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Quintana Roo (Messico): tour dello Stato tra le sue localitą

Quintana Roo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Quintana Roo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il Quintana Roo è uno dei trentuno stati del Messico, situato nella parte sud-orientale della penisola dello Yucatàn, confinante a sud con il Belize, ad est con il Mar dei Caraibi, a nord e ad ovest con gli stati di Yucatàn e Campeche. Stando ad un recente censimento, lo stato, che deve il proprio nome a quello del patriota, scrittore, politico messicano Andrès Quintana Roo, sarebbe abitato da circa 1.200.000 persone, molte delle quali risiedono nei pressi della costa orientale e del centro più conosciuto: Cancun. Negli ultimi anni, sospinto da importanti poli di attrazione di massa come la stessa Cancun, Playa de Carmen ed Isla Mujeres, il turismo ha conosciuto un vero e proprio boom, diventando in breve tempo uno dei settori maggiormente redditizi dello stato.

La regione attualmente occupata dal Quintana Roo fu una delle principali culle di espansione della civiltà Maya che, tra il III secolo a.C. ed il XV d.C., arrivò ad occupare capillarmente quasi tutto il territorio. Diverse erano le grandi città con più di 10/20.000 abitanti, dominate dalle classiche piramidi a gradoni che ancora oggi si possono visitare. Trascorsi i secoli di dominazione spagnola, che posero fine al florido impero precolombiano, nel 1824 il Messico ottenne finalmente l’indipendenza, anche se, per arrivare alla formazione dello stato del Quintana Roo, dovranno trascorrere quasi altri 150 anni. In questo lungo lasso di tempo, furono diversi gli step superati per giungere alla definitiva proclamazione dello stato: il 27 febbraio 1904 fu definita l’Organizzazione federale del Territorio del Quintana Roo, con capitale Santa Cruz de Bravo; nel 1913 l’organismo precedentemente creato fu annesso allo Yucatàn; nel 1915 la capitale fu spostata a Payo Obispo; l’11 gennaio 1935, con un decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, il presidente Làzaro Càrdenas creò il Territorio Federale del Quintana Roo; ed infine, l’8 ottobre 1974, il Quintana Roo è divenuto ufficialmente il più recente degli stati messicani.

La capitale è Chetumal, una città di circa 137.000 abitanti fondata il 5 maggio 1898. Chetumal sorge nella parte sud-orientale dello stato, a pochissimi chilometri dal confine con il Belize, affacciata su un’insenatura che la collega alla parte settentrionale del Mar dei Caraibi. Questa particolare collocazione geografica ha fatto si che la città sviluppasse un porto moderno ed all’avanguardia, fondamentale per l’economia locale e statale.

Il centro abitato più grande, popoloso e conosciuto è comunque Cancun. Quello che fino al 1970 altro non era che un piccolo paesino di pescatori, oggi è una metropoli abitata stabilmente da più di 500.000 persone, anche se sono quasi 200.000 i frequentatori estivi abituali. Dal punto di vista urbanistico, Cancun è suddivisibile in due aree: quella continentale, dove si trova la vera e propria città, e quella marittima, estesa su un lungomare di quasi 22 chilometri sul quale si affacciano alberghi extralusso, bar, ristoranti e tutti i servizi per rendere gradevole il soggiorno balneare. Si calcola che ogni anno siano più di tre milioni i turisti provenienti da ogni parte del mondo a soggiornare a Cancun, che in breve tempo è divenuta la prima meta turistica dei Caraibi. Al di fuori dell’abitato, si estende ancora una fittissima giungla, attraversata da alcune grandi arterie stradali che conducono alle principali attrazioni di carattere archeologico. Qualche testimonianza Maya è presente anche in città, sia nella zona hotel era con le vestigia di El Rey, sia nell’entroterra con le rovine di El Meco.

Un enorme stradone a quattro corsie mette in comunicazione Cancun con Playa del Carmen, un’altra rinomata località balneare della costa orientale del Quintana Roo, situata un centinaio di chilometri a sud di Cancun. A differenza della precedente, la città di Playa del Carmen (100.000 abitanti) non è nata ex-novo in funzione di accogliere turisti, ma ha una ricca storia intrecciata alla cultura Maya alle spalle. Il suo antico nome è Xaman-Ha, traducibile come “il Luogo dove sorgono le acque del Nord”, e da qui i Maya salpavano alla volta dell’isola di Cozumel, situata esattamente di fronte a qualche chilometro dal litorale, dove si rendeva omaggio alla dea della fertilità Ixchel. Nonostante la crescita straordinaria degli ultimi decenni, Playa de Carmen è ancora molto lontana dalla mentalità occidentale e consumistica che permea Cancun, ed è una realtà ancora a misura d’uomo, nella quale praticare un turismo ecologico, pregiato mix di mare, storia e natura. Dalla capitale della cosiddetta Riviera Maya, ci si può imbarcare per l’isola di Cozumel, la più grande del Messico, un paradiso naturale dotato di moderne strutture ricettive.

Un ulteriore località destinata al turismo balneare è Isla Mujeres, un piccolo insediamento situato sull’omonima isola posta esattamente di fronte a Cancun, che nel 2005 contava 13.300 residenti. L’isolotto, che dista 13 chilometri dalla costa, annovera diverse spiagge semplicemente magnifiche. Tra queste ricordiamo Playa Norte, uno stretto lembo di costa dalla sabbia bianchissima, ed il Parco Garrafòn, vero e proprio paradiso per gli amanti dello snorkeling, dove tra l’altro si trova un’area dedicata alla riproduzione delle tartarughe.

Sempre sulla costa sud-orientale del Quintana Roo si trova Tulum. L’insediamento è un importante complesso archeologico Maya, sviluppatosi fin dall’antichità come porto commerciale, attraverso il quale viaggiavano prodotti come sale, miele, ossidiana e pesce. I resti più interessanti da visitare sono quelli de El Castillo, situato nei pressi dell’approdo, la piccola insenatura all’interno della quale si erano sviluppate le strutture portuali. Tra Playa del Carmen e Tulum sorge la città di Xcaret, un piccolo centro abitato sede però di un interessante sito archeologico Maya e di un parco ecologico, dove tra l’altro si possono praticare diversi sport acquatici.

Passate in rassegna l’area della capitale e la zona della costa orientale, il resto del Quintana Roo è ancora di carattere prevalentemente rurale, ricoperto da estese foreste tropicali, all’interno delle quali si nascondono perle archeologiche di indicibile bellezza, oltre ad una fauna ed una flora uniche al mondo.

Il clima è prevalentemente tropicale, caratterizzato da temperature elevate per tutto l’anno, tanto che la media è di 26 gradi, e da precipitazioni abbondanti ma generalmente concentrate tra i mesi di maggio ed ottobre, la stagione delle piogge. Volendo andare ad analizzare il clima più nello specifico, si possono definire tre macroaree: quella ad ovest, tropicale, contraddistinta da violenti fenomeni temporaleschi nei mesi estivi; quella a nord, dove il clima è leggermente più secco e le piogge distribuite più uniformemente; e quella costiera ad est, molto calda, nella quale i fenomeni tendono ad intensificarsi nei primi mesi autunnali.

Per quanto concerne i trasporti, bisogna specificare innanzitutto che tra la regione costiera sud-orientale ed il resto dello stato c’è ancora un abisso in quanto ad infrastrutture e vie di comunicazione. Nella prima zona, dove il turismo è ormai una realtà di fondamentale importanza, le strade sono numerose, efficienti ed in buono stato, mentre nell’entroterra è ancora piuttosto difficile muoversi, a causa delle poche strade asfaltate che spesso versano in cattive condizioni. L’aeroporto più importante dello stato, servito ogni giorno da più di 200 voli anche intercontinentali, è l’Aeropuerto Internacional de Cancún, uno scalo attraverso il quale ogni anno si muovono quasi dieci milioni di persone.
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