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La Fortezza di Akershus, la visita al grande castello di Oslo

Il castello di Akershus è una splendida fortezza che domina il fiordo di Oslo. Un tempo prigione, qui si trovano le tombe dei re norvegesi e il museo delle Forze armate e qui si svolgono dei concerti in estate.

La Fortezza di Akershus (in norvegese: Akershus festning) è un castello costruito a difesa di Oslo, per questo strategicamente situato sul collina Akersneset che sovrasta lato orientale del fiordo in cui sorge il porto, e uno degli edifici più caratteristicidella Norvegia, ed una delle attrazioni imperdibili di Oslo.

Fatto erigere, in appena in un anno di lavori, durante il regno di Haakon V dopo che pochi anni prima un attacco dello svedese Alv Erlingsson aveva palesato la vulnerabilità della città, per secoli ha svolto egregiamente il compito per il quale è stato concepito, resistendo a numerosi assedi da parte degli eserciti nemici, soprattutto svedesi. L'unica resa è stata quella, non in battaglia, all'esercito tedesco, che attaccò la Norvegia durante la Seconda Guerra Mondiale e che elesse il castello a proprio quartiere generale durante l'occupazione del paese scandinavo.

Nel XVII secolo, il re Cristiano IV di Danimarca e Norvegia, decise di convertire l'austero edificio medievale, squadrato e dotato di spesse mura merlate, in un palazzo rinascimentale. Venne ingentilito l'aspetto esteriore con l'aggiunta di appuntite guglie alle tozze torri ma soprattutto si intervenne sugli interni, creando maestose sale da ballo. La sua entrata è stata presa da modello per il castello del parco Disneyano di Epcot.

Nonostante ne necessitasse fin dal 1700, fu solamente alla soglia del XX secolo che si intrapresero degli importanti lavori di ristrutturazione, che furono anche un'occasione per diminuire le opere difensive per creare spazio alla crescente popolazione. Come ogni castello che si rispetti, anche questo ha le prigioni, le cui celle sono tutt'ora visitabili. Veniva chiamato Slaveriet perché i detenuti potevano essere presi a noleggio per lavori, anche fuori città. Ospiti delle carceri furono anche diversi detenuti politici, fra i quali molti Sami (Lapponi), etnia all'epoca perseguitata. Uno di loro, Lars Haetta, incarcerato appena 18enne, scrisse la prima traduzione della Bibbia nella sua lingua durante la prigionia.

Oggi la fortezza conserva splendidi saloni rinascimentali, riccamente decorati, e le tombe dei molti monarchi norvegesi qui sepolti. Al suo interno hanno sede il Museo delle Forze Armate Norvegesi e quello della Resistenza, ricordata dal monumento eretto in onore dei combattenti sottoposti a esecuzione capitale sul posto dai tedeschi. A guerra finita venne resa la pariglia, giustiziando nello stesso luogo i collaborazionisti del regime nazista.

Il castello è tuttora una base militare nonché sede del Ministero della Difesa, con tanto di guardie dal cappello piumato che ne fanno la guardia, ma la sua antica vocazione bellica è ormai solo un ricordo del passato, essendo frequentata soprattutto dai turisti che la visitano e dai locali che vi portano a spasso il cane, godendo la bella vista sul porto. Nel periodo estivo vengono organizzati dei concerti all'aperto, rappresentazioni teatrali o balletti.

L'ingresso è gratuito, fino alle 21:00, tranne alcune parti per le quali va pagato il biglietto d'ingresso, quindi è possibile visitarlo autonomamente, ma per conoscere gli oltre 700 anni di storia di questo edificio è meglio affidarsi alle visite guidate, alcune tenute gratuitamente da studenti universitari, anche se è buona norma lasciar loro una mancia. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito ufficiale (in inglese).

 Pubblicato da il 15/03/2015 - 10.158 letture - ® Riproduzione vietata

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