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Loreto (Marche): pellegrinaggio al Santuario della Madonna Nera

Loreto, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Loreto dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Loreto (vedi foto) è una delle più importanti destinazioni di pellegrinaggi in Italia, e si stima che siano circa 4 milioni i visitatori della Santa Casa che ogni anno vengono a rendere omaggio alla originaria casa di Maria, un tempo sita a Nazareth ma che da oltre 7 secoli si trova sulle colline che dominano la costa a sud del Conero, non distante da Porto Recanati. La Basilica di Loreto detta anche il Santuario della Santa Casa, domina tutto il paesaggio circostante, ed è oramai un simbolo di riferimento di questo angolo di Marche, ben visibile anche dall'autostrada A14 per chi la percorre da nord verso sud, con la grande cupola e il campanile dalla forma slanciata..

La stessa storia di Loreto è comunque legata in modo indissolubile alla Santa Casa, tutto il centro cittadino è nato proprio attorno a questo edificio le cui origini sono tutt'ora parzialmente avvolte dal mistero. All'arrivo colpiscono le fortificazioni rinascimentali che cingono il centro, opera di Antonio da Sangallo il Giovane, con quattro imponenti bastioni, di cui il più notevole è il Bastione del Comune.

Di sicuro c'è solo l'anno: è il 1294 quando un piccolo edifico in pietre, costituito da solo 3 muri a forma di C, fa la sua comparsa sulle colline a nord-est di Recanati. Come sia arrivato qui è ancora oggetto di discussione: se invero la leggenda del trasporto in volo da parte di alcuni angeli fa oggi sorridere, la teoria che vede il suo smontaggio e re-assemblaggio in loco ad opera di Crociati, dopo una sosta di circa 3 anni in Croazia (Tersatto), presenta ancora dei lati oscuri, visto che l'interconnessione tra le pietre sembra ancora compatibile alla malta originaria che si utilizzava in Palestina. A questo punto sarebbe da supporre un trasporto in blocco via nave, che presenta ovvi problemi logistici.
Rimane però alla fine il fatto che il tipo di roccia è effettivamente originario della Terra Santa, come del resto il taglio della pietra si può far risalire all'arte manifatturiera dei Natabei, popolo palestinese: non c'è quindi dubbio alcuno sulla origine mediorientale della casa, e forse la leggenda degli angeli nasce unicamente dalla coincidenza con il cognome dei Principi Angeli Comneno, la famiglia che volle il salvataggio della Santa Casa prima della sua caduta in mano musulmana.

L'edificio originario consta solamente di 3 muri: questo perché in origine la casa di Maria era una abitazione di tipo ipogeo, cioè parzialmente costruita in grotta con il quarto muro appunto costituito da una parete in nuda roccia. Attorno a questi 3 muri originari è stato poi costruita la Basilica con i lavori che vennero conclusi nel 1587 dopo quasi 120 anni di progettazione e costruzione. La Santa Casa è sta ricoperta da un rivestimento marmoreo progettato dal Bramante e con il muro mancante che è stato aggiunto ed integrato come altare principale della chiesa. All'interno della Santa Casa si trova la celebre Madonna Nera di Loreto, la Vergine Lauretana anche se quella originale andò persa nel grande incendio del 1021. L'opera attuale, anch'essa come la prima realizzata in legno (cedro del Libano) fu scolpita dal Celani, ed è visibile in fondo alla Santa Casa con la sua inconfondibile Dalmatica, il vestito decorata che l'avvolge. Le due corone che cingono il capo di Maria e del Bambino sono invece state aggiunte successivamente, sotto il pontificato di Giovanni XXIII.

Per chi arriva al Santuario l'ingresso consigliato è quello cui si accede proveniendo da ovest attraverso un arco sito in Piazza Giovanni XXIII, oltrepassando prima un bel Portale cinquecentesco, vicino alla grande statua bronzea che raffigura il Papa (foto). L'arrivo nel piazzale antistante la Basilica (Piazza della Madonna) toglie quasi il fiato: La chiesa rimane cinta a nord-nord-ovest dal Palazzo Apostolico, caratterizzato da un elegante porticato a due piani (foto), mentre a su troviamo il Palazzo Illirico. Sulla piazza domina una fontana artistica, di inizio '600, e il campanile, dalle fogge barocche ideate dallo stesso architetto che creò la reggia di Caserta: Luigi Vanvitelli. La cella campanaria ospita 9 campane tra cui spicca la “Loreta” la maggiore dal peso considerevole di 7.300 kg. Sul sagrato della chiesa, nella parte a nord domina la statua di Sisto V, che saluta dal suo trono accogliendo i pellegrini che salgono verso il Santuario: ad attenderli tre notevoli porte bronzee, commissionate per il giubileo del 1600, che introducono all'interno del Santuario. Ovviamente ci sono altri ingressi al complesso monumentale: un secondo ingresso spettacolare è quello cui si accede attraverso Corso Boccalini, la via dei negozi di artigianato, piazza dei Galli (da vedere l'omonima fontana) e la porta Romana, oppure si può entrare da est attraverso la Porta Marina, con bella vista sulle absidi della Basilica, oltre che sulla costa fino al Conero.

Da vedere all'interno della Basilica di Loreto
La chiesa si presenta piuttosto ampia, con una lunghezza di poco inferiore ai 100 metri suddivisa in tre navate. Al centro della croce latina si trova la Santa Casa, con il rivestimento marmoreo del Sansovino, che fungeva anche da altare, e che colpisce immediatamente il visitatore, con una scenografia che riporta l'Annunciazione a Maria. Sui lati troviamo delle notevoli statue che raffigurano delle Sibille. Particolarmente suggestivo è il doppio solco creatosi lungo il cordolo marmoreo che cinge la Santa Casa e unisce i due ingressi principali d'accesso alla casetta di Maria: si tratta dei solchi lasciati dalle ginocchia dei pellegrini che per tradizione, pregando, accedono in ginocchio compiendo un giro intorno alla Santa Casa.
L'interno si presenta austero, ma denso di spiritualità. Alcune pietre, coperte da una lastra di plexiglass presentono dei graffiti paleocristiani. Vicono alla statua della Madonna di Loreto, in basso a destra, è conservato un piatto, che la tradizione vuole facesse parte del corredo di Maria, e dentro il quale abbia mangiato il piccolo Gesù.

All'esterno della Santa Casa una opera di Bodini, dal Giubileo del 2.000, in marmo da Carrara, funge da nuovo altare principale, affiancata da un pregevole pulpito, sempre dello stesso materiale. In alto troneggia invece la cupola, un'opera di Giuliano da Sangallo, riccamente affrescata anche se gli affreschi originali si possono ammirare nel Museo Antico Tesoro.

Da segnalare, sempre all'interno, le numerose cappelle che impreziosiscono la visita del santuario, le cui decorazioni sono state finanziate da comunità estere di fedeli. Ad esempio colpisce la ricchezza della Cappella del Coro, detta anche dei tedeschi, magnificamente affrescata da Ludovico Seitz, con scene dalla vita di Maria che sovrastano un imponente coro ligneo. Molto belli sono anche gli affreschi rinascimentali di Melozzo da Forlì, maestro della prospettiva, che si possono ammirare nella Sagrestia di San Marco. La Madonna Lauretana è la protettrice dell'aviazione come si può ammirare negli affreschi recenti della Cappella dell'Assunta detta anche Cappella Americana, in cui sono raffigurate scene relative all'aviazione, a partire dal volo di Icaro fino al primo passo di Neil Armstrong sulla luna con la missione Apollo.

Esterna al corpo centrale della Basilica si trova la Sala del Tesoro o del Pomarancio, che colpisce per la luminosità della volta a carena di nave, affrescata dal pittore Cristoforo Roncalli, detto appunto il Pomarancio. E' la sala del tesoro, o per meglio dire di ciò che rimane del tesoro che fu depredato sia durante la Campagna d'Italia di Napoleone che da un grande furto avvenuto nel 1974. Spiccano comunque degli ex voto tra cui due maglie rose di due vincitori del Giro d'Italia (Di Luca e Cunego) devoti alla Vergine Lauretana.

Una visita merita il Museo Antico Tesoro, ospitato nell'attiguo Palazzo Apostolico. All'interno si possono ammirare da vicino alcuni frammenti degli affreschi originari della cupola, che erano stati eseguiti dal Pomarancio, alcune opere di Lorenzo Lotto, un Guercino ad altri interessanti dipinti. Da segnalare anche una collezione di maioliche da farmacia e degli arazzi fiamminghi eseguiti su cartoni del Raffaello.

Il clima di Loreto è tipico delle coste dell' Adriatico Centrale. Lo caratterizzano le estati secche e calde, seguite dagli autunni piovosi, grigi inverni che possono essere a tratti anche piuttosto freddi, e primavera all'insegna della variabilità. In estate il caldo è mitigato dalla relativa vicinanza al mare e dalla ventilazione garantita dalla posizione collinare, anche se le massime possono superare i 30 °C. In inverno le temperature scendono in caso di irruzioni fredde da nord-est, e in queste occasioni possono cadere anche copiose nevicate.

E' facile arrivare a Loreto, la città è servita da una stazione FS, e possiede una uscita dedicata sull'Autostrada Adriatica A14, (Loreto - Porto Recanati), da cui si raggiunge in meno di 10 minuto il centro e la Basilica Lauretana. Non distano neanche il Porto di Ancona, posto a 25 km a nord-est, che l'aeroporto di Falconara, posizionato ad appena 30 km dal centro città.
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 Pubblicato da - 17 Agosto 2012 - © Riproduzione vietata

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