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Esposizioni Universali del passato: i monumenti simbolo da vedere ancora oggi

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1° immagine: Great Exhibition, Londra, Expo 1851 - Il Crystal Palace di Hyde Park ha visto svolgersi la prima esposizione universale del pianeta. Qui vediamo una stampa d'epoca, che mostra l'inaugurazione della fiera alla presenza della Regina Vittoria. Se l'Expo ha una origine è proprio questa che accese i riflettori su Londra, ben 164 anni fa! - © Everett Historical / Shutterstock.com



Se avessimo ancora le Lire come moneta, parleremmo di miliardi per quantificare lo sforzo economico che supporta l'allestimento delle Esposizioni Universali. Trattandosi di euro, il tono si abbassa a livello di milioni ma il senso non cambia. Le Fiere mondiali sono veri e propri motori in grado di attivare ingenti flussi di denaro sia in entrata, sia in uscita. Un tema attuale dato l'approssimarsi dell'inaugurazione dell'Expo 2015 a Milano.

A girare la chiave è stata la Francia, nel 1844, quando promosse a Parigi l'Esposizione industriale francese. Si trattò in realtà di una prova generale, estesa alla sola nazione.

Ad ampliare i confini ci pensò qualche anno più tardi il Regno Unito quando, nel 1851, organizzò nel palazzo di cristallo di Hyde Park a Londra il primo "Expo World", la "Grande Esposizione delle Opere dell'Industria di tutti i Popoli". The Great Exhibition, mamma di tutte le esposizioni mondiali, si è negli anni replicata, crescendo. Le nazioni che a rotazione hanno ospitato gli Expo universali, hanno costruito torri, infrastrutture, padiglioni, parchi. Alcuni di loro sono sopravvissuti al turbinio degli eventi che prima li hanno valorizzati e poi dimenticati, altri sono stati distrutti, altri ancora sono tornati alla loro dimensione originaria, diversi trasformati in qualcos'altro.

Il sito che nel Queens a New York City ha ospitato le fiere mondiali degli anni 1939/1940 e 1964/1965 oggi è un parco e si chiama Flushing Meadows. Stessa cosa per l'area destinata nel 1904 alla Louisiana Purchase Exposition a Sain Louis, trasformato nell'odierno Forest Park. In altri casi, interi padiglioni, realizzati appositamente per alloggiare gli espositori, sono stati trasferiti all'estero, completamente intatti. Il padiglione riservato al Cile nel corso della grande esposizione di Parigi del 1889, evento che motivò la costruzione della Tour Eiffel divenuta in seguito simbolo della città, si trova tutt'ora a Santiago del Cile e funziona, dopo la ristrutturazione avvenuta negli anni 1990 come sede del Museo Artequin.

Altri reperti dell'expo parigina del 1900 sono a Lima, dove il padiglione peruviano è stato trasformato nell'Accademia Militare di Storia, e a Laken vicino a Bruxelles, sito scelto da re Leopoldo del Belgio per ospitare la Torre giapponese di cui si era evidentemente invaghito.

L'elenco continua con tanti altri esempi, fino a coinvolgere addirittura Disneyland che ospita alcuni dei padiglioni dedicati a percorsi tematici ancora in funzione, realizzati per la Fiera Mondiale di New York del 1964, svoltasi in realtà l'anno successivo. L'idea di Disney era di realizzare una fiera mondiale permanente, sogno che ha trasposto nell'estensione del Walt Disney World Resort a Orlando in Florida, il parco a tema "Epcot" strutturato a padiglioni dedicati a tecnologia e riflessioni sul futuro.

Alcune strutture hanno invece resistito e oltre ad essere collocate nella stessa sede in cui hanno visto la luce, non hanno mai smesso di funzionare anche se con altre destinazioni. Nelle prossime pagine alcune delle strutture, eredità delle precedenti Esposizioni (Universali e non). Vediamone alcune.

Leggete anche il nostro articolo su cosa vedere all'Expo 2015.
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