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Nonio (Piemonte): visita al villaggio a picco sul Lago d'Orta

Nonio, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Nonio dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Soltanto 893 anime abitano la piccola località di Nonio, posta sulla sponda occidentale del lago d’Orta e facente parte della giurisdizione provinciale del Verbano-Cusio-Ossola. Incastonata fra le pendici del monte Cregno e del Pizzo, gode di un clima mite e di una generale incantevolezza infusa dal manto verde su cui si adagia e che abbraccia amorevolmente un paese fatto di case addossate e strette viuzze.

Origine del nome

Il retaggio storico di questo comune si evince in primis dalla curiosa evoluzione del primigenio nome latino Nonium (forse una derivazione dalla Gens Nonia di romano lignaggio), divenuto con l’andar dei secoli Gnugno fino al definitivo Nonio.

Si sa per certo che anticamente sorgeva qui un insediamento, deduzione facilmente estrapolata da recenti ritrovamenti archeologici riesumanti bracciali, punte di lancia, monete e sepolcreti.

Due agglomerati limitrofi risultano validi testimoni a suffragio della teoria storica e sono Oira, rustico nucleo di case abbarbicate su una ripida valletta, e Brolo (soprannominato “Il paese dei Gatti” in relazione alla battaglia della frazione per l’indipendenza da Nonio, in cui gli abitanti si identificarono, appunto, con i simpatici felini), dove si trova la bella Villa Tarsis, meraviglia architettonica settecentesca corredata di siepe di bosso tagliata in figure, giardino all’italiana, facciata affrescata, balconetti in ferro battuto e cortile.

Cosa vedere a Nonio

Nonostante l’esiguità della superficie occupata dal paese, Nonio non è scevro di edifici significativi, che sono tre e tutti molto interessanti da visitare: quello che oggi è il Palazzo dell’Ufficio Postale è stato, ben prima, Palazzo della Comunità e addirittura un forno nell’arco del ‘600; il Portale di Vicolo Tavola si chiama così per le vetuste incisioni presenti sull’architrave ed è particolare per la struttura che lo compone.

L’Edificio dell’Ospedale (adesso ambulatorio medico ma anche biblioteca) è un lascito del suo proprietario Giulio Maria Moglini, che nel 1797 predispose affinché la sua casa diventasse un ospedale assistente gli infermi di Nonio e Oira. In prossimità giace una costruzione in pietra a vista formata da tre ordini di archi e colonne che creano mirabile suggestione in chi la osserva.

Venendo all’impianto religioso, in loco troviamo innanzitutto la Parrocchiale di San Biagio Vescovo e Martire, forse risalente al XIV secolo, che sfoggia un magnifico portale in pietra ricavata dalle cave di Oira, incorniciato da uno stuolo di colonnine di serpentino scolpite a tortiglioni e sostenute da figure leonine. In lunetta campeggia l’affresco del Miracolo di San Biagio e altri sono visibili in qualità di decorazioni parietali entro le navate e le cappelle laterali, mentre il presbiterio reca la pregevole opera di un pittore anonimo forse di scuola valsesiana, datazione 1769.

L’Oratorio di San Rocco è ubicato proprio al centro di Nonio: i suoi costruttori, i fratelli Battaggi di Brusimpiano, lo realizzarono nel 1639, mentre la sacrestia sorse più tardi, nel 1691. Di questo edificio colpiscono i due grandi affreschi sulle pareti laterali del presbiterio – eseguiti nel 1749 da Luca Rossetti d’Orta – l’altare in legno scolpito, laccato e dorato, oltre al campanile. Altri oratori sono quello della Beata Vergine Addolorata con la tomba dell’avvocato e poeta Gallo Daniele Borgatta, l’Oratorio della Beata Vergine della Neve in regione Valbaj e l’Oratorio di San Silvestro che conserva una Madonna con Bambino, il più antico affresco del territorio.

L’altra Parrocchiale si trova a Brolo, è dedicata a Sant’Antonio Abate ed è famosa per il suo Crocifisso, che fa da reliquiario a una scheggia di legno estratta dalla vera croce su cui fu inchiodato Gesù Cristo.

Il doppio tramonto di Nonio

Ogni anno si verifica un curioso fenomeno che si protrae per alcuni giorni in pieno inverno: gli autoctoni lo chiamano "doppio tramonto" poichè il sole scompare in un primo momento del pomeriggio dietro il monte Castello, rispunta per pochi minuti e poi tramonta definitivamente. Una sorta di gioco a nascondino cui molti turisti hanno avuto la fortuna di assistere.

Come arrivare a Nonio

In auto bisogna percorrere l’Autostrada A26 in direzione Gravellona Toce uscendo a Borgomanero e seguendo le indicazioni per Gozzano; il comune è servito dalla linea ferroviaria Novara – Domodossola; l’aeroporto più prossimo è il Milano Malpensa che dista appena 42 km.

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