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Passo dell'Abetone (Toscana): sci in inverno, trekking in estate e cosa vedere

Abetone, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Abetone dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La storia dello sci italiano deve moltissimo ai campioni nati all'Abetone primo fra tutti il non dimenticato Zeno Colò, la cui classe cristallina gli ha permesso di vincere l'oro olimpico nella discesa libera alle olimpiadi di Oslo, due titoli mondiali e numerosissimi altre competizioni.

Tra gli altri campioni abetonesi bisogna ricordare Celina Seghi, Vittorio Chierroni e Gaetano Coppi.

Cenni di storia

Fin dal tardo settecento era emersa le necessità di scavalcare gli appennini con una strada, per unire il Granducato di Toscana con il Ducato Modena, e dopo la tracciatura della strada l'insediamento di abitanti sulla prossimità del passo, alto 1388 metri, fu il passo immediatamente successivo.

Oggi il comune dell'Abetone conta oltre 700 abitanti sparsi nelle sue frazioni Cecchetto, Faidello, Le Regine, Fontana Vaccaia e Val Di Luce, l'essere sempre stato un punto di passaggio estremamente importante ha fatto si che la ricettività si sviluppasse con regolarità negli anni tanto che adesso i visitatori possono contare su tre alberghi a quattro stelle, sei a tre stelle e sei di categorie minori. Oltre dieci ristoranti si affiancano ai numerosissimi rifugi dislocati lungo le piste dove vengono proposte tutte le specialità gastronomiche dell'appennino settentrionale con divagazioni sia tra le ricette dellaToscana che dell'Emilia.

Sciare all'Abetone

Intorno alle due storiche piramidi presenti al passo sull'antico confine è nata una stazione sciistica di prim'ordine sia come qualità e varietà delle piste che come dotazione impiantistica. Nel 1937 venne costruito un primo impianto, si trattava di una struttura che rimane ancora nel cuore di molti sciatori toscani: era una slittovia sul percorso Villa Imperatori – Selletta il cui veicolo fa ancora bella mostra di se nei pressi del rifugio a monte, oggi al suo posto corre una moderna anche se meno poetica seggiovia.

Il comprensorio attuale dell'Abetone è costituito dall'unione dei poli della Selletta, del Monte Gomito, del Pulicchio e della Val di Luce serviti da 22 impianti di risalita che raggiungono la quota massima di 1940 metri dell'Alpe delle Tre Potenze, negli ultimi anni tutti gli impianti sono stati rinnovati tanto che oramai nessuno considerà più l'Abetone una stazione sciistica dove andare solo nel fine settimana, ma anche l'offerta per le settimane bianche è competitiva rispetto alle località alpine più blasonate.

Le piste che hanno una lunghezza complessiva di 50 chilometri e sono nella maggioranza assistite da impianti per la produzione di neve programmata e amorevolmente curate ogni notte da una pattuglia di agguerriti gatti delle nevi. Tra le piste bisogna segnalare i tre percorsi disegnati da Zeno Colò ed a lui dedicati, due rosse ed una nera che scendono dalle pendici del monte Gomito con un dislivello di oltre 500 metri, ovviamente anche chi muove i primi passi trova proprio al passo un terreno scuola in posizione assolata servito da due comode seggiovie.

Anche chi pratica lo snowboard trova oltre alle piste anche il grande snowpark della Fariola sul versante della Val di Luce, facilmente raggiungibile anche dal passo con la telecabina del Monte Gomito, qui gli appassionati troveranno salti fino a 12 metri e rail dove sbizzarrirsi nelle loro acrobazie.

Gli appassionati dello sci nordico hanno a loro disposizione 15 chilometri di anelli tracciati in prossimità del passo. Qui in particolare nella parte alta del comprensorio la neve dura fino a primavera inoltrata tanto che spesso la chiusura della stagione avviene il primo fine settimana di maggio, questa lunga stagione viene molto apprezzata anche dagli scialpinisti che trovano terreno adatto alla loro attività sportiva con rischio di valanghe molto minore rispetto alle Alpi.

L'Abetone in estate

La stagione estiva offre svaghi sportivi, naturalistici ai turisti che scelgono di salire in mezzo all'abetaie, ma soprattutto offre a chi fugge dalla calure delle pianure una frescura unica che unita al verde dei prati e dei boschi rilassa e mette di buon umore.
Le numerose passeggiate e le escursioni lungo i percorsi di trekking sono anche facilitate dalla possibilità di salire in quota con gli impianti che vengono aperti anche nella stagione estiva, tra queste bisogna ricordare il sentiero che dalla località Boscolungo porta dopo circa due ore e mezzo di cammino in vetta al Libro Aperto dalla cui vetta il panorama spazia dalle cime dei non lontani Cimone e Corno alle Scale alla chiostra alpina fino alle acque del mare Adriatico e del mar Tirreno.

Un'altro trekking che merita è l'escursione di tipo naturalistico che conduce nella valle del Sestaione dove dal 1972 è stata istituita la riserva naturale del Campolino per tutelare l'abete rosso, questa pianta tipica dell'ambiente alpino rimane come residuo delle foreste post glaciali che ricoprivano l'appennino settentrionale.

Come impianti sportivi sono disponibili due campi da tennis ed uno da calcetto dotati di illuminazione notturna, una piscina coperta, un bocciodromo ed anche un percorso vita non lontanto dalla località le Regine.

Tra le località vicine merita una visita Cutigliano, località di soggiorno estivo ed invernale, caratterizzato dal centro storico d'impianto medioevale con in particolare da vedere la piazza del municipio con il palazzo Pretorio edificato alla fine del trecento.

Come arrivare all'Abetone

Per raggiungere il passo dell'Abetone dal versante settentionale si sale da Modena lungo la Nuova estense fino a Pavullo e da qui si prosegue sulla SS 12 dell'Abetone e del Brennero, da Pistoia con la SS66 fino a la Lima e da qui si prosegue con la SS 12.
Un servizio di autobus di linea collega l'Abetone con la stazione di Pistoia. Foto flickr, cortesia: -cr
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 Pubblicato da - 31 Agosto 2020 - © Riproduzione vietata

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