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Campeche: tour dello stato messicano attraverso le sue cittą

Campeche, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Campeche dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il Campeche è uno piccolo stato di circa 750.000 persone situato nella parte sud-orientale del Messico, confinante con il Golfo del Messico e lo Yucatàn a nord, con il Quintana Roo ed il Belize ad est, con il Guatemala a sud e con il Tabasco ad ovest. Yucatàn, Quintana Roo e Tabasco sono nomi di altri stati messicani. Dal punto di vista geografico, il Campeche è il più occidentale dei tre stati che compongono la famosa penisola dello Yucatàn, un’area tendenzialmente pianeggiante ricoperta da selve e ampie foreste tropicali. L’origine del nome Campeche è legata al termine Ah Kim Pech, con il quale i nativi indicarono agli spagnoli l’antica denominazione dell’area.

La storia del Campeche è ricca ed intrigante, documentata dalle molte testimonianze che ci sono giunte dell’evoluzione e dello straordinario progresso raggiunto dalla civiltà Maya, che ha occupato la regione per quasi 3000 anni fino all’arrivo dei coloni europei nel XV secolo. Architettura, urbanistica, pittura, matematica, scienze, sono solo alcuni dei campi nei quali questi straordinari inventori eccellevano, dimostrando, già nel ‘500, di conoscere tecnologie che, fino a quel momento, in Europa neanche si sarebbero potute immaginare. L’impatto con la cultura europea fu traumatico. I primi sbarchi di navi spagnole si verificarono nel marzo del 1517, ed in pochi anni centinaia di migliaia di indigeni vennero uccisi dai fucili e dalle malattie. Le città vennero conseguentemente abbandonate, e molte delle straordinarie architetture che vi si trovavano andarono perdute. Spazzati via in pochi anni alcuni millenni di storia, gli spagnoli dichiararono il territorio appartenente alla Nuova Spagna, affidata ad un vicerè. Solo il 4 ottobre 1824 il Messico ottenne l’indipendenza dal governo di Madrid, dotandosi di una propria costituzione e gettando le basi dell’odierna repubblica. Il Campeche nacque invece il 7 agosto 1857, dato che fino a quel giorno era stato considerato appartenente allo stato dello Yucatàn.

La visita allo stato è semplicemente straordinaria, unica nel suo genere, potendo far leva su una storia ricchissima, su scenari naturalistici da favola e su litorali incantevoli che si immergono lentamente in un mare cristallino, il tutto in un clima tranquillo, contraddistinto da una vita che scorre lenta, ben lontana dai ritmi frenetici a cui si è soggetti nel quotidiano. Annoiarsi è proprio impossibile; si può scegliere di trascorrere ogni giorno in maniera diversa dal precedente. Da vedere ci sono fiumi, spiagge, siti archeologici, edifici coloniali, riserve naturali che accolgono centinaia di specie animali e vegetali, ed haciendas, che non sono altro che grandi possedimenti terrieri in cui si svolgevano attività agricole e di allevamento, funzionando come veri e propri borghi in miniatura.

Dal punto di vista storico, si segnala la presenza di ben due città dichiarate Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’Unesco: la città fortificata di Campeche, la capitale, e l’antica città di Calakmul, sorta come santuario Maya. È soprattutto la capitale, un centro di circa 210.000 abitanti, a rappresentare una meta particolarmente interessante, oltre che facilmente accessibile, accorpando bellezze storiche e naturali ed essendo dotata di tutti i servizi fondamentali per trascorrere un soggiorno confortevole. Il tracciato murario originale è del XVI secolo, ma il merito della città è quello di essere stata in grado di proteggere ogni forma d’arte e di cultura, anche successiva al tracciamento dell’assetto originario, generando così uno spettacolare commisto di stili, nel quale edifici coloniali si mescolano ed interagiscono con costruzioni di chiara influenza locale. Un’altra meta significativa per comprendere a pieno l’importanza della storia del Campeche è Edznà, un centro di origine Maya.

Meravigliose sono le spiagge, le quali non hanno nulla da invidiare alle più chiacchierate coste caraibiche, quasi sempre contraddistinte da stretti litorali sabbiosi cinti da palme che si gettano dolcemente tra le limpide acque del Golfo del Messico. Tra le più belle dello stato si possono citare: la Playa Bonita, comodamente raggiungibile dalla città di Campeche; Seybaplaya, una trentina di chilometri a sud-est della capitale; Sihoplaya, situata a 10 chilometri da Seybaplaya e 39 chilometri a sud-ovest del centro di Campeche; Punta Xen, caratterizzata da una serie di bellissime spiagge dove sono solite depositare le uova le tartarughe Carey; e Sabncuy, una spiaggia tranquilla e dalla spiaggia incredibilmente fine situata 130 chilometri a sud-ovest della capitale.

Diverse sono le festività celebrate ogni anno. Tra queste spicca, come in molti altri paesi della fascia tropicale, il Carnevale, durante il quale migliaia di persone si riversano nelle strade che si animano con canti, danze e spettacoli a cielo aperto. Altri due eventi, magari meno conosciuti, ma molto sentiti dalla popolazione sono: la Fiesta de la Candelaria, una festa a marcato sfondo religioso che si svolge ogni anno il 2 febbraio, giorno in cui la gente porta a fare benedire le candele; e la Virgen del Carmen, un altro evento religioso che fa riferimento ad accadimenti storici le cui radici ricadono nel XVIII secolo.

La ricchezza e la varietà della cucina renderanno particolarmente succulento il soggiorno agli amanti della buona tavola, che come si è soliti dire da queste parti, “potranno gustare ogni giorno un piatto diverso”. La dieta locale è infatti basata su pietanze diverse, che vanno dalla carni rosse, tra le quali spicca quella di maiale, al pesce, dalle zuppe alle creme ed alle paste, il tutto accompagnato con verdure e cereali tipici, ed innaffiato con bibite e bevande alcoliche e non preparate sfruttando i prelibati frutti che crescono sugli alberi della regione. Da non sottovalutare anche i dolci, molti dei quali preparati dagli stessi ristoratori basandosi su ricette secolari trasmesse di generazione in generazione.

Seppur caratterizzato da qualche diversificazione, il clima del Campeche è generalmente caldo-umido, soggetto ad influenze prettamente tropicali. Le precipitazioni sono molto abbondanti, nell’ordine dei 1500 mm di pioggia all’anno, e si concentrano prevalentemente nel corso della stagione umida, compresa indicativamente tra maggio ed ottobre. Le temperature sono gradevoli per tutto l’anno, come dimostrano le medie che tendono ad oscillare quasi sempre tra 24 e 26 gradi, anche se talvolta si possono registrare valori massimi superiori ai 30, e minimi di poco inferiori ai 20 gradi.
Cortesia foto: Sito Ufficiale Campeche

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 Pubblicato da - 25 Marzo 2009 - © Riproduzione vietata

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