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I Campi Elisi di Barcellona nel quartiere dell'Eixample

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Sapevate che esiste una via nel quartiere dell’Eixample che si chiama passaggio dei Campi Elisi (Passatge dels Camps Elisis)? Non è come molti potrebbero pensare di primo acchito un omaggio al famosissimo viale parigino che unisce il Louvre con la piazza di Charles de Gaulle, e nemmeno una dedica al paradiso della Grecia classica. Questa via, situata fra paseo de Gracia e la calle Pau Claris, parallela ad entrambi, e che comincia e finisce tra la calle Valencia e la calle Mallorca, deve il suo nome a un parco d’attrazione che, proprio con questo appellativo, albergava nella zona fra i 1853 e il 1873. Questi Campi Elisi in versione barcellonese occupavano tre isolati dell’Eixample, dalla Diagonal fino alla calle Aragó.

Nel 1853, le mura che cingevano Barcellona, ció che oggi viene considerato il distretto della Ciutat Vella, erano sul punto di infrangersi giacché la città stava manifestando la sua necessità imminente di espansione. Esisteva già all’epoca un quartiere esterno alla muraglia, quello della Barceloneta, e il tratto che univa la città con il paesino di Gracia (passeig Di Gràcia o paseo de gracia), in quel frangente ancora autonomo, si era convertito in un importante area di ozio ed intrattenimento per coloro che potevano godere del tempo libero, passeggiando in macchina o a cavallo. In questa cornice nacquero i giardini dei Campi Elisi e il Teatro Tivoli, che allora aveva ubicazione differente, uno dei pochi complessi urbanistici costruiti al di fuori del perimetro delle mura. I Campi Elisi di Barcellona comprendevano un teatro, una pista da ballo, una taverna, numerosi chioschi ambulanti, un caffè, ed incluso le prime montagne russe ad essere costruite nella città, che immediatamente causano scalpore e una considerevole ammirazione.

I cittadini poterono godere dei Campi Elisi durante un ventennio, nel quale la concorrenza crescente di attività di svago della città si fu intensificando sempre maggiormente, data soprattutto la costruzione dell’Eixample di Ildefons Cerdá, che con il suo progetto di valorizzazione conferì un prestigio nuovo a quelle che al giorno d’oggi sono le strade più quotate del quartiere e di Barcellona stessa. Nel 1873 del parco non rimaneva altro che il teatro che perdurò la sua programmazione di spettacoli solo per i tre anni successivi, considerando che tutte le altre attività incorporate nei Campi Elisi avevano chiuso i battenti già in precedenza. Di tutto quell’affascinante mondo non resta traccia alcuna, e ad occupare lo spazio che lo vide protagonista in quegli anni, oggi sorgono edifici come la Pedrera di Gaudí.

Maggiori informazioni e una più amplia galleria fotografica la potrete ritrovare nella pagina web ufficiale della città di Barcellona.

 Pubblicato da il 03/04/2015 - 6.432 letture - ® Riproduzione vietata

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