Tricesimo (Friuli Venezia Giulia): visita al comune a nord di Udine
Tricesimo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Tricesimo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La radiosità e la compostezza felice di Piazza Garibaldi riflettono l’animo gioioso di Tricesimo, comune del Friuli Venezia Giulia che, al pari del suo ricco cuore, sorride apertamente ai turisti qui di passaggio. Tale gioia è naturalmente condivisa con le colline moreniche che attorniano il centro abitato posto ad appena 12 km da Udine.
Il Duomo corrisponde all’unico luogo di culto presente nel centro del paese in quanto tutti gli altri si trovano sparsi per le frazioni, ad esempio la Chiesa di San Pelagio identificabile con la costruzione religiosa più antica della località poiché trecentesca, nobilitata da un interessante ciclo di affreschi portato a compimento dal maestro Gian Paolo Thanner, dedito alla rappresentazione di momenti sacri connaturati alla parabola cristiana, ergo la Natività, la Pietà e la Passione. Presso Zucco, ubicata sulla cima di una collina morenica, giace la Chiesa di San Pietro, restaurata nel XX secolo ma che ancora conserva i suoi elementi più antichi e pregevoli, le finestre gotiche. Anche lei possiede notevoli tesori, si citi la Vergine col Bambino e i santi Pietro, Paolo e Andrea, raffigurazione propria della pala d’altare di Carlo Boldi ascrivibile al 1801.
Organizzare un’escursione significa aprirsi le porte per la visita outdoor di un territorio che vede il paesaggio riflettere la propria beltà nelle numerose ville fuori il paese, una ventina di residenze di cui sono capifila Villa Mauroner-Tellini (Collombroso) e Villa Miotti de Brajda (Borgobello). I conti Valentinis hanno avuto il merito di trasformare nel corso del ‘600 il Castello di Tricesimo in una dimora signorile senza tuttavia alterarne troppo l’organicità strutturale, mantenendo così le tre cinte murarie (ci pensò purtroppo Napoleone Bonaparte ad abbatterle) e i torrioni angolari. L’attuale proprietaria risulta essere la Curia di Udine, che frontalmente al maniero ha posto il Santuario della Madonna Missionaria.
Storia ed origine del nome
Il nome è di estrazione romana e il corrispettivo latino ad tricesimum lapidem si traduce con “alla trentesima lapide” in riferimento al percorso verso il porto di Aquileia. La vicinanza allo snodo ha reso Tricesimo un borgo florido a partire dal Medioevo, perno commerciale ambitissimo eppur sottovalutato dal punto di vista amministrativo. In effetti ciò si doveva al fatto che l’abitato era determinato esclusivamente da un gruppo di case assai distante dall’assetto urbano canonico proprio delle medie e grandi città.Cosa vedere a Tricesimo
Oggi il paese non è cambiato ed è rimasto sostanzialmente uguale a se stesso, popolato da sole 7.600 persone che vivono molto bene e fanno vita comunitaria esemplare. Del resto qui non manca nulla e vige un ordine tale per cui civiltà, pulizia e bellezza viaggiano veramente all’unisono e si rispecchiano negli edifici raccolti entro confine comunale. In Piazza Garibaldi sorge il Municipio e di fronte a esso la settecentesca Parrocchiale della Madonna della Purificazione, da vedere innanzitutto per apprezzare l’elegante portale rinascimentale realizzato insieme alla Madonna col Bambino da Bernardino da Bissone e poi ammirarne gli interni ove imperano le pale d’altare firmate Jacopo Palma il Giovane e Sebastiano Bombelli, autori rispettivamente della Presentazione di Gesù al tempio e del Crocifisso e anime del Purgatorio.Il Duomo corrisponde all’unico luogo di culto presente nel centro del paese in quanto tutti gli altri si trovano sparsi per le frazioni, ad esempio la Chiesa di San Pelagio identificabile con la costruzione religiosa più antica della località poiché trecentesca, nobilitata da un interessante ciclo di affreschi portato a compimento dal maestro Gian Paolo Thanner, dedito alla rappresentazione di momenti sacri connaturati alla parabola cristiana, ergo la Natività, la Pietà e la Passione. Presso Zucco, ubicata sulla cima di una collina morenica, giace la Chiesa di San Pietro, restaurata nel XX secolo ma che ancora conserva i suoi elementi più antichi e pregevoli, le finestre gotiche. Anche lei possiede notevoli tesori, si citi la Vergine col Bambino e i santi Pietro, Paolo e Andrea, raffigurazione propria della pala d’altare di Carlo Boldi ascrivibile al 1801.
Organizzare un’escursione significa aprirsi le porte per la visita outdoor di un territorio che vede il paesaggio riflettere la propria beltà nelle numerose ville fuori il paese, una ventina di residenze di cui sono capifila Villa Mauroner-Tellini (Collombroso) e Villa Miotti de Brajda (Borgobello). I conti Valentinis hanno avuto il merito di trasformare nel corso del ‘600 il Castello di Tricesimo in una dimora signorile senza tuttavia alterarne troppo l’organicità strutturale, mantenendo così le tre cinte murarie (ci pensò purtroppo Napoleone Bonaparte ad abbatterle) e i torrioni angolari. L’attuale proprietaria risulta essere la Curia di Udine, che frontalmente al maniero ha posto il Santuario della Madonna Missionaria.