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Brazzaville, viaggio nella Capitale del Congo

Brazzaville, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Brazzaville dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Commistione di elementi tipicamente francesi con altri di chiaro stampo africano, Brazzaville è una metropoli per certi versi pittoresca e affascinante, nella quale però serpeggiano ancora le paure ed i rischi retaggio dell’ultima guerra civile. Situata nella parte meridionale della Repubblica del Congo, di cui è capitale e città più popolosa con oltre 1.000.000 di abitanti nell’area metropolitana, Brazzaville è divisa in decine di quartieri di forma rigidamente geometrica all’interno dei quali il verde riveste un ruolo importante, cosa che non si può certo dire per tanti altri capoluoghi del continente. Proprio gli ampi viali alberati delimitati da bei palazzi d’epoca coloniale conferiscono al centro un aspetto interessante, che spinge i pochi visitatori ad intrattenersi almeno un paio di giorni nonostante la penuria di attrattive turistiche.

Fondata il 10 settembre 1880 per mano di Pietro Savorgnan di Brazzà, esploratore italiano nato a Castel Gandolfo nel 1852 poi naturalizzato francese, Brazzaville nacque per contrastare la crescita della vicina Leopoldville, oggi Kinshasa, e quindi per consentire all’Impero francese di opporsi all’avanzata belga sull’altra sponda del fiume Congo. All’inizio del XX secolo, la città divenne prima capitale del Congo francese, poi dell’Africa Equatoriale Francese, un’istituzione che oltre al Congo comprendeva il Gabon, il Ciad e la Repubblica Centrafricana. Nel 1934 fu ultimata la realizzazione della ferrovia che collegò la città al mare ed alla neo-nata cittadina costiera di Pointe Noire, mentre a partire dal 1960, con la dichiarazione di indipendenza dai francesi, Brazzaville ha vissuto numerose situazioni di tensione sociale e politica che, nonostante un netto miglioramento registrato negli ultimi anni, non possono ancora dirsi archiviate.

Orientarsi a Brazzaville è piuttosto semplice data la forma geometrica del contesto urbano e la divisione in quartieri, ognuno dei quali accoglie una funzione più o meno precisa, del centro. Il quartiere del Plateau ospita gli edifici moderni e tipicamente occidentali riservati all’amministrazione locale, mentre spostandosi più a valle, nella zona di Poto Poto, si incontrano i locali che animano la movida notturna della capitale. In centro ci sono anche l’università, licei e scuole di ogni genere, il punto di partenza dal quale cominciare a costruire la rinascita della città e dello stato. La maggior parte dei quartieri residenziali abitati dagli autoctoni si estende invece nell’area dell’altopiano, dove si susseguono edifici di varie altezze e colori, ma per via della miseria che affligge le famiglie non è consigliabile passeggiare da queste parti, soprattutto dopo il tramonto.

Tra le poche attrattive che contraddistinguono il centro ricordiamo le chiese di S. Anna e di Brazza, i due luoghi di culto più importanti di una città dove è il cattolicesimo la religione più professata, seguita da islam e protestantesimo. Altre cose da vedere sono la torre bemba, uno spettacolare fabbricato piuttosto alto di forma circolare, il Palazzo Moderno, che rappresenta la principale testimonianza dell’evoluzione edilizia che si sta verificando in città, ed il mausoleo dedicato a Pietro Savorgnan di Brazzà, un edificio circolare (vedi foto) preceduto da un alto porticato intorno al quale si estende un giardino ben curato.

Le emozioni più forti che si possono provare soggiornando a Brazzaville sono quelle che si vivono recandosi al Marche Total, il principale mercato del centro. Qui, tra odori, colori e sapori prettamente africani, venditori provenienti da ogni angolo dell’area metropolitana della capitale decantano le proprietà della loro merce, cercando di invogliare abitanti e visitatori all’acquisto. Molte bancarelle sono imbandite di cibi popolari, tra cui bruchi, maialini d’India, cassave, pipistrelli e burro di arachidi fresco, mentre altre tintinnano di bottiglie di vino di palma o sono letteralmente ricoperte di variopinti tessuti congolesi.

Trovandosi nell’entroterra Brazzaville non gode dei benefici climatici apportati dall’Oceano Atlantico presentando perciò un clima tropicale, caldo e umido per tutto l’anno, durante il quale si distinguono una stagione secca, generalmente compresa tra giugno e settembre, ed una piovosa, che si protrae da ottobre a maggio. Nel complesso le precipitazioni sono molto abbondanti e in media arrivano a sfiorare i 1.500 mm di pioggia all’anno, con punte di quasi 300 mm nel solo mese di novembre. Le temperature sono molto alte e pressoché costanti per tutto l’anno, con valori che oscillano in genere tra 30 e 20 gradi. Dal punto di vista strettamente climatico, il periodo migliore per visitare Brazzaville ed il sud della Repubblica del Congo è certamente quello compreso tra giugno e agosto, quando non piove mai e le temperature sono di qualche grado inferiori rispetto al resto dell’anno.

La città è dotata di un aeroporto internazionale: il Brazzaville Maya Maya Airport, uno scalo di notevoli dimensioni collegato a Parigi, ma anche a tanti altri paesi africani come ad esempio il Camerun, il Sud Africa, l’Angola ed il Gabon. La stazione ferroviaria non è attualmente utilizzabile a causa dell’interruzione dei trasporti su rotaia nel paese, mentre mezzi di trasporto comodi e affascinanti sono i battelli fluviali, con i quali si può raggiungere in breve tempo Kinshasa, sull’altra sponda del fiume Congo. Considerando il netto miglioramento delle condizioni di sicurezza, in centro ci si può spostare a piedi, ma in alternativa non si hanno problemi a trovare un taxi che per pochi spiccioli vi condurrà dovunque vogliate.

Fonte foto, cortesia: The New York Times
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 Pubblicato da - 23 Aprile 2011 - © Riproduzione vietata

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