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Elevador de Santa Justa, l'ascensore pił famoso di Lisbona

L'ascensore piłą famoso di lisbona č l'Elevador de Santa Justa: si trova in rua do Carmo e con prezzo abbordabile consente di salire dalla Baixa al LArgo do Carmo.

L’Elevador de Santa Justa, detto anche Elevador do Carmo, è un ascensore pubblico nella parrocchia di Santa Justa, nel centro storico di Lisbona, la capitale del Portogallo. Situato al termine della Rua de Santa Justa, connette le strade del quartiere della Baixa con la piazza Largo de Carmo ed è probabilmente l’ascensore più famoso del mondo.

Lisbona è una città costruita sulle colline, cosa che, se da un lato la rende romantica e dispensatrice di belle vedute panoramiche, ha sempre reso poco agevole il passaggio dalle strade basse del quartiere di Baixa alle zone soprastanti. Nelle ultime decadi dell’Ottocento fu un continuo fiorire di proposte da parte di imprenditori privati di costruire mezzi di locomozione che risolvessero questo problema. Il primo a farsi avanti fu l’ingegnere civile e militare Roberto Arménio che presentò nel 1874 un progetto. Due anni più tardi ne venne presentato un altro similare, che prevedeva carrozze su rotaie inclinate trainate da forza animale. Nel maggio 1882 Raoul Mesnier du Ponsard, un ingegnere di Porto ma di origini francesi in seguito fondatore della Companhia dos Ascensores Mecânicos de Lisboa, chiese il permesso per studiare un sistema di trasporti su rotaie inclinate azionate non da animali ma da meccanismi e poco dopo ottenne la licenza. Il primo progetto che realizzò fu l’Elevador do Lavra, un impianto su rotaie inclinate che sfruttava come contrappeso l’acqua, lo stesso sistema poi utilizzato per l’Elevador da Gloria, l'altra funicolare tutt’ora in funzione, sempre opera dello stesso ingegnere. Poco tempo dopo si passò a un sistema di macchine a vapore.

Per l’ascensore di Santa Justa, dove la salita doveva essere verticale e non inclinata, le cose erano più complicate. Masnier riuscì a presentare il suo progetto, chiamato Escadinhas de Santa Justa, solo nel 1896, richiesta che incontrò l’opposizione del concorrente Henry Lusseau che aveva in mente una costruzione dello stesso tipo non molto distante. Mesnier però convinse i Servizi Comunali e, dopo un paio d’anni, ottenne la licenza valida 99 anni per la costruzione di quattro ascensori. Mesnier, assieme ai suoi soci costituì la Empresa do Elevador do Carmo. Nel 1900 venne firmato il contratto col Consiglio Municipale col quale la Empresa si impegnava a presentare un progetto entro sei mesi e ai primi di giugno dello stesso anno erano già cominciati lavori di consolidamento del terreno su cui sarebbe stata eretta la struttura in metallo.

Il 31 agosto 1901 re Carlos, alla presenza di altri membri della Famiglia Reale, dei costruttori, dei personaggi più in vista della città e di uno stuolo di giornalisti, inaugurò il ponte di metallo e la sua copertura ma si dovette aspettare ancora per vederlo in funzione: il 10 luglio 1902 venne inaugurata anche la cabina e l’impianto divenne finalmente operativo. Nel 1907 la propulsione a vapore venne convertita in elettrica. Nel 1973 l'ascensore divenne proprietà pubblica e preso in gestione dalla Carris Corporation, l'agenzia governativa che gestisce i trasporti cittadini. Nel 1998 un incendio colpì questa parte della città ma l'ascensore non subì alcun danno. Nel 2002, in occasione del centenario dalla sua inaugurazione, l’Elevador de Santa Justa, assieme alle altre tre linee funicolari ancora in funzione, è stato dichiarato monumento nazionale. L’altro ascensore verticale, l’Elevador di São Julião, costruito nella stessa epoca e passato alla storia per essere legato a un famoso tentativo di golpe fallito del 1908, smise di essere utilizzato nel 1915 e in seguito venne smantellato.

Fin dalla sua costruzione, l’Elevador de Santa Justa venne considerato un azzardo progettuale per l'enorme dislivello (30 metri) che superava, per i materiali innovativi e per la stazione superiore che appariva quasi sospesa nel vuoto. Fin da subito divenne un’attrazione turistica, con molti avventori che lo utilizzavano più per il piacere di godersi una meraviglia del progresso che per effettivo bisogno di risparmiarsi una ripida salita a piedi. Il primo giorno vennero venduti oltre 3000 biglietti e più di mezzo milione nel primo anno di attività. Benché qualcuno sostenga che Masnier sia stato un allievo di Gustave Eiffel, l'autore della famosa torre parigina nonché il pioniere delle strutture in ferro, non esistono prove di rapporti professionali tra i due, anche se Masnier, essendo francese di origine, era sicuramente a conoscenza dei progressi nell'utilizzo di questa materia nell'edilizia.

Si tratta di una struttura verticale alta 45 metri (pari a sette piani) ed eretta parallelamente a Rua de Santa Justa, costituita da una torre metallica, una piattaforma di osservazione, una passerella e la base, formata da quattro colonne, ognuna composta da due pilastri. Le cabine sono due, elegantemente realizzate in legno lucidato, decorate in ottone, dotate di specchi e finestre e in grado di trasportare fino a 29 persone ciascuna (in origine il limite era 24).  All’interno della stessa struttura sono state costruite due scale a chiocciola, decorate in maniera diversa l’una dall’altra. I macchinari principali sono stati collocati alla base dell’ascensore. La struttura, decorata in stile Neo-Gotico, è in ferro, un materiale innovativo per l’epoca e per questo rappresenta un esempio di stile costruttivo dei primi del ‘900 quando un ascensore era considerato un’innovazione quasi magica e un privilegio dell’età moderna. In cima alla struttura c'è una piattaforma panoramica. protetta da un'edicola, e un caffé, dove a volte viene suonata musica classica dal vivo, da cui si gode una stupenda veduta sulla città, soprattutto nelle ore serali.

Salire su questo ultrasecolare mezzo di locomozione è qualcosa di più di una semplice comodità: è un piccolo viaggio nel tempo, del quale vi accorgerete solo se osserverete con attenzione i dettagli della struttura. Le decorazioni con forme vegetali, stilemi orientali come il simbolo dello ying-yang o triangoli e quadrati inseriti in circoli, sono state eseguite su pannelli di ghisa larghi più di tre metri fissati con viti e rivetti alla struttura principale: ve ne sono sei per ogni piano, due frontali e quattro laterali, per un totale di 48. Gli archi, poggianti su colonne, hanno varie forme: a tutto sesto, rotti o polilobati. Non è chiaro chi sia l’autore delle decorazioni, ma studi recenti sembrano far escludere che Masnier si sia rivolto ad altri e che le abbia disegnate lui stesso: nonostante altri suoi progetti fossero quasi privi di decorazioni, si trovano comunque similitudini stilistiche. L'Elevador de Santa Justa, nella sua globalità, non è comparabile con nessun altra opera architettonica esistente. Benché vi siano altre città che hanno fatto ricorso a sistemi similari per agevolare gli spostamenti dei suoi cittadini, basti pensare all'ascensore di Castelletto Levante di Genova, solo l’Elevador Lacerda di Salvador de Bahia in Brasile, non a caso per lungo tempo una colonia portoghese, può essergli in qualche modo paragonato.

Il futuro riserva sicuramente qualche sfida a questa struttura. Se Masnier fu abile nell’individuare un luogo molto stabile su cui erigere le fondamenta, certo non poteva prevedere che negli anni seguenti l'edilizia poco regolamentata di questa zona della città avrebbe finito col rendere meno stabile la collina su cui si erge l'Elevador. Inoltre la scelta di usare il ferro come materiale di realizzazione, in un epoca comunque in cui era considerato il materiale più innovativo, oggi comporta qualche complicazione, non solo per la naturale corrosione di questo materiale esposto alle intemperie ma anche per l'inquinamento inevitabile in una città densamente abitata e trafficata. L'ascensore è sottoposto a periodiche ispezioni che controllano lo stato della corrosione e delle saldature e procedono a regolari pulizie e dipinture proprio nella speranza di far sì che l'opera di Masnier continui a svolgere la funzione per cui è stato concepito e non diventi solo un belvedere da cui godere una spettacolare veduta della città.

L'Elevador de Santa Justa non è gratuito e il costo di una corsa, 2,80 €, rivela che ormai il suo principale ruolo è quello di attrazione turistica ma, facendo parte del sistema di trasporto pubblico della capitale portoghese, vi si può salire sfruttando i biglietti cumulativi: chi ha il pass di 24 ore Viva Viagem se lo ritrova compreso tra i mezzi che può utilizzare. Se volete usufruire dei suoi servigi dovete recarvici dalle 8:00 alle 21:00 in inverno o alle 23:00 in estate.

 Pubblicato da il 27/03/2016 - 8.246 letture - ® Riproduzione vietata

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