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Lemnos (Limnos): vacanza in Grecia nell'Isola di Efesto

Lemnos, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Lemnos dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Narra la leggenda che Zeus, vedendosi disobbedire da Efesto, lo cacciò dall’Olimpo facendolo atterrare sull’isola greca di Lemnos. Qui l’esiliato, dio del fuoco e dei metalli, avrebbe insegnato agli isolani a forgiare i metalli, e sarebbe stato un maestro tanto valido da riguadagnarsi le simpatie di Zeus e riconquistare il suo posto tra gli immortali. In effetti, approdando a questa isola dell’Egeo Nord Orientale, lambita da un mare splendido nei pressi di Lesbo e Samothraki, si ha l’impressione che gli dei ci abbiano messo lo zampino, portando un po’ di paradiso sulla Terra. Sarà per il numero ancora ridotto di turisti, e il paesaggio tuttora incontaminato, che Lemnos ha l’aria di un’oasi pacifica e silenziosa, dove gli unici suoni sono il fruscio degli alberi nel vento e lo sciacquio delle onde. A tendere bene l’orecchio, a dire il vero, pare di poter sentire la voce dei secoli andati, come se gli antichi popoli di questa terra arsa dal sole continuassero a parlarci attraverso i templi, i resti archeologici e i monumenti disseminati qua e là.

Ma la ricchezza più preziosa di Lemnos è senza dubbio il suo paesaggio, fatto di roccia e macchia mediterranea, cinto da una fascia costiera di ben 260 chilometri. A contatto con il mare ci sono le spiagge sabbiose e le calette di sasso, mentre l’entroterra è una coperta accogliente fatta di colline basse, lagune costiere, campi coltivati e pascoli. Di origine vulcanica, a breve distanza dallo stretto dei Dardanelli, Lemnos è l’ottava isola greca in ordine di grandezza, e ospitò civiltà fiorenti sin dall’Età del Bornzo. Già ai tempi dell’Impero Bizantino costituiva uno dei granai dell’Egeo, e ancora oggi i campi danno cereali, grano e uva, ingredienti principali della cucina locale insieme a miele e formaggio freschissimo.

Benché l’isola abbia un’estensione piuttosto ampia, e sia tappezzata di paesaggi variegati, viene spesso identificata con la sua città più importante, che si allunga verso il mare godendosi l’ombra di un imponente promontorio roccioso. Si tratta di Myrina, conosciuta anche come Kastro, una località portuale che si affaccia al mare e si arrampica sul rilievo dell’entroterra. Il vero gioiello del paese è la Fortezza di età Bizantina, eretta sulla cima del promontorio, cinta da mura possenti e accessibile mediante un unico ingresso. L’entrata al castro è nascosta tra due torrioni e posta al culmine di un lungo sentiero, in modo che un tempo, quando un assalitore si dirigeva verso l’ingresso, poteva essere avvistato dalle guardie cittadine e bloccato con dardi, pietre o olio bollente. Una volta superate le antiche mura, all’interno dell’antico paese, si possono ancora ammirare i resti dell’acropoli, in parte invasi dai cespugli della macchia mediterranea. Oggi, al posto degli abitanti valorosi di un tempo, si vedono scorazzare sul promontorio branchi affascinanti di “Dama Dama”, i cervi selvatici caratteristici dell’isola.

A pochi chilometri dal capoluogo, adagiato in un paesaggio bucolico che fa dimenticare la vita di sempre, sorge un rinomato complesso termale. La seconda cittadina di Lemnos è Moudros, 26 km a est di Myrina, un piccolo villaggio di pescatori in cui assaporare le atmosfere più autentiche della Grecia: davanti alla schiera di casette coi tetti rossi si allunga il molo, agghindato di barchette e pescherecci, gremito di pescatori che al tramonto riportano a terra le loro reti cariche. Nelle taverne e nelle osterie affacciate sul mare si cucinerà il bottino, seguendo le ricette della tradizione.

Benché la costa sia la zona più affascinante dell’isola, frastagliata di spiagge e calette, spostandosi verso l’interno non finiscono le sorprese: il borgo di Kantopouli è uno dei più grandi dell’entroterra, incastonato tra i laghi Alyki e Chortarolimni, in cui prosperano gli splendidi fenicotteri rosa. Nonostante i gravi danni subiti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, durante l’occupazione tedesca, il paese conserva quasi intatto l’antico splendore ed è una tappa imperdibile per chi visita l’isola. Durante la vostra vacanza a Lemnos non dimenticate la grande tradizione vinicola di questa terra: in quasi ogni borgata si trova almeno un’antica cantina o una piccola enoteca, disposta a fare assaggiare qualche prodotto e a vendere un delizioso vino biologico.

Per raggiungere Lemnos ci sono diverse possibilità. L’aeroporto locale è collegato agli aeroporti greci di Atene, Tessalonica, Mitilene, Rodi, Samos e Chios. In alternativa potete utilizzare i traghetti veloci, con partenze dal Pireo e da altre città dell’Attica e delle isole. In estate molte isole dell’Egeo Nord Orientale sono collegate tra loro dall’aliscafo.

Approdati alle sponde di Lemnos, così come in molte località della Grecia, si assapora da subito la dolcezza del clima mediterraneo, caratterizzato da inverni miti, piovosi ma mai troppo freddi, e da estati calde, soleggiate e ventilate. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno infatti da una minima di 6°C a una massima di 15°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 19°C ai 32°C. Le precipitazioni, quasi assenti nella stagione calda, si concentrano nel periodo invernale e specialmente in dicembre, quando piove in media un giorno su due.
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