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L'isola Bella sul Lago Maggiore: la visita al Palazzo Borromeo e i suoi giardini

L'Isola Bella e il palazzo Borromeo con i suoi giardini all'Italiana sono una delle perle delle Isole Borromee sul Lago Maggiore in piemonte.

Il lago Maggiore soggiace al tempo e all’incanto dell’imperituro facendo da basamento placido a lembi di terra fluttuanti sull’acqua cristallina. Questi tesori che custodiscono altri tesori sono isole svernanti nella bellezza e una di loro coglie in pieno tale concetto dimostrandolo a partire dal suo nome: l’isola Bella racconta al turista una storia di affermazione che l’ha portata a intraprendere un percorso catartico da semplice scoglio affiorante a stupendo ricettacolo di giardini fioriti e lussureggianti, una destinazione caldeggiata dal fondatore Vitaliano IV Borromeo (da qui Isole Borromee) che l’aveva immaginata quale connubio – poi effettivamente concretizzatosi – fra espressione barocca e architettura green.

Le tappe dell’isolana (ri)nascita storica coprono un arco di tempo di ben 400 anni affidato al lavoro condiviso di centinaia di architetti, stuccatori, pittori, ebanisti e ingegneri, fautori di un miracolo umano capace di valorizzare quello che nel 1630 si configurava come uno scoglio abitato da pescatori, condizione inaccettabile per la famiglia Borromeo, già proprietaria dell’isola Madre. Fu così che nei vent’anni che seguirono lo scoccare del 1600, Giulio Cesare III e Carlo III decisero di profondere i loro sforzi nella creazione di un sontuoso palazzo e un giardino che lo incorniciasse adeguatamente. Sussistettero cantieri aperti fino al 1948, anno in cui Vitaliano IX Borromeo commissionò la costruzione del salone nuovo, la facciata settentrionale e il grande molo. Qualche anno prima, nel 1935, avvenne in villa Borromeo il fatidico incontro fra Mussolini, Pierre Laval e McDonald nel contesto della conferenza di Stresa.

Il Palazzo dell’isola Bella è dotata di facciata esemplare lunga 80 metri e si sviluppa su due piani con copertura a cupola, ivi compresa una cappella contenente oggetti appartenuti a San Carlo Borromeo e al cardinale Federico insieme a un trittico di monumenti sepolcrali dedicati ad altrettanti personaggi di casata. Un labirinto fastoso di sale rende l’interno dell’edificio luogo dai connotati sfaccettati e grandiosi: intorno al salone centrale si avvicendano ambienti ampiamente decorati e finemente arredati tra i quali si distinguono nettamente la sala di Napoleone (sede del suo soggiorno nel 1797), la sala del Trono e la sala della Musica, caratterizzate da sculture mitologiche, statue di putti e pregevole mobilio.

Un nugolo di quadri tempesta le mura, dove trovare uno spazio artisticamente glabro si rivela impresa ardua: hanno impresso il loro tocco pittori di prim’ordine quali Luca Giordano e Francesco Zuccarelli, in parallelo a un effluvio di meraviglia che ha interessato arazzi fiamminghi cinquecenteschi raffiguranti figure animalesche e l’eterna diatriba fra Bene e Male. La mano di illustri personalità si riconosce nelle opere pittoriche di famiglia, realizzate da artisti del calibro di Raffaello, Tiziano e Correggio, ammirabili nella Galleria dei Quadri, aperta al pubblico nel 2008.

Il piano terra s’affaccia su quello che, a detta di molti visitatori, pare una sorta di paradiso terrestre d’esula beltà, geometricamente assimilabile a un disegno divino fatto di concepimenti botanici e scalanature affidate al sapiente gusto di giardinieri professionisti e alla dedizione che li contraddistingue. L’ingresso al monumentale giardino all’italiana è inaugurato dal frondoso canforo di veneranda età (quasi 200 anni) - impiantato nel lontano 1820 come punta di diamante fra aiuole simmetriche e piante esotiche - che introduce i visitatori nel cuore dello spazio verde, scandito da parterres, terrazzamenti e meditati dislivelli entro cui ben si incastonano statue, obelischi, scalinate e balaustre in pietra facenti tutti parte di una scenografia che riflette il prestigio di una nobile famiglia molto apprensiva in termini di estetica e belvedere.

Punti caldi del tripudio trionfante sono l’Atrio di Diana, il Teatro Massimo, la “Piramide” e il suo lato sud, il giardino Triangolo, il Ripiano est, il giardino Quadro e il giardino privato.
Le meraviglie dell’isola Bella concernenti il borgo, il Palazzo Borromeo e i giardini sono incluse in tour didattici per la scuola primaria e secondaria, che prevedono anche laboratori di disegno e pittura all’aria aperta.

Isola Bella e giardini
Dove: lago Maggiore – Stresa (Verbano-Cusio-Ossola)
Sito ufficiale: www.isoleborromee.it
Come prenotare: chiamare il numero 0323/30046 o inviare e-mail all’indirizzo info@isoleborromee.it
Orari: dal 18 marzo al 23 ottobre 2016, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 17.30 (ultimo ingresso)
Costi: adulti 15 €, ragazzi (dai 6 ai 15 anni) 8,5 €, gratuito per ragazzi under 6, gruppo adulti min. 18 persone 12 € (una gratuità ogni 18 paganti), gruppo ragazzi min. 13 persone 7 € (ingresso gratuito per un insegnante ogni 13 paganti). Visite guidate per gruppi adulti di 50 persone e per gruppi ragazzi di 35 persone, con durata di 60 minuti. Possibilità di audioguida in italiano, inglese, francese e tedesco con supplemento di 5 €

Come arrivare
In auto: percorrere l’Autostrada dei Laghi in direzione Gravellona Toce, uscire a Carpugnino e seguire le indicazioni per Stresa
In treno: linea Milano-Sempione delle Ferrovie dello Stato, con fermata a Stresa e proseguimento con battello fino all’isola Bella; disponibile da nord la linea ferroviaria Milano-Laveno con fermata Laveno in prossimità dell’imbarco su battello o aliscafo.
Battello: battelli della Navigazione Lago Maggiore

 Pubblicato da il 27/03/2016 - 28.785 letture - ® Riproduzione vietata

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