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Swarovski Kristallwelten: a Wattens in Austria il museo e il parco dei cristalli

E' facile arrivare al mondo dei Cristalli Swarovski: si trova a Wattens vicino a Innsbruck ed è una meta ideale per le famiglie con bambini. Oltre ai bellissimi cristalli trovate il giardino con il labirinto e la torre dei giochi..

Innsbruck è una località turistica molto amata dagli Italiani, vuoi per la vicinanza con l’Italia, vuoi per quel paesaggio montano perfetto che sa di latte fresco e formaggio saporito, vuoi per il fascino che suscitano i Mercatini di Natale che ogni anno richiamano frotte di turisti in certa di novità, doni e atmosfere d’altri tempi (non tutti sanno che i mercatini replicano a Pasqua animando la piazza centrale della città con uova e coniglietti).
Vuoi anche perché Innsbruck, graziosa e accogliente, lo è davvero, meta perfetta sia per le vacanze invernali, sia per i soggiorni estivi, per gli amanti della neve, degli sport invernali, delle passeggiate nella natura, del buon cibo e, naturalmente, per le famiglie.
Come in tutta l’Austria, infatti, l’attenzione e i servizi offerti a chi si muove con bambini al seguito sono ottimi con una predisposizione naturale all’accoglienza dei più piccoli, piuttosto che alla loro tolleranza.

Io ci sono stata a fine marzo, in occasione proprio delle vacanze pasquali, riuscendo a cogliere della città gli ultimi scampoli dell’offerta invernale (erano ancora aperti i principali impianti sciistici e i comprensori limitrofi), e le avvisaglie di quello che avrebbe potuto essere lo scenario estivo: verdi pascoli, boschi, mucche in libertà, passeggiate, cittadine dai campanili coi tetti a punta, tavolini all’aperto dove sorseggiare ottima birra e provare gustosi piatti di cucina locale (la cucina austriaca è molto buona, non proprio leggera, forse non troppo varia, ma caratterizzata, nelle zone di montagna, da un’ottima qualità della materia prima – formaggi, carne, salumi – riproposta, per lo più, in modo tradizionale).

Chi viene a Innsbruck cerca, soprattutto, tranquillità, relax e la possibilità di passare nel verde le giornate. L’idea di chiudersi per un paio di ore dentro a un museo non è, generalmente, contemplata.
Tant’è che quando ci sono stata, io il Museo Swarovski era praticamente vuoto e tra i pochi turisti presenti, pochissimi erano italiani.
Grosso errore. Si tratta di un museo meraviglioso che merita senz’altro una visita, a Wattens a pochi chilometri dal centro, ancora di più se con voi ci sono bambini. Rimarranno affascinati dallo scintillio, dall’eleganza, dalle atmosfere che si godono nelle sale di questo piccolo gioiello museale di montagna.

5 COSE CHE LASCERANNO A BOCCA APERTA GRANDI E PICCINI

1. L’accesso al Museo
Il Museo Swarovski è sostanzialmente “nascosto” all’interno della montagna. Lasciata la macchina al parcheggio limitrofo, a parte la struttura leggerissima della biglietteria e le installazioni del parco, l’edificio del museo non si vede. Vi si accede attraverso una collinetta verde segnalata dal volto del Gigante dalla cui bocca sgorga un getto d’acqua che finisce nel minuscolo laghetto antistante.
Una favola, inventata dall’artista multimediale André Heller per raccontare il mondo di incanto creato in occasione del centenario di Swarovski nel 1995, accompagna tutta la visita al museo: un Gigante partì alla volta del mondo per scoprirne tutti i tesori. Dopo anni di peregrinaggi e dopo aver accumulato conoscenza e tesori, si stabilì in Tirolo e da allora fa la guardia alle sue Camere delle Meraviglie.

2. La Mechanical Theatre
La seconda sala a cui si accede ha in sé qualcosa di inquietante, ma non può lasciare a bocca aperta chiunque per l’assurdità del mondo rappresentato. Jim Whiting, l’ideatore della stanza, ha di fatto messo in scena una sfilata di moda i cui protagonisti sono un Adone improbabile e una Walking Woman rappresentata da un manichino deambulante.
Intorno a loro, una serie di figure grottesche prendono vita e si accendono in uno spettacolo alienante e grottesco.

3. Il Duomo di Cristallo
Questa è, senza alcun dubbio, la sala più bella del museo, un posto da lasciare veramente senza fiato chiunque. Entrando si accede a un mondo di cristalli e giochi di luci e specchi (ce ne sono 595 che formano la cupola) che immergono lo spettatore in una specie di universo parallelo. La musica di Brian Eno completa l’atmosfera surreale. I bambini più grandi e gli adolescenti si divertiranno a scattarsi selfie spezzettati utilizzando i filtri naturali delle luci che cambiano. I bimbi più piccoli si divertiranno a vedere la loro immagine riflessa centinaia di volte.

4. Passaggio di Ghiaccio
A vederlo il Passaggio di Ghiaccio non è altro che un corridoio vuoto e nero che conduce da una sala all’altra.
Non appena si comincia a camminarci sopra, però, questo si accende dando vita a forme che cambiano a seconda della strada presa, segnando una specie di strada che si illumina illuminando ciò che le sta intorno.
È un po’ come giocare a lasciare le proprie orme sulla neve. Solo che in questo caso le orme sono cristalli di luce.

5. Riflessioni
Una delle ultime sale, Riflessioni, è strutturata come una sorta di bosco fatto di figure geometriche solide che ricordano i blocchi di ghiaccio polari.
Ogni figura presenta una superficie che si illumina e cambia colore raccontando un pezzetto della storia dell’Umanità. Al centro vi si trovano Religione, Fede e Magia, attorniate da Fisica, Chimica, Scienza, Matematica…
A dire il vero, però, poco importa il senso. Il bello è proprio perdersi in questo bosco di poligoni accesi immersi in un contesto altrimenti buio pesto.

IL GIARDINO, LA TORRE DEI GIOCHI E IL LABIRINTO
Il Giardino del Museo Swarowsky è un posto davvero magico. Circondato dalle montagne tirolesi e dalle alte vette innevate sullo sfondo, è parte integrante della visita e merita tutto il tempo richiesto per visitarlo.
A ridosso della Bocca del Gigante c’è una sorta di bosco fatto di nuvole di cristallo. La Nuvola di Cristallo e la Vasca a specchio dentro cui affondano alcuni degli “alberi” si estendono su una superficie di 1400mq. Le nuvole sono realizzate incastonando a mano 800.000 cristalli di Swarovski che colpiti dai raggi del sole creano un gioco di luce surreale e meraviglioso.

Percorrendo il sentiero che costeggia l’installazione si arriva alla Torre dei Giochi una vera e propria torre in acciaio e vetro alta 14 metri all’interno della quale si trova una ludoteca strutturata su tre piani. A seconda dell’età, i bambini hanno accesso ad alcune aree e non ad altre. Per i più piccini a disposizione il primo piano con giochi ed exhibit adatti a loro e dove i bimbi possono giocare senza pericoli alla presenza di mamma e papà. Nei piani successivi, invece, l’accesso è limitato ai bambini più grandi. Vi si trovano altalene, corde da arrampicata, particolari reti per saltare e oscillare. L’ingresso è compreso nel prezzo del biglietto.

Il divertimento per i più piccoli prosegue fuori, dove si trova un’area giochi all’aperto e un labirinto che richiama, nella forma, la mano di Fatima e dove è divertente cimentarsi a trovare l’uscita o giocare a nascondino.

Il bar del museo (la domenica all’interno viene servito un ricco brunch) ha un menu raffinato, qualche birra e diverse torte per ricche e gustose merende. C’è anche il menu bambini a base di Schnitzel, pollo fritto, patatine, pizza…

INFORMAZIONI UTILI
Il parco è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.30). Nei mesi estivi luglio e agosto apertura straordinaria fino alle 22.00.
Il costo è di 19€ per gli adulti, 7,50€ per i bambini da 6 a 14 anni, gratuito fino a 5 anni. Biglietto famiglia, un adulto + uno o due bambini 24,50€

Maggiori informazioni sul sito ufficiale.

 Pubblicato da il 21/03/2016 - 27.295 letture - ® Riproduzione vietata

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