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East Village: tour in uno dei quartieri più trendy di New York

East Village uno dei quartieri più trendy di New York City: il cubo Alamo in Astor Place, la Copper Union e la sua Grat Hall e il Pubblic Theater. Passeggiando tra i murales di Bowery Street e i musei del quratiere: Merchant’s House e Sperone Westwater.

L’East Village è passato dall’essere nell’Ottocento la tenuta di poche famiglie facoltose, ad inizio Novecento la sede di svariate etnie di immigrati, nel secondo dopoguerra la culla della “beat generation”, e dagli anni ’70 in poi centro di ritrovo prima per gli hippy e poi per i punk. Oggi si presenta come una delle zone più trendy e affollate di New York, brulicante di giovani e studenti. Il quartiere non presenta monumenti di altissimo valore storico, ma, concentrandosi qui tutte le novità del mondo dell’arte, vale comunque la pena farvi una passeggiata, e sicuramente qualcosa salterà agli occhi.

Come Alamo, il cubo d’acciaio nero di 4,5 metri progettato da Bernard Rosenthal, in Astor Place: se spinto ruota su se stesso. Per quel che riguarda gli edifici, la Cooper Union, la prima scuola gratuita di New York, fondata da Peter Cooper, meglio conosciuto come realizzatore della prima locomotiva a vapore e delle prime rotaie d’acciaio negli Stati Uniti. All’interno dell’edificio spicca la Great Hall, inaugurata da Mark Twain nel 1859 e dove Lincoln tenne il famoso discorso sulla libertà nel 1860. Un’altro palazzo a cui dare un’occhiata è il Public Theater che ospitò, intorno agli anni ’70, le prime di grandi musical, quali Hair e Chorus Line. Oggi è una delle sedi più importanti dove vedere Shakespeare.

Per un tuffo nel passato ecco il Merchant’s House Museum: costruita nel 1832, l’abitazione fu acquistata nel 1835 da un facoltoso mercante, la cui famiglia vi abitò per circa un centinaio di anni, senza mai stravolgere gli interni tipicamente ottocenteschi, che così sono arrivati fino ai giorni nostri. Infine una delle chiese più antiche della città, che sorge qui, St. Mark’s-in-the-Bowery, edificata nel 1799. Essa prende il nome dalla rinomata Bowery Street, che oggi è praticamente un museo all’aperto, una “mostra permanente di architettura”, su cui si affacciano il New Museum e la Sperone Westwater Gallery.

L’unica zona verde dell’East Village, oltre che cuore del quartiere, è Tompkins Square Park, oggi tranquillo parco cittadino, in passato sede di tumulti e disordini. Qui si svolgono gli eventi più importanti del Howl! Fest, retaggio della controcultura della Beat Generation degli anni ‘50. Letture poetiche, esibizioni jazz, spettacoli teatrali d’avanguardia, dibattiti politici e proiezioni indipendenti per una settimana a fine estate spuntano ad ogni angolo di strada. Alcuni dei capisaldi della cucina americana si possono gustare qui, nelle brulicanti stradine del quartiere: S’mac propone i tipici maccheroni con il formaggio che in tanti film americani fanno venire l’acquolina in bocca, mentre Veniero’s offre una delle più gustose cheesecake della città.

Per quel che concerne il bere, è d’obbligo una capatina alla McSorley’s Old Ale House, dove si gusta ottima birra fatta in casa in un ambiente immutato da 150 anni; se si preferisce un tranquillo tè pomeridiano, non in stile inglese bensì giapponese tradizionale, Cha An. Ed infine un vero espresso italiano da Tarallucci e Vino. Per la sera, opzionale ad un club esclusivo, al Corner Billiard si può giocare a biliardo fino alle 3 di notte, gustando ottimi cocktail, oppure si può girovagare per gli scaffali pieni zeppi di libri di qualsiasi genere nel famoso St. Mark’s Bookshop.

Metropolitana: linea 6 fermata Astor Place, linee F o V verso la 2nd Ave direzione Alphabet City. Autobus: la zona è servita dalle linee M9, M14, M15, M103, M8.

 Pubblicato da il 29/05/2011 - 16.392 letture - ® Riproduzione vietata

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