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Lesotho: trekking tra le montagne pił belle dell'Africa

Lesotho, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Lesotho dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

  • Maseru la capitale
Il Lesotho è una piccola enclave straniera all'interno del Sudafrica; la sua superficie, di circa trentamila km quadrati, è di poco maggiore rispetto a quella di una media regione italiana. Qui da secoli abita il popolo basotho, che un tempo viveva di allevamento, agricoltura e commercio, fino a quando gli imprenditori bianchi prima e la difaqane poi (migrazione forzata ad opera del potente regno zulu), non costrinsero i basotho ad organizzarsi diversamente. Il leader indiscusso di questa popolazione fu Moshoeshoe, capace di riunire nel XVIII secolo la sua gente e di creare un forte regno dimostrando anche una certa abilità politica;egli offriva assistenza ai rifugiati della difaqane in cambio di aiuto per la difesa del proprio popolo. Analogamente, l'abilità nei rapporti con i missionari cristiani spinse questi ultimi ad abbracciare la sua causa nei confronti della nuova minaccia che incombeva sul territorio, vale a dire l'espansionismo britannico e boero.

Curiosamente, fu proprio l'alleanza con il governo coloniale britannico a permettere la nascita della nazione basotho dopo sanguinose guerre con i boeri olandesi quando infine l'Inghilterra, per salvaguardare i propri interessi, decise di annettere il Basotholand ai propri territori. Le vicissitudini che seguirono portarono, ormai già nel XX secolo, ad una situazione tale per cui con la creazione dell'Unione Sudafricana questa piccola regione non potesse farne parte in quanto protettorato inglese; soltanto nel 1966 il paese ottenne l'indipendenza e da allora, tra tensioni interne e colpi di stato, il Lesotho è giunto al terzo millennio con un grave deficit economico, rendendolo di fatto una delle nazioni più povere dell'Africa meridionale nonostante le miniere di diamanti che può vantare.

Chi decide di partire per un viaggio in questo paese è certamente un amante della natura e del trekking; qui la quasi totalità delle attrazioni è data infatti dagli altopiani selvaggi e dalle alte vette del territorio che oltrepassano ampiamente i 3000 metri di quota.
La stessa capitale Maseru è principalmente un ottimo punto d'appoggio logistico per organizzare al meglio le escursioni nella regione, perché di fatto in città non vi sono luoghi d'interesse turistico; nei suoi dintorni tuttavia si trovano alcuni siti storicamente rilevanti come quello di Ha Baroana, con le sue rappresentazioni rupestri o la simbolica collina di Thaba-Bhosiu, dove il leggendario Moshoeshoe fondò di fatto la nazione basotho; le belle località ricche di storia come Roma e Morija completano il quadro delle vicinanze di Maseru.

Nella zona settentrionale del paese, oltre a Teyateyaneng e Leribe -ottimi centri per fare sensazionali acquisti di artigianato locale- ci si può dedicare alle escursioni nel Ts'ehlanyane National Park, come ad esempio percorrere uno dei sentieri all'interno del parco o cimentarsi nell'impegnativo trekking che da qui si spinge fino alla Bokong Nature Reserve. In quest'ultimo luogo in particolare lo scenario è altamente suggestivo, così come la fauna che lo abita; imperdibile, tra le altre cose, è anche la grande cascata vicina al centro visitatori.

Sempre in tema, ma spostandosi nel centro del Lesotho, partendo da Semonkong -piccola cittadina tra le montagne del Thaba Putsoa- non ci si può far scappare l'occasione di avventurarsi in un breve trekking con destinazione Maletsunyane Falls, cascate alte 204 metri e particolarmente spettacolari durante i mesi estivi, o nel più lungo trekking alle Ketane Falls, distanti un giorno di marcia da Semonkong, alte “solo” 122 metri ma altrettanto suggestive.
Non lontano da qui, Melalea è un tradizionale villaggio di montagna nelle cui vicinanze si possono ammirare alcune splendide pitture rupestri san; sulla strada che conduce al villaggio si trovano le Gates of Paradise Pass, dove un cartello impone quasi ai viaggiatori di fermarsi per contemplare una delle porte del Paradiso. Anche a Melalea l'attività migliore che si possa intraprendere è quella di un trekking di alcuni giorni verso le cascate Ribaneng e Ketane.

Le escursioni a piedi sono un ottimo modo per esplorare anche il Sehlabathebe National Park, il primo parco nazionale del paese nella zona centro-orientale del Lesotho, purtroppo spesso ignorato in quanto molto remoto; qui il territorio è estremamente selvaggio e anche il pernottamento non è propriamente confortevole: chi intendesse sobbarcarsi il tragitto fino al parco, dovrebbe organizzarsi al meglio anche per ciò che concerne i viveri e l'equipaggiamento per il campeggio libero, poiché le strutture sono pressoché inesistenti.
Per concludere l'avventura in Lesotho non c'è luogo migliore del Sani Top, sulla catena del Drakensberg, all'estremità orientale del paese. Qui sorge il Sani Top Chalet, il pub più alto dell'intera Africa, a 2847 metri sul livello del mare; il panorama che si apre davanti agli occhi del viaggiatore che giunge fin quassù è semplicemente unico. Il passo è raggiungibile con un fuoristrada (per chi fosse provvisto di un mezzo proprio) o con un minibus taxi in servizio tra Mokhotlong e Underberg (Sudafrica); chi giunge fino al Sani Top non può certamente rinunciare ad uno dei suggestivi trekking sulle montagne della catena montuosa, come il celebre Thabana-Ntleyana, che con i suoi quasi 3500 metri di quota è la vetta più alta di questa zona d'Africa.

Il Lesotho è collegato al mondo per via aerea principalmente tramite il Moshoeshoe International Airport, a circa 20 dalla capitale Maseru; qui giungono voli soprattutto -se non esclusivamente- da Johannesburg. I posti di confine tra Lesotho e Sudafrica sono numerosi e facilmente attraversabili per i cittadini italiani, che ottengono gratuitamente il permesso d'ingresso al proprio arrivo nella piccola enclave, ricordando però di presentare un passaporto avente validità residua di almeno sei mesi. Di norma questo consente una permanenza nel paese per 15 giorni, ma su richiesta tale concessione può essere prolungata senza problemi.
I trasporti nazionali sono generalmente affidati agli autobus ed ai minibus, le cui tratte e tariffe sono verificabili solamente sul posto.
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 Pubblicato da - 13 Gennaio 2012 - © Riproduzione vietata

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