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Saint-Lò (Francia): cosa vedere nella città della battaglia in Normandia

Saint-Lò, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Saint-Lò dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Su uno sperone roccioso che si eleva in uno dei territori obiettivamente più interessanti della Normandia sorge la cittadina francese di Saint-Lò, 20.000 abitanti all’incirca e innumerevoli emozioni suscitate dal paesaggio che ne contorna splendidamente il nucleo urbano.

La storia e le battaglie

Secondo alcuni documenti, pare che la località sia nata verso la metà del VIII secolo portando il nome del vescovo di Coutances, Saint-Laud. Si sviluppò in breve tempo come borgo fortificato che Carlo Magno dotò di imponenti mura difensive, cosa che tuttavia non dispensò il paese dall’essere saccheggiato dai Vichinghi nell’890. A sua volta la città non si scoraggiò, andò avanti e addirittura assurse a terza realtà economico-politica del ducato di Normandia, seconda solo a Rouen e Caen, nonché la più grande città del Canale della Manica dopo Cherbourg. Divenuto presidio lavorativo di numerosi artigiani e tessitori, dal 1275 al 1693 Saint-Lò poté battere moneta su concessione di Filippo III.

Durissimi colpi arrivarono dal coinvolgimento indiretto nella Guerra dei Cent’Anni e nelle guerre di religione che insanguinarono le terre di Francia, da cui derivarono occupazioni, incendi, distruzioni e passaggi di mano esproprianti. Ai cocenti drammi si aggiunsero i tumulti della Rivoluzione Francese e i bombardamenti alleati nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando questi luoghi, dopo il celebre sbarco in Normandia, furono teatro dell'Operazione Cobra condotta dagli alleati. Quasi completamente rasa al suolo e con un tragico computo di 500 vittime, Saint-Lò venne ricostruita intorno a quei monumenti che ancora oggi incredibilmente permangono recando una vivida testimonianza del passato.

Cosa vedere a Saint-Lo

A darne esempio in primis sono le mura carolinge, in parte demolite e in parte restaurate per poter resistere all’edacità del tempo. Appartenente al sistema di fortificazione è anche la Tour des Beaux Regards, che in italiano si traduce poeticamente con Torre dei Begli Sguardi; inoltre esiste la Tour de la Poudriére, ovvero Torre della Polveriera, ultima vestigia sopravvissuta della vecchia cittadella. A sostituzione dell’antica cappella del castello s’erge oggi la Chiesa di Notre-Dame, la quale possiede un pezzo d’arredo invidiabile, un coro ligneo realizzato in stile gotico.

Fino al XV secolo non fu possibile implementare le dimensioni dell’edificio a causa della scarsa disponibilità di spazio, ma successivamente a quell’epoca i lavori di ampliamento si sbloccarono dando vita alla costruzione delle navate e della torre meridionale a completamento del corpo di fabbrica. La facciata risultò quindi pienamente simmetrica grazie alla presenza di entrambe le torri dotate di guglie. Danneggiata come gran parte del novero monumentale durante il secondo conflitto mondiale, fu restaurata a partire dal 1974. Pregevoli il pulpito e la statua di Notre-Dame du Pilier.

La Chiesa abbaziale della Santa Croce venne consacrata ufficialmente nel 1202 e adesso si presenta reduce da numerosi rimaneggiamenti che ne hanno loro malgrado alterato l’estetica depauperandola di molteplici elementi primigeni. Si conservano ogni modo originali il portale e le prime campate, mentre non vi è più traccia degli ambienti conventuali, eccettuato il maneggio utilizzato come location di eventi musicali in salsa rock.

Per comprendere com’era Saint-Lò prima del 1944 occorre recarsi al Museo delle Belle Arti che dedica una speciale sezione alla storia cittadina, oltre a ospitare diverse collezioni d’arte, preziosi arazzi, dipinti di Géricault, Tiepolo e Gustave Doré e un’iscrizione romana risalente al III secolo d.C., il marbre de Thorigny. Entro confini comunali si trova l’Haras, centro ippico creato nel 1806 sotto Napoleone Bonaparte e contenente nel 1912 ben 422 stalloni. Oggi dimorano nelle stalle circa 80 esemplari equini.

Di certo non rappresenta il tipico monumento da visitare, ma alla vista l’Ospedale memoriale franco-americano lo sembrerebbe in qualità di struttura all'epoca avveniristica, realizzata dall’architetto Paul Nelson nel 1956 a spese esclusive degli Stati Uniti. Da vedere ancora la fattoria di Boisjugan in cui è inscritto il Musée du Bocage normand illustrante le tecniche d’allevamento bovino ed equino insieme alla più classica etnografia.

Più delle vere e proprie feste sono i mercati regionali a prendersi tutto il palcoscenico, occasioni per far conoscere e proporre in vendita le tipicità del territorio.

Come arrivare a Saint-Lò

L’aeroporto di Caen è ben collegato a Saint-Lò grazie a efficienti autobus extraurbani. Parigi si trova a poco più di 300 km da qui e per giungere da li si impiegano circa 3 ore e mezzo di viaggio

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