco e neoclassico di una bellezza formale difficilmente ineguagliabile. Il centro storico poggia su oscuri portici e piazzette tranquille in cui risuona lo zampillio di qualche fontana e dove lo sguardo attento del viandante saprà scovare palazzi, chiese e conventi. Oltre a un passato onnipresente, i notevoli investimenti effettuati per ristrutturare il “Camino de Santiago”, hanno dotato questa città di un nuovo profilo architettonico dinamico e innovatore nonché di un’effervescente vita culturale.

Lungo il cammino di ritorno costiero, è d’obbligo una sosta in un’altra città gallega, dalle reminiscenze celtiche e mitologiche: Lugo. Posta su un promontorio da dove domina la valle del Miño, nelle sue vie che si snodano nell’antico spazio cinto da mura di foggia romana, si ravvisa quell’aspetto caratteristico che soltanto il trascorrere del tempo conferisce alle pietre. Una cinta splendida, dichiarata Patrimonio dell’Umanità, in cui si aprono dieci porte, consente l’accesso a quel mondo antico e umido in cui la Cattedrale dà vita a un complesso armonioso con intreccio di romanico, gotico, rinascimentale e barocco. Alle sue spalle, si erge il Palazzo vescovile, opera del sec. XVIII, dotato di un bel balcone e, un po’ più lontano, la chiesa di San Francesco che, vuole la leggenda, sia stata fondata da San Francesco di Assisi al rientro da Santiago de Compostela.

Proseguiremo lungo la costa in direzione est per addentrarci nelle Asturie e sostare a Oviedo, il capoluogo, la celebre Vetusta di Clarín. Tappa d’obbligo lungo il cammino costiero, vi si potranno ammirare alcuni degli esempi più belli del preromanico, stile architettonico dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1985. Arte sobria e suggestiva, quasi eterea malgrado le sue linee ben definite, la cui massima espressione è la chiesa di Santa María del Naranco, così descritta dal cronista medievale Carballo: “Opera massiccia e stabile; pare eterna e non per questo cessa di sfoggiare quella grande delicatezza, perfezione e armonia da molti magnificate”. Più che monumentale, se non fosse per la sua Cattedrale e qualche palazzo e convento eretti tra i secc. XV e XVIII, Oviedo è una città intimistica. Nel suo centro storico risuona il trambusto dei mercati all’aperto, alcuni davvero pittoreschi come quello di Fontán e di Trascorrales, si scorgono vecchie dimore scalcinate trasudanti storie di vita privata e di umidità e si avverte l’animazione dei locali (chigre) ove ritemprare il corpo e l’anima con un bicchiere di sidro e una fetta di cecina (simile alla bresaola) e un pezzo di formaggio nostrano.

Di ritorno da Santiago, lungo il Camino Real Francéssi che si inoltra nella regione di Castilla y León si giungerà a León. Città dal clima estremo e di vita tranquilla, vanta un assetto urbanistico antico e insigni monumenti. Avvedutisi delle sue ricchezze minerarie, venne popolata dai romani. Il Medioevo vide fiorire il romanico – basti contemplare quel prodigio davvero unico del Panteon Reale a San Isidoro – mentre l’itinerario seguito nei pellegrinaggi diretti a Santiago de Compostela apportò una buone dose di splendore e di notorietà. Ben presto vennero avviati i lavori di edificazione della Cattedrale, indubbiamente uno dei templi più suggestivi del mondo cristiano, capolavoro del gotico francese, scevra di manierismi e le cui vetrate infiammano quanto accarezzano. Secoli più tardi, il Rinascimento pone fine a un lungo periodo d’indolenza culturale, dotando León di quell’edificio di straordinaria eleganza qual è l’antico Ospedale di San Marco. Culla di artisti e letterati, dalle sue viscere minerarie nacquero, in epoca moderna, esponenti di spicco dell’anarcosindacalismo spagnolo quali Durruti, Pestaña e Abad de Santillán.

In piena regione vitivinicola de La Rioja, Logroño è il punto di raduno successivo per pellegrini e turisti. Immersa nel verde, cinta da vitigni e colture ortofrutticole voluttuose, produttrice di uno dei migliori vini al mondo, è una città prospera e gentile, assai affaccendata. Della sua antica funzione di tappa lungo l’itinerario che conduceva a Santiago de Compostela, testimonia la chiesa di Santiago el Real, conglomerato storico di vari stili architettonici. Una navata gotica del sec. XVI, un retablo in stile rinascimentale davvero ragguardevole e un portico barocco esemplificano alla perfezione tale mescolanza storica e culturale così spesso forgiata nella pietra. Il portico accoglie una statua equestre di enormi proporzioni raffigurante l’Apostolo San Giacomo, intagliata per opera di Juan de Raón nel sec. XVII e che richiama tuttora l’attenzione dei turisti. Altri edifici religiosi quali la Cattedrale, la Chiesa di San Bartolomeo e quella di Santa María del Palacio fanno da cornice a questa città moderna e funzionale. Nelle vicinanze, ai piedi della Sierra de la Demanda, sorge un altro abitato di spicco del Camino de Santiago: Santo Domingo de la Calzada, dal pittoresco e stipato assetto urbanistico medievale.

Città di origini castigliane, austera ed estrema, Burgos rappresenta la tappa successiva del Camino de Santiagosu cui si poserà lo sguardo del viandante. È accomunata a León dalla fama di cui gode la sua Cattedrale nonché dall’importanza quale punto di sosta lungo il Camino de Santiago. Circondata da terre sterili e impervie, accoglie monumenti di straordinario valore e significato risalenti sia al Medioevo che all’epoca moderna. I numerosi ospedali, come quello del Rey – eretto nel sec. XII e ristrutturato nel sec. XVI -, chiese e monasteri di spicco come quello de las Huelgas e di San Pedro de Cardeña e, più tardi, una cattedrale gotica di enormi proporzioni, dotarono la città di un’infrastruttura più che sufficiente per il benessere dei pellegrini. Burgos è oggigiorno una città tranquilla che si snoda lungo le rive del fiume Arlanzón e che si muove al ritmo cadenzato dell’attualità.

Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo
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