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Lo Stabilimento termale delle Terme di Fontecchio a Cittą di Castello

Poste a pochi km dal centro di Cittą di Castello, le Terme di Fontecchio sono uno degli stabilimenti termali pił famosi dell'Umbria. Offrono due tipi di acqua, una sulfurea e una seconda dalle elevate proprietą diuretiche.

Le Terme di Fontecchio sono lo stabilimento termale di Città di Castello, ed uno dei sei attualmente attivi tra gli Stabilimenti Termali dell'Umbria. Si segnala per essere il sito termale con la tradizione curativa più lunga e prestigiosa di tutta la regione, essendo il solo di cui si abbiano prove certe dell’utilizzo da parte degli antichi Romani.
Immerso attualmente in un vasto parco di alberi secolari, in cui stillano le acque ancora oggi utilizzate sia per la classica cura idropinica alla fonte che per l’imbottigliamento, lo stabilimento sorge nella omonima località a circa 5 km dalla sede comunale, e poco più che cinquanta dal capoluogo Perugia.

Storia dello stabilimento termale

Le Terme di Fontecchio possono vantare duemila anni di storia: sono infatti citate nel suo Epistolario dallo scrittore latino Plinio il Giovane e, dopo secoli in cui si perde traccia di questa antichissima tradizione, vengono riportati alla luce reperti archeologici che confermano la presenza di terme romane in questa zona. Prima nel 1860 alcuni lavori murari portano alla luce resti di caldaie, vasche e condotti, mentre nel 1879, durante i lavori per la rettifica di una condotta d’acqua vengono rinvenuti anche delle mura, un’epigrafe e una statua di donna in atto di versare acqua da un’anfora, oltre a numerosi altri condotti idrici.

La prima analisi chimico-fisica delle acque di Fontecchio avviene verso la fine XV secolo: il 2 dicembre 1586 infatti, il medico di Arezzo Sebastiano Magi presenta una relazione in proposito al Gonfaloniere e ai Priori della Città di Castello, in cui scrive che l’acqua minerale della zona “…serva eccellentemente alla rognia, scabbia, pruriti, valabiela… et altre infermità di pelle, spargimenti di fiele, non tanto presa quest’acqua per bocca, quanto bagnandosi di fuori…
Giova mirabilmente a ostruzioni di fegato… resolve il catarro umido nato dalla debolezza di stomaco e di fegato, corregge eccellentemente tale debolezza… nata dall’umidità…
Con il mezzo del solfo e dell’allume temperati con miniera di ferro oltre il levare ogni ardore di orina, purga le reni da umori flemmatici, e provoca l’orina mandando fuori tali umori, renelle e pietre. Il medesimo nelle donne resolve ogni debolezza e fiacchezza di reni…
”.

Il rinascere della fama delle Terme di Fontecchio risale al periodo a cavallo fra Ottocento e Novecento, periodo aureo delle acque da bere e delle cure idropiniche, grazie soprattutto all’operato del dottor Ulisse Boselli, fisico bolognese chiamato a ricoprire l’incarico di medico comprimario di Città di Castello, che rivolse tutti i suoi sforzi allo studio ed alla descrizione delle proprietà terapeutiche di queste acque. Il suo principale contributo fu quello di adoperarsi affinchè l’analisi delle acque venisse affidata a Sebastiano Purgotti, illustre professore dell’Università di Perugia, che aveva asseverato il valore terapeutico anche delle acque di San Gemini, e poteva perciò, in quanto luminare della scienza medica, togliere qualsiasi dubbio circa la valenza curativa delle sorgenti di Fontecchio e donarla la meritata rinomanza. L’esito delle analisi chimiche viene pubblicato nel 18609 nell’opuscolo intitolato “Idrologia minerale tifernate”, cui fanno seguito gli esimi pareri di illustri scienziati quali il professori Gamberoni di Bologna e Cipriani di Firenze.

Si arriva così alla costruzione del primigenio stabilimento, su progetto dell’ingegnere Guglielmo Calderini, nell’anno 1868. Dato il crescente interesse verso l’uso curativo delle acque termali, il farmacista Angiolo Bini decide nel 1885 di far realizzare un nuovo stabilimento a poca distanza da porta sant’Egidio, ed acquista inoltre il primo stabilimento quando la Società Anonima che lo gestiva lo vende nel 1893. La proprietà da parte del benemerito farmacista dura fino al 1936, quando gli allora stabilimenti Bini passano alla Cassa di Risparmio di Città di Castello prima, e quindi al dottor Galliano Pasqui nel 1949.

Acque e trattamenti termali

Lo stabilimento termale è alimentato da due sorgenti da cui scaturiscono due differenti tipologie di acque minerali. La sorgente denominata Fontecchio si caratterizza per la sua acqua classificata come bicarbonato alcalino sulfurea, mentre la sorgente detta “Cappuccini” apporta un’acqua carbonato calcico magnesiaca.

In particolare, mentre la prima grazie all’elevato tenore in zolfo viene impiegata per la sua azione rigenerante e levigante sulla pelle, la seconda è famosa per l’azione diuretica che esplica, diventando valido complemento sia nella dieta di tutti i giorni che contro le malattie dell’apparato urinario quale la calcolosi.

Complessivamente dotate di proprietà antinfiammatorie, depurative e digestive, le acque delle terme di Fontecchio vengono impiegate nell’ambito di diversi tipi di patologie: nella balneoterapia contro affezioni dermatologiche, osteo-articolari e vascolari, nella cura idropinica contro una serie di patologie gastroenteriche, per via inalatoria contro patologie delle vie aeree e nell’ambito della fangoterapia per il trattamento di malattie muscolari e osteo-articolari.

Oltre alle due acque termali, di particolare rilevanza terapeutica è il fango termale. Si tratta di una melma ipertermalizzata ottenuta dalla commistione fra una componente solida argillosa lasciata maturare nell’acqua termale sulfurea. I fanghi termali di Fontecchio vantano proprietà antinfiammatorie, analgesiche, disintossicanti, rilassanti e rivitalizzanti. La sua elevata capacità di trattenere il calore inoltre, gli consente di esplicare un notevole effetto calmante e antidolorifico e di diventare quindi un valido supporto terapeutico rispetto alla balneoterapia per quanto riguarda malattie osteo-articolari, dermatologiche e reumatologiche.

Informazioni utili per visitare le terme

Indirizzo, telefono, sito ufficiale
Loc. Fontecchio, 4 – 06012 Città di Castello (Perugia), Umbria

tel. 075 852 18 31
www.termedifontecchio.com/


Come arrivare
In auto, si deve percorrere la Statale 3-bis Tiberina oppure la 73 Senese Aretina, a seconda che si viaggi sulla direttrice Perugia-Romagna oppure su quella Arezzo-Fano. In entrambi i casi si arriva a Città di Castello, e partendo dal centro storico si imboccherà direttamente via delle Terme che, dopo pochi kilometri porta direttamente allo stabilimento.
Coi mezzi pubblici da Perugia, il tragitto è fattibile col bus, ma a causa delle coincidenze corrispondenti ai vari cambi da effettuare, ci voglio più di due ore di tempo. Da Arezzo invece si rimane dentro alle due ore, con il bus che prima arriva a Città di Castello e poi il cambio per prendere quello che porta allo stabilimento termale.

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