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L'isola Madre e il suo giardino botanico, la pił grande dell'arcipelago delle Borromee

Il giardino Botanico e il Palazzo Borromeo dell'Isola Madre sul Lago maggiore sono tra le attrazioni pił interessanti delle Isole Borromee.

L’isola Madre – chiamata in passato isola di San Vittore e poi isola Maggiore – è la più grande dell’arcipelago delle Borromee (ne fanno parte appunto l’isola Madre, l’isola Bella, l’isola dei Pescatori, l’isolino di San Giovanni e lo Scoglio della Malghera), forte di una larghezza di 220 metri e una lunghezza di 330.

Queste dimensioni fanno presupporre che la sua abitabilità fosse da privilegiare rispetto alle isole più piccole e che effettivamente essa fu la prima ad accogliere villeggianti e pescatori. Nel 1845 Flaubert la elevò così: “L’isola Madre. E’ il luogo più voluttuoso che abbia mai visto al mondo.” Come dargli torto: questo autentico gioiello cullato dalle acque del lago è assimilabile a una rigogliosa oasi galleggiante, una pietra di smeraldo fatta di vegetazione lussureggiante ed eccellenze botaniche racchiuse in quello scrigno rappresentato dai suoi raffinatissimi giardini.

L’intera area lacustre nasce e si sviluppa sotto il segno dei Borromeo, una casata importante e prestigiosa che nel 1502 si apprestò, attraverso la figura di Lancillotto Borromeo, a plasmare anche la bellezza dell’isola Madre. Nel 1542 cominciò a prendere forma la zona giardini e 40 anni dopo toccò al palazzo subire una trasformazione affidata da Renato I Borromeo al celeberrimo architetto Pellegrino Tibaldi. I lavori, susseguitisi nell’arco di più generazioni di professionisti, durarono fino alla fine del ‘700, quando finalmente l’isola acquisì una fisionomia degna del potenziale splendore cui essa era fin dalle origini destinata. Immane alla modernità, la “Madre delle isole” (gioco di parole per accentuarne il blasone estetico) approdò all’800 come una Venere di Botticelli, pacifica, ricca e propensa a essere ammirata, salvo essere ulteriormente fregiata dalla creazione delle serre e della cappella di famiglia.

Apoteosi isolana è rappresentata dal Palazzo Borromeo, sorto sui resti della chiesa con abside e pianta quadrata, aperto al pubblico nel 1978 quale attrattiva turistica di inverecondo appeal dato il nobilissimo lignaggio. In esso permangono stantii pregevoli dipinti di famiglia in armonia con porcellane e livree, arazzi e suggestivi letti a baldacchino, esponenti di vita cortese e aristocratiche genealogie riscontrabili specialmente nel XVI e XVII secolo.

Ambienti soavi e fastosi come il salotto veneziano – le cui pareti presentano decorazioni a trompe l’oeil – compongono un itinerario molto particolare che tocca anche la sezione dedicata ai teatrini delle marionette, fautori di spettacoli molto in voga presso la famiglia, che coinvolgeva amici e servitù.

Se l’isola Bella ci mostra un tipico giardino all’italiana, l’isola Madre si affida a stilemi coreografici intrinseci al giardino all’inglese, spazio verde di 8 ettari progettato su un primigenio agrumeto, a sua volta coltivato in una zona prestatasi dapprima alle esigenze di un frutteto e successivamente a quelle di un uliveto. Qui fioccano i tour dei visitatori, che non possono resistere agli ammiccamenti di numerose meraviglie vegetali e specie botaniche meritevoli di ammirazione, contemplate dalle comitive in passeggiata spensierata lungo i viali ombreggiati culminanti nei cannocchiali puntati sul panorama del lago.

Da menzionare la cosiddetta “scala dei morti”, così chiamata perché sorta in prossimità di un cimitero dismesso nei secoli. Negli ultimi decenni è stata impiantata una collezione di Wisteria, comunemente detta glicine, una pianta rampicante in grado di avvolgersi attorno a qualunque cosa in senso orario e antiorario raggiungendo un’altezza di 20 metri e 10 metri in orizzontale, perfetta come ornamento.

Isola Madre e giardini
Dove: lago Maggiore – Stresa (Verbano-Cusio-Ossola)
Sito ufficiale: www.isoleborromee.it
Come prenotare: chiamare il numero 0323/30046 o inviare e-mail all’indirizzo info@isoleborromee.it
Orari: dal 18 marzo al 23 ottobre 2016, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 17.30 (ultimo ingresso)
Costi: adulti 12 €, ragazzi (dai 6 ai 15 anni) 6,5 €, gratuito per ragazzi under 6, gruppo adulti min. 18 persone 10 € (una gratuità ogni 18 paganti), gruppo ragazzi min. 13 persone 5,5 € (ingresso gratuito per un insegnante ogni 13 paganti). Visite guidate per gruppi adulti di 50 persone e per gruppi ragazzi di 35 persone, con durata di 90 minuti. Possibilità di audioguida in italiano, inglese, francese e tedesco con supplemento di 5 €
Come arrivare in auto: percorrere l’Autostrada dei Laghi in direzione Gravellona Toce, uscire a Carpugnino e seguire le indicazioni per Stresa
In treno: linea Milano-Sempione delle Ferrovie dello Stato, con fermata a Stresa e proseguimento con battello fino all’isola Bella; disponibile da nord la linea ferroviaria Milano-Laveno con fermata Laveno in prossimità dell’imbarco su battello o aliscafo.
Battello: battelli della Navigazione Lago Maggiore.

 Pubblicato da il 27/03/2016 - 36.229 letture - ® Riproduzione vietata

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