Nell’era preistorica ci offrivano un riparo, e dentro esse sono stati creati i primi disegni dell'uomo. I romani le usavano come santuari per cerimonie religiose e sacrifici. I signori del Rinascimento ne volevano almeno una nel proprio giardino, e commissionavano agli architetti sontuose grotte artificiali. Poi ci fu chi diede vita a vere e proprie città rupestri, chi si appassionò alla speleologia sperando di trovare un tesoro, e chi immaginò, come Jules Verne nel suo “Viaggio al centro della Terra”, un magico mondo nascosto nelle viscere del pianeta.
Ci sono vari tipi di grotte, scavate dall'acqua, dal vento o dal ghiaccio, ma anche delle cavità create dai vulcani. Alcune sono accessibili comodamente, altre raggiungibili solamente attraverso cunicoli tra le rocce. La maggioranza delle cavità ipogee è però costituita dalle cosiddette rocce carbonatiche, cioè litotipi calcarei che possono venire disciolti dalle acque dolci superficiali, che si infiltrano e un po' alla volta creano percorsi sotterranei. Il carbonato di calcio viene "cariato" dalle acque e si formano dei grandi complessi di caverne e tunnel che costituiscono quel fenomeno che noi italiani chiamiamo carsismo, proprio per i primi studi effettuati nel Friuli, appunto sull'altopiano del Carso. Acque che discolgono le rocce, acque che depositano minerali, e così queste cavità possono essere riempite di concrezioni, stalattiti e stalagmiti, che creano scenari da favola, sotto terra.
Da sempre le grotte ci spaventano e ci attraggono; stimolano la nostra fantasia e ci ricordano, allo stesso tempo, quanto siamo indifesi al cospetto della natura. Bisogna ammetterlo: non c’è cattedrale, teatro o aula magna, per quanto imponente, capace di competere con le grotte più belle del mondo. Dall’America all’Europa, passando per l’Oriente, fino alle meraviglie d’Italia, ecco una lista di voragini naturali che farebbero impallidire anche l’architetto più presuntuoso.
Ci sono vari tipi di grotte, scavate dall'acqua, dal vento o dal ghiaccio, ma anche delle cavità create dai vulcani. Alcune sono accessibili comodamente, altre raggiungibili solamente attraverso cunicoli tra le rocce. La maggioranza delle cavità ipogee è però costituita dalle cosiddette rocce carbonatiche, cioè litotipi calcarei che possono venire disciolti dalle acque dolci superficiali, che si infiltrano e un po' alla volta creano percorsi sotterranei. Il carbonato di calcio viene "cariato" dalle acque e si formano dei grandi complessi di caverne e tunnel che costituiscono quel fenomeno che noi italiani chiamiamo carsismo, proprio per i primi studi effettuati nel Friuli, appunto sull'altopiano del Carso. Acque che discolgono le rocce, acque che depositano minerali, e così queste cavità possono essere riempite di concrezioni, stalattiti e stalagmiti, che creano scenari da favola, sotto terra.
Da sempre le grotte ci spaventano e ci attraggono; stimolano la nostra fantasia e ci ricordano, allo stesso tempo, quanto siamo indifesi al cospetto della natura. Bisogna ammetterlo: non c’è cattedrale, teatro o aula magna, per quanto imponente, capace di competere con le grotte più belle del mondo. Dall’America all’Europa, passando per l’Oriente, fino alle meraviglie d’Italia, ecco una lista di voragini naturali che farebbero impallidire anche l’architetto più presuntuoso.