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Yerevan (Jerevan o Erevan), visita alla Capitale dell'Armenia

Yerevan, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Yerevan dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Yerevan, spesso indicata anche come Jerevan o Erevan, è una metropoli di oltre 1.100.000 abitanti situata nella parte centro-occidentale dell’Armenia, di cui è capitale dal 1991. Dal punto di vista geografico, l’insediamento sorge nei pressi del confine turco, ai piedi del monte Ararat e lungo le rive del fiume Hrazdan a quasi 1.000 metri di altitudine. Il centro, che è una delle più antiche testimonianze architettoniche del mondo, è circondato su tre lati da altrettante modeste colline, che digradano dolcemente dalla cime dell’Ararat. Pur non essendo quasi mai citata tra le destinazioni turistiche internazionali, Yerevan è una città che ha molto da offrire e che merita di essere visitata nell’ottica di un soggiorno particolare, diversa dal solito, durante il quale la rinuncia a qualche comfort sarà ampiamente ripagata dalle emozioni che solo il patrimonio storico e culturale di un paese dalla storia così ricca è in grado di trasmettere.

I resti più antichi rinvenuti nella zona dell’odierna Yerevan risalgono a ben otto secoli prima della nascita di Cristo, quando gli Urartu vi si stabilirono fondando Erebuni. Da allora questo luogo ha cominciato a rivestire un’importanza strategica all’interno dello scacchiere commerciale tra Europa e Asia, con tantissime rotte carovaniere che transitavano proprio da Yerevan. Proprio a causa del suo collocamento, il centro fu oggetto di una secolare disputa tra la Persia e l’Impero ottomano, risolta nel 1827 dalla Russia che se ne impossessò. Dopo la Rivoluzione del 1917 e per soli tre anni Yerevan fu proclamata capitale dell’Armenia indipendente, successivamente riannessa all’Unione Sovietica, e poi di nuovo libera dal 1991.

La maggior parte delle attrattive è concentrata all’interno del nucleo più antico della città, dove le vie formano una griglia asimmetrica che converge nel cuore pulsante del centro: Piazza della Repubblica. Su questo spiazzo, precedentemente conosciuto come Piazza Lenin, si affacciano le vetrine di molti negozi, l’Hotel Armenia e le più importanti banche straniere, ed è sempre qui che gli abitanti si ritrovano in occasione delle festività più importanti. Le altre vie principali nelle quali sono disponibili alcuni servizi turistici basilari sono Ulitsa Abovyana e Ulitsa Machtots, anticamente conosciuta come Prospekt Lenina, mentre se si è in cerca di un po’ di verde tra il grigio del cemento bisogna recarsi nella parte più orientale del centro, cinto da un semicerchio di parchi.

Particolarmente suggestivo è il panorama museale di Yerevan. Il museo più importante è lo State Historical Museum, aperto presso Piazza della Repubblica, che neanche a dirlo celebra i fasti della storia locale. Pur non essendo un museo vero e proprio, il Matendadaran è una di quelle tappe che non si possono proprio saltare. Questo austero edificio ospita infatti uno dei tesori più importanti in assoluto della cultura armena, con oltre 12.000 manoscritti antichi datati a partire dal IX secolo custoditi a scopo di studio e conservazione. Molto emozionante è anche l’Erebuni Museum, nei pressi del quale si erge il Memorial Monument of Armenian Genocide, dedicato al milione e mezzo di cittadini armeni vittima della campagna genocida ottomana del 1915. Sempre per quanto riguarda i monumenti, meritano indubbiamente di essere visti la statua equestre di Vardan Mamikonyan, che guidò le truppe cristiane armene contro i persiani, e la statua di Sasuntsi Davit, il più famoso eroe epico del paese.

A testimonianza dell’eterogeneità delle proprie attrattive, Yerevan offre al turista anche splendidi teatri, proscenio di un movimento musicale in costante crescita. Il più importante è l’Opera House, che nel 1937 ricevette il premio come edificio dal miglior design architettonico e che oggi ospita la Khachaturian Hall, dove si esibisce l’Orchestra Filarmonica Armena. Molto rinomata è anche la Komitas Chamber Music Hall, che nonostante gli interventi “brutalisti” sovietici è ancor’oggi uno dei teatri più belli del paese, e dove da spettacolo il Quartetto Komitas, che prende il nome da un noto compositore ed ecclesiastico armeno.

Il clima è prettamente continentale, con inverni rigidi e nevosi, ed estati molto calde. Se da dicembre a febbraio si è quasi sempre sotto zero, da giugno ad agosto le massime superano costantemente i 30 gradi, generando un opprimente senso di afa in tutti coloro che si trovino all’aperto. In compenso le precipitazioni sono piuttosto scarse per tutti i dodici mesi dell’anno, durante i quali si verificano deboli nevicate in inverno e brevissimi acquazzoni d’estate, quando comunque veder piovere è una rarità.

L’aeroporto più importante del paese si trova 10 chilometri ad ovest del centro di Yerevan; questo è l’Aeroporto di Yerevan-Zvartnots, il cui nome fa riferimento al vicino sito di Zvartnots dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Qui atterrano tutti i voli internazionali, la maggior parte dei quali proviene da Mosca o dalle più grandi capitali mediorientali. Dall’aeroporto il centro è comodamente raggiungibile grazie a due linee di autobus, un servizio che va ad implementare quello garantito dalla rete metropolitana, l’unica dello stato, che copre non senza qualche lacuna la maggio parte della città e della periferia.
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