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Itinerario per visitare Pavia in un weekend

Una gita non lontana da Milano o Torino, ideale per uno short o long weekend è l’incantevole Pavia, che unisce alle sue bellezze storiche e culturali, anche itinerari gourmet per gli appassionati di enogastronomia, visite fra città e campagna lungo i percorsi di fede e le vie dell'acqua, e poi offre originali e romantiche passeggiate in Vespa oppure itinerari ricchi di chicche e curiosità per gli appasionati degli aneddoti e dei personaggi celebri.

Gli scorci sul Ticino


Il simbolo della città è il Ponte Coperto, che secondo la leggenda fu costruito dal diavolo in una sola notte in cambio dell’anima della prima persona che l’avesse attraversato per prima: oggi come ieri il celebre ponte unisce il centro storico all’antico quartiere di pescatori, lavandaie e contrabbandieri noto come Borgo Ticino (il Burgh, nel dialetto locale). Costeggiando il Lungoticino, si nota l’ex idroscalo (dove un tempo atterravano gli idrovolanti della linea Milano-Pavia, in attesa di un grosso progetto di riqualifica che lo riporterà all’antico splendore) e un barcone-ristorante da cui godere di una suggestiva prospettiva soprattutto all’ora del tramonto.

Camminando per le vie e spostandosi verso il Naviglio Pavese si scoprirà che esso rappresenta la realizzazione del sogno dei Visconti degli Sforza, che hanno voluto collegare Milano e Pavia, le perle del ducato, attraverso una via d’acqua in cui Leonardo lavorò progettando le grandiose chiuse, i salti d’acqua e i graziosi ponti in stile liberty.

Ma i più curiosi si stupiranno di sapere che un altro genio è legato alla storia di Pavia e del suo Naviglio: infatti in un palazzo oggi sede di uffici e centri medici, che si affaccia sulla chiusa di viale Partigiani, nell’Ottocento esisteva la centrale idroelettrica gestita niente meno che dalla famiglia Einstein, dai genitori e dagli zii del grande scienziato che per due anni, da adolescente, trascorse le estati a Pavia, intrufolandosi alle lezioni universitarie, ma anche nuotando proprio nel Ticino, camminando in campagna e persino vendemmiando sulle colline dell’Oltrepò Pavese. A Pavia il giovane Albert trovò anche l’amore adolescenziale e conservando un ricordo positivo indelebile della città, come testimoniano le sue numerose lettere e scritti.

Le romantiche gite con Vacanze Pavesi e i nuovi Wine Tour


Chi visita Pavia non può limitarsi al suo centro per comprenderne appieno la storia e la grandiosità: le sponde del Ticino e del Naviglio Pavese sono ideali per partire lungo un itinerario speciale che segue le vie d’acqua e le tracce lasciate dai geni che in città hanno operato e vissuto. E così leggende, personaggi storici, scienziati, tradizioni e natura si mescolano e sono temi perfetti per curiosi che vogliono partire alla scoperta di itinerari curiosi e originali. Così nascono le idee di viaggio di Vacanze Pavesi, piccolo tour operator che organizza gite romantiche grazie al simbolo della Dolce vita, la Vespa, la due ruote italiana più apprezzata dalle coppie e dagli amici che potranno saltare in sella e vivere un’esperienza in assoluta libertà attraverso le incontaminate colline dell’Oltrepò e il vasto territorio dell’antica capitale longobarda. Per rendere l’esperienza Vacanze Pavesi ancora più unica è possibile condividere il viaggio (o parte di esso) con un esperto conoscitore del territorio e delle sue storie chiacchierando in italiano, ma anche inglese, spagnolo o francese, ascoltando tradizioni e leggende, assaggiando vini e specialità enogastronomiche, per alcune ore.

Come funziona? Le proposte comprendono l’uso di una Vespa 125 senza marce e con caschi, l’assicurazione e chilometri illimitati, un caffè e dolcetto di benvenuto al ritiro dei veicoli e per chi si fida del pacchetto completo anche un cestino da picnic, che include plaid-tovaglia, riempito con delizie del territorio, da assaporare in compagnia di una guida turistica in Vespa al seguito, ma possono essere inclusi anche i pernottamenti in strutture convenzionate, visite guidate di cantine e la visita alla imperdibile Certosa di Pavia. L’incontro con la guida Vacanze Pavesi e The Original History Walks) si fa presso Il Girasole di Travacò (via Darwin 5, località Frua di Travacò Siccomario), poi si può partire per il tour fra la città e i dintorni, fino al momento del picnic che si può fare sul prato nei pressi della località Santa Sofia, non lontano dalla “falesia di Leonardo”, un luogo assolutamente inaspettato e di ispirazione: qui dalla terrazza della piccola chiesetta (costruita secondo la leggenda da Carlo Magno in onore appunto di santa Sofia per fornire un luogo di preghiera alla moglie Ildegarde, che era incinta), si apre il panorama sul fiume Po che forma un canyon, nella stessa area in cui pare che Leonardo sperimentasse i suoi manufatti per il volo. Dopo il pic-nic la gita continua alla volta della Certosa. Prenotazioni e tariffe (a partire da 60€ per 2 persone).

Fra le nuove proposte Vacanze Pavesi consiglia 5 Original Wine Tours, prenotabili per ogni giorno della settimana, tramite i quali gli ospiti potranno conoscere i vini dell’Oltrepò in una chiave fresca e rinnovata: ogni percorso è incentrato su una zona di produzione differente collegata a periodi ed eventi storici, da come nacque la parola “Oltrepò” all’importanza della spumantistica e dei vini del territorio a livello nazionale, con tappe alla portata di principianti, ma soprattutto pensate per esperti in cerca di stimoli e nuove esperienze vinicole italiane.

Da non perdere a Pavia in un weekend

Il Castello Visconteo e i percorsi legati al Regno dei Longobardi


Imponente, ben conservato con sale affrescate, oggi sede dei Musei Civici che organizzano sempre interessanti mostre temporanee, il Castello Visconteo fu costruito da Galeazzo Visconti tra il 1360 e il 1365 ed è considerato fra i più importanti esempi di architettura tardogotica lombarda.
Gli appassionati di arte e storia non perdano i numerosi siti e gli aneddoti legati all’epoca, in cui la città fu la capitale dei Longobardi: qui da non perdere c’è un capolavoro gotico, ovvero l’Arca di Sant’Agostino nella Basilica di San Pietro in Ciel d’oro, con la tomba del santo ma anche del re longobardo Liutprando o la Chiesa di San Michele Maggiore, in cui fu incoronato Federico Barbarossa. Degna di nota anche la Basilica di San Teodoro, con splendidi affreschi cinquecenteschi.

Università Degli Studi Di Pavia


Non solo Einstein, ma molti altri personaggi famosi hanno attraversato i cortili dell’Università e lasciato testimonianze importanti in campo scientifico, artistico e letterario: da Volta a Golgi, passando per Spallanzani, Foscolo o Petrarca. Il Museo della storia dell’università raccoglie rari reperti legati agli studi di questi studenti divenuti famosi e chi ha voglia di riascoltare le loro memorie può prenotare una delle The Original History Walks, per lasciarsi guidare in modo inedito e curioso, lungo le strade del centro, svelando angoli e aneddoti spesso sconosciuti.

La Certosa di Pavia


Nota anche come Gratiarum Carthusia - Monastero di Santa Maria delle Grazie, la Certosa di Pavia è un complesso monumentale che comprende un monastero e un santuario venerato e visitato ogni anno da centinaia di migliaia di pellegrini. Costruita alla fine del XIV secolo per volere del signore di Milano Gian Galeazzo Visconti, la Certosa fu originariamente affidata alla comunità certosina, poi a quella cistercense e a quella benedettina, ma dopo l'unità d'Italia fu dichiarata nel 1866 monumento nazionale e acquisita tra le proprietà dello Stato italiano, così come i beni artistici ed ecclesiastici in essa contenuti. Dal 1968 ospita una piccola comunità monastica cistercense, che anima la vita nei chiostri con la preghiera, le visite guidate e la produzione di liquori, tisane e prodotti a base delle erbe aromatiche, venduti nella piccola bottega.

Non solo Leonardo 500: gite a tema Leonardo


L’Assessorato al Turismo del Comune di Pavia organizza itinerari dedicati alle “tracce di un genio in città”: non potevano mancare i tour dedicati a Leonardo a Pavia, nell’anno in cui ricorrono i 500 anni dalla morte del maestro fiorentino con eventi a lui dedicati da ottobre 2019 a marzo 2020, come camminate lungo la famosa Via Francigena che attraversa la città.
Info su ViviPavia: Via del Comune 18, Tel. +39 0382.399790

Pavia fuoriporta: castagne e passeggiate all'Eremo di Sant’Alberto di Butrio


Gli appassionati dei cammini di fede, ma anche degli itinerari naturali a tema storico non manchino la salita al grazioso Eremo di sant'Alberto di Butrio, per una gita nella gita, fra verdi castagneti e querce ombrose, disseminate in un itinerario adatto a tutta la famiglia. Qui troverete un’interessante Chiesa-monastero con chiostro e pozzo, che ha origini sul dal 1030, epoca in cui l’eremita, poi divenuto Sant’Alberto, iniziò la sua vita in preghiera e solitudine. Di grande pregio sono le cappelle quattrocentesche affrescate che raccontano la vita dei Santi e passi molto famosi delle Sacre scritture. Il monastero nei secoli iniziò a ospitare molti frati che si unirono alla regola benedettina e divenne meta di religiosi e fedeli, ma anche di illustri personaggi giunti in preghiera, fra i quali si annoverano anche il Federico Barbarossa e persino Dante Alighieri. Oggi i pellegrini di tutte le età amano passeggiare lungo i sentieri adiacenti al monastero, soffermarsi nelle aree verdi attrezzate per il pic-nic e conoscere la storia più recente di frate Ave Maria, che visse nell'eremo fino al 1964, sebbene completamente cieco e spesso solo, con le regole di penitenza e preghiera davvero uniche. Chi vuole può assistere alla messa della domenica alle ore 10.30, poi fermarsi al negozietto per acquistare miele e caramelle artigianali realizzate dai pochi frati che così si guadagnano qualche offerta.

Dove mangiare: zuppa pavese, piatti della tradizione e agriturismo


Chi vuole assaggiare la tradizionale e semplice zuppa alla pavese, riconosciuta nel 2015 dalla Regione Lombardia come piatto storico, può farlo alla Locanda del Carmine, a due passi dall’omonima e monumentale chiesa, dove la cucina alterna antiche preparazioni storiche e piatti gourmet.
Gli appassionati di locande storiche dove il gusto è sempre protagonista non perdano i gustosi piatti de Il Cupolone, in via Riboldi 2, osteria esistente fin dal 1862, dove si servirono personaggi illustri come D’Annunzio e la Duse, Giuseppe Verdi o la Regina Elena: da non perdere il risotto alla zucca e gorgonzola, i taglieri di salumi e formaggi, da accompagnare ai vini dell'Oltrepò.
Chi visita la verde frazione di Borgo Priolo, non lontano dall’Eremo di Sant’Alberto di Budrio può trascorrere un pranzo goloso all’interno dell’Azienda agrituristica Torrazzetta, della simpatica Famiglia Fiori, che nasce all’interno di un’antica cascina divenuta fattoria e con una cucina che merita la sosta, dove oltre ai salumi e formaggi di produzione propria, ci sono i primi fatti in casa e le carni a chilometro zero, cucinate secondo la tradizione, che si abbinano ottimi vini e spumanti che l’azienda produce da oltre 35 anni. L’azienda dispone anche di 35 camere, con piscina, parco animali, campi per lo sport e un angolo con la vendita di prodotti, inoltre offre pranzi e cene tutto l’anno dedicati alle maggiori festività, da Natale a San Valentino, passando per la festa dell’oca e delle castagne o a quella del vino novello (Loc.Torrazzetta 1, 27040 Borgo Priolo)

Dove dormire


Chi predilige il relax della campagna, ma con stile e cerca un B&B tranquillo, ma elegante dove non manca lo charme di una villetta racchiusa nel verde, che comprende una graziosa piscina e un silenzioso giardino, non dimentichi il Relais Torre dei Torti (via Torre dei Torti 16), in località Cava Manara: qui la colazione è un vero e proprio rito, servito nella veranda o nel cortile interno, a base di un buffet dolce e salato, con torte della casa, pane e succhi di frutta fresca, caffè e cappuccini, disposti sulla tavola fra i fiori freschi, proposti con un servizio cortese e in bella mostra su piatti e bicchieri dallo stile shabby chic.
Un bed and breakfast con la vista sul Duomo è il luogo ideale per dormire nel centro storico: si chiama Le Stanze del Cardinale (in via Riboldi 46) e i suoi arredi mescolano l’arte contemporanea alla dimora storica, ma con prezzi accessibili.
Chi aspira al lusso può prenotare invece nella Guesthouse Galleria Arnaboldi, in Piazza del Lino 11, e sentirsi coccolato e riverito in uno degli angoli più belli della città, ovvero fra le mura del piano nobile della storica galleria di fine Ottocento (con suite a partire da 140€).
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