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Mons (Belgio), la cittą sul Pays Noir e il beffroi patrimonio UNESCO

Mons, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Mons dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Città d’industrie e di studi superiori, Mons (Bergen in fiammingo) è situata su una collinetta nel cosiddetto “Pays Noir”, il grande bacino carbonifero del Belgio posto a nord-est rispetto al triste paesaggio minerario del Borinage.

Malgrado le guerre, gli assedi, le occupazioni straniere e i bombardamenti, Mons non ha perso l’aspetto assunto tra il XVII e il XVIII secolo ad opera dei francesi, che hanno costruito la maggior parte dei monumenti e degli edifici che ancor’oggi ne abbelliscono il centro storico.

Cosa fare e cosa vedere a Mons

Un giorno all’anno Mons è teatro dello spettacolare Lumecon, una finta battaglia combattuta tra San Giorgio e un drago di vimini lungo quasi 10 metri che raggiunge il culmine in una delle più belle Grand Place della Vallonia, mentre nel 2015 la città si è fregiata del titolo di capitale Europea della Cultura.

Sviluppatasi intorno al sito di un castrum romano, Mons fu per secoli il capoluogo della potente contea di Hainaut, finché nel 1436 questa venne annessa al Ducato di Borgogna. Spesso gli inglesi associano il nome della città ai cosiddetti “Angeli di Mons”, un gruppo di leggendari arcieri celesti le cui gesta sono narrate in un mito del 1914. Durante la seconda guerra mondiale, la cittadina fu teatro della prima vittoria della campagna di liberazione delle forze alleate, mentre a partire dal 1947 Mons ospita il Supreme Headquarters of the Allied Powers in Europe, ovvero il “Quartier Generale Supremo delle Forze Alleate in Europa, una base militare posta 5 chilometri a nord della città dove lavorano complessivamente più di 8.000 ufficiali provenienti dagli Stati Uniti e da altri paesi membri della NATO.

L’edificio più conosciuto della Grand Place, contornata da café alla moda e palazzi d’epoca risalenti al periodo compreso tra XV e XVIII secolo, è lo splendido Hotel de Ville, il “municipio”, costruito verso la metà del XV secolo, ma in parte modificato nel Settecento. Sul lato sinistro del portale d’ingresso, che immette in un bel giardino interno, campeggia una scimmietta di ferro: Singe du Grand Gard. Usanza vuole che se ne accarezzi la testa mentre si esprime un desiderio questo si realizza, anche se la tradizione ricorda che questa pratica funziona soltanto per le donne che sperano di sposarsi o di rimanere incinte entro l’anno. Dal lato nord-occidentale della piazza si snodano alcuni vicoli piuttosto suggestivi che raggiungono il sito in cima alla collina dove un tempo sorgeva la fortezza originaria di Mons, di cui è scomparsa ogni traccia ormai da molti decenni. Oltre l’ingresso modesto di una cappella, tuttavia, troverete il beffroi (torre civica) barocco alto 80 metri e sormontato da piccole cupole nere e dorate che l’UNESCO ha recentemente dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

Scendendo lungo il versante occidentale della collina ci si imbatte nella Collegiale Sainte-Waudru, un’imponente chiesa quattrocentesca al cui interno è custodito il Car d’Or, un cocchio dorato riccamente ornato e contornato di cherubini adibito al trasporto del magnifico reliquiario appeso al di sopra dell’altare. La mostra allestita nel piccolo tresor comprende il sudario di santa Valdetrude e un teschio, in cui si riconosce il segno del fendente di un spada, che pare sia quello di Dagoberto II, sovrano merovingio santificato.

Altri musei da non perdere sono il Musee Francois Duesberg e il BAM, il Musee des Beaux-Arts. Il primo è il paradiso degli amanti di oggettistica tardo settecentesca, con porcellane sfolgoranti, caffettiere d’argento e orologi dorati di foggia elaborata custoditi nelle tre sale del complesso, ospitato nell’edificio un tempo sede della banca nazionale, tra Sainte-Waudru e la stazione ferroviaria. Il BAM, invece, è un moderno cubo di vetro che si erge un isolato a nord-ovest della Grand Place in netto contrasto con gli edifici che lo circondano all’interno del quale sono allestite prestigiose mostre temporanee di arte del tardo Novecento.

Dintorni ed eventi di Mons

Nei dintorni di Mons si può visitare Cuesmes, un villaggio campestre situato appena 3,5 chilometri a sud del centro dove si trova la Maison Van Gogh, ovvero la casa di minatori in cui visse tra il 1879 e il 1880 Vincent Van Gogh che proprio qui rivelò la sua natura di pittore. Poco più lontano si incontra Frameries, sede dell’ex miniera di carbone del Crachet, la cui attività ha definitivamente chiuso i battenti nel 1961. Affascinante testimonianza di architettura d’archeologia industriale, il complesso conserva una torre d’estrazione alta 60 metri, un silo di dimensioni gigantesche ed una vecchia ferrovia; la ristrutturazione, ultimata nel 2004 dall’architetto francese Jean Nouvel, ha consentito la trasformazione del sito in un museo-laboratorio dedicato alla scienza: il Pass.

Un’altra località interessante poco distante da Mons è Hornu, un’ex cittadella mineraria progettata e costruita nella prima metà dell’Ottocento con tanto di officine, 450 edifici residenziali, scuola, biblioteca e ospedale. Nel 1829 qui vivevano 2.500 abitanti, mentre oggi questa preziosa testimonianza industriale è stata messa in sicurezza, restaurata e adibita a ospitare il MAC, il Musee des Arts Contemporaines.

Localmente detto Le Doudou, l’incredibile festival La Ducasse è il principale evento che ogni anno si tiene a Mons la prima domenica dopo la Pentecoste. La ricorrenza culmina nella Procession du Car d’Or, una colorita sfilata durante la quale le reliquie di Sainte-Waudru, ovvero santa Valdetrude, patrona della città, vengono portate in giro per le strade del centro, ma dell’evento fa parte anche il già citato Lumecon, che simboleggia la lotta del bene contro il male. La tradizione vuole che strappare un pelo della coda del drago porti fortuna, ragion per cui la folla che si lancia sul fantoccio di vimini per cercare di strapparne un prezioso cimelio è sempre molto grande.
Da non perdere a Mons i tradizionali mercatini di Natale che si svolgono in genere da dicembre al weekend dell'Epifania.

Clima e periodo migliore per un viaggio

L’unica costante del Clima di Mons e di questa zona del Belgio è l’imprevedibilità. Piogge e temporali sono sempre dietro l’angolo, ma non è raro che d’estate si verifichino alcuni giorni di sole consecutivi, durante i quali le temperature possono anche sfiorare i 30 gradi. D’inverno le precipitazioni sono generalmente più frequenti, ma di minor intensità, mentre la neve è un fenomeno abbastanza raro. Il consiglio è di cercare di partire in corrispondenza de La Ducasse, quando Mons indossa il suo vestito migliore ed il clima è, calendario alla mano, tendenzialmente gradevole.

Come arrivare a Mons

Il modo migliore per raggiungere la città è atterrare al vicino aeroporto di Brussels Sud Charleroi (BSCA), servito principalmente da compagnie aeree low-cost, da cui partono con buona frequenza mezzi diretti al centro di Mons, distante poco più di 30 minuti. La stazione ferroviaria di Mons si trova in Place Leopold, 700 metri ad ovest della Grand Place e poco distante dall’autostazione TEC. Ogni ora vi sono 2 treni per Bruxelles, distante appena 55 minuti, Charleroi, raggiungibile in tempi che variano da mezz’ora a un’ora, e Tournai, mentre un servizio gratuito di minibus navetta consente di spostarsi tra la stazione ferroviaria, quella degli autobus e Grand Place ogni 15 minuti.
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