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Il Castello di Gradara teatro della storia di Paolo e Francesca

Il Castello di Gradara, conosciuto come il Castello di Paolo e Francesca, o come Rocca Malatestiana, domina uno dei borghi pił belli d'Italia, sulle ultime propaggini dell'Appennino romagnolo, al confine tra le Marche e la Romagna.

Le più importanti famiglie dell’epoca medievale e rinascimentale risiedettero qui, in questo castello turrito costruito sul colle di Gradara, al confine fra Marche e Romagna. Ci furono i Malatesta e gli Sforza, i Borgia e i della Rovere. Ma soprattutto loro: Francesca da Rimini (ma nativa di Ravenna), figlia di Guido da Polenta, e Paolo, fratello minore di Giovanni Malatesta, consorte della giovane. Sposati entrambi e uccisi proprio dal marito di lei, Gianciotto, nel 1289 per adulterio.

Sono trascorsi più di 700 anni da quell’episodio narrato da grandi letterati – il Boccaccio, Pellico, D’Annunzio e Alighieri per primo nel V° Canto dell’Inferno – ma il nome Gradara continua a rievocare in tutti una delle vicende amorose più tragiche del Medioevo. E, grazie anche a Paolo e Francesca, il borgo medievale con il suo castello attira migliaia e migliaia di visitatori l’anno.

Acclamato “borgo dei borghi” per il 2018, questo grazioso villaggio fortificato offre un panorama d’altri tempi dalla cima del suo colle: lo sguardo raggiunge San Marino e il Monte Titano e persino un tratto della costa adriatica; ma è guardando i suoi vicoli con la pavimentazione di sanpietrini, la doppia cinta muraria e le porte d’ingresso che se ne respira l’atmosfera più autentica.

La visita al Castello

Nota anche come Rocca Malatestiana, la fortezza militare sorta a partire dal XII° secolo e divenuta poi residenza nobiliare delle famiglie che qui dominarono il territorio, è una delle meglio conservate d’Italia. Varcato il ponte levatoio, la visita può iniziare dal Cortile d’Onore su cui si affaccia la torre maestra, sede della sala delle torture; si prosegue poi con gli appartamenti e i saloni del piano nobile: ci sono (solo per citare alcuni ambienti) la Sala di Sigismondo e Isotta, quella della Passione, il Camerino di Lucrezia Borgia, la Sala dei Putti e del Consiglio, la Camera di Francesca e la cappella gentilizia. Fra le stanze più visitate c’è proprio quella di Francesca: qui, secondo la leggenda, si consumò infatti l’uccisione dei due innamorati.

Fra i beni gestiti dal Polo Museale delle Marche a partire dal 2014, la rocca medievale, proprietà dello Stato, venne costruita dalla famiglia dei De Griffo che, caduti in disgrazia negli anni successivi, furono costretti a lasciare il posto a Malatesta da Verrucchio, capostipite dei Malatesta. Furono questi ultimi a volere la costruzione della doppia cinta muraria eretta fra il XIII° e il XIV° secolo. Simbolo di Gradara assieme alla rocca, i due anelli di mura in laterizio proteggono il castello rendendolo inespugnabile.

A intervallarli ci sono 14 torri a forma quadrata e un camminamento di ronda che percorre tutto il perimetro permettendo di ammirare uno splendido panorama a perdita d’occhio e i tanti dettagli architettonici di questa costruzione, dalle feritoie alla merlatura. Camminando lungo gli 800 metri di mura sembra di essere protagonisti di un viaggio nella storia dei tempi fra vicende amorose, intrighi di corte e assedi. Questo borgo fu infatti uno dei principali teatri degli scontri fra le milizie fedeli al Papa e le signorie di Marche e Romagna, all’epoca irrequiete e turbolente.

La storia del castello di Gradara terminò con i della Rovere: furono infatti loro, o meglio le consorti di questa famiglia, a governare saggiamente il borgo. Sino al 1631 quando il territorio venne affidato direttamente alla Chiesa che diede in una sorta di locazione il ducato a famiglie nobiliari in cambio della ristrutturazione della rocca. L’ultimo ad occuparsi dei lavori di restauro fu Umberto Zanvettori che si affidò all’esperto architetto Gustavo Giovannoni, grande esperto e studioso di architettura medievale. Nel 1928 il castello fu infine venduto allo Stato Italiano seppur mantenendo l’usufrutto che decadde nel 1983 con la scomparsa della vedova di Zanvettori, Alberta Porta Natale.

Nuovamente restaurata e aperta al pubblico, oggi la fortezza è uno dei monumenti più visitati d’Italia. E a due passi dal castello si trova anche il Museo Storico di Gradara che accoglie i visitatori con documenti, oggetti, costumi e curiosità che rievocano la storia del borgo e del Medioevo. Maggiori informazioni su www.museostoricogradara.com

Rocca e Camminamento di Ronda possono essere visitati liberamente ma per chi preferisce ci sono anche tour con guide. Le visite guidate individuali, per famiglie o gruppi turistici, effettuabili tutti i giorni della settimana (in alcuni casi invece solo nei week end o nei festivi) e con prenotazione obbligatoria, prevedono diversi percorsi.

C’è l’itinerario “Le pietre raccontano: la cittadella e i suoi segreti” della durata di 1 ora e mezza che attraverso i vicoli del borgo accompagna sino alla Rocca dove ascoltare le storie delle grandi famiglie che hanno vissuto nel castello (tariffa sino a 5 persone 80€ complessivi + biglietti d’ingresso alla Rocca; con un minimo di 30 persone 4,50€ a ingresso + biglietti della Rocca); “Le donne, i cavalieri, l’arme e gli amori” alla scoperta della Rocca, del borgo medievale e dei Camminamenti di Ronda per conoscere le vicende di amanti sfortunati, poeti, valorosi capitani e nobildonne con tanto di passeggiata finale sulle mura della fortezza (4,50€ a persona con un minimo di 30 ingressi più i biglietti di Rocca e Camminamenti).

Per chi vuole scoprire Gradara e la vicina Urbino si può scegliere il percorso “Di castello in palazzo” che parte dalla fortezza gradarese per arrivare alla città signorile di Pesaro oppure “Gradara e…la Provincia Bella” con visita al borgo di Paolo e Francesca e di un’altra località a scelta nel territorio della provincia (Sassocorvaro, Fano, San Leo, Urbania, Cagli…).

Gli eventi

Da ricordare gli eventi che vengono celebrati alla Rocca Maltestiana: ogni anno i tradizionali Mercatini di Natale al Castello di Gradara accendono di poesia e spirito natalizio le stradine del borgo, mentre ogni due anni, a luglio, non perdetevi l'evento dell'Assedio al Castello di Gradara, celebrato negli anni pari.

Per le scuole non mancano le attività didattiche: da “All’attacco!” dove i ragazzi andranno alla ricerca dei punti deboli delle mura difensive del castello imparando a conoscere l’architettura militare del borgo a “Una foresta di simboli”, percorso per avvicinare i giovani al mondo dell’araldica. E poi ancora “Giallo al castello” o “Caccia al ladro” per scoprire in modo divertente e ludico leggi e tradizioni del Trecento. Le tariffe di queste e delle altre iniziative dedicate agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado è di 7€ a persona. Durata prevista: circa 2 ore/2 ore e mezza. Nel biglietto non è compresa la visita guidata al castello.

Informazioni utili, date, orari e prezzi biglietti per visitare il castello

Orari di apertura. La Rocca: da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19 con chiusura biglietteria alle 18.30; il lunedì dalle 8.30 alle 14 (biglietteria sino alle 13). Chiuso a Natale e Capodanno. Camminamenti di Ronda: 9/13 e 14/17.30 giorni feriali e dalle 10 alle 17.30 nei festivi (inverno); dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 23 i feriali e orario continuato dalle 10 alle 23 nei giorni festivi (periodo estivo). Museo Storico (a due passi dalla Rocca): 10.30/13 e 14.30/18 tutti i giorni da metà marzo a fine settembre; prolungamento dalle 20.30 alle 23 da metà giugno a metà settembre; 10.30/13 e 14.30/18 solo festivi e prefestivi da ottobre a metà marzo.

Tariffe d’ingresso. Rocca Malatestiana: intero 8€; ridotto 4€ (cittadini europei dai 18 ai 25 anni, insegnanti delle scuole statali). Gratuito: gruppi scolastici e insegnanti accompagnatori, guide turistiche autorizzate, giornalisti iscritti all’Ordine, studenti e docenti facoltà artistiche, under 18 (dell’Unione Europea) e la prima domenica di ogni mese. Camminamenti di Ronda: intero 2€, ridotto 1€ (under 18); gratis per i minori di 10 anni, giornalisti e portatori di disabilità. Museo Storico: 4€ adulti e bambini gratis.

Accessibilità: viste le pendenze e la pavimentazione a sanpietrini del borgo si consiglia la presenza di una persona in aiuto ai portatori di disabilità su carrozzine non motorizzate; attualmente nella Rocca possono accedere solo alle sale del Cortile d’Onore e non al piano nobile.

Gradara è inoltre pet-friendly per cui gli amici a quattro zampe possono muoversi liberamente nel borgo così come nel Museo Storico e sui camminamenti di Ronda con guinzaglio e museruola; cani di piccola taglia sono ammessi anche all’interno della fortezza malatestiana ma solo se nei loro trasportini; nessuna limitazione invece ai cani guida per non vedenti e disabili.

La Rocca di Gradara si trova in Piazza 5 Novembre al civico numero 1. Per raggiungere il borgo: in auto uscita autostrada A14 Cattolica, SS 16 direzione Pesaro e seguire indicazioni per Gradara (centro, castello o piazza Mancini); uscita A14 Pesaro, SS16 verso Rimini e a Colombarone seguire per Gradara. In treno: stazione di Cattolica, San Giovanni e Gabicce; proseguire poi con autobus linea 130 per Gradara.

Parcheggi pubblici a pagamento sono disponibili in diversi punti del borgo fra cui in piazzale Paolo e Francesca; a 50 metri dal castello si trova invece il parcheggio privato “dei Cipressi” attrezzato anche come sosta camper.

Sito di riferimento www.castellodigradara.org

 Pubblicato da il 24/04/2018 - 13.369 letture - ® Riproduzione vietata

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