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Il Duomo di Siracusa, visita all'ex tempio di Atena

Conosciuta come la cattedrale della Natività di Maria Santissima, anticamente questa costruzione era un tempio greco, ed oggi è il centro architettonico e religioso dell'Isola di ortigia nel cuore cittadino.

Gioiello architettonico del barocco siciliano, il duomo di Siracusa, dedicato alla Natività di Maria Santissima, sorge nel cuore dell’isola di Ortigia: con i suoi 2400 anni di storia è luogo simbolo della religiosità cittadina oltre che patrimonio dell’umanità protetto dall’Unesco.

Statue, reliquie e spoglie di martiri e santi siracusani sono custodite all’interno dell’edificio sacro che alterna allo stile tipico greco-siceliota quello risalente all’epoca medievale: la cattedrale incorpora infatti il più importante tempio sacro dorico dedicato alla dea Atena (o Minerva) trasformato in chiesa con l’avvento del cristianesimo.

Breve storia dellla cattedrale

Dell’antica costruzione greca, voluta da Gelone, tiranno della città di Siracusa, nel 480 a.C., come ringraziamento per la vittoria conquistata a Imera nella battaglia contro i cartaginesi, si possono ancora ammirare le colonne del peristilio e alcune parti delle mura della cella. Fu nel VI° secolo d.C. che queste ultime vennero inglobate alla chiesa bizantina che andò a sovrapporsi alla struttura originaria del tempio greco. Il risultato fu una basilica cristiana a tre navate consacrata alla Vergine Maria talmente suggestiva che il vescovo Zosimo nel VII° secolo vi trasferì la sede della cattedrale spostandola dalla basilica di San Giovanni alle Catacombe. Adibita a moschea sotto la dominazione araba, tornò al culto cristiano con i normanni: proprio in quel periodo fu costruita la nuova facciata e innalzate le pareti della navata centrale per aprirvi ampie finestre e illuminarne meglio l’interno. Di grande pregio è la pavimentazione in marmo policromo del Quattrocento con lo stemma della città di Siracusa al centro.

Nel 1693 un terremoto distrusse la facciata normanna così come la torre campanaria che non venne mai più ricostruita; gli interventi di restauro che ne seguirono furono l’occasione per abbellire l’interno dell’edificio sacro e costruire una nuova facciata nella prima metà del Settecento. A dirigere i lavori fu l’architetto Andrea Palma con gli scultori Giuseppe Ferrara e Giovan Battista Alminara e il pittore Pompeo Picherali: il risultato fu un prospetto frontale ricco di decorazioni considerato la più alta espressione di barocco di tutta la città di Siracusa.

Arrivando in piazza Duomo da una delle vie laterali l’immagine che si ha della cattedrale è quella di un insieme di morbide linee barocche che ben si sposano con le immense colonne doriche del tempio greco. Una gradinata fiancheggiata dalle statue in marmo degli apostoli Pietro e Paolo, opere dello scultore Ignazio Marabiti, caratterizza il sagrato; la facciata frontale presenta colonne con il capitello corinzio, il frontone con lo stemma reale con l’aquila e nella parte superiore, all’interno di una nicchia, la statua della Vergine (che i siracusani chiamano “Maronna ro Pileri”). Sempre del Marabiti, in alto, sono le sculture di San Marciano, primo vescovo di Siracusa, e di Santa Lucia, patrona della città.

Interno del Duomo di Ortigia

L’interno del duomo, nella navata destra, è un susseguirsi di cappelle con marmi e stucchi barocchi siciliani a iniziare da quella del Battistero che custodisce un grande vaso battesimale (da questo deriva il suo nome) di epoca greca trovato nelle catacombe di San Giovanni. Poi ci sono quelle di Santa Lucia e del SS. Sacramento, la prima con le reliquie della patrona cittadina e la seconda con un elegante ciborio eucaristico opera di Luigi Vanvitelli e gli affreschi del messinese Agostino Scilla sull’Antico Testamento. In fondo si trova invece la cappella del Santissimo Crocifisso (per realizzarla vennero distrutte la vecchia abside bizantina e tre colonne del tempio greco) con i monumenti sepolcrali dei vescovi di Siracusa e un dipinto di San Zosimo attribuito ad Antonello da Messina.

La navata sinistra è caratterizzata invece da statue e dalla cappella della Madonna della Neve, ricostruita in parte nel 1910. Numerose sono poi le opere scultoree dei Gagini, quadri su legno e su tela del periodo bizantino, un coro in noce del Quattrocento, un importante organo e la cantoria in legno dorato con ornamenti in stile corinzio, anch’essi risalenti al Quattrocento.

La navata centrale è ricoperta da un soffitto ligneo del Cinquecento con travature scoperte mentre il pavimento, in marmo, fu realizzato per volere del vescovo Bellomo nel 1444. I bei lampadari in ferro battuto sono del lombardo Alessandro Mazzucotelli; altrettanto preziosi sono i due pulpiti in stile medievale costruiti nel 1926 situati al fondo della navata centrale e il quadro seicentesco della Natività di Maria al centro dell’abside.

Il duomo di Siracusa possiede inoltre un concerto di sei campane con ruote a slancio fuse nel 1930 da Cesare Brighenti mentre nell’atrio della cattedrale, all’interno di due nicchie, vi sono le statue di San Luigi Bertrando e San Vincenzo Ferreri, due religiosi appartenenti all’ordine dei Domenicani. Dalla sagrestia si accede al Museo del Duomo dove sono custoditi preziosi oggetti sacri.

Informazioni utili, orari e prezzo biglietti della visita

Orario delle Sante Messe: da lunedì a sabato alle ore 8 e alle 19; domenica alle 8, alle 11.30 e alle 19. Durante la celebrazione delle funzioni liturgiche non sono consentite visite guidate.

Orario di apertura del duomo: da ottobre a marzo, 9/17.30; aprile, giugno e settembre dalle 9 alle 18.30; luglio e agosto, dalle 9 alle 19.

Ingresso: intero 2€; ridotto (gruppi scolastici, pellegrini) 1€; gratis per residenti, insegnanti, giornalisti, sacerdoti, tesserati ICOM, guide e accompagnatori turistici, portatori di disabilità con accompagnatore, under 13.

Indirizzo: piazza Duomo, 4 – 96100 Siracusa, recapiti telefonici +39 0931.1561472 e +39 0931.1621541, mail info@secretsi.it

Sito di riferimento www.secretsiracusa.it

 Pubblicato da il 16/04/2019 - 7.135 letture - ® Riproduzione vietata

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