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Il Duomo di Monreale, i mosaici e il chiostro Benedettino

E' uno dei Patrimoni dll'UNESCO della Sicilia: grazie a suoi mosaici bizantini ed al grande chiostro, la Cattedrale Normanna all porte di Palermo viene presa letteralmente d'assalto dai turisti.

Il duomo di Monreale, stupenda città siciliana ai piedi del monte Caputo, a pochi chilometri da Palermo, è uno dei più suggestivi gioielli di arte sacra d’Italia. Nel corso dei secoli le spoglie di personaggi celebri sono state accolte al suo interno: da quelle della regina Margherita di Navarra ai re Guglielmo I° e II° sino ai resti di Luigi IX°, re di Francia, morto a Tunisi di peste e poi sepolto a Monreale prima di essere riportato a Parigi dal figlio Filippo III° (le sue viscere sono però ancora custodite qui).

I mosaici e il Cristo Pantocratore

A pianta basilicale, la cattedrale cittadina accoglie la decorazione musiva più grande del territorio italiano: 6340 metri quadrati realizzati fra il 1180 e il 1190 da mosaicisti bizantini affiancati da maestranze di altre scuole. E sono proprio i mosaici del duomo a rendere questo edificio religioso un capolavoro artistico a cui si aggiungono anche soffitti lignei policromi, arredi preziosi e colonne e capitelli provenienti da edifici romani. Da una parete all’altra del duomo è raffigurata la storia della salvezza: dalla creazione alle scene di Adamo ed Eva, Caino e Abele, Noè e l’Arca sino all’annuncio della venuta di Cristo, la sua vita con i miracoli, la morte e la resurrezione, gli apostoli e la loro missione nel mondo. Mosaici che culminano nell’abside centrale con la suggestiva visione del Cristo Pantocratore in compagnia di schiere di cherubini e con la Vergine e i santi. C’è poi l’altare maggiore della cattedrale con sette candelabri bronzei del XVI° secolo e sei statue di santi, opera di Luigi Valadier.

Altrettanto prezioso è l’esterno del duomo che appare con le sue tre absidi decorate architettonicamente e messe in risalto dai contrasti del calcare bruno dorato, dal tufo grigio nero e dai mattoni rossi delle fasce orizzontali. Chiusa fra due torri angolari (una più bassa dell’altra perché abbattuta da un fulmine a inizio 1800), la cattedrale mostra l’imponente porta in bronzo di Bonanno da Pisa realizzata nel 1186 a due battenti e con 42 formelle che illustrano episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento: di pregio anche la porta bronzea del lato settentrionale, opera di Barisano da Trani, datata 1190 con scene della vita di Gesù alternate a battaglie, figure di animali e rosoni.

Un incendio divampato nel 1811 danneggiò gravemente parte del soffitto in legno del duomo così come il coro, l’organo e alcune tombe fra cui quelle di Guglielmo I° e II°; venne in seguito ricostruito il tetto, un nuovo organo e restaurati i mosaici riportando all’antico splendore l’edificio sacro.

Nel duomo si trova la Cappella San Benedetto, situata fra il braccio destro e il transetto, la navata destra e l’ala settentrionale dell’antico convento. In origine era dedicata a San Cataldo ma quando nel 1561 vi fu trasferito l’altare di San Benedetto ne assunse anche il nome. I rilievi e le sculture che la abbelliscono sono in marmo bianco mentre nelle zone superiori e nel soffitto sono in stucco; il soffitto è a botte con lunette incise nella volta e un grande ovale al centro con il simbolo della Trinità.

In stile rinascimentale è invece la Cappella San Castrense costruita a fine 1500 per ospitare le reliquie del santo patrono della città portate a Monreale nel 1179 dal vescovo di Capua, Alfano, per le nozze di Guglielmo II°. La si raggiunge dalla navata laterale destra del duomo: a impreziosire la cappella ci sono, fra l’altro, l’altare che custodisce l’urna d’argento con le reliquie del santo, il sepolcro del cardinale Torres e un quadro a olio di Antonio Novelli.

Nella sacrestia della Cappella del Santissimo Crocifisso si trova il tesoro della cattedrale di Monreale, uno dei pochi visitabili in territorio siciliano, fatta costruire dall’arcivescovo Giovanni Roano per accogliere il crocifisso in legno donato da Guglielmo II°. La croce datata XV° secolo è un’opera d’arte di grande valore artistico e storico ed è un esempio di tardo gotico internazionale di derivazione nordica. La cappella, progettata nel 1686 e realizzata in barocco siciliano, è un tripudio di marmi, decorazioni ad intarsio sulle pareti e sui pavimenti, suppellettili liturgiche (di grande pregio un ostensorio, un pastorale e una palmatoria ornati da rubini, zaffiri e smeraldi). Fra le opere più importanti del tesoro vi sono anche un reliquiario regalato dal re di Francia Filippo al duomo di Monreale, un evangelario realizzato quando Guglielmo II° era ancora in vita e diverse opere settecentesche che riflettono il gusto rococò.

Raffigurata con il Bambino in braccio, la statua della Madonna del Popolo si trova in fondo alla navata destra nella Cappella di San Pietro: si narra che sia stata realizzata nel tronco di un albero di carrubo sotto il quale Guglielmo II° si addormentò sognando la Vergine che gli indicava il luogo esatto in cui avrebbe trovato il tesoro per costruire la basilica. Durante la festa della Madonna, l’8 Settembre, la statua del XV° secolo viene portata in processione per le vie cittadine.

Di grande pregio era il monumentale organo a canne del 1853 (quelli precedenti vennero distrutti durante un incendio) costruito dalla ditta Felice Platania e Figli di Acireale a tre tastiere meccanico modificato poi nel 1949 dall’organaro Schimicci di Palermo. Quello attuale risale al 1967 ed è opera della ditta Fratelli Ruffatti di Padova in cui sono stati inseriti alcuni elementi di quello di Platania. Per realizzare le circa 10 mila canne in legno o metallo sono stati utilizzati mogano e leghe di metallo a base di stagno; la consolle di comando, la più grande al mondo fra quelle spostabili, è in noce nazionale intagliato.

Il chiostro dei Benedettini

A fianco del duomo sorge il chiostro dei Benedettini, splendido esempio di architettura bizantina realizzato alla fine del XII° secolo per volere di re Guglielmo II°. Più simile all’Alhambra di Granada che a un monastero dell’ordine di San Benedetto, rappresenta il più completo monumento di scultura romanica presente in Sicilia. Guy de Maupassant scrisse a proposito di questo edificio sacro che “…chi non l’ha visto non può immaginare cosa sia l’armonia di un colonnato…”. Costruito con pianta quadrata di 47 metri di lato e con il portico ad archi ogivali con un chiostro più piccolo (detto il Chiostrino) nell’angolo di sud-ovest dove si trova la Fontana del Re, è abbellito da colonne di marmo con decorazioni alterne (lisce, intagliate con arabeschi e con intarsi a mosaico) su cui poggiano capitelli istoriati con scene varie, molte delle quali tratte dal Nuovo e dal Vecchio Testamento. Fra i capitelli più belli ci sono quello dell’Annunciazione all’angolo nord est, quello della Dedica nel quale il re è raffigurato mentre offre alla Vergine la sua cattedrale, quello dell’Acrobata in cui la posizione richiama la figura della Trinacria, simbolo della Sicilia, e quello con un uomo intento all’uccisione di un toro con chiari richiami al culto orientale di Mitra. Altrettanto interessanti sono i capitelli delle 4 colonne d’angolo della Fontana del Re decorati con scene di attività agropastorali che simboleggiano i 12 mesi dell’anno.

Informazioni utili per visitare la Cattedrale

Orario apertura: giorni feriali dalle 8.30 alle 12.45 e dalle 14.30 alle 16.30; festivi, dalle 8 alle 9.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Si consiglia però di verificare sul sito ufficiale del duomo gli orari che potrebbero subire variazioni in base alla stagione. Modalità di visita: durata massima di 30 minuti e abbigliamento consono al luogo sacro (disponibile in vendita un camice usa e getta per chi ne avesse bisogno). Prenotazione per gruppi: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 al recapito +39 3273510886.

Ingresso: 4€ a persona per tutti ad eccezione dei bambini sotto i 10 anni di età, le guide e gli interpreti che le affiancano; non sono previste riduzioni e il costo del biglietto dovrà essere corrisposto all’ingresso con contante, tramite pos o bonifico bancario. Scuole: solo ed esclusivamente per i gruppi di studenti delle scuole pubbliche e private della regione Sicilia, accompagnati dagli insegnanti, l’ingresso è gratuito se con presentazione dell’elenco dei visitatori (compilato dalla scuola e firmato dal dirigente), in caso contrario verrà richiesto un contributo di 1€ a persona (escluso il servizio di radioguida). Per le scuole provenienti da fuori regione contributo di 1€ a caduno (prenotazione obbligatoria per la visita del duomo).

Il chiostro dei Benedettini è visitabile da lunedì a domenica in orario 9/18.30; ingresso 6€ intero, 3€ ridotto, under 18 e over 65 gratuito.

Sito ufficiale www.monrealeduomo.it

Come arrivare

Ecco come raggiungere il duomo di Monreale. In auto: all’uscita dell’autostrada A29 proseguire in direzione di Catania-Messina per poi entrare nel viale Regione Siciliana e dopo aver superato gli snodi di viale Michelangelo-viale Lazio, via Leonardo da Vinci-via Notarbartolo e via Pitré, girando poco prima del cavalcavia, immettersi in corso Calatafimi; proseguire dritto per 4 km sino al bivio della circonvallazione SS186. Proseguendo sulla destra si imbocca la strada panoramica che dopo 2 km porta in piazza Vittorio Emanuele dove si trova il duomo e dove sono anche indicati i luoghi per parcheggiare l’auto. Dalla stazione centrale dei treni: Monreale è raggiungibile con il servizio di autobus di linea urbana Amat, uscendo nella piazza antistante la stazione prendere il n° 109 che porta direttamente a piazza Indipendenza; da qui prendere la linea dell’Ast che tramite corso Calatafimi porta a Monreale in piazza Inghilleri a ridosso di corso P. Novelli a circa 200 metri dal duomo oppure l’autobus n°389 dell’Amat che fa capolinea in piazza Vittorio Emanuele (piazza Duomo). Dal porto percorrere via Emerico Amari sino a piazza Castelnuovo dove si trova il teatro Politeama; da lì due possibilità per arrivare in piazza Indipendenza da dove proseguire per Monreale: autobus Amat n°824 (Politeama-Sant’Erasmo) e n°108 (Politeama-Ospedale Civico) con fermata di piazza Indipendenza.

Indirizzo: piazza Guglielmo II°, 1 90046 Monreale (Palermo) – monrealeduomo@libero.it

 Pubblicato da il 12/05/2019 - 7.838 letture - ® Riproduzione vietata

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