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Lo Stabilimento termale e le terme libere della Grotta delle Ninfe a Cerchiara di Calabria

Un tempo terme libere, oggi con anche Stabilimento termale a pagamento, le Grotte della Ninfa offrono acque e fanghi termali naturali in bellissimo contesto scenografico del Parco del Pollino a Cerchiara di Calabria.

Grotta delle Ninfe è il sito termale che si trova nel Comune di Cerchiara di Calabria in contrada Balzo di Cristo, in provincia di Cosenza, a circa 80 km dal capoluogo e, nonostante una struttura non particolarmente ricca di servizi nei dintorni della sorgente sulfurea dei bagni termali, rappresenta tuttavia una delle mete termali più famose della Calabria e di tutto il Meridione d’Italia.

Le terme libere e lo stabilimento

Questo è dovuto soprattutto a due motivi: in primo luogo, Grotta delle Ninfe è storicamente uno dei bagni termali liberi e ad accesso gratuito del Sud, relativamente rari e perciò stesso tanto più preziosi. Ancora oggi, nonostante la presenza di un’area recintata e a pagamento con piscina termale, il costo è ancora molto basso, quasi simbolico ed è comunque possibile, volendo, bagnarsi gratuitamente nelle pozze che si creano laddove il fiume sulfureo Caldanello fuoriesce dalla viva roccia. In secondo luogo, e in aggiunta all’elevato livello qualità/prezzo di questa destinazione termale, Grotta delle Ninfe è anche, e soprattutto, una vera e propria “perla della natura”, cioè un’attrazione turistica che, da sola, vale il viaggio fino a questo paesino della Calabria per visitarla.

Come suggerito benissimo dell’appellativo “Grotta delle Ninfe” che rimanda ad uno scorcio di natura fatato ed incantevole, le terme di Cerchiara uniscono al piacere termale lo stupore che si prova di fronte al suggestivo e strettissimo canyon, le cui rocce di aprono all’improvviso in un antro, detta Grotta della Caldana da cui fuoriesce il fiume di acqua calda. E’ facile pertanto immaginare lo stupore degli antichi per la cui immaginazione non doveva essere difficile, di fronte agli intensi vapori sulfurei scaturenti dalle viscere della grotta, pensare che si trattasse di emanazioni ultraterrene provenienti dall’Averno mitologico.

Vero tallone d’Achille del sito termale è da un lato la scarsa manutenzione della piscina e degli spazi comuni e la scarsità di servizi, che si limitano alla piscina, alle docce, a qualche sedia ed al bar. Per parcheggiare bisogna invece ricorrere allo spiazzo nei pressi delle sorgenti e per ripararsi dal sole d’estate bisogna cercare di accaparrarsi un posto sotto uno dei pochi alberi presenti.

E’ vero per contro che, considerate la modesta cifra da pagare, la bellezza del posto e l’efficacia delle acque sulfuree, il bilancio di una visita a Grotta delle Ninfe è ampiamente positivo e vale certamente la pena. D’altra parte, armandosi di un po' di sportività, si riesce a cogliere quel sapore di natura maestosa e selvaggia che viene preservato proprio grazie ad interventi antropici fortunatamente limitati e che, altrimenti, arriverebbero a snaturare il fascino mitologico di questo luogo.

Storia dello stabilimento termale

Certamente conosciute dai vicini coloni greci che abitavano nell’antica Sibari, le acque termali che sgorgano in contrada “Balzo di Cristo” affondano la loro scoperta nella leggenda. Il fatto che gli abitanti della Magna Grecia le conoscessero giustifica il ricorso al mito omerico di Calipso e Ulisse: la grotta di Cerchiara veniva infatti ritenuto la dimora in cui si celava il talamo di Calipso, leggendaria Nereide che, nell’Odissea fa innamorare Ulisse e cerca di trattenerlo dal ritornare ad Itaca.

Il riferimento a divinità minori delle acque nei pressi di sorgenti curative non è casuale. Si riteneva infatti dovuto all’intervento di questi esseri sovrannaturali il potere terapeutico delle fonti termali. Per questo stesso motivo, dagli anni Sessanta del Novecento, la da cui sgorga il fiume termale Caldanello è stato intitolato alle Ninfe Lusiadi, che nella mitologia greca rappresentavano la corte di ancelle di Calipso.

Acque e trattamenti termali

Le acque che alimentano i bagni termali di Cerchiara derivano da un fiume di acqua sulfurea, il Caldanello, che fuoriesce da una cavità o antro denominata Grotta della Caldana oppure anche Grotta dei Bagni. Le sue acque ricche di zolfo sgorgano ad una temperatura di 30 gradi e vengono impiegate sia per le terme libere che avvengono nelle pozze ad accesso libero e gratuito comprese nella fenditura di roccia detta “Balzo di Cristo”, che per i bagni nella piscina termale a pagamento dotata anche di docce e di sedie, oltre che attorniata da grandi alberi che, soprattutto d’estate garantiscono un po' di ombra e di refrigerio ai visitatori.

L’elevato tenore di zolfo in sospensione rende queste acque particolarmente benefiche per la cura delle patologie dermatologiche quali l’acne, la psoriasi e le dermatiti, o anche solo per motivi estetici quali la levigatura ed il rassodamento della pelle, che ottiene un effetto di scrub naturale dalla semplice immersione.

Particolarmente apprezzati presso le Terme di Cerchiara i fanghi naturali che si creano sul fondo della vasca e delle pozze naturali all’interno del piccolo canyon, dal deposito continuo della parte solida e dei minerali in sospensione nell’acqua sulfurea. Il risultato è un impasto fangoso che si può spalmare sulla cute per rafforzare l’effetto delle acque benefiche.

Informazioni utili per visitare le terme

Indirizzo, telefono, sito ufficiale
Contrada Balzo di Cristo, 87070 Cerchiara di Calabria CS

tel. 0981 990009
www.comune.cerchiara.cs.it/Grotta-delle-ninfe


Come arrivare
Per raggiungere Grotta delle Ninfe a Cerchiara è praticamente d’obbligo viaggiare in auto o con un mezzo di spostamento autonomo, salvo che non si abiti nei paraggi. Non ci sono infatti mezzi pubblici a lunga percorrenza che arrivano al sito termale, di conseguenza si usa un mezzo proprio percorrendo, sia da nord che da sud alternativamente l’Autostrada A3 oppure la Statale 106 Jonica, uscendo rispettivamente agli svincoli di Frascineto e di Villa Piana Scalo, a seconda che si provenga dalla costa tirrenica o da quella jonica.
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