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Cornaredo (Lombardia): visita al comune della cittą metropolitana di Milano

Cornaredo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cornaredo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Fino al 28 marzo 2017 Cornaredo era una cittadina come tante nell’hinterland provinciale di Milano, poi tutto è cambiato con Tulipani Italiani, un vasto campo che, in virtù di 350.000 bulbi e 312 varietà diverse di tulipani, è divenuto un’attrattiva unica nel suo genere: la particolarità sta nel suo essere un giardino you pick, tale per cui i turisti in visita possono senza alcun divieto cogliere un fiore per portarlo con sé in ricordo dell’esperienza vissuta tra i colori e i profumi di quell’eden incantato. Tutto si deve all’iniziativa degli agricoltori orange Edwin e Nitsuhe, che in questo modo hanno creato qualcosa di incredibile, un’eccezionale propiziazione della primavera mai tanto bella a Cornaredo.

Storia

È così che una quasi anonima cittadina ha finalmente potuto fare sfoggio di un patrimonio rimasto fino a un anno fa nascosto seppur ricco e generoso. Questa ritrovata cenerentola della Lombardia oggi fa grande eco e la sua storia antica sta divenendo finalmente di dominio pubblico. Sulla fondazione del borgo sono stati condotti numerosi studi e pare che addirittura un villaggio a vocazione agricola esistesse dal III secolo a.C. ma la citazione vera e propria in documenti ufficiali risale all’894 d.C. Cornaredo si ritrovò a convivere nel territorio insieme al suo nucleo antico, cioè San Pietro dell’Olmo, e ciascuno dei centri ruotava intorno alla propria istituzione religiosa, rispettivamente l’Abbazia di Sant’Ambrogio e la Canonica Francese.

L’aggregazione in comune unico avvenne nel 1542 e proprio nel Rinascimento la cittadina si ritrovò tra le mani di molte influenti casate, i Della Torre, i Visconti e i Balbi. Serbelloni (di cui si conservano gli omonimi magazzini utilizzati allora per depositare grano, vino e derrate alimentari in generale) e Dugnani (si ricordano per il bel palazzo le cui maggiori modifiche vennero commissionate da Gerolamo Dugnani) decaddero con la venuta di Napoleone Bonaparte e Cornaredo sembrava destinata a subire gli eventi dell’occupazione, almeno finché non si incaricò di risollevarne le sorti Andrea Ponti, colui al quale ancora oggi i cornaredesi sono estremamente grati per aver dato un notevole impulso all’economia locale stimolando la crescita dei vari comparti di produzione, un’opera proseguita con dedizione dal figlio Ettore. I Ponti, per la cronaca, furono gli ultimi proprietari dell’odierno Palazzo Municipale, ch’è sede amministrativa dal 1929.

Cosa vedere a Cornaredo

Cornaredo offre uno scenario fantastico tassellato meravigliosamente di monumenti eretti nell’arco di una storia lunga, vivace e sempre prodiga di sorprese. Fra i primi significativi tasselli figura la Parrocchiale dei Santi Apostoli Giacomo e Filippo, d’impianto medievale e ricostruita da cima a fondo nell’Ottocento rispettandone fedelmente la struttura primigenia. Neoclassica nell’aspetto, sorge affacciata su Piazza della Libertà, si mostra opulenta in termini di arredi sacri e decorazioni ma si tiene in gran conto il suo appariscente campanile nella cui cella opera un concerto di 5 campane fuse nell’incipiente ‘900 dalla ditta Begozzi di Milano; l’orologio è ad automazione elettrica. Internamente alla chiesa si può notare il pregevole organo a canne del 1870, a trasmissione elettrica e con 61 note.

Frontalmente alla Parrocchiale risplende la minuta Chiesa di Sant’Apollinaire, la cui struttura palesa mattoni a vista, impianto a capanna e finestre bifore con rifinitura in cotto. La sua semplicità tipicamente medievale la ascrive alla corrente stilistica romanica. La Chiesa di Santa Croce in località Cascina Croce si rifà ai canonici modelli architettonici della prima metà del Novecento, risulta perciò molto meno affascinante rispetto alle colleghe antiche ma all’interno serba una venerata reliquia, vale a dire una scheggia della Santa Croce di Cristo, chiaro motivo di visita. L’essenzialità è una regole seguita anche dalla Cappella della Beata Vergine Immacolata, che coabita la frazione di San Pietro dell’Olmo insieme a un luogo sacro molto più complesso, la Parrocchiale di San Pietro dell'Olmo, che si affranca nettamente dalle usuali chiese di frazione risultando elaborata nella forma ed espressiva nei contenuti. Non si sa con precisione la data della sua erezione e nemmeno il periodo a grandi linee, si vocifera intorno al 1169 (citazione di papa Alessandro III) ma si presume si debba andare ancora oltre nel passato, forse all’VIII secolo.

Ricostruita nel ‘700, viene consacrata circa cento anni dopo: fanno sensazione il campanile di 12 metri (l’originale doveva arrivare a 15 secondo alcune stime) e il trittico di cappelle interne, dedicate rispettivamente alla Beata Vergine Maria, alla Beata Vergine del Rosario e a San Giovanni Battista. Di forme romaniche sono anche la Chiesa di San Rocco e l’Abbazia di San Pietro, la cui nascita si riconduce addirittura all’epoca longobarda ed è quindi una chiesa la cui ammirazione collettiva è d’obbligo, specialmente per gli appassionati di archeologica ecclesiastica.

A Cornaredo la nobiltà ha fatto il suo corso e restano vivide tracce rilevabili in molteplici tenute poi adattate ai tempi moderni ma sempre ammantate di un fascino molto particolare: sono queste la rinascimentale Villa Balossi, Villa Grandazzi Zoja, Villa Busca Dubini e Villa Gavazzi. Queste ultime tre, settecentesche, sono visitabili a San Pietro dell’Olmo.

Eventi, sagre e manifestazioni

La Festa Patronale di Cornaredo è di scena ogni anno il primo lunedì di settembre ed è in verità un insieme di eventi che precede e segue il giorno delegato alla processione della statua dell’Immacolata, la seconda dopo quella del Santissimo Sacramento soltanto 24 ore prima. Si racconta che di norma il lunedì della festa si prefigura sempre piovoso, almeno fino a quando il simulacro non esce dalla chiesa facendo cessare qualunque intemperie. Non ci credete? Lo scetticismo dilaga ma per fugare ogni dubbio fate un salto a Cornaredo e toccherete con mano come fece qualche millennio fa un certo San Tommaso con le stigmate di Gesù. Se non vi schioda il motivo mistico, provate a immaginarvi il profumo di una bella bistecca alla brace, servita durante la Sagra della Costata Fiorentina che si svolge fra maggio e giugno. Il Carnevale a febbraio è un’occasione di gioiosa aggregazione, altrettanto lo sono il Villaggio di Natale e i tradizionali mercatini.

Come arrivare a Cornaredo

Si arriva percorrendo l’Autostrada A4 Torino – Milano e uscendo a Rho per poi imboccare la SP 11 Padana Superiore; la stazione ferroviaria di Rho è collegata dagli autobus linea u431 e u433, categorizzate come autoguidovie; Milano Malpensa e Milano Linate sono gli aeroporti di riferimento.

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