Krefeld (Germania): il castello di Linn e la visita alla cittą
Krefeld, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Krefeld dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La bella Krefeld si colloca nella Renania Settentrionale-Vestfalia, uno dei land più rappresentativi della Germania. È una città di esplicita concezione romana, ordinata, disciplinata e suddivisa in otto quartieri ritenuti tasselli storici da visitare uno per uno così da apprezzarne le varie peculiarità urbane.
Pare che Gellep sia stata la “sorgente” della fondazione di Krefeld, nominata Gelduba e inizialmente accampamento romano soggetto a rapida espansione. Lo sviluppo cittadino non ha conosciuto troppe soluzioni di continuità: alla morte di Guglielmo III d’Orange, la città già sufficientemente fortificata fu assorbita dalla Prussia nel 1702, sicché da tal momento si registrò la felice fioritura dell’industria tessile.
Prioritarie erano le lavorazioni del lino e della seta, quest’ultima portata avanti dalla famiglia von der Leyen, che ampliò il proprio raggio d’azione nel commercio delle stoffe pregiate rigorosamente “made in Krefeld” dando altresì un poderoso impulso al massiccio popolamento del centro, per il quale si dovette studiare un meticoloso piano di allargamento cittadino e l’incorporamento definitivo di tutti i quartieri.
Krefeld oggi si presenta coronata da folte aree boschive e paesaggi green, mentre all’interno si trovano per lo più parchi e giardini inglobati in un tessuto urbano arricchitosi soprattutto grazie a un’economia forte, basata come abbiamo detto sulla creazione e vendita di stoffe, tale per cui Krefeld è diventata per tutti la “Città del Velluto e della Seta”, o più semplicemente la “Città dei tessuti”, un prestigio mai tramontato e mantenuto in vita da sapienti artigiani omaggiati dalla statua Meister Ponzelar, raffigurante un tessitore di seta che porta sulla spalla un rotolo di stoffa. Questi indefessi mestieranti lavorano in fucine-laboratori compresi in un bagaglio di beni culturali imprescindibile.
Sembra dunque che Krefeld conservi intatto un solido cordone ombelicale che la lega al suo retaggio, quindi la tessitura permane irremovibile protagonista del panorama commerciale ma anche folcloristico, permeando in vero il calendario di eventi annuali (e non ci si scordi in primis di visitare in Andreasmarkt a Linn il Museo Tessile Tedesco con i suoi 25.000 pezzi esposti e l’annesso centro di ricerca specializzato nell’arte del restauro dei tessuti antichi): a settembre la presentazione delle collezioni autunno-inverno è l’occasione per vedere bellissime sfilate e spettacoli in una sorta di passerella a cielo aperto ch’è la più grande del mondo. Il celebre Mercato medievale del lino si svolge in due punti, ovvero nel centro storico e intorno alla fortezza di Linn: è questo il mercato dell’artigianato più in voga in Germania. Le manifestazioni attraggono turisti da tutto il globo ed essi ben sanno che ad attenderli ci sono chicche della gastronomia nostrana come i molluschi alla Renana e l’arrosto all’agro, pietanze accompagnate doverosamente dalla birra Altbier spillata e gustata fresca in ristoranti e birrerie arredate in stile ottocentesco.
Il viaggio alla scoperta di Krefeld include l’ammirazione di numerose vestigia architettoniche che esercitano encomiabile fascino, la stazione centrale di Krefeld con le sue decorazioni Art Nouveau (o per meglio dire Jugendstil), la settecentesca casa Leyental concepita come villa campestre e la casa Schönwasser con l’omonimo giardino botanico datato 1913, lo stesso anno in cui è sorto l’ippodromo per il galoppo nello Stadtwald. Altre abitazioni prestigiose si ritrovano per vie e rioni, ma altro risalto è dato al celeberrimo zoo di Krefeld che abbonda di animali esotici e alla residenza Sollbrüggen, elegante struttura a due piani immersa nel verde regale di un magnifico parco all’inglese.
Man mano che si indaga la zona periferica, si avvicendano i vari quartieri, ognuno con qualche lucida perla d’interesse. Prendiamo Fischeln, la cui Parrocchiale di San Clemens si compone di elementi di differente datazione: il corpo ecclesiastico risale a qualche anno prima del 1150, la torre in tufo al XII secolo, la navata centrale al XIV, la meridionale al XVII. La Parrocchiale di San Matthias a Hohenbudberg corrisponde alla chiesa più antica dell’abitato cittadino e all’interno custodisce pezzi preziosi, l’altare mariano tardogotico del Quattrocento, lo scrigno intagliato e il crocifisso ligneo tardo romanico. A Hüls trovano posto la Chiesa di San Cyriakus, il Monastero delle francescane trecentesco, il Convento di Santa Cecilia e i resti del Castello a Herrenweg, costruito intorno all’anno Mille.
Linn lo si è in parte visto, un quartiere ad alto tasso museale (tra tutti il Museo regionale del Niederrhein con reperti romani e franchi evinti dal castello di Gelduba) contraddistinto da mura ottimamente conservate, scorci pittoreschi, vecchie trattorie e un sottoborgo antico ospitante un maniero del XV secolo antistante il quale si trova il casino di caccia di Clemens August, Principe Elettore nel corso del ‘700. A Linn sorgono peraltro la Parrocchiale di Santa Margaretha, il Burgpark con i suoi sentieri da poter percorrere a piedi e il giardino panoramico coronante il casino di caccia del barone Cornelius. Nella Marktplatz di Uerdingen s’addensano le tradizionali Herbertzhauser, neoclassiche abitazioni con le tipiche inferriate a rosetta. Ecco successivamente la Chiesa di San Pietro, parrocchiale dal 1285, la torre a cinque piani del vecchio sistema fortificato e l’antico borgo arcivescovile.
Poco lontano dal quartiere ci si spinge fino a raggiungere il mulino Geis con i suoi vecchi strumenti da lavoro e la Haus Traar, ex sede del mitico Ordine dei Cavalieri Germanici come la Haus Rath, meno prestigiosa ma comunque significativa.
Storia
Questi quartieri erano in epoca medievale aree praticamente a sé stanti, in quanto Krefeld nel 1373 corrispondeva già a una città siffatta mentre alcune sue realtà come Linn e Uerdingen risultavano slegate poiché sotto altro dominio, nella fattispecie quello del Principe Elettore di Colonia.Pare che Gellep sia stata la “sorgente” della fondazione di Krefeld, nominata Gelduba e inizialmente accampamento romano soggetto a rapida espansione. Lo sviluppo cittadino non ha conosciuto troppe soluzioni di continuità: alla morte di Guglielmo III d’Orange, la città già sufficientemente fortificata fu assorbita dalla Prussia nel 1702, sicché da tal momento si registrò la felice fioritura dell’industria tessile.
Prioritarie erano le lavorazioni del lino e della seta, quest’ultima portata avanti dalla famiglia von der Leyen, che ampliò il proprio raggio d’azione nel commercio delle stoffe pregiate rigorosamente “made in Krefeld” dando altresì un poderoso impulso al massiccio popolamento del centro, per il quale si dovette studiare un meticoloso piano di allargamento cittadino e l’incorporamento definitivo di tutti i quartieri.
Cosa vedere a Krefeld
Fra di essi e in essi fioccarono edifici nati dal puro vezzo della casata imprenditrice, come ad esempio il Castello locale a Linn e la Flohsche Haus.Krefeld oggi si presenta coronata da folte aree boschive e paesaggi green, mentre all’interno si trovano per lo più parchi e giardini inglobati in un tessuto urbano arricchitosi soprattutto grazie a un’economia forte, basata come abbiamo detto sulla creazione e vendita di stoffe, tale per cui Krefeld è diventata per tutti la “Città del Velluto e della Seta”, o più semplicemente la “Città dei tessuti”, un prestigio mai tramontato e mantenuto in vita da sapienti artigiani omaggiati dalla statua Meister Ponzelar, raffigurante un tessitore di seta che porta sulla spalla un rotolo di stoffa. Questi indefessi mestieranti lavorano in fucine-laboratori compresi in un bagaglio di beni culturali imprescindibile.
Sembra dunque che Krefeld conservi intatto un solido cordone ombelicale che la lega al suo retaggio, quindi la tessitura permane irremovibile protagonista del panorama commerciale ma anche folcloristico, permeando in vero il calendario di eventi annuali (e non ci si scordi in primis di visitare in Andreasmarkt a Linn il Museo Tessile Tedesco con i suoi 25.000 pezzi esposti e l’annesso centro di ricerca specializzato nell’arte del restauro dei tessuti antichi): a settembre la presentazione delle collezioni autunno-inverno è l’occasione per vedere bellissime sfilate e spettacoli in una sorta di passerella a cielo aperto ch’è la più grande del mondo. Il celebre Mercato medievale del lino si svolge in due punti, ovvero nel centro storico e intorno alla fortezza di Linn: è questo il mercato dell’artigianato più in voga in Germania. Le manifestazioni attraggono turisti da tutto il globo ed essi ben sanno che ad attenderli ci sono chicche della gastronomia nostrana come i molluschi alla Renana e l’arrosto all’agro, pietanze accompagnate doverosamente dalla birra Altbier spillata e gustata fresca in ristoranti e birrerie arredate in stile ottocentesco.
Il viaggio alla scoperta di Krefeld include l’ammirazione di numerose vestigia architettoniche che esercitano encomiabile fascino, la stazione centrale di Krefeld con le sue decorazioni Art Nouveau (o per meglio dire Jugendstil), la settecentesca casa Leyental concepita come villa campestre e la casa Schönwasser con l’omonimo giardino botanico datato 1913, lo stesso anno in cui è sorto l’ippodromo per il galoppo nello Stadtwald. Altre abitazioni prestigiose si ritrovano per vie e rioni, ma altro risalto è dato al celeberrimo zoo di Krefeld che abbonda di animali esotici e alla residenza Sollbrüggen, elegante struttura a due piani immersa nel verde regale di un magnifico parco all’inglese.
Man mano che si indaga la zona periferica, si avvicendano i vari quartieri, ognuno con qualche lucida perla d’interesse. Prendiamo Fischeln, la cui Parrocchiale di San Clemens si compone di elementi di differente datazione: il corpo ecclesiastico risale a qualche anno prima del 1150, la torre in tufo al XII secolo, la navata centrale al XIV, la meridionale al XVII. La Parrocchiale di San Matthias a Hohenbudberg corrisponde alla chiesa più antica dell’abitato cittadino e all’interno custodisce pezzi preziosi, l’altare mariano tardogotico del Quattrocento, lo scrigno intagliato e il crocifisso ligneo tardo romanico. A Hüls trovano posto la Chiesa di San Cyriakus, il Monastero delle francescane trecentesco, il Convento di Santa Cecilia e i resti del Castello a Herrenweg, costruito intorno all’anno Mille.
Linn lo si è in parte visto, un quartiere ad alto tasso museale (tra tutti il Museo regionale del Niederrhein con reperti romani e franchi evinti dal castello di Gelduba) contraddistinto da mura ottimamente conservate, scorci pittoreschi, vecchie trattorie e un sottoborgo antico ospitante un maniero del XV secolo antistante il quale si trova il casino di caccia di Clemens August, Principe Elettore nel corso del ‘700. A Linn sorgono peraltro la Parrocchiale di Santa Margaretha, il Burgpark con i suoi sentieri da poter percorrere a piedi e il giardino panoramico coronante il casino di caccia del barone Cornelius. Nella Marktplatz di Uerdingen s’addensano le tradizionali Herbertzhauser, neoclassiche abitazioni con le tipiche inferriate a rosetta. Ecco successivamente la Chiesa di San Pietro, parrocchiale dal 1285, la torre a cinque piani del vecchio sistema fortificato e l’antico borgo arcivescovile.
Poco lontano dal quartiere ci si spinge fino a raggiungere il mulino Geis con i suoi vecchi strumenti da lavoro e la Haus Traar, ex sede del mitico Ordine dei Cavalieri Germanici come la Haus Rath, meno prestigiosa ma comunque significativa.