Cerca Hotel al miglior prezzo

Tour della Giordania, da Amman a Petra, dal Wadi Rum al Mar Morto (7 pagine)

.

I dintorni di petra: Wadi Rum con il fuoristrada e arrivo ad Aqaba

E' lunedì ed al risveglio il vento è ancora bello teso.... forse c'è ancora più polvere di ieri, e se la cosa ci consola, potevamo quindi prendere peggio per Petra, ci mette però qualche preoccupazione per la visita di oggi, che vede come obiettivo principale il deserto del Wadi Rum... ci manca pure la tempesta di sabbia! Partiamo da Wadi Musa salutando il gentile personale del Mariott Petra, e iniziamo la marcia di avvicinamento al Wadi Rum (si pronuncia Ram). Lungo la strada brulla qualche tenda beduina, c'è ancora chi vive in questa terra così arida e apparentemente priva di qualsiasi attrattiva. Stiamo andando nel Wadi Rum, territorio in cui operò e si rifugiò il personaggio mitico di Lawrence d'Arabia, e dove negli anni sessanta del secolo scorso fu girato l'omonimo film. Lawrence d'Arabia amò molto queste montagne avvolte da scenari desertici, e al primo impatto sarà anche per noi amore a prima vista?

Arrivati al visitor center lasciamo il nostro pulmino in cambio di un pick-up. Ci viene chiesto se coperto o scoperto, optiamo per l'ipotesi “open-air” in modo da riuscire a scattare foto anche durante i percorsi di trasferimento. Le paure del mattino riguardo la sabbia sembrano rientrare, il vento qui è meno forte e la visibilità seppur non straordinaria, è accettabile. Saliti sul nuovo mezzo, salutiamo l'asfalto e iniziamo ad addentrarci nel Wadi Rum, un letto alluvionale piatto, circondato da montagne incombenti, dalle pareti verticali che si elevano fino ad 800 metri sul livello della pianura. Le rocce presentano una colorazione varia, si trovano sia rocce sedimentarie, come le arenarie, che rocce di tipo vulcanico, con presenza di basalti e soprattutto di graniti, se vogliamo un paesaggio che ricorda vagamente la Monument Valley degli Stati Uniti d'America, ma con le montagne ancora più poderose ed incombenti. Dopo circa una mezz'ora arriviamo alla prima sosta, un luogo assolato con una grande accumulo di rocce a formare una specie di anfiteatro naturale di blocchi di granito ed altre pietre: siamo in una delle sorgenti del Wadi Rum, denominata Abu Aineh, una delle due sorgenti che viene denominata come sorgente di Lawrence d'Arabia (la seconda prende il nome di Ain Shalaaleh). Qui scopriamo delle incisioni nabatee, su vari sassi e probabilmente una ricerca più accurata ci rivelerebbe più graffiti. Optiamo invece per un té alla menta da gustare al fresco di una tenda beduina.

Risaliamo sul nostro pick-up con destinazione Jebel Khazali, una bella montagna che ha da offrirci un profondo canyon. Prima di arrivare facciamo una sosta presso una grande duna sabbiosa di color rosso mattone. Il sito si presta per alcuni scatti fotografici, il paesaggio qui è davvero spettacolare. Poi ci dirigiamo verso il canyon dove secondo la nostra guida ammireremo alcuni graffiti, tra i più belli di tutta la Giordania. L'ingresso della gola rivela la presenza di acqua, alcuni alberi danno un tocco di verde ad un paesaggio estremamente arido. La gola è davvero stretta e spettacolare, e man mano ci si addentra tende a restringersi ulteriormente. La guida ci consiglia di prestare attenzione, la sabbia può rendere scivolose le rocce più levigate, e mentre procediamo comincia a farci notare una serie di graffiti e scritte antiche. Sarà la cornice così suggestiva ma le iscrizioni appaiono bellissime, specialmente i disegni che raffigurano dei piedi, orici (grosse antilopi) e profili umani stilizzati. La gola è visitabile per una lunghezza di circa 200 m, ma non abbiamo troppo tempo, così a malincuore rientriamo verso il nostro mezzo: ci aspetta un ultima sosta all'interno del Wadi Rum.

Il nostro autista ci porta infatti in un punto particolare. Ci troviamo di fronte ad un ponte di roccia, una formazione ad arco molto suggestiva. Anche qui il paragone va con le montagne del Colorado, in USA dove tali erosioni sono piuttosto frequenti, specialmente nel Parco Nazionale di Arches. Qui però lo spettacolo è ancora più intimo, ci gustiamo la scena in una solitudine estrema, che aumenta ulteriormente il fascino. Saliamo con una piccola scalata fin sotto l'arco, qualche apprensione per chi soffre di vertigini, ma alla fine tutti raggiungiamo l'obiettivo. L'arco di roccia si presta molto a belle fotografie, ma poi mentre ci apprestiamo a scendere una guida beduina compare sopra l'arco, l'attraversa e aspetta una turista che dovrà compiere la stessa attraversata. E' un momento particolare quando le due figure si incontrano, quasi una icona di incontro tra culture, che non ci lasciamo scappare, e che immortaliamo con una sequenza fotografica. E' però ora di rientrare, il pranzo ci aspetta presso nel centro visitatori di Wadi Rum.

Mentre il nostro pick-up riattraversa il deserto ci chiediamo come deve essere questo luogo al tramonto, quando cielo e rocce si coloreranno di tinte indescrivibili. E poi il pensiero va alla notte, alle stellate incredibili che solo un deserto riesce a dare, e qui il tutto reso ancor più magico dai profili scuri e verticale delle rocce del Wadi Rum. Un giorno torneremo a vivere questa esperienza totale di deserto! Dopo il pranzo giordano partenza per Aqaba, dove abbiamo qualche ora di libertà, magari per fare un bagno rilassante nel Mar Rosso! La strada verso Aqaba gradualmente ci riporta alla “civiltà”, aumentano le linee elettriche, una linea ferroviaria corre a fianco della superstrada (trasporta fosfati al porto di Aqaba) le rocce si mostrano brulle e variegate, con frequenti strati di basalto che disegnano dei neri zig-zag sul profilo delle valli. Giungiamo ad Aqaba alle 15:30 ma proseguiamo oltre, il nostro albergo di trova a 15 km dal principale porto della Giordania: obiettivo il Radisson SAS Tala Bay, un hotel a 5 stelle che si rivela subito di ottima fattura e servizi. Tra l'altro qui internet è gratuita, e approfitto del collegamento per spedire qualche foto alla redazione. Abbiamo circa 2 ore di stacco, alle 18:30 dobbiamo ripartire per Aqaba, per una breve visita e la cena a base di pesce. Dopo aver smistato un po' di fotografie scendiamo allora verso la spiaggia, l'acqua al tocco ha una temperatura accettabile, e la voglia di fare un bagno quasi impellente: alla reception veniva segnalata un temperatura esterna di +38 °C il tuffo diventa un imperativo! Purtroppo gli altri giornalisti mi segnalano una sorpresa poco gradita: la presenza di un gran numero di meduse! Anche se alcuni ospiti dell'hotel rassicurano sul fatto che sono innocue, alla fine optiamo per un tuffo in piscina, io scelgo l'infinity pool, che con la sua sensazione di acqua senza fine da sollievo sia allo spirito che al fisico.

Aqaba l'esploriamo velocemente nell'atmosfera serale. Saranno 32-33 °C ma ora sembra quasi fresco rispetto ai circa 40 °C del pomeriggio. Città d'aspetto moderno non sembra presentare molte attrattive turistiche, ma non mancano negozi, ed avvicinandosi la fine del tour è il momento giusto per cercare qualche souvenir. Facciamo un giro anche ad un mercato, come spesso succede nel mondo arabo è sempre uno spettacolo vedere l'esposizione delle bancarelle di frutta, verdure e spezie, straordinariamente ricche di colori ed aromi voluttuosi, poi tutti al Captain's, dove ci viene proposta una orata cotta al forno, dopo tanta carne è impossibile rifiutare una simile offerta! Dopo cena una passeggiata sul lungomare di Aqaba: dall'altra parte del Mar Rosso le luci di Eliat, in Israele, che arrivano quasi a toccarsi con quelle di Aqaba. Una piccola zona senza luci ci ricorda però che li si trova il confine, e si tratta di un confine teso, quello che separa Israele dalla Giordania. Più verso sud si vedono anche le luci dell'Egitto, mentre a pochi km da noi si trova il confine con l'Arabia Saudita. Siamo proprio in una zona di transizione, anche dal punto di vista geologico dato che qui convergono varie placche tettoniche!

 Pubblicato da il 28/03/2011 - 56.084 letture - ® Riproduzione vietata

19 Marzo 2024 I tulipani delle meraviglie a Vimodrone

La febbre dei tulipani non accenna proprio a diminuire e qui nell’hinterland ...

NOVITA' close