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Il quartiere di Butte aux Cailles a Parigi: il pittoresco villaggio e la sua street art

Visitare il quartiere Butte aux Cailles a Parigi, lontano dagli itinerari turistici classici e i suoi murales.

Sulla Rive Gauche del 13° arrondissement di Parigi si estende la Butte aux Cailles, quartiere poco conosciuto ma pervaso da un fervore sociale e culturale difficile da riscontrare altrove. Indicata spesso come la “La Butte”, quest’area della capitale non rientra negli itinerari turistici classici e proprio per questo ha conservato un’atmosfera peculiare e pittoresca. A popolarla non sono più straccioni e malviventi, come in un passato piuttosto recente, ma soprattutto giovani eclettici provenienti da tutto il mondo che non hanno saputo resistere al fascino di Parigi e di uno dei suoi quartieri distintivi.

Malgrado la presenza di tanti ragazzi, la spina dorsale della Butte aux Cailles è rappresentata da un radicato nucleo di persone di una certa età. Molti di loro col passare degli anni hanno assistito ai profondi mutamenti del quartiere, la cui storia è costellata di eventi di ogni genere. I primi edifici ad essere costruiti su questa collina lambita dal corso della Bièvre furono mulini ad acqua, caduti in disgrazia nel corso del XIX secolo a causa dell’apertura delle concerie che, coi loro prodotti per il trattamento delle pelli, ammorbarono le acque del fiumiciattolo. All’epoca quasi tutti gli abitanti de “La Butte” erano impiegati presso questi stabilimenti, all’interno dei quali il lavoro era condotto in precarie condizioni igienico-sanitarie per una paga da fame. Proprio alla povertà dilagante di metà Ottocento si dovette l’inizio del consumo di carne di cavallo, con la prima macelleria equina di Parigi che aprì i battenti in place d’Italie nel 1866.

Dal punto di vista architettonico, la Butte aux Cailles è l’unico quartiere del 13° arrondissement a non essere stato radicalmente stravolto dalle politiche urbanistiche haussmaniane che imperversarono in tutta Parigi nella seconda metà dell’Ottocento. Per convincersene è sufficiente fare due passi in rue de la Butte aux Cailles, che coincide con il centro, o fino alla poco distante place de l’Abbé Georges Hénocque, estesa a sud di rue de Tolbiac. Lungo il percorso si avrà modo di ammirare le eterogenee attrattive della zona, che offrono un ampio ventaglio sulle correnti e gli stili che hanno contraddistinto la capitale francese dall’Art déco in poi.

Il modo migliore di visitare la Butte aux Cailles è incamminarsi nel dedalo di stradine lastricate partendo dall’omonima rue de la Butte aux Cailles, dove due ampi marciapiedi lambiti da meli disegnano una cornice da antico “villaggio” più che da città capitale. Tra le cose da vedere, all’angolo con rue des Cinq Diamants, campeggia un edificio noto come la “torre di Pisa”, soprannome affibbiatogli per via della precaria stabilità dovuta alla presenza di un gran numero di cave nel sottosuolo; proprio quest’ultime, che minano le fondamenta di vaste aree della zona, hanno impedito la costruzione di palazzi, condomini e grattacieli preservando il carattere originario della zona.

Per chi arriva in metropolitana e scende a Corvisart la prima sosta potrebbe essere presso il giardinetto dell’antico laboratorio medico, laddove è stata posta una statua struggente in ricordo delle centinaia di bambini senza dimora che per anni hanno popolato le strade della Butte aux Cailles. Ancor più conosciuto del precedente è il monumento collocato in place de la Montgolfiere in memoria di un altro importante evento storico avvenuto nel quartiere; qui, il 21 novembre 1783, avvenne infatti l’atterraggio dell’aerostato pilotato dai fratelli Montgolfier, autori del primo intrepido volo del pianeta. A due passi dalla piazza si erge un’altra nota attrattiva: la piscina de la Butte aux Cailles. Tra le più antiche di Parigi, la piscina è plasmata da un’avanguardistica architettura neogotica, insignita del prestigioso riconoscimento di “monumento storico”.

Un motivo in più per visitare la Butte aux Cailles è la possibilità di ammirare le tante testimonianze lasciatevi da molti artisto della street art, tra cui la più famosa è Miss Tic, la popolare artista francese pioniera della street art che, dal 1985, personalizza angoli di Parigi coi suoi stencil. Tanto per cominciare ci si può dirigere alla libreria Paris-Mytique, in rue de Cinq Diamants; riconoscerla è facile grazie alla sgargiante vetrina incorniciata da un portale di colore giallo, e all’interno sono in vendita interessanti libri di arte urbana e cartoline griffate da vari artisti tra cui Jef Aérosol, Speedy Graphito, Philippe Baudelocque e Seth, accomunati dall’aver impresso la propria arte sui muri del quartiere.

Al calar della sera i giovani si danno appuntamento presso i numerosi locali che animano la Butte aux Cailles fino a notte inoltrata. Bar, ristoranti e pub propongono menù variegati e musica per tutti i gusti. Per mangiare i locali migliori sono l’Avant-Gout, per il quale occorre prenotare con discreto anticipo, l’Auberge de la Butte e Le Deci, anche se per frequentare un posto veramente caratteristico ci si deve recare a Le Temps des Cerises, un’antica cooperativa di lavoratori imbattibile per quanto riguarda il rapporto qualità-prezzo il cui unico neo è rappresentato dalla folla di persone che lo frequenta in coincidenza dei pasti.

 Pubblicato da il 03/04/2015 - 13.428 letture - ® Riproduzione vietata

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