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Adria (Veneto): cosa vedere nella cittą del Polesine

Adria, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Adria dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Secondo comune più popolato della provincia di Rovigo in Veneto, alla bella Adria tocca il ruolo di cittadina assai dotata non soltanto a livello architettonico, bensì anche sotto il profilo sociale, economico e paesaggistico. Centro urbano di rilievo del Polesine, fra l’Adige e il Po, Adria viene attraversata da una cruciale via di comunicazione, il Canal Bianco che mette in collegamento l’abitato con l’Adriatico (mare che dal borgo trae di fatto il nome) nell’ambito di un’area pianeggiante considerata la porta d’ingresso del Parco del Delta del Po.

Storia ed origine del nome

Si è a lungo studiata la possibile origine del toponimo di Adria, derivandone differenti ipotesi leggendarie o filologiche. Alcuni sostengono che sia stato Adriano re dei Pelasgi ad aver fondato la città tanti secoli or sono (il suo cocchio d’oro, secondo il mito, si troverebbe sepolto da qualche parte nell’hinterland del paese); potrebbe altresì essere stato Adria, padre di Jone, ad aver creato i presupposti per questa urbanità dopo la creazione del Peloponneso greco; la paternità potrebbe essere riconducibile a Diomede, compagno di Ulisse, naufragato in un’incantevole spiaggia nei pressi della quale avrebbe fatto sorgere Atria; teorie filologiche intendono ricondurre il termine Adria al latino ater oppure ad atrium.

Storicamente la nascita della città è collocata nel periodo paleo veneto, quando il territorio si presentava sommariamente paludoso, antropizzato da popolazioni dedite alla costruzioni di abitazioni su palafitte e agglomerati piuttosto primitivi. Dal VI secolo a.C. Adria iniziò un progressivo processo di emancipazione partendo da uno status di emporio e nodo di smistamento merci sotto l’occupazione greca. Etruschi e Galli percorsero queste terre, ergo i contatti che la cittadina ebbe con loro furono tutt’altro che trascurabili, complici di un primigenio sviluppo a più livelli socio-economici. A testimonianza di questo importante viatico è consultabile oggi il Museo Archeologico Nazionale, pieno zeppo di reperti come ad esempio la Tomba della Biga e la pietra miliare romana.

Direttamente dipendente dalla volubilità del Po, reo di mutare in continuazione la situazione geografica della zona, la località s’inquadrò politicamente come colonia, castello militare e feudo vescovile, fino a ottenere persino l’organizzazione comunale sebbene l’identità rimase quella di villaggio parecchio spoglio e degradato. Per merito della Repubblica di Venezia seppe risalire lentamente la china e ritagliarsi nel corso del ‘600 una particolare scena commerciale.

La parentesi storica più drammatica è individuabile nell’occupazione francese, contrastata tramite veri e propri atti di brigantaggio nei quali anche Adria venne coinvolta pagando pesante dazio di vite nel corso della risoluta repressione. Vivificato dai provvedimenti napoleonici, il paese si affacciò successivamente sul fronte della ribellione antiaustriaca, beneficiando infine dell’Unificazione Italiana. In tanti ancora ricordano la tremenda alluvione del Po, che nel 1951 causò ingenti danni e quasi una rifondazione in piena regola del centro abitato.

Cosa vedere ad Adria

La ricchezza architettonica di Adria è determinata anzitutto dai sommi luoghi di culto incastonati entro il reticolo urbano, apoteosi di gusto stilistico estremamente apprezzate dai turisti. La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo sorge sulle fondamenta di un vecchio edificio del Quattrocento e la sua struttura fece la sua comparsa solo quattro secoli dopo, ovvero nell’800. Avvicinandosi dalla piazza all’ingresso, salta subito all’occhio la statua del Redentore realizzata da Francesco Sartor di Cavaso e sovrastata da un lunotto policromo segnato dalle figure della Vergine assunta in Cielo e dei santi Pietro e Paolo. L’impianto ecclesiale, imbastito su una pianta a croce latina a triplice navata, conta un’antica cripta e alcune distinte opere d’arte, prendiamo il bassorilievo in marmo bianco con la Vergine in trono col Bambino e gli eleganti armadi in legno di noce lavorati da Jacopo Piazzetta durante il XVII secolo. Affianco alla Cattedrale Nuova s’erge la Cattedrale Vecchia di San Giovanni, che cela una cripta altomedievale costellata di affreschi in stile bizantino.

La Basilica della Tomba (così denominata per il rinvenimento in loco del sepolcro di Quinto Tizio Sertoriano, illustre personaggio romano) risale alle prime fasi dell’era cristiana ma i suoi connotati sono stati alterati da modifiche effettuate nel Settecento. La struttura induce a sollevare lo sguardo scrutando nel dettaglio il campanile in puro stile veneziano progettato dall’architetto Giambattista Scarpari. All’interno sono plurimi i motivi d’estasi, suscitata dalla vasca ottagonale del battistero, dall’affresco della Madonna del Latte dipinto nel Quattrocento e infine dalla coeva Dormitio Verginis in terracotta.

La cittadina e i suoi abitanti risultano da sempre sensibili alle espressioni artistiche quali la musica e il teatro. A suffragio di tale inclinazione esiste Villa Mecenati, ex rustico trasformato in elegante tenuta dalla bianca facciata e molteplici finestre decorate. Dal 1972 è sede del Conservatorio di Musica “A. Buzzolla”, il cui cuore pulsante è rappresentato dalla saletta dedicata alla soprano Rosetta Pampanini. Un gran colpo d’occhio lo offrono gli incantevoli Giardini Scarpari che fiancheggiano l’ottocentesca Villa Scarpari.

Risalta in maniera notevole la vasca con la statua in marmo bianco scolpita da Gaetano Samoggia. Adria conta in verità palazzi e ville di smagliante avvenenza architettonica, citiamo a titolo di esemplare menzione Palazzo Tassoni, Palazzo del Vescovado, Villa Papadopoli e Villa Grassi ubicata in frazione Baricetta.

Rappresentazioni liriche e di prose si tengono puntualmente al Teatro Comunale, capofila di altri templi dell’intrattenimento impegnato. Da qui si intraprenda la passeggiata lungo Corso Vittorio Emanuele II, l’arteria principale di un centro storico scenografico per via delle riviere che fanno assomigliare Adria a una Venezia in scala ridotta. Le similitudini con il capoluogo lagunare non finiscono qui, difatti Adria può vantare una parallela opulenza di tipicità in cui rientrano l’Americana di Valliera (speciale tubero), la ciabatta polesana (pane d’alta qualità), il melone nostrano, l’aglio bianco polesano e l’esse adriese, dolce dall’impasto semplice ma saporito.

Eventi, sagre e manifestazioni

Adria si vive a tutto tondo nell’ambito delle manifestazioni a cadenza annuale, parterre di eventi inclusivo del Mercatino dell’Antiquariato e dell’Hobbistica (tutti i mesi), della rassegna Adria d’Estate, della Fiera del Perdon d’Assisi a inizio agosto e del Settembre Adriese. Spettacolare il Presepio sull’acqua allestito su zattere galleggianti.

Come arrivare ad Adria

Ad Adria è possibile arrivare tramite diversi percorsi che contemplano la SS 309 Romea, oppure la SR 443, la SR 495 e la SR 516; la stazione ferroviaria a cinque binari è posta sulla linea Rovigo – Chioggia; treni e autostrade collegano facilmente il centro abitato agli aeroporti di Bologna, Venezia e Verona.

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