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Ostana (Piemonte), la borgata ai piedi del Monviso

Ostana, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ostana dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Un vero e proprio mondo, piccolo di dimensioni ma sconfinato in quanto a tradizioni e atmosfere magiche: Ostana, inclusa nel club dei Borghi più belli d’Italia, non è certo una semplice cittadina del Piemonte, ma piuttosto una costellazione affascinante di borgate senza tempo, disseminate lungo il versante più assolato della Valle del Po e intrise di un profumo antico che fa sentire subito a casa. Gli abitanti del centro sono meno di cento, e l’ospitalità la si tocca con mano passeggiando per le viuzze acciottolate o partecipando a qualche festa paesana: Ostana, in provincia di Cuneo, coccola i visitatori come un villaggio incantato, abbagliandoli di verde o di bianco a seconda della stagione.

Membro della Comunità Montana Valli Po Bronda e Infernotto, la cittadella se ne sta incastonata tra i monti in una posizione panoramica mozzafiato, in attesa di essere scoperta con la dovuta tranquillità: visitare il borgo significa concedersi il tempo necessario, mettere da parte l’impazienza, e partire con il giusto equipaggiamento per una lunga passeggiata di villaggio in villaggio.

Lo scenario è magnifico, tra i migliori delle Alpi Cozie: Ostana si affaccia di fronte alla sagoma del Monviso, che con i suoi 3841 rappresenta il colosso più alto di questa zona dell’arco alpino. Eppure la mancanza di grandi comprensori sciistici e l’assenza di servizi per il turismo e la vita quotidiana hanno determinato, in passato, un rapido spopolamento di quest’area, rinata recentemente grazie a un’attenta opera di valorizzazione. Nel giro di pochi anni la cittadella ha cambiato volto: oggi si presenta come un affascinante esempio di centro abitato alpino, caratteristico con le sue case in pietra e legno, ma anche accogliente per chi desidera fuggire dal caos delle città e scoprire un paradiso di quiete.

Qui l’intervento dell’uomo ha saputo inserirsi con garbo tra le bellezze della natura: l’architettura utilizza materie semplici e naturali, tipiche della montagna, e all’estetica delle costruzioni corrisponde la loro funzionalità. Forni comuni, muretti a secco, strade acciottolate, cappelle e piloni votivi testimoniano la vita di un tempo, da riscoprire nel corso dell’escursione. Una passeggiata che può partire dal capoluogo di Ostana, Villa, sede municipale, da cui si arriva in breve tempo nella frazione Ciampagna, tra muri in pietra un po’ consumati dal tempo, aceri secolari e frassini slanciati. In estate la strada è agghindata da garofanini, che distribuiscono pennellate rosa sul ciglio.

Dopo Ciampagna, superando due piccoli torrenti, ci si addentra in una vegetazione caratteristica: qui crescono i maggiociondoli, ramoscelli che un tempo venivano posti sugli architravi delle stalle come portafortuna, ma non mancano altri larici e betulle e cespugli punteggiati di lamponi e mirtilli. Qualche agglomerato di case se ne sta lungo la strada per Bernardi e Sant’Antonio, altre località di Ostana: proprio Sant’Antonio, detta Miribrart nella parlata occitana locale, è forse la più suggestiva di tutte, con le abitazioni semplici ma dignitose addossate le une alle altre, i pascoli affacciati sul panorama grandioso e i valloni da vertigine. I muri delle case presentano le grosse pietre su cui un tempo era abitudine incidere la data di costruzione: alcune sono di inizio Ottocento, ma il nucleo abitato è molto più antico.

Nella chiesetta di San Bernardo ci si può fermare in raccoglimento, ad ammirare il pregevole affresco medievale, mentre sulla strada per San Nicolao si incontrano alcune tipiche ‘barme’, i rifugi di roccia che venivano usati come celle per la conservazione del latte o per il riparo dei bovini. Salendo verso le vette dei monti gli scorci si fanno sempre più sorprendenti: conquistata la Punta Sellassa, a 2036 metri di quota, si vede l’intera catena alpina col Monviso, il Rosa e il Cervino, mentre il profumo delle viole e i colori del trifoglio alpino inebriano i sensi.

Chi non è abbastanza allenato per intraprendere ore e ore di cammino può sempre passeggiare a bassa quota, tra una malga e un alpeggio, assaporando qua e là qualche delizia tipica locale e osservando la vita di montagna nella sua versione più autentica. In inverno, sulla Cima Ostanetta, ci si può dedicare allo scialpinismo o alle escursioni con le racchette da neve, mentre in estate si può scegliere tra svariati percorsi a tema, spostandosi tra malghe o pascoli, borgate o ‘meire’. In più Ostana è compresa in un ampio anello escursionistico, l’Orizzonte Monviso, che per oltre 50 km di lunghezza accompagna i turisti alla scoperta dei comuni dell’alta valle, a piedi o con l’aiuto della mountain bike.

Chi vuole documentarsi sulla storia e le tradizioni della zona può visitare, nei locali del vecchio palazzo comunale di Villa, il Museo Civico Etnografico ‘Ostana-Alta Valle Po’, con una bella collezione degli oggetti che venivano usati quotidianamente nell’ambiente montano di una volta: dagli utensili della cucina a quelli della stalla, tutto è corredato da immagini fotografiche e documenti esplicativi.

Anche la cucina e il calendario delle manifestazioni forniscono qualche indizio sulle atmosfere che si respirano a Ostana. La polenta di patate e grano saraceno è una delle ricette caratteristiche, servita ben calda e tagliata a fette con il classico filo, condita con formaggi, salsa di zucca o la famosa ‘salsa del giovedì’, fatta col latticino residuo dalla preparazione del burro, tradizionalmente preparato di giovedì per poi portarlo al mercato di Paesana il venerdì mattina.

Tra gli appuntamenti da non perdere c’è la festa del pane di La Ruà, che rappresenta un bel momento di socialità collettiva in cui si accende il vecchio forno a legna e si prepara il pane per tutti, dopo aver consumato il rituale del ‘farò’, fuoco propiziatorio per inaugurare le danze e i canti.

Per raggiungere Ostana si possono valutare diverse opzioni. Chi sceglie l’auto può percorree l’autostrada A6 Torino-Savona e uscire a Marenne, quindi proseguire sulla SS662 fino a Savigliano, poi Saluzzo, Revello, Sanfront, Paesana e Ostana. In alternativa si prende l’autostrada A55 Torino-Pinerolo e da qui si continua per Bricherasio, Bagnolo Piemonte, Barge, Paesana e Ostana. L a stazione ferroviaria più vicina è quella di Saluzzo da cui si può continuare in autobus, mentre l’aeroporto più vicino è quello di Torino, a un’ottantina di chilometri.

Il clima di Ostana è quello tipico della montagna, più rigido man mano che si sale di quota: in luglio, il mese più caldo, il valore medio è di circa 22°C, mentre in gennaio la media è di 1°C. Le piogge si concentrano soprattutto in primavera e in autunno, mentre le nevicate invernali sono piuttosto frequenti.
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 Pubblicato da - 01 Dicembre 2010 - © Riproduzione vietata

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