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Monte Gellert, la cittadella di Budapest e la Statua della libertà

E' il punto panoramico più bello di Budapest: la collina di Gellert (Gellerthegy) domina il Danubio e la capitale dell'Ungheria e ospita la Cittadella.

Esteso fra il ponte Elisabetta e quello della Libertà s’innalza il monte Gellert, una delle sagome più caratteristiche di Budapest, situato sulla riva destra del Danubio. Per raggiungere a piedi questa collina che supera di poco i 235 metri d’altezza, ricoperta da boschi rigogliosi, si può attraversare l’Erzsebet Hid: provenendo da Pest si svolta a sinistra sino a una scala da cui ci si inerpica lungo i pendii del Gellerthegy. Un tempo, nel XIX° secolo, splendidi vigneti ne ricoprivano le pendici ma quasi tutte le piantagioni vennero distrutte dalla filossera.

Cenni di storia

Il vescovo Gellert, Gerardo in italiano, visse durante il regno di Stefano I°. Lasciato il monastero di Venezia, il religioso si recò in Ungheria su richiesta del sovrano per fare da precettore all’erede al trono, il principe Imre. La rivolta scoppiata dopo la morte di Stefano I° nel 1038 portò al martirio di Gellert che, secondo quando narrato, venne rinchiuso dentro una botte e fatto rotolare dall’alto del monte verso le acque del fiume. Canonizzato nel 1083, San Gellert è fra i più venerati di tutta Ungheria: la sua statua in bronzo, realizzata da Gyula Jankovits nel 1904, è stata collocata proprio sul luogo in cui avvenne il martirio, a metà della discesa, davanti a un peristilio in stile classico. Gellert è raffigurato intento a benedire la città: nella mano destra regge una croce mentre ai suoi piedi si trova un pagano convertito. Da qui si ammira un panorama suggestivo sia sulla città che sul Danubio.

La Cittadella di Budapest

Costruita nel 1851 per volere dell’imperatore Francesco Giuseppe, a difesa della sommità del monte vi è la Cittadella: allarmati dalla rivolta del 1848-49, gli austriaci vollero la realizzazione di questa struttura, nota anche come Bastiglia, per controllare la città. Lunga 220 metri e larga 60, la fortezza ha mura alte circa 4 metri. Dichiarata luogo d’interesse storico nel 1960, la fortezza ospita un bunker di tre piani le cui sale espongono statue di cera, che ricreano scene di un tempo, e numerose immagini di guerra.

Chi lo desidera può percorrere il percorso di ronda della Cittadella; anche da questo belvedere la vista è decisamente pittoresca e permette di raggiungere la città nonchè Pest (sulla riva opposta) mentre sulla sinistra, anche se in lontananza, si distingue l’isola Margherita, una delle grandi aree verdi cittadine. La fortezza chiude alle 19 e il prezzo d’ingresso si aggira sui 1200 HUF a persona (3,80€).

Monumento alla Liberazione (Statua della Libertà)

Maestoso e austero con il suo basamento in calcare, il monumento della Liberazione eretto nel 1947 s’innalza per 14 metri a ricordo di tutti i valorosi soldati dell’Armata Rossa che liberarono la città ungherese dall’occupazione della Germania nazista. La statua in bronzo, figura femminile che solleva fra le mani la palma della vittoria, si trova proprio in cima alla collina Gellert.

Le terme Gellert

Prendendo il sentiero che sulla sinistra costeggia la fortezza si raggiunge il parco del Giubileo inaugurato per il quarantesimo anniversario della rivoluzione d’ottobre: questo bel giardino dispone di sentieri ombreggiati, aiuole fiorite e prati verdi. Da qui un altro percorso scende sino ai bagni Gellert, vera e propria istituzione della capitale. Il complesso termale e alberghiero tra i più prestigiosi di Budapest, secondo solamente alle terme Szechenyi, si presenta con una splendida facciata in stile Secessione richiamando alla memoria l’epoca d’oro degli hotel di lusso.

Costituiti da due piscine miste e dai bagni propriamente detti, Gellert Gyogyfurdo hanno caratteristiche architettoniche di grande interesse ad iniziare dalle decorazioni in stile ‘900 che impreziosiscono la piscina coperta sormontata da una grande cupola di metallo e vetro e circondata da colonne tortili con motivi floreali. Altrettanto preziosi sono i rivestimenti dei bagni termali rivestiti da mosaici blu. Se si desidera una vista più ampia della facciata dell’hotel, costruito fra il 1916 e il 1918, la si può osservare dall’altro lato della piazza, sulla riva del Danubio.

Di fronte all’ingresso dei bagni una cancellata consente invece l’accesso a una grotta con graziose chiesette scavate nella roccia. Una di queste, la Sziklalapolna (cappella della Grotta), ospita l’aquila polacca e una copia della celebre Vergine nera del monastero di Jasna Gora a Czestochowa, in Polonia.

Se ad agosto siete nella capitale ungherese non perdetevi i giochi pirotecnici in programma il giorno 20: dal monte Gellert ogni anno in questa data vengono lanciati i fuochi d’artificio. Si tratta di una ricorrenza celebrata in tutto il paese durante la quale gli abitanti rendono omaggio a re Stefano I° (Santo Stefano), primo sovrano della nazione. Attorno alle 18, i cittadini iniziano ad accalcarsi lungo le rive del Danubio, soprattutto quella sinistra, verso Pest e i ponti. Alle 21 in punto le luci si spengono e la collina e il monumento della Liberazione si accendono per mezz’ora illuminati da una bella successione di immagini multicolore.

I ponti di Gellerthegy

Dopo aver visitato Gellerthegy, una sosta la meritano anche i due ponti che lo racchiudono: Szabadsag Hid, il ponte della Libertà, è uno dei più originali della capitale. Lungo 331 metri, è un bell’esempio di architettura metallica realizzato da tre ingegneri, Virgil Nagy, Aurel Czeklius e Janos Feketehazy. Battezzato ponte Francesco Giuseppe fu inaugurato nel 1896 dallo stesso imperatore e il nome attuale lo ottenne solo nel 1946 quando venne ricostruito. A ornare le quattro torrette che sormontano i piloni del ponte è il turul, un grande falco mitologico legato all’origine delle tribù magiare. Ad ogni estremità, sugli archi, si può invece ammirare lo stemma ungherese sovrastato dalla sacra corona.

L’altro ponte porta invece il nome di Elisabetta di Wittelsbach, la celebre Sissi, consorte di Francesco Giuseppe: questa struttura fu costruita fra il 1897 e il 1903 e per oltre vent’anni è stata la più lunga sospesa al mondo. L’aspetto odierno lo deve alla ricostruzione avvenuta nel 1964 dopo che i tedeschi lo fecero saltare in aria durante la Seconda Guerra Mondiale.

Come arrivare alla collina Gellert

La collina Gellerthegy può essere raggiunta con il bus (19, 47 e 49) da Gellert Square a Moricz Zsigmond Korter per poi procedere con il bus 27 che porta sino alla Cittadella (a piedi gli ultimi 250 metri da percorrere).

 Pubblicato da il 26/05/2017 - 18.083 letture - ® Riproduzione vietata

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