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Mompantero (Piemonte): cosa vedere nel piccolo comune della Val di Susa

Mompantero, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Mompantero dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Alle pendici del monte Rocciamelone soggiacciono le case strette l’una all’altra di Mompantero, paesello di 600 abitanti che rispecchia le principali caratteristiche urbano-territoriali proprie della Val di Susa in Piemonte. Le sue frazioni si distribuiscono lungo il corso del Cenischia, torrente che irriga quella porzione d’area spingendosi fino alle primissime alture della montagna.

Storia e cosa vedere

Il comune, attraverso ameni sentieri e strade facilmente percorribili, si collega a una trentina di borgate tappezzanti in vario modo un paesaggio alpino di grande respiro, e fra di esse ve ne sono alcune che meritano un’attenzione particolare come Tour e Trucco, menzionabili degnamente per piloni votivi risalenti al XV secolo o per la Cappella della Braida ricca di affreschi.

La terra d’insorgenza fu frequentata fin dall’era pre-romana, tant’è che numerosi incisioni rupestri e graffiti indicherebbero addirittura un’occupazione celtica. L’Acquedotto di Urbiano, recentemente sottoposto a restauro, è la testimonianza romana per antonomasia. Sulle ali del tempo si sorvolano i resti della Casaforte medievale allocata in frazione Trinità e la Fortificazione del Pampalù ascrivibile all’Ottocento.

Di recente memoria taluni fatti storici che hanno inciso notevolmente, uno di questi la battaglia combattuta nelle Grange Savine dalla Divisione partigiana “Stellina” contrapposta alle milizie nazifasciste il 26 agosto 1944. A ricordare lo scontro bellico il Memorial Stellina, gara internazionale di corsa molto suggestiva poiché disputata sui sentieri calcati dagli affiliati alla Resistenza nei duri anni della coercizione tedesca. Il Municipio, dal canto suo, offre un contributo di reminiscenza tramite il Museo della Resistenza ospitato in maniera permanente fra le sue mura.

Escursioni e trekking al Santuario

Monpantero ha il privilegio, bisogna dirlo, di trovarsi immerso in un patrimonio naturalistico pressoché immenso, al quale danno corpo eccellenze S.I.C. come l’oasi xero-termica e le sconfinate praterie del Rocciamelone, una cresta non ancora così inflazionata a livello turistico allorché relativamente incontaminata. Scenari mozzafiato aprono a escursioni meravigliose, ed è sempre il Rocciamelone a guadagnarsi un preponderante palcoscenico sfruttando un’altezza di 3.538 metri e una cima meta di pellegrinaggio in quanto base geografica della statua della Madonna delle Nevi, condotta in vetta dagli alpini nel lontano 1899. Connesso alla scultura da un punto di vista prettamente devozionale è il Santuario della Madonna del Rocciamelone in frazione Pietrastretta.

Tracciati escursionistici da non sottovalutare ve ne sono molti altri, il Sentiero dei Monaci, il Sentiero 2000 e infine il Sentiero dei Partigiani. Fra alpeggi e rifugi, le gite di gruppo organizzate risultano un’esperienza assolutamente da vivere, immersiva e senza rischi date le attrezzature messe a disposizione.

Eventi, sagre e manifestazioni

La natura fa sentire la propria voce al pari del richiamo emesso dal bagaglio tradizional-folkloristico del borgo, imperniato sullo storico Ballo dell’Orso celebrato puntualmente il primo weekend di febbraio in frazione Urbiano, in occasione della Festa patronale di Santa Brigida di Svezia.

Come arrivare a Mompantero

Da Torino prendere l’Autostrada A55/E64, imboccare poi l’A32/E70 continuando sulla SS 25 del Moncenisio fino a Mompantero; dalla stazione ferroviaria di Susa continuare il viaggio in autobus SADEM; l’aeroporto internazionale “Sandro Pertini” di Caselle Torinese è quello di riferimento.

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