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I Giardini Botanici di Villa Taranto a Verbania: la storia e la fioritura

I Giardini di Villa Taranto a Pallanza, una frazine di Verbania, sono spettacolari durante la fioritura. Oltre ai fiori da non perdere le varie tipologie di giardino, l'Orto Botanico e le serre.

Viaggiare significa lasciarsi andare alla bellezza del mondo restando liberi di orientare il proprio sguardo senza limitazioni alcune, attraversati da una voluttuosa sensazione di pace scevra di frontiere. I turisti in cerca di luoghi da esplorare non possono esimersi dall’ammirare i meravigliosi giardini di Villa Taranto, un quasi onirico sito botanico inserito nel suggestivo contesto geografico del Lago Maggiore nei pressi di Verbania.

Tale verde memorabilia si deve a un capitano scozzese, Neil Mc Eacharn, che nel 1931 acquistò la proprietà della Marchesa di Sant’Elia con l’idea di trasformarla in un perfetto giardino inglese che coniugasse l’attrazione visiva alla compatibilità botanica in grado di far convivere diverse tipologie di piante. Così scriveva in tempi non sospetti: “Un bel giardino non ha bisogno di essere grande, ma deve essere la realizzazione del vostro bisogno anche se è largo un paio di metri quadrati e si trova su un balcone”.

I giardini vennero completati e resi accessibili nel 1940, tanto che oggi trova posto una ricchissima pletora di esemplari vegetali dalle più varie connotazioni e caratteristiche, importati da ogni parte del mondo e facenti parte di una collezione vastissima e rarissima: il patrimonio botanico odierno annovera ben 1.000 piante non autoctone e ca. 20.000 varietà e specie a coronare una struttura storica, Villa Taranto, purtroppo non visitabile in quanto sede della Prefettura della provincia del Verbano – Cusio – Ossola.

Per fortuna, controbilanciando questa lacuna, i giardini s’offrono al pubblico in tutta la loro eccellenza, estasiando ogni anno dal 1952 oltre 150.000 contemplatori fra appassionati, amatori e veri e propri studiosi che devono davvero molto al creatore di tale opportunità, alla cui morte – avvenuta nel 1964 (nel 1963 era stato nominato cittadino onorario della città di Verbania) – è subentrato nella cura e gestione dello spazio l’Ente Giardini Botanici Villa Taranto “Cap. Neil Mc Eacharn”. Questi gioielli i cui colori sembrano riverberi di uno smeraldo costituisce anche una valente opera ingegneristica che si compone di numerose opere estremamente funzionali e moderne dal tocco artistico: la “Valletta”, per esempio, è il frutto di scavi approfonditi (si fregia di un arredo vegetale arricchito da ginestre arboree Cotoneaster horizontalis e Davidia involucrata), seguiti dai “Giardini terrazzati” e le loro cascatelle, inebrianti vasche per ninfee e fiori di loto, e ancora il “Giardino d’inverno”, il “Giardino palustre”, armonie d’acqua e fontane dall’imponente lustro ornamentale.

Volendo compiere un viaggio semplicemente raccontato entro le maglie di un testo essenziale, il giardino è accessibile superando i cancelli d’entrata, i cui corredi collaterali sono rappresentati nello specifico da un parcheggio auto gratuito, biglietteria, negozio di souvenir, chiosco per la vendita delle piante e un bar ristorante.

L’Erbario del capitano (detto anche Erbarium Britannicum) custodisce 43 teche di flora spontanea proveniente dal Regno Unito, la cui classificazione e nomenclatura risale al 1929. Percorrendo il “Viale delle conifere” si possono accarezzare con pupille scalpitanti rari esemplari di conifere distanziate dalla strada percorsa da una striscia d’erba rasa in grado di infondere un tocco ordinato all’intera sequenza. Come detto, sono tante le fontane presenti che convivono dentro e fuori il mare floristico, così fra queste eccelle la Fontana dei Putti (avvolta dalle enormi foglie della Colocasia antiquorum, altresì detta “orecchia d’elefante).

Il Labirinto delle Dahlie sa affascinare grazie a un subitaneo spettacolo fatto di 1.700 piante in fioritura di 350 varietà, con le serre che cingono in un abbraccio romantico specie tropicali e, in particolare, la Victoria Cruziana, una ninfea equatoriale che trionfa fra le piante acquatiche e le cui foglie sfiorano i due metri di diametro reggendo un peso massimale di 10 chilogrammi. Il Mausoleo funge da luogo di riposo perpetuo del capitano Mc Eacharn e sfoggia notevoli vetrate policrome e una cappella dedicata a Sant’Antonio da Padova. Alla già menzionata “Valletta” seguono gli altrettanto citati “Giardini terrazzati”, variopinto ricettacolo di forme e colori, e Villa Taranto.


Il periodo migliore per la fioritura

In primavera il momento della fioritura (in genere nel mese di aprile) è suggellato dalla Festa del Tulipano, e per l'occasione viene creato un vero e proprio labirinto, con circa 80.000 coloratissimi fiori che rendono i giardini un luogo magico, al livello dei blasonati parchi olandesi, come il celebre Keukenhof.


Informazioni utili, orari e prezzo biglietto per visitare la villa ed i giardini

Giardini di Villa Taranto
Dove: Pallanza – Verbano Cusio Ossola
Sito web: www.villataranto.it
Come prenotare: chiamare la biglietteria al numero 0323/404555 oppure utilizzare il form on line
Orari: dal lunedì alla domenica (festivi inclusi) dalle ore 8.30 alle 18.30. Ottobre e novembre dalle 9.00 alle 16.00
Costi: intero 10 €, ridotto per ragazzi dai 6 ai 14 anni 5.50 €. Comitive e scuole da 4.50 € a 7.50 €. Biglietto gratuito per capi comitiva, insegnanti, diversamente abili e loro accompagnatori. Consentito l’ingresso ai cani purché al guinzaglio.
Durata visita: 1 ora e 30 minuti circa

Come arrivare in auto: dal centro-nord percorrere la A26 Voltri-Gravellona Toce con uscita Baveno/Stresa, proseguire per 11 km lungo la SS33 in direzione Verbania. Dal nord delle Alpi sono disponibili 3 passi principali: Sempione, San Gottardo e San Bernardino, equidistanti 100 km dai giardini; la variante prevede Sempione - A26/E62 Autostrada dei Trafori con uscita Verbania e percorrenza lungo la SS34 in direzione Verbania Pallanza; dai passi San Gottardo e San Bernardino si costeggia la riva occidentale sulla SS33 e a ca. 28 km dalla dogana svizzera-italiana si arriva a Pallanza, da cui seguire le indicazioni per Villa Taranto.
Treno: linea Milano – Domodossola fino alla stazione di Verbania in frazione Fondotoce
Battello: la Navigazione Lago Maggiore prevede uno specifico scalo proprio all’ingresso dei giardini, fermata chiamata Villa Taranto
Aereo: aeroporto Malpensa con collegamento autobus offerto dal servizio Alibus
Parcheggi: presente area parcheggio gratuita per auto e pullman

 Pubblicato da il 07/04/2016 - 18.829 letture - ® Riproduzione vietata

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