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Citromuseum: collezione privata di veicoli Citroen a Castellane, Francia

Museo Citroen. Collezione privata di veicoli della casa automobilistica francese del Double Chevron.

Porta orientale d’ingresso alle suggestive gole francesi del Verdon, Castellane, uno dei borghi abbarbicati sulle Alpi dell’Alta Provenza, ospita lungo la strada Napoleone un interessante museo dedicato al marchio automobilistico fondato nel 1919 da André Citroën. In Route de la Palud, di fronte al Camping International, gli appassionati di motori (ma consigliamo una visita a tutti) potranno ammirare alcune delle più belle vetture del Double Chevron collezionate in oltre 30 anni da Henri Fradet.

Negli spazi espositivi di Citromuseum, questo il nome del museo consacrato al marchio francese che ha fatto la storia dell’automobilismo e del collezionismo a quattro ruote, il proprietario ha sapientemente raccolto e esposto vetture Citroën del dopo guerra, in perfetto stato di conservazione e con chilometraggio ridotto, provenienti da tutta la Francia.

Un’ottantina di auto storiche fra cui pezzi unici come la famosa DS con chassis n°32 (considerata il più vecchio esemplare esistente ad oggi di questo modello), o ancora una rarissima 2 CV Type A del 1951, una Traction Avant e il secondo HY prodotto da Citroën.

Prima alto e stretto, poi larghissimo e infine piccolo e minimalista, il logo del Double Chevron – presente quasi sempre cromato sulla carrozzeria dei vari modelli creati dalla maison francese – pare riprenda, almeno in parte, la forma degli ingranaggi prodotti agli inizi del Novecento proprio nelle officine Citroën quando queste ancora non si dedicavano alla progettazione di automobili.

Sulla bocca schiacciata della Dyane, sul radiatore solcato della Traction Avant così come sui modelli delle gamme più moderne, questa doppia traccia dell’ingranaggio, abilmente stilizzato, dal 1919 (quando fece bella mostra di se sulla Type A) accompagna tutte le auto firmate da Citroën.

Ogni vettura esposta all’interno del museo è affiancata da una fiche che ne riporta non solo modello e caratteristiche tecniche ma anche tutti i dettagli della storia ad iniziare dal chilometraggio, le condizioni di conservazione e le motivazioni che hanno portato Fradet all’acquisto.

Il percorso museale si snoda ai due lati della boutique, ospitata all’ingresso, dove i visitatori possono scegliere fra T shirt rigorosamente griffate Citroën, libri sulla storia del marchio, modellini in scala 1:43 e tanti altri gadgets.

Nell’esposizione di 2 mila metri quadrati si possono ammirare “deux chevaux”, le 2 CV che presero il nome dalla valutazione francese dei cavalli fiscali, autovetture utilitarie prodotte fra il 1948 e il 1990; DS, modello di fascia alta uscita dalle officine della casa automobilistica a partire dal 1955 e per il ventennio successivo, considerata un vero e proprio capolavoro di ingegneria meccanica (per le sospensioni oleopneumatiche) e di estetica per la silohuette allungata e le ruote posteriori carenate.

Non mancano neppure CX che devono il loro nome all’omonima sigla che indicava il coefficiente di penetrazione aerodinamica che proprio in questa ammiraglia francese era pari a 0.375 (valore decisamente interessante nella prima metà degli anni 70) e che nel 1975 ottennero il blasonato premio di auto dell’anno; le GS, prodotte dal 1970 e sino al 1986, particolari anch’esse per la loro aerodinamicità; le AMI nelle versioni 6 e 8, entrambi prodotti di fascia medio bassa di casa Citroën in commercio fra il 1961 e il 1979; le Dyane con i fari quadrangolari incassati nei parafanghi, le ruote posteriori carenate e un look decisamente moderno.

E come non ammirare le Mehari realizzate in materiale ABS e dedicate al tempo libero (le famose auto “spiaggina”) con motore, cambio e meccanica della Dyane montati su telaio a piano derivato da quello della 2 CV accorciato però di 22 cm per alleggerirne ulteriormente il peso.

E per chi predilige Traction Avant e Type H nulla di meglio che osservare da vicino quelli esposti al Citromuseum con la gamma di autovetture costruite su chassis simili ma con passo diverso (corto, medio e lungo) per proseguire la tradizione delle Citroën 8 CV, 10 CV e 15 CV da li a poco fuori produzione e i furgoni monoscocca con motore e cambio a sbalzo in avanti e porta laterale scorrevole. Una curiosità sul Type H? Monsieur Citroën lo aveva progettato con piano di carico più basso della categoria, circa 35 cm, in modo che una persona potesse starvi in piedi all’interno senza doversi piegare. Non dimentichiamo poi che aveva trazione anteriore, soluzione d’avanguardia per quegli anni.

Appassionati o curiosi che siate, se non vi bastano tutte queste informazioni non potete far altro che visitare il museo di Castellane dove Henri, proprietario e collezionista, sarà ben lieto di svelarvi storia e segreti del Double Chevron accompagnandovi alla scoperta di alcuni esemplari davvero particolari (la GS Special del 1984 con 41 km; la CX prototipo del 1987; l’Acadyane GPL del 1982 con 1888 km; la Traction 7C del 1938, veicolo più vecchio del museo; la DS 19 Pallas del 1967 con 11530 km…..).

Il museo ospita inoltre due vetture a pedali, mai vendute, rappresentanti la DS, prima e ultima generazione, insegne di concessionari e targhe in metallo trovate in garage e officine oltre a rare foto d’epoca.

Citromuseum è aperto da Aprile a Ottobre tutti i giorni dalle 14 alle 18 mentre nei mesi di Luglio e Agosto l’apertura è anticipata alle 10 (chiusura sempre alle 18). Il biglietto d’ingresso è di 7 Euro per gli adulti e di 3 Euro per i bambini.

Informazioni sul sito http://www.citromuseum.com e allo 0039 04 92837609

 Pubblicato da il 07/03/2014 - 7.853 letture - ® Riproduzione vietata

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