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Golden Gate Park, il polmone verde di San Francisco

Paragonato al Central pArk di New York City il Golden Gate Park di San Francisco č il plomone verde della cittā, luogo di concerti e dove sono stati girati parecchi film.

Il Golden Gate Park è un grande parco pubblico di San Francisco, nello stato della California degli Stati Uniti d'America ma è anche molto di più, nonostante il milione di alberi e i 10 kilometri di pista ciclabile che lo caratterizzano: è un luogo ricco di edifici, musei, monumenti, impianti sportivi ma anche di storia e cultura popolare. Il parco ha la forma di un rettangolo con il lato lungo di 4,8 km e quello corrto di circa 800 metri, per un totale di 412 ettari. Grazie ai 13 milioni di visitatori annui, è uno dei parchi cittadini più frequentati degli Stati Uniti.

Nel 1860 gli abitanti di San Francisco, visto il gradimento che aveva riscosso la recente costruzione di Central Park a New York, vollero la loro fetta di verde pubblico all'interno del territorio cittadino. Venne individuata l'area adatta in un vasto terreno chiamato Outside Lands, ricoperto di dune di terra e sabbia che non avevano mai invogliato nessuno a costruirci sopra qualcosa, anche se lo scopo non dichiarato era quello di ricavarne terreni edificabili. Venne messo a capo dei lavori l'ingegnere William Hammond Hall che mappò l'area e decise la piantumazione – necessaria per stabilizzare un territorio che era sabbioso per tre quarti - assieme all'assistente John McLaren, che aveva affinato la sua competenza in Scozia, all'epoca terra d'elezioni dei migliori giardinieri del mondo. Il piano originale dovette però essere modificato sia per motivi di budget che per ingerenze esterne, come quelle di alcuni milionari cittadini che volevano aggiungere una pista da corse, mentre altri avevano aperto chioschi abusivi. Quando Hall diede le dimissioni il parco venne affidato a Frank Pixley ma la figura di McLaren rimase centrale, al punto che quando il municipio provò a mandarlo in pensione a 60 anni, come da prassi, venne subissato di lettere che ne chiedevano la conferma e quando raggiunse i 70 anni si fece una modifica al regolamento per lasciarlo al suo posto. McLaren visse all'interno del parco fino alla morte, sopraggiunta quando aveva 96 anni. In occasione del terribile terremoto che colpì la città nel 1906 ospitò i campi tendati costruiti dall'esercito per i rifugiati.

Uno dei luoghi più riconoscibili del parco è la grande piazza del Music Concourse, dalla forma ovale. Costruita in occasione dell'Esposizione Californiana di Mezzo Inverno del 1894, venne significativamente modificata dopo l'evento. Su uno dei lati più corti sorge lo Spreckels Temple of Music, regalato alla città dall'omonimo industriale dello zucchero, un palco all'aperto con un corpo centrale e ali colonnate che ha ospitato nel tempo artisti di vario genere, da Luciano Pavarotti ai Grateful Dead. Gravemente danneggiato dai terremoti del 1906 e del 1989, è stato fatto oggetto di ripetute ristrutturazioni, l'ultima delle quali è iniziata nel 2000 ed è stata portata a termine in cinque anni. Ora sotto alla piazza vi è un parcheggio per 800 veicoli.

Su uno dei lati lunghi della stessa piazza sorge il Museo De Young, intitolato al magnate dell'editoria Michael Henry de Young, i cui lavori iniziati nel 1917 terminarono nel 1921. L'edificio originale, costruito in stile rinascimentale spagnolo cinquecentesco venne severamente danneggiato dal terremoto del 1989. Nel 2001 iniziarono i lavori di ristrutturazione, completati nel 2005, che consegnarono la lunga e bassa costruzione attuale, completamente ricoperta di pannelli di rame ossidato e dominata da una caratteristica torre alta 45 metri, che si allarga salendo, da cui si gode una bella vista sul parco e i quartieri circostanti. Le collezioni del museo sono decisamente eclettiche: si va una delle maggiori raccolte di pittori statunitensi alle espressioni artistiche di culture extra-europee come quelle africane e oceaniche, dalle arti tessili con abiti dell'Ottocento e antichi tappeti anatolici alle arti pre-colombiane, fino a opere contemporanee statunitensi.

A destra del Museo de Young sorge il Giardino del Tè Giapponese, il più antico del genere degli Stati Uniti. Anche questo creato per l'Esposizione, dall'emigrato australiano George Turner Marsh assieme all'emigrato giapponese Makoto Hagiwara, che lo curò personalmente fino alla morte avvenuta nel 1925, incarico che la sua famiglia portò avanti fino alla fine della II Guerra Mondiale. Il giardino, che occupa 5 ettari, comprende anche un ponte ad arco di tamburo in legno e una Casa da Tè, a cui in seguito si sono aggiunti una pagoda e un giardino zen. È uno degli angoli più amati del parco e, grazie ai negozi di souvenir e ai posti dove mangiare, anche uno dei più redditizi.

Sul lato opposto della piazza si trova l'Accademia delle Scienze, la più antica istituzione scientifica della costa occidentale degli Stati Uniti fondata nel 1853 e uno fra i 10 musei di storia naturale più grandi del mondo. Il museo originale era costituito da undici edifici costruiti tra il 1916 e 1976 sul luogo ove si tenne la già citata Esposizione ma il sisma del 1989 lasciò in piedi solo tre edifici: la Sala Africana, la Sala Nord Americana e l'acquario Steinhart. Le strutture attuali, ricostruite nello stesso posto nel 2008, ora coprono una superficie di 37.000 metri quadrati aggiungendo alle sale superstiti quelle dedicate alla storia naturale, alla vita acquatica, all'astronomia, ai minerali e, forse anche in maniera scaramantica, ai terremoti. L'edificio è costruito in maniera sostenibile: il tetto del planatario è coperto di vegetazione locale e sfrutta il 90% delle acque piovane, mantendendo nel contempo la temperatura fresca, mentre i pannelli di vetro raccolgono energia solare.

Il Conservatorio dei Fiori è una serra in stile vittoriano, una delle più grandi del mondo grazie ai suoi oltre 1000 metri quadrati, nonché l'edificio originale più vecchio del parco, costruito nel 1878 grazie ai fondi di una trentina di imprenditori benestanti. Eretta come da tradizione con lastre di vetro e telaio in legno, sopravvisse miracolosamente al terremoto del 1906 e a un incendio del 1918. Chiusa al pubblico tra il 1933 e il 1946, venne danneggiata da una tempesta nel 1995. Nel nuovo millennio è stata fatta oggetto di un attento restauro e ora ospita circa 1700 specie di piante tropicali più o meno rare. La struttura è divisa nella Sala delle Mostre Speciali dove, ogni sei mesi, si alternano le esposizioni, la Galleria delle Piante in Vaso, dove le piante sono ospitate in vasi creati da artisti di tutto il mondo e conservate nella Lowlands Gallery dal clima caldo e umido e nella Highlands Gallery dove il cima è più fresco ma ancora più umido. Nelle Gallerie Acquatiche sono state ricreate le condizioni della Foresta Amazzonica. A sostegno delle attività botaniche del parco c'è un grande vivaio, una delle poche aree non aperte al pubblico, la cui attività risale al 1870. Vi si trovano circa 800 specie di piante che vengono vendute al pubblico la terza domenica di ogni mese e che vengono dislocate in ogni punto del parco e della città, circa 3000 a settimana.

Un altro pezzo di storia del parco è costituito dai mulini a vento, prima dell'avvento dei quali l'amministrazione era costretta a pagare la tanta acqua necessaria per la vita del parco. Nel 1902 venne commissionata la costruzione di un mulino a vento, ora chiamato North Windmill, dopo aver scoperto l'esistenza di una vasta falda acquifera che portava l'acqua al mare. Il mulino era in grado di sollevare oltre 100.000 litri all'ora a oltre 6 metri d'altezza, riempendo i diversi specchi d'acqua del parco. Vista l'efficenza, si decise di costruirne un secondo, detto South Windill, più potente del precedente e considerato il più grande al mondo, capace di sollevare oltre 150.000 litri all'ora.

Gli originali 14 laghi artificiali si sono ridotti ai cinque attuali. Nella Strawberry Hill, in realtà un'isola all'interno del Lago Stow collegata da due ponti, c'è una cascata artificiale alimentata dall'acqua pompata dal North Windmill. Lo Spreckels Lake, appositamente ideato per i modellini di barche, è più piccolo. Gli altri tre laghi solo il North Lake, il Middle Lake e il South Lake, frequentati da uccelli acquatici quali anatre, aironi, garzette e martin pescatori. Gli uccelli non sono gli unici animali presenti nel parco, di sicuro non i più imponenti. Questo primato spetta ai bisonti, che sono ospiti del parco fin dal 1891, quando venne acquistata una piccola mandria. In un'epoca in cui il numero degli animali in libertà era drasticamente calato, il programma di riproduzione in cattività – capace di dare alla luce a più di 100 piccoli – contribuì a ripopolare le mandrie. Meno maestosi ma più numerosi sono i coyote, stimati in oltre 1000 esemplari all'interno del parco anche se difficili da avvistare.

Caratteristica è la grandiosa giostra (carousel), costruita nel 1914, la quarta ad essere ospitata in ordine di tempo sotto a un padiglione circolare in stile classicheggiante. Chiusa nel 1977 per motivi di sicurezza, venne restaurata con cura, riaperta nel 1914. Comprende 62 animali e una banda musicale tedesca. L'area attorno a questo padiglione era destinata ai bambini, in quello che era considerato il primo parco giochi pubblico in America. Il Beach Chalet è un edificio a due piani, in stile revivalistico coloniale spagnolo, eretto vicino alla Great Highway e Ocean Beach. Dopo essere stato per anni la sede dei Veterani delle Guerre all'Estero ora ospita il Visitor Center nella sala che ospita dei notevoli murales del 1936 e un ristorante. Il Giardino Botanico sfrutta le particolari condizioni climatiche di San Francisco per accogliere piante da tutto il mondo, alcune delle quali non si trovano nemmeno più negli habitat originari. Vasto 22 ettari ospita più di 7.500 piante e la collezione di testi sull'ortocultura di Helen Crocker Russell.

San Francisco è sempre stata una città aperta alle culture alternative e non è un caso che il Golden Gate Park ospiti la Hippie Hill, il luogo in cui si sviluppò la cosidetta Estate dell'Amore, il movimento che nel 1967 vedeva migliaia di giovani popolare questi luoghi in cerca di pace, amore e libertà, preferibilmente ascoltando musica suonata gratuitamente da artisti come Janis Joplin (a cui è “intitolato” un albero in cima alla collina), Grateful Dead, Jefferson Airplane e George Harrison o facendo uso di sostanze allucinogene. Nonostante fumare la cannabis sia vietato, come in tutti i parchi pubblici americani, qui la polizia ha la fama di chiudere un occhio in occasione di concerti ed eventi.

Meno allegro è il National AIDS Memorial Grove, una zona del parco, larga 7 ettari, dedicata alla memoria di chi ha perso la vita a causa di questa malattia che ha colpito duramente la comunità gay, ma non solo, di San Francisco. Al centro di questo quieto angolo concepito come luogo sereno per ricordare gli scomparsi, si trova una piazzetta circolare chiamata il Cerchio degli Amici sulla quale sono iscritti i nomi di più 1500 vittime di questa moderna epidemia. Un privilegio che però ha i suoi costi: bisogna donare 1000 USD per inserire un nominativo. Altrettanto tranquille sono le atmosfere del Giardino di Shakespeare, un non enorme giardino classico del XVII secolo dedicato al famoso drammaturgo inglese, anche se ciò non ha impedito che alcune delle placche di bronzo che decoravano il busto dedicato al poeta venissero rubate, presumibilmente per fonderle.

Molto diversa è l'atmosfera che si respirava al Kazar Stadium, il campo sportivo costruito negli anni Venti e casa dei San Francisco 49ers di football americano dal 1946 al 1970, quando poteva accogliere 59.000 spettatori. Demolito nel 1989, in seguito è stata ricostruito, anche se con una capienza decisamente inferiore (9.044) e ora ospita partite di calcio, lacrosse e atletica leggera. Un altra struttura sportiva è il Campo da Polo, lo sport equestre che divenne popolare in California verso la fine dell'800. Il campo venne costruito nel 1906 e venne regolarmente utilizzato fino agli anni '40, ma nella decade seguente le partite si disputavano in altri campi, con terreni più adatti. Ora il polo non viene più praticato, salvo in rare occasioni come le fiere equestri o partire una tantum. Questo spazio veniva utilizzato anche per il ciclismo su pista, un'attività sportiva molto in voga a inizio secolo, che attraversò un lungo periodo di minor interesse prima di ritornare abbastanza popolare nel nuovo millennio. È un luogo adatto per lo sport ma anche per la musica: nel corso degli anni qui si sono tenuti molti festival musicali e concerti che hanno visto salire sul palco gruppi come i Grateful Dead e i Jefferson Airplanes. Un'altra struttura sportiva è il Campo di Tiro con l'Arco.

Il parco è anche il luogo in cui cercano rifugio gli homeless, un problema notoriamente piuttosto diffuso negli Stati Uniti, che vivono tra sporcizia e aghi infetti. Parte dei visitatori si lamenta di queste presenze, che hanno portato anche a incidenti come quelli in cui un senzatetto è stato ucciso a bastonate nel 2010. I sindaci che si sono succeduti nel tempo hanno cercato di risolvere la questione con campagne informative ma anche cacciando o multando gli sfortunati, che a loro volta hanno trovato sostegno da una parte della cittadinanza che ha addirittura intentato causa al Municipio per i rastrellamenti del 2006. Il Golden Gate Park è davvero un pezzo di storia della città e come tale è apparso svariate volte come simbolo della città: qui sono stati girati molti film, da quelli di Charlie Chaplin e Orson Welles ad altri sul personaggio di Robin Hood a cui i boschi del parco hanno fornito gli scenari della Foresta di Sherwood. Il parco è stato l'ambientazione per serie televisive, registrazioni di concerti dal vivo (Jefferson Airplanes nel 1969) e appare perfino in un cartone animato con protagonista Bugs Bunny.

 Pubblicato da il 16/04/2016 - 4.041 letture - ® Riproduzione vietata

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