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Hoi An (Vietnam), la cittą UNESCO e delle lanterne di seta

Hoi An, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Hoi An dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Un luogo esotico e lontano ci rende smarriti, e allora lo paragoniamo a qualcosa di noto, cerchiamo similitudini con quello che sappiamo. Potremmo dire che Hoi An, nel Vietnam centrale, ricorda la nostra Venezia. Il fiume Thu Bon serpeggia tra le case: le fa specchiare a testa in giù, le lambisce dolcemente o le inghiotte nei periodi di inondazione; ricama qualche alga alla base dei muri, schizzandoli d’acqua e rendendo più vivi i colori dell’intonaco. Ma l’atmosfera di Hoi An è solo sua, imparagonabile a qualsiasi nostra città.

Sulla costa del Mar Cinese Meridionale, 30 km a sud di Da Nang, il tempo scorre lento. Purtroppo Il turismo in crescita sta gradualmente inquinando la vita ai 120 mila abitanti della città vietnamita. La speranza è che le vie di comunicazione, non proprio comodissime, riescano a selezionare nel flusso dei visitatori ed a proteggere l’autenticità del luogo.

Ma la vera magia la creano le lanterne: a Hoi An, conosciuta proprio come “città delle lanterne”, le notti di luna piena sono celebrate con migliaia di lampioni artigianali. Ogni mese, il 14° giorno del ciclo lunare, il centro viene chiuso al traffico, la corrente elettrica è interrotta dalle 18.30 alle 23, e si fanno brillare queste lucciole colorate. Fatte di strisce di seta e asticelle di bambù, le lanterne sono appese per le strade, fuori dai negozi, lungo i balconi: sono leggere come bolle o palloncini, e illuminano la notte con gentilezza, mosse appena dal vento. Senza il rumore dei motori si apprezzano i suoni della comunità: qualcuno suona in una piazza, e altri giocano a scacchi o a bocce lungo la strada.

Se ci si guarda intorno ci si accorge che qui, il passato, è ancora presente. I mercati tradizionali e i palazzi antichi raccontano una storia ricca e avvincente.
Nata come sonnolento villaggio di pescatori sulla foce del Thu Bon, Hoi An diventò un grande porto commerciale tra il Cinque e il Seicento, quando venne a contatto con giapponesi, cinesi, indiani e olandesi. Nel 1999 l’UNESCO l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità: il centro storico, ben conservato, è un esempio eccezionale di porto mercantile, e il connubio fra tradizione locale e influenza straniera ha dato vita a un’architettura unica.
Peccato che le atmosfere magiche d'un tempo stanno via via sbiandendosi, travolte da un successo turistico crescente, che gradualmente sta trasformando il villaggio in una trappola per turisti.

Tra gli edifici più importanti c’è il Tempio di Quan Cong, fondato nel 1653 in onore dell’omonimo generale cinese, considerato un esempio ammirevole di lealtà, sincerità, integrità e giustizia. La sua statua, posizionata sull’altare centrale, è affiancata da quella della sua guardia, il generale Chua Xuong.

La Pagoda Phuoc Lam è dello stesso periodo. Vi risiedeva An Thiem, un vietnamita diventato monaco alla tenera età di otto anni. Dieci anni dopo suo fratello fu incaricato dal re di sedare una ribellione, ma il monaco, deciso a proteggerlo, si offrì volontario al suo posto e ottenne la nomina a generale. Dopo l’impresa militare tornò alla vita monastica, ma i sensi di colpa per gli omicidi commessi non gli davano pace. Per espiare i suoi peccati si impegnò nella pulizia del mercato cittadino: tenne il mercato pulito per 20 anni, finché non si sentì libero di tornare alla sua pagoda.
Un’altra pagoda incantevole è quella di Cao Dai, accanto alla stazione degli autobus, incorniciata da bellissimi giardini.

Per conoscere meglio la cultura del luogo visitate qualche museo. Il Museo del Commercio della Ceramica ha sede in un’antica casa in legno e contiene manufatti provenienti da ogni parte dell’Asia, più qualche oggetti di origine egiziana. Sembra una semplice casa anche il Museo del Folklore, che in realtà ospita una bella raccolta di oggetti e documenti locali e regala una splendida vista sul fiume dal piano superiore.

Il modo migliore per assaporare Hoi An è muoversi a piedi o in bicicletta. Le attrattive principali, oltre ai monumenti antichi, sono i negozi di stoffe dove richiedere abiti su misura, la spiaggia di Cua Dai, le bancarelle coloratissime del mercato e i ristoranti sul fiume. Molti offrono corsi di cucina di mezza giornata, perché possiate riproporre qualche delizia vietnamita agli amici una volta tornati a casa.

Raggiungere Hoi An non è esattamente agevole, perché l’aeroporto e la stazione dei treni più vicini si trovano a Da Nang, a 45 minuti di macchina. Questa città, in compenso, è ben collegata con ogni parte del Vietnam, e da qui partono gli autobus diretti a Hoi An. La stazione degli autobus principale di Hoi An è un chilometro ad ovest del centro storico, ma la maggior parte dei collegamenti con Da Nang parte dalla stazione secondaria a nord della città, con corse frequenti dalle 5 del mattino al tardo pomeriggio.

Il clima è di tipo tropicale, con temperature tiepide tutto l’anno, generalmente comprese tra i 25°C e i 30°C. Il periodo più caldo va da giugno a luglio, ma anche tra febbraio e maggio, durante la stagione secca, le temperature sono miti e il sole è sempre alto nel cielo. Non a caso è il momento preferito dai turisti, diversamente dalla stagione delle piogge che va da settembre a gennaio. Se il maltempo non vi spaventa e volete assaporare una Hoi An più genuina potete optare per dicembre o gennaio, ma evitate ottobre e novembre: è il periodo delle piogge e non sono rare le inondazioni.
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 Pubblicato da - 19 Agosto 2014 - © Riproduzione vietata

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